Archivio Mensile: Ottobre 2015 - Pagina 3

ricchiuti143 SPECIALE FARSOPOLI.

Di Enzo Ricchiuti

 

Sono scaduti i termini per chiedere la revisione del processo. Adesso?

Forse ci si riferisce alla storia del deposito delle motivazioni della Cassazione su Calciopoli. Le motivazioni sono state rese pubbliche a inizio settembre ed essendo trascorsi i 30 giorni da tale data sarebbero scaduti i termini per adire l’art. 39. In teoria sarebbe anche vero. Ma per la revocazione basta un qualsiasi fatto nuovo. Un possibile nuovo fatto nuovo potrebbe essere ad esempio la vittoria della Juve al Tar. Io consiglierei la seconda strada prevista dall’art. 39, ossia la revisione. A differenza della revocazione, la revisione non è soggetta a limiti temporali del fatto nuovo ed è praticamente vittoria certa. Perché è la stessa Corte giudicante, la mitica Corte Federale d’Appello, a chiedere giustizia per te. Chiaro che per vincere in questo modo bisogna entrare nelle istituzioni ma per uno (o i tanti ) come me che credono nelle rivoluzioni solo se fatte col permesso di tutti andare sul sicuro è l’unico motivo e modo per andare in generale.

Il silenzio della Juventus e del Presidente Agnelli in questi giorni.

Non mi sembra che Agnelli in generale taccia. Magari lo facesse, nella mia ottica. In realtà il presidente Juve porta avanti una sua strategia politico-sportiva di alto profilo. Altissimo, da vette mai raggiunte in Italia. Vette siderali, da cartolina. Il suo discorso è: la Juve vuole cambiare il sistema modellandolo non secondo la realtà del paese o il bilanciamento degli interessi collettivi bensì secondo la propria vision. Le seconde squadre delle big, gli stadi etc. Discorso nobile, americano. La realtà è che il calcio in Italia è democratico. Poggia sul pari potere (specie d’interdizione) per tutti dalla grande di Serie A all’ultimo dei dilettanti. La maggioranza dei voti la prendi se rappresenti o dici di rappresentare le esigenze delle realtà locali. Quali sono ? Non avere la rivalità delle Juve 2 o Roma 3. Avere la possibilità che gli imprenditori che possono investire nel calcio italiano, cioè quelli che già lo fanno, possano finanziare anche il calcio locale perennemente fallito o in bolletta. Inutile agitargli lo spauracchio del conflitto d’interessi dovuto alla multiproprietà. Se vai a Salerno la gente è contenta che Lotito gli abbia permesso di andare a vedersi la partita la domenica, non si pone il problema della Salernitana in Cempions Lig. E così via. Se tu vai incontro ai piccoli, garantendogli o con le leggi sportive o con le aperture di credito presso banche o casse federali la mera sopravvivenza economica, avrai il tuo Presidente federale. Il tuo Consiglio Federale, con gli otto rappresentanti tra Pro e Dilettanti sempre vigili e presenti e votanti. La tua Corte Federale d’Appello, nominata direttamente o meno dal Consiglio Federale. Il tuo Presidente di Corte Federale d’Appello che in un collegio a 5 sposta gli esiti. La tua revisione su misura. E col permesso silenzio di tanti. La Juve non presenzia con osservazioni neanche quando il Consiglio approva il bilancio. Quella della Juve è una magnifica solitudine modello Inghilterra. Si sta appartati senza sporcarsi le mani in attesa che tutto crolli. In Italia chiunque crolli non muore nessuno.

Farsopoli è chiusa definitivamente?

Ci sono il Tar e la battaglia di Moggi per la riabilitazione a Strasburgo. A mio avviso le due corsie, Juve e Moggi, dovevano andare di pari passo. La riabilitazione può darla anche la Corte Federale d’Appello di cui sopra per dire. Si poteva fare come Cavour: da un lato tranquillizzare i preti e i potenti bloccandoli a casa loro, dall’altro usare assassini, mignotte e straccioni per prendersi il dovuto. Moggi poteva essere il Garibaldi della situazione. Tra il 2010 e il 2011 il posto di Palazzi si era reso teoricamente vacante. Per scadenza mandato. E volendo anche per lo scandalo della mancata azione per tempo contro l’Inter. Moggi provò con le sue sole forze a farlo saltare denunciando alcune cose ma la Juve si assentò. Idem per il tavolo di Della Valle. La storia della società è fatta di ritirate strategiche. Ma la strategia in Italia è sopravvalutata. Questo non è un paese dove si fanno i compiti a casa, spesso vince chi si trova fortuitamente al posto giusto.

Ha senso ancora contare 33 scudetti e soprattutto a questo punto è legale?

Penso abbia senso nel senso che non gliene frega niente a nessuno. Salvo che al gestore di Facebook e Twitter. Quello dei veri o illegali scudetti è un hashtag vincente.
Il processo di Moggi che è ancora in corso può riaprire qualche scenario?
Si ma per il Direttore. Il quale potrebbe tornare a lavorare alla luce del sole nel mondo del calcio se volesse. Ultimamente ha preso il tesserino da pubblicista e si diverte di più così. Resta dunque il più intelligente di tutti.

Cosa ne pensi di quella corrente di pensiero per cui Agnelli vorrebbe fare ma ha le mani legate dal cugino John.

Penso che quando Agnelli parla o illustra o progetta o spiega c’è per un Lotito o un Tavecchio sempre il retropensiero che si aveva in passato quando mandavano in avanscoperta i cadetti a parlamentare. Oppure quando riferivano a Stalin della vision del Papa. Parla parla ma quante legioni ha il Papa ?

Riavremo mai gli scudetti indietro e ristabilita la verità?

Dipende solo da noi. Noi ovviamente nel senso di loro, Juve spa. L’Italia è un paese dove molto è possibile a patto si agisca. Valgono più le azioni delle regole. E la verità non sfugge a questo criterio. La verità non è una cosa astratta, è una azione riuscita. E’ una tragedia vedere Lotito coinvolto per aver aiutato il Bari o Pinco e noi no. Ci siamo ritagliati un ruolo da grillo parlante che tra l’altro nessuno ci riconosce. Noi siamo i ladri. Il capo dei ladri che fa il Dalai Lama è visto come i fasci che portavano il libretto rosso di Mao. E’ visto come una fregatura. Invece di contare i difetti, si cominci a contare i voti. Si smetta di auspicare nuovi stadi mettendo in difficoltà la politica locale che non ha soldi e non vuole dismettere i vecchi impianti per non dover perdere il potere di ricatto e controllo sui club. C’è molto da fare. L’ingresso di stranieri senza soldi e in generale le tante operazioni di maquillage finanziario cui devono ricorrere i club sono tutte occasioni in cui procurarsi amici. Un Milan solido è un vantaggio sia sportivo sia politico. Ti garantisce competizione sul campo e collaborazione fuori, specie in sede di calcio mercato e in trasferta presso le istituzioni internazionali. Ovviamente non gli boicotti i magheggi opinando sul prezzo delle quote come s’è fatto con l’operazione Mister Bee. Specie se c’è una campagna stampa contro in atto con Procura e Guardia di Finanza invocate ad intervenire tutti i giorni, taci o appoggi. Tanto anche se critichi quello, Berlusconi, l’operazione la fa lo stesso. E alla prima te la fa pagare se può. C’è molto da fare. Ad esempio mondarsi dal peccato originale di non aver appoggiato il presidente attuale. Potevamo starci noi al posto di Lotito. Ad esempio cercare uno straniero che da fuori ci faccia da alleato e protettore, secondo la tradizione italiana, con tutta l’incostanza di cui noi italiani siamo capaci. C’è molto da fare, molto da permettere, molto da riscuotere. Per esempio un collegio giusto. I giudici sportivi sono come i giudici di pace. Gente che ha smesso o è stata costretta a smettere. Non sono professionisti di vaglia sennò non accetterebbero di firmare tecnicamente certe porcherie e soprattutto di dedicare tempo gratis. Sono personaggi magari in cerca di vanità senili o condominiali. Fanno tutto via pec prima, riducendo le udienze a una occasione per andare al ristorante fuori porta. Sono giudici trash, locali, alla pec-orara o al pec-orino. A pec-orina mettono gli altri. Ci vorrebbe una infornata di avvocati quarantenni, 2.0. Juve spa dovrebbe avere una lista di professionisti moderni e preparati da inserire tramite le istituzioni federali, senza aspettare concorsi, bandi o nomine dall’alto tra i giudici da Forum disoccupati. Tutte le grandi dovrebbero averne una di lista di giudici per fare giustizia. Nel lobbyng americano s’usa così ma qui d’America si prendono solo certe cose che servono a poco tipo parlare à la John Kennedy nelle sedi qualificate. Ci fosse almeno Jacqueline.

Cosa dovrebbe fare oggi il tifoso della Juve?

Quello che fa sempre. Finanziare il baraccone.

Sei stato tanto impegnato fin da subito con farsopoli andando ai processi scrivendo articoli dando anticipazioni e resoconti legali. Cosa farai ora tu?

Perché, vuoi uscire con me ?

Juliana ed io, insieme a Torino ricordando Scirea e Ferrini

ferrini e scireascritto da Cinzia Fresia

Alcune settimane fa, precisamente il 17 settembre scorso,  ho partecipato alla presentazione della mostra “Capitani coraggiosi” in memoria di Gaetano Scirea e Giorgio Ferrini,  presso la prestigiosa sede della Regione di Torino, Palazzo Lascaris, la mostra organizzata dal Presidente del museo Grande Torino, Domenico Beccaria, in collaborazione con il Consiglio Regionale, sarà visibile fino al 15 di novembre alla sede del museo a Grugliasco in provincia di Torino.

Insieme a Jiuliana Bodnari, invitata e  ufficiale rappresentante del  comitato vittime dell’Heysel,  abbiamo assistito ad un evento di grande bellezza,  di esempio di civilta’ e buona creanza tra  tifoserie avversarie,  la presentazione e quindi commemorazione di due uomini simbolo delle squadre rivali della medesima  città, Torino, vuole essere un  punto  di incontro  tra due realtà calcistiche  quella  del  Toro  e della Juventus.

I due campioni, capitani delle rispettive squadre ed  entrambi esempi di rettitudine in campo e fuori,  con in comune una prematura ed ingiusta scomparsa, vengono raccontati attraverso un percorso fotografico che ne illustra la vita e la carriera.  Ho avuto quindi l’opportunità di conoscere meglio attraverso i racconti le doti di  questo amatissimo giocatore granata, ed è stato altresì  emozionante ricordare lui, Gaetano Scirea, indimenticabile capitano e uomo di calcio,   rimasto  nel cuore non solo degli Juventini.

E’ stato bello poterci essere, ascoltare le testimonianze,  i ricordi di questi uomini , il pomeriggio è veramente volato, perchè abbiamo vissuto un’atmosfera unica, senza odio  e  senza rancori, rilassata,  come dei vecchi amici che si riuniscono raccontandosi un pezzo di vita,   parlando  solo di cose belle. E da queste splendide iniziative che premia chi l’ha pensate e organizzate, ci rendiamo conto  che non odiarsi si può, e che  avere un dialogo e non cadere in una violenza incomprensibile  che non sfocia  da nessuna parte se non in una  sconfitta umana, è possibile.

Ma soprattutto è stato bello poter stare un po’ di tempo con Juliana e gli altri  amici Juventini che ci hanno fatto compagnia, durante e dopo l’evento.

Ma il fine settimana non finiva qui, avevo pianificato una visita al monumento delle vittime dell’Heysel il sabato, e così ci andai. Avevo solo visto la fotografia del monumento, e mi ero fatta un’idea, ma viverlo è stato diverso, l’artista è riuscito a trasmettere quell’ansia e senso di solitudine di chi in quel momento stava vivendo questa tragedia, penso che ogni Juventino ma anche appassionato di calcio, debba venire in visita almeno una volta  nella vita,  proprio per comprendere la pena e il lutto di una tragedia che non ha conosciuto giustizia, e comprendere  il significato e le conseguenze della violenza negli stadi.

Ringrazio nuovamente, Domenico Beccaria e Giampaolo Muliari per l’invito e per avere con queste iniziative teso una mano per poter pensare un domani come rivali, di poter camminare insieme.

 

 

 

 

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Di Enzo Ricchiuti

 

Juventus Bologna

Direi un po’ di suspence iniziale. Col Bologna che dicono abbia giocato bene ma che in realtà ha fatto un taglio dentro riuscito e basta, difendendosi senza infamia e senza lode. Coi nostri fantasmi. Poi è andata secondo natura. Khedira che si sgancia è ottima trovata: non importa che sia lento, importa che sappia dove si trova.

La mezza papera di Buffon all’indomani dell’esclusione dalla lista pallone d’oro

Il problema di Buffon è che specie coi nuovi palloni la presa è esclusa dal suo repertorio. Per cui a volte corre rischi inutili. Non credo abbia influito il Pallone d’Oro, penso non ci pensi più da anni.

Tecnici emergenti due parole su Sarri e Paulo Sousa

Continuo a credere che dureranno pochino sulle loro panchine. Emergenti ? Quest’anno emerge di tutto. La vera merda d’artista è quella che poi galleggia.

Juventus-Bologna: una buona vittoria

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Articolo di Alessandro Magno

 

Juventus-Bologna 3-1. È stata una vittoria di carattere e di cuore. Per dovere di cronaca va detto che il Bologna è un avversario alquanto debole. Purtroppo, come solitamente accade quest’anno, siamo riusciti ad andare sotto al loro primo tiro in porta complicando non poco la questione. Non so se c’è una macumba sotto, ma è incomprensibile come questo possa accadere oramai sistematicamente. Fortuna, come dicevo, il Bologna non è avversario da poter sfruttare il ghiotto regalo e quindi la Juventus ben presto prende le redini del gioco e inizia a macinare azioni su azioni.

Dybala e Morata sembrano motivati. Cuadrado dopo un primo momento di smarrimento (o scazzamento) torna il solito funambolo che salta sempre l’uomo e va a crossare sul fondo con enorme facilità. Iniziasse a segnare sarebbe veramente un crack incredibile. Sua ”Semplicità” Khedira (laddove semplicità è un complimento) si prende la squadra sulle spalle e come un diesel piano piano che si scalda inizia a macinare sempre di più. Man mano che passano i minuti tocca sempre più palloni e fa vedere a tutti di che pasta è fatto uno che ha vinto tutto. Mai una giocata sbagliata, mai un passaggio errato, sempre al posto giusto nel momento giusto sia in difesa che in attacco. Prego solo che lo sappiano preservare. Alla fine segnerà anche un gol con tocco lucido e freddo.

In mezzo a tutto questo si scatena Morata. In una partita dove fa tutto lui cose belle e cose meno belle riesce comunque ad essere decisivo nei momenti che contano. Intanto da buon rapace d’area segna il gol fondamentale dell’1-1 poi costringe a un fallo sciocco il suo marcatore. Infine confeziona l’assist per Khedira per il definitivo 3 -1 che chiude l’incontro. Delio Rossi ha protestato nel post partita per il rigore che alla moviola è ancora più evidente. Francamente la sua squadra è stata già fortunata a finire in 11 visto che ci sono stati falli da arancione sia su Dybala che su Cuadrado e l’arbitro ha distribuito i gialli con molta, troppa, accortezza.

Alla fine di note stonate poche: i gol al primo tiro come s’è detto e un Pogba che pare parente scarso di se stesso. Per il resto tutto abbastanza bene. Ragazzi in campo motivati e responsabilizzati (vedi Dybala che batte il rigore). Allegri questa volta non stravolge la formazione e fa bene anche se a parere mio Alex Sandro è da vedere, perché mi pare uno che ha corsa e soprattutto è bravo a mettere i cross.

Ora abbiamo scavalcato in classifica Udinese, Genoa e Palermo. Abbiamo recuperato punti su Milan, Inter e Torino. Bene così. Viviamo alla giornata e poi a Dicembre facciamo programmi. Alla ripresa del campionato, è chiaro, a Milano con l’Inter, si va per vincere.

Uno spiraglio di luce

KhediraScritto da Cinzia Fresia

Abbiamo detto vittoria, e vittoria è stata.

Un pessimo inizio  non ha offuscato l’obiettivo che la Juventus si era prefissato, quello della vittoria a tutti i costi. La squadra sapeva di non potersi permettere di fallire, e alla fine con la forza di volontà ed una coppia di giovani e splendidi attaccanti è riuscita, con un risultato netto: 3-1, che non fa discutere.

E’ stata una partita che ha impegnato la  Juventus caduta   in errore già al 5 minuto,  Nonostante i numerosi tentativi di pareggio, sempre falliti,  l’occasione si presenterà al 33mo quando Morata lasciato solo, non ha avuto dubbi centrando la porta, e siamo sul 1-1.  Dopo questo gol la squadra ha cominciato a crederci ed è accaduta un’immediata reazione,   a portarci in vantaggio sarà un rigore concesso per un intervento falloso su Morata, realizzato secondo le indicazioni di Allegri da Dybala, il terzo gol arriverà al 63mo da un colpo di testa di Sami Khedira, l’atleta atteso e reduce da un lungo infortunio, non delude.

Possiamo dire che la Juventus nonostante una brutta partenza sia  riuscita a raddrizzare il risultato, che non era facile considerati i trascorsi, molto bene Cuadrado, Hernanes e Khedira, brava la giovanissima coppia in attacco, Dybala e Morata, la quale ha dimostrato maturità e freddezza anche nella fase critica della partita, al contrario una difesa disattenta che con la collaborazione del portiere mette in difficoltà la squadra, praticamente da subito subendo un gol  evitabile.

Partita sostanzialmente finita bene, tenendo presente che il Bologna è stato ben poca cosa. A  parte l’errore al 5, la Juventus ha sempre dominato, martellando gli avversari di azioni e tiri in porta continui, poco ha potuto fare il Bologna dotato di scarsa inventiva e fantasia, che buttandola sulla violenza ha rimediato un rigore a sfavore compromettendo irrimediabilmente la gara.

Ma  la preoccupazione è su Pogba, che non riesce a giocare come gli anni precedenti, questa involuzione prosegue e lascia il pubblico alquanto perplesso,  non tira mai,  spesso non sa che cosa fare, e in ultimo, perde tempo cincischiando con il pallone,  che alla fine glielo portano via. Sicuramente un “fuori programma” che Allegri non si aspettava, in quanto  non si capisce il perchè,  se si tratta di un momento di crisi  o se il giocatore sia stato sopravalutato e la sua efficienza  sia condizionata dalla presenza o meno di altri colleghi di una certa caratura.

Immagino che rientri tra gli obiettivi di Allegri, quello di recuperare le funzioni  di questo giocatore la cui abilità di gioco dimostrata negli anni passati  manca  all’assetto di questa nuova Juventus, inzialmente  costruita intorno a lui.

Al contrario possiamo rilevare quanto Hernanes cominci ad ambientarsi e lo stesso possiamo dire di Khedira, anche se non ancora  al massimo della forma, ha dimostrato tutto il suo valore.

Ora la Juventus deve continuare con questo ritmo anche con le squadre più in forma, e dimostrare di non essere forte solo in Champions, i ragazzi ci credono e la possibilità di un recupero la si vede  possibile.

 

 

 

Juventus – Bolgona 3-1. Sintesi

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Pagelle Juventus – Bologna

Juventus-Bologna 2015

 

Di Alessandro Magno

 

Buffon 5,5 Certo sul primo gol l’attaccante gli sbuca in faccia e gli tira da pochi metri, ma la palla sembra essere alla portata e lui se la porta dentro . Capita anche ai migliori una papera ogni mille partite. Pero’ mette in salita tutta la gara.

Barzagli 6,5 sempre piu’ a suo agio nel ruolo di terzino. Dal lato suo non si passa e da molti appoggi e sovrapposizioni a Cuadrado nonostante l’età.

Bonucci 6 Sbaglia la valutazione sulla linea del fuorigioco sul primo gol per il resto recupera bene.

Chiellini 5,5 CoRresponsabile sul gol del Bologna commette una serie incredibili di passaggi sbagliati e un retropassaggio da fare venire i capelli dritti. Non si risparmia e anzi cerca di aiutare la squadra a rimontare con le sue incursioni ma dietro tanti, troppi pasticci.

Evra 6,5 Come Barzagli dal suo lato non si passa. Spinge molto ma crossa poco. Sullo 0-1 si evidenzia per diverse incursioni non fortunate ma sicuramente uno degli ultimi a mollare.

Pogba 6 Faccio fatica a dargli la sufficienza lo faccio diciamo per incoraggiamento. Sembra veramente il fratello scarso di quello che giocava negli anni scorsi. Si perde in dribbling quando dovrebbe tirare. Non tira mai ma nemmeno se lo fucilano. Batte una punizione abbastanza male. Fa poco rispetto a quanto potrebbe fare. Fortunatamente non fa danni e limita al massimo gli inutili numeri da circo. Ma parliamo di un giocatore valutato 100 milioni non 5.

Hernanes 6,5 Sta prendendo confidenza con il ruolo e con la squadra. Dovrebbe a mio parere proporsi di piu’ per impostare invece di partecipare solo al giro palla. Cerca con conclusioni da lontano di risolvere la partita. Abbastanza preoccupato di sbagliare dietro non avanza quanto potrebbe.

Khedira 7 Un giocatore di peso. Si vede che ha giocato ad alti livelli e sa dove deve stare e cosa deve fare. Sempre diligente e preciso. Sempre giocate semplici e pulite. Alla fine viene premiato con il gol dove evidenzia anche freddezza e precisione. Ottimo veramente.

Cuadrado 7 Perde subito un poco la fiducia quando andiamo in svantaggio. Pare giocare con sufficienza. Forse infastidito dal giocare sulla fascia del mister che lo richiama spesso e volentieri. Poi ha la bravura di azzerare i cattivi pensieri e mettersi a giocare e praticamente è imprendibile. Gli manca solo il gol.

Dyabal 6,5 Il ragazzo ha personalità e si vede andando a calciare il rigore del 2-1. Abbastanza in difficoltà in questa partita perchè l’arbitro non gli fischia nulla o gli fischia contro e questo consente ai difensori del Bologna di randellarlo liberamente. Lotta comunque con tutto se stesso su ogni pallone.

Morata 7,5 Pronti via non mette una palla in mezzo come dovrebbe e sulla ripartenza prendiamo gol. Poi si mette testa e cuore a capo della squadra. Realizza un gol da rapace d’area si procura un rigore è autore dell’assist sul terzo gol, ha altre occasioni. Cerca l’intesa con Dybala che pare in crescita. E’ un grande giocatore anche se ancora molto giovane.

Zaza, Lemina, Asamoah sv Entrano a partita chiusa e mettono in mostra subito grande impegno. Si rivede Asamoah dopo tantissimo speriamo che sia guarito definitivamente.

Allegri 7 Non è colpa sua se prendiamo gol al primo tiro in porta. Ha il merito di insister sulla stessa squadra che ha battuto il Siviglia. La squadra continua a creare sempre molte occasioni e questo va bene bisognerà soloe sser meno precipitosi sotto porta. L’unico neo io vorrei vedere questo Alex Sandro perchè nelle uscite che ha fatto mi è sembrato uno che riesce sempre a crossare e questo ci servirebbe.

Arbitro 7 Ha il coraggio di dare un rigore decisivo alla Juve cosa che non vedevo da tempo immemore. Mi pare arbitri bene eccetto su Dybala che pare averci un conto aperto. Comunque senza particolari decisioni sbagliate. Solo un fuorigioco sbandierato su Morata lanciato a rete che non c’è ma a occhio nudo si poteva pure sbagliare.

Juventus-Bologna 4 ottobre 2015 ore 18,00 – Juventus Stadium Torino

Juventus-Bologna 2015scritto da Cinzia Fresia

Dopo la conferma di mercoledì scorso cioè   la vittoria in  Champions contro il Siviglia, la Juventus riparte carica di aspettative per il prossimo turno in campionato, che la vedrà domani  a ricevere in casa propria  il Bologna,  squadra ostica e ultimamente molto nemica.

Allegri conferma la presenza di Khedira  così detto  in conferenza stampa, la situazione della squadra non è buona, dopo Caceres fuori rosa, ecco che accade l’inaspettato:  un  tempestivo  intervento  al cuore per  aritmia cardiaca minore  a Stephan Lichtsteiner,  che lo terrà fuori dal campo almeno 30gg. Tutto ciò  impone al tecnico toscano una gestione oculata e parsimoniosa delle forze alquanto ridotte in campo. Allegri e la sua Juventus, devono vincere, non solo per un recupero punti ma per tenere alto l’interesse in campionato e quindi  essere credibili. Un’ ulteriore  sconfitta sarebbe rovinosa, creerebbe imbarazzo  e comprometterebbe sempre di più la  posizione in Campionato.

Mercoledì oltre alla vittoria abbiamo rilevato un segnale positivo  tra i giocatori, forse la presenza di Khedira, o  interventi esterni hanno fatto sì di vedere meno insofferenza tra i giocatori ed una  maggiore collaborazione, siamo consapevoli come non sia semplice ed immediato l’ambientamento  anche per dei professionisti.

 

 

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Di Enzo Ricchiuti

Juventus Siviglia e Khedira.

Gran bell’acquisto. Spero si riconfermi. Col Siviglia ? Come col Frosinone ma con lieto fine e ritmi più bassi.

La lettera di Agnelli ai soci.

Scritta male, pensata peggio. Quell’uomo non vuole vincere l’elezioni. Vuole lasciare un testamento morale.

La revisione del processo Farsopoli.

Fossi il proprietario della Juventus, la chiederei con un mio uomo alla presidenza della Federazione e con tanti amici in Federazione a tifare per me perché soci dell’eventuale guadagno.

Juventus-Siviglia: speriamo sia la svolta

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Articolo di Alessandro Magno

Juventus-Siviglia – Iniziamo col dire che la Juventus in coppa ha fatto finalmente un ottima partita. Niente di trascendentale ma sicuramente c’è stato molto ordine fra i giocatori e coesione fra i reparti. Allegri non ci ha dispensato neppure in Champions di qualche ”perla”. Obiettivamente se pure anche io avrei potuto pensare che Barzagli potesse giocare terzino data l’età, l’esperienza e la classe indiscutibile, non avrei mai azzardato Khedira titolare. Ho avuto una discreta esperienza come giocatore ho i miei figli che giocano quindi vedo come si fa e generalmente uno che è fermo da lungo tempo riparte facendo venti minuti mezz’ora finali e poi magari ne fa una da titolare. Questo non si è fatto con Marchisio e infatti il buon Claudio si è subito nuovamente infortunato. Chiaramente Allegri i giocatori li ha sotto occhio più di noi e ha valutato che poteva prendersi questo rischio di far giocare da subito Khedira e ha avuto ragione lui. Khedira a mio modestissimo parere è stato il migliore in campo, non tanto per cose fatte ma soprattutto per come è stato in campo. Si è subito preso la squadra sulle spalle proponendosi più e più volte per ricevere il pallone. Ha dimostrato che se si cerca uno carismatico lui c’è. E questo va riconosciuto a lui come ad Allegri che lo ha schierato. Ora preghiamo che non si fermi di nuovo e che soprattutto il mister e lo staff lo sappiano centellinare. Per chiudere con le perle. La top delle top resta Alex Sandro schierato interno di centrocampo. Infatti quando è entrato un po’ di casino con Evra lo ha fatto. Ma si è vinto e chi vince ha sempre ragione.

Tornado al campo. La presenza non indifferente di Khedira ha giovato in primis ad Hernanes , che è tornato su buoni livelli e poi alle punte che hanno ricevuto buoni rifornimenti e si sono agevolati del fatto che la squadra è rimasta molto ”corta”. Al solito ci siamo mangiati qualche gol di troppo ma questo mi pare abbastanza consueto. Ci ha pensato Morata con un gol da centravanti vero anche se Dybala era schierato prima punta. Morata non è ormai una novità il ragazzo se è in forma deve giocare ha personalità e vede la porta. Piuttosto Dybala prima punta non mi convince, nonostante tutti dicano il contrario visto che a Palermo giocava in quel ruolo. Per me non ha il fisico per giocare prima punta nella Juve mentre ha un ottima tecnica per giocare seconda punta. Tecnica che pur in una partita di grandissimo sacrificio e in cui ha preso un mucchio di botte, gli ha consentito di fare una grandissima giocata fra tre uomini e lanciare di fatto Zaza al gol.

Simone Zaza è entrato fra l’incomprensibile brusio del pubblico. Devo dire senza giri di parole che questo vizio mi ha sempre fatto incazzare come una bestia. Zaza al pubblico ”raffinato e viziato” della Juventus non piace e devo dirvi che non fa impazzire neppure il sottoscritto. Tuttavia è un giocatore della Juve e va aiutato. Zaza ha aspettato zitto il suo momento da grandissimo professionista. Non ha parlato a sproposito neppure quando la Juventus ha pensato di venderlo all’ultimo momento. Quando è stato chiamato in causa con grande impegno è entrato e sta cercando di dare il suo contributo. Non rompetegli il caz… E’ un giocatore nostro e va sostenuto. Ci sono stati in passato altri giocatori tipo Ravanelli, tipo Iaquinta che erano tanta forza, tanta corsa e tanta grinta. E spesso ci han fatto godere tantissimo.

Di questa partita non mi è piaciuto molto il consueto giro palla finale sull’1-0. Non voglio infierire su Allegri che poi dicono che ce l’ho con lui e non è affatto vero, però questa è una caratteristica delle sue squadre. Ora però visti i pareggi con Chievo e Frosinone e le vittorie con Manchester e Siviglia direi che è palese che questa squadra non è fatta per blindare le partite sull’1-0. Non ne ha le caratteristiche. Questa è una squadra che pare più votata a offendere che a difendere. Cerchiamo una volta fatto il primo di andare a fare il secondo senza per forza mettersi in 10 dietro la linea della palla e soprattutto adesso manteniamo questo modulo e almeno 8-9 undicesimi di quelli che han giocato contro il Siviglia almeno per un numero utile di partite da trovare un assetto definitivo.

 

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