Di Enzo Ricchiuti
Si chiude un anno come è stato questo 2014 per la Juventus, anno diviso a metà fra Conte e Allegri?
Ottimo direi. Non si poteva fare meglio. La sconfitta col Benfica non era evitabile, il divario che crea l’esperienza lo colmi col tempo non in 90 minuti. Riguardo l’addio di Conte, alla fine si possono dire solo banalità. Come per le storie d’amore. Non c’è molto d’intelligente da dire di una storia d’amore. E’ tutto un pucci pucci fino al vaffa finale.
Propositi della Juventus per il 2015 i tifosi attendono sempre un salto di qualità. .
Fanno bene, è il loro mestiere. Io mi attendo una conferma in Italia. L’attendo ferocemente come sempre.
Intanto il primo trofeo è stato perso abbastanza scioccamente.
S’è perso perché ci sono elementi che non sono all’altezza. Per riscattare in parte l’insuccesso bisogna vincere la Coppa Italia. Fossi Agnelli metterei un premio apposito ma non sono Agnelli. Se lo fossi la Juve non si occuperebbe di edilizia degli altri ma si prenderebbe tutto facendo terra bruciata per gli altri. Non chiederebbe pubblicamente di costruire per gli altri. Chiederebbe segretamente di distruggere gli altri.
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