Archivio Mensile: Dicembre 2023 - Pagina 2

MURIEL – Perché siamo tutti allenatori ma non siamo tutti giocatori.

 

Articolo d Alessandro Magno

 

Minuti di recupero di Atalanta Milan. I rossoneri sono appena rimasti in 10 per l’espulsione di Calabria. Muriel scambia con Zappacosta che trova in area Miranchuk. Muriel ha avuto la costanza e la voglia di seguire l’azione da lui iniziata, nonostante la sua mole un po’ da ”paccioccone” e non tanto da calciatore. La palla gli ritorna e la sua voglia è stata premiata. In quel momento deve solo calciare a incrociare di destro come tutti i calciatori fanno e come Maignan si aspetta, tanto che il portiere rossonero è già in uscita bassa in tuffo alla sua sinistra a coprire proprio il tiro a incrocio. L’azione non è causale, anzi sembra proprio qualcosa di preparato, come tante cose sono preparate oggi dagli allenatori, che provano e riprovano schemi. Gli allenatori, già, quella categoria che oggi grazie alla stampa ha preso letteralmente il sopravvento su ogni cosa. Il mister, il leader, quello che vince con gli schemi. Quello che vince spostando le pedine come su uno scacchiere. Quello che per lui i giocatori sono tutti uguali. Tutti soldatini. Tutti uguali democraticamente, tutti a correre sotto e sopra come trenini su binari. Mai uscire dal seminato. Mai un’ idea, un’ illuminazione, un colpo di genio. Il genio non serve. Roba vecchia. Di altri tempi. Perché geni ce ne sono pochi. E quei pochi non corrono troppo e non stanno sui binari. Alla fine sono pure dei fastidi. Dei rompicoglioni. Nessun Baggio, nessun Platini, nessun Ronaldinho. Tutti mediani. Tutti atleti coi coscioni grossi come cavalli. Che poi è più facile dire a un fante di fare il soldatino piuttosto che dirglielo a un colonnello, a un capitano, a un generale. E allora tutti pedoni. Tutti specializzati in mediocrità, perché l’unico generale possa esser lui l’eletto: l’allenatore con gli schemi.

Perché il sogno ormai che va di moda ai più, è che siamo tutti allenatori. Mica tutti siamo calciatori? Perché è facile immedesimarsi in un Guardiola in un Klopp. Studi, ti metti li. Il foglio in mano, i disegnini, le statistiche e dirigi. Dall’alto delle tue conoscenze. Molto facile per tutti fingersi allenatore. Basta una giacca e una cravatta (o una tuta) e un block notes. Molto più difficile, se non impossibile invece, fingersi un giocatore. Men che meno uno di talento. Perché non ci sono fogli, non ci sono schemi, non ci sono algoritmi o statistiche. C’è un pallone, e se ti do un pallone e non sai fare nemmeno due palleggi, se non sai calciare di collo o di interno, se non fai gol manco a tuo figlio di 10 anni non puoi fingerti calciatore. Puoi dire ”io a quello lo farei giocare così e cosà”, ”giocherei col 4 4 vattelpesca” ma non puoi dire ” quel gol lo facevo pure io” se sei una pippa immonda, senza che la gente ti rida in faccia. Il campo parla. Quell’immenso bellissimo prato verde da le sue sentenze, ed è spietato. Ecco perché uno che non ha mai giocato potrà fare il mister, ma non potrà mai fare il giocatore.

E in tutto questo c’è Muriel che è al 95mo circa. Sull’ultima azione. Muriel che dovrebbe calciare a incrociare di destro perché così DEVE fare. Così il mister gli ha detto. Muriel che al massimo incrociando potrà tentare, se è bravo e lui lo è, uno ”scavetto” alla Higuain. Una palla che alzata scavalchi Maignan in uscita. Maignan sa tutte queste cose, soluzioni che ha studiato anche lui. Perché hanno insegnato anche a lui che si fa così, che l’attaccante farà così, e quindi è proteso in uscita bassa alla sua sinistra. Perchè l’attaccante farà così. Al massimo se Muriel la alza ci proverà con la manona aperta. Ma Muriel è Muriel. Muriel è ancora uno degli ultimi geni in circolazione. Non è più un atleta, forse non lo è mai stato, ma è un calciatore più di tanti altri. Più di tanti ”atleti”. Allora nella testa di Muriel, in una frazione di secondo, passa la voglia di provarci con un colpo di tacco. Quella pazza idea che è così pazza perché gli attraversa il cervello in mezzo secondo, meno di mezzo secondo forse, ed è in quel mentre che deve decidere se si o se no, se farla o meno. Non è che c’è questo tempo per riflettere. Occorre genio, sregolatezza e tanta follia. Oltre che bravura tecnica. Attenzione non è un colpo di tacco alla cazzo di cane. Questo va detto. È un colpo di tacco assolutamente funzionale. È quello che sui campi si dice ”una giocata”. Non è per la platea o per lo meno non è solo per la platea. Muriel sa che con quel colpo di tacco Maignan andrà fuori causa. Quindi ci sta. Però sa benissimo che se fa come dice Gasperini e sbaglia sarà più o meno ok, altresì se la palla di tacco uscirà, sarà probabilmente la sua ultima partita. Andrà a giocare in Alaska con gli orsi polari. Gasperini lo ucciderà. Quel gol di tacco, di questi tempi possono permettersi di sbagliarlo solo Messi e Cristiano Ronaldo. Loro dall’alto dei mille palloni d’oro a testa e mille trofei, sarebbero acclamati ugualmente. Tutti gli altri saranno lapidati. Compreso Muriel che non è Messi ne Ronaldo.

Sprecare il gol del 3-2 per un colpo di tacco? Fare gol è troppo importante. I 3 punti servono per la classifica. Non puoi sbagliare Muriel che fai? Non puoi. Ma Muriel è folle della follia dei geni. E in quella frazione di secondo in cui tutti questi pensieri forse non gli sono neanche balenati per la testa lui lo fa. Lo fa davvero. Per una volta i pianeti si allineano. La favola avrà il suo lieto fine. La palla entra che è una meraviglia, anche se va pericolosamente vicino al palo. Muriel sarà ricordato per sempre per questo gol. Resterà negli annali. Ci ha provato ed è andata bene. Gasperini ha avuto i suoi 3 punti e anche la su squadra. Muriel avrà la sua gloria. In anni in cui i calciatori sono diventati dei comprimari e gli allenatori i protagonisti, Muriel si è ripreso la scena e ha rimesso la palla al centro. La palla nei piedi dei calciatori. I veri protagonisti. Grazie Muriel . Grazie per davvero.

Si fa per ridere :-)

 

VIDEO REALIZZATI DA ME ALESSANDRO MAGNO PER RIDERE E PERCULARE UN POCO I NAPOLETANI

 

VERSIONE O SORDATO NAMMURATO

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VERSIONE LA GATTA

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VERSIONE OCCHI DI GATTO

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VERSIONE SUPERTELEGATTONE

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VERSIONE THE FINAL BELL (ROCKY)

Pagelle Juventus Napoli 1-0

 

 

Pagelle di Alessandro Magno

Szczesny 6,5 Nel primo tempo è per lo meno da 8. Salva prima uscendo a kamikaze su Kvara e poi si supera con la manona dove blocca un tiro veramente a botta sicura di Di Lorenzo. Peccato per quello sciagurato passaggio nel secondo tempo che porta al pari di Osimenh. Un errore da dieci matite rosse. Menomale ci salva il guardalinee.

Gatti 7 – Un gol alla Ronaldo con bello stacco e bella scelta di tempo o se vogliamo non esagerare alla Milik. È diventato un bomber. Una partita grintosa e più che sufficiente anche in fase difensiva. Incarna lo spirito operaio di questa Juventus.

Bremer 6 – Un solo grave errore quando si fa trovare fuori posizione sul gol mangiato da Kvara. Sfortunato sul rinvio di Danilo che gli finisce in faccia e poi a Di Lorenzo è protagonista di un duello rusticano con Osimenh che è un osso durissimo.

Danilo 6,5 – Al rientro ci mette l’esperienza e la saggezza tattica. Spesso sbroglia situazione in seconda battuta poi dopo l’ammonizione a Bremer è lui che va sotto per primo e se necessario va a fare fallo. Una buonissima partita la sua senza sbavature.

Cambiaso 7 – Pronti via si improvvisa attaccante con un paio di conclusioni moscie dopo belle serpentine poi se la gioca all’ultimo sangue contro Kvaratsckhelia ed è un bel duello dove il nostro non demerita affatto.

McKennie 6,5 – Motore inesauribile è in ogni dove e devo ammettere che con il tempo è diventato anche disciplinato tatticamente. I movimenti con Cambiaso sulla fascia sono funzionali spesso i due si coprono vicendevolmente quando l’altro si sgancia. È ancora un poco indisciplinato con il pallone fra i piedi ma da anche quel tocco di imprevedibilità.

Locatelli 6 – Più che altro di stima perchè gioca nonostante non sia al meglio. Non mi è piaciuto molto e si è visto poco con il pallone fra i piedi. La sua prova è stata ordinata e soprattutto si è applicato nella fase difensiva del secondo tempo.

Rabiot 6 – Combattivo come sempre ma non ha sfruttato al meglio gli spazi per le sue sgroppate. Alla fine non si è visto molto ma anche lui è stato concentrato nell’arginare le iniziative del Napoli.

Kostic 5,5 – Ha vissuto serate migliori. Con Locatelli è quello che ha brillato meno ma a differenza di Manuel forse non è riuscito ad aiutare molto la squadra. Probabilmente andava sostituito prima.

Chiesa 7 – La Juve in attacco si spegne e si accende soprattutto per le sue fiammate. Non trova la porta e come spesso accade si allunga la palla nei controlli ma i suoi slalom mettono in grossa crisi la difesa avversaria.

Vlahovic 6 – Meglio di altre volte. Spreca una buona palla servita da Chiesa ma questa volta riesce a fare delle buone sponde per far salire la squadra. Non è un problema di giocare solo o in compagnia spesso Osimenh è da solo contro la difesa della Juventus e tiene quasi tutti i palloni.

Milik 5,5 Non riesce a dare il suo contributo come fa di solito.

Alex Sandro sv

Rugani sv

Kean sv

Juventus 7 La squadra è diventata solidissima non esprime un calcio arioso ma è diventata una squadra difficile da battere per tutti. Il Napoli mi pare di poter dire che sia ancora oggi nell’insieme più forte ma oggi esce sconfitto e rimedia ben 12 punti di distacco alla quindicesima giornata. Sono un enormità. A questa Juve non si può ancora chiedere di più soprattutto se gli attaccanti non si mettono a fare gol.

Allegri 7 I fatti gli stanno dando ragione. Primo in classifica con una Juve operaia che ha perso diversi campioni nel mercato estivo anche se erano anziani o demotivati Di Maria Bonucci Paredes e ha puntato su un gruppo più giovane e motivato. Ha praticamente acquistato solo Cambiaso e Weah che è pure fermo per infortunio da molto e ha perso Fagioli e Pogba che sono i giocatori probabilmente più fantasiosi, anche se Pogba non lo ha avito nemmeno l’anno scorso. E’ primo in classifica e se la gioca contro squadre più forti come Inter e Napoli. Non ha perso nemmeno uno scontro diretto fino a oggi. Io non so cosa possa fare di più di così.

Arbitro 6 Non fa danni ma che pena certa mancanza di uniformità di giudizio sui falli da dietro.

Venerdì 8 dicembre 2023 Juventus – Napoli ore 20.45 Allianz Stadium – Torino

Scritto da Cinzia Fresia

In un campionato al limite dello sbadiglio, che gioca un calcio stanco, noioso, reso pedante da fatti extra campo arriva un po’ elettricità con Juventus Napoli.
Per i bianconeri sarà durissima poiché il Presidente partenopeo farnetica già da una settimana annunciando intrighi arbitrali.
I giocatori sono inc … neri per aver perso punti contro l’Inter secondo loro ingiustamente e a punteggio pieno. Prepariamoci a ricevere un esercito di lanzichenecchi inferociti intenzionati a distruggerci.

Ma Allegri non fa una piega, e rassicura di avere l’intera squadra a disposizione eccetto Weah.
Uno scontro diretto ma soprattutto un’ occasione per la Juventus di riagguantare il primo posto anche se per poche ore.

La Juventus ha detto no all’Eca.
La Società ha rifiutato di rientrare nell’ Eca e questa è una decisione intelligente.
La Juventus deve pulirsi dalla vocazione al martirio. Basta pagare per gli errori e orrori commessi da tutti e cara ECA .. guidata per altro da un Saudita .. no grazie .. stiamo senza che stiamo bene.

Un reparto di Attacco in profonda crisi – Nord Chiama Sud

 

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È durato solo una sera

Articolo di Alessandro Magno

È durato solo per una sera il nostro primo posto. L’Inter ha vinto a Napoli nettamente mettendo in atto una grande prova di forza contro i campioni d’Italia in carica. 3-0 è un risultato netto. Il Napoli non è stato fortunato né negli episodi di campo, una traversa e un Sommer in grande spolvero, né tanto meno negli episodi arbitrali. Non amo soffermarmi su questi quando perdiamo noi né tanto meno quanto tocca agli altri certamente sarebbe bello avere un uniformità di giudizio dato che ad oggi i gol per falli a centrocampo sono stati annullati solamente alla Juventus. Ma non voglio soffermarmi troppo su queste cose perché reputo sempre che l’arbitraggio sia l’alibi dei perdenti. L’Inter è forte ed è abbastanza camaleontica. Con il Napoli ha giocato per lo più di rimessa lasciando l’iniziativa agli azzurri. Solo che loro a differenza nostra le ripartenze le fanno in modo esaltante e a ogni ripartenza creano un pericolo. Oltretutto ai propri tifosi non fa schifo giocare così e nemmeno con il 352 vero e proprio marchio di fabbrica di Inzaghi.

Lo 0-0 della Juventus con l’Inter a fronte del fatto che i nerazzurri hanno schiantato nettamente sia il Milan che il Napoli va assolutamente rivalutato in positivo. Barella ieri nel post partita ha dichiarato che è difficile giocare contro questa Juventus mentre il Napoli gli ha lasciato grandi spazi. Onestamente non sono così sicuro che questa Juve possa giocare più aperta. Stiamo giocando con tanto giovani in campo come Gatti Nicolussi, alcuni vecchi senatori come Alex Sandro qualche buon giocatore come McKennie e Kostic. Di veri campioni forse due o tre (Szczesny, Rabiot, Bremer, Chiesa?) Vlahovic che non segna nemmeno su rigore e non credo quello debba insegnarglielo l’allenatore. Mi sembra al netto delle forze in campo che i punti in classifica siano tanti. E non dimentichiamoci che i giocatori che avrebbero dovuto dare un po’ di estro Fagioli e Pogba sono fuori per i loro problemi.

Ora ci aspetta un Juventus Napoli infuocato. Probabilmente conta più per loro che per noi. Hanno già molte sconfitte sul groppone e un cambio di allenatore appena fatto. Perdere significherebbe staccarsi forse definitivamente dal treno scudetto mentre battere la Juve accorcerebbe la classifica. Tutto questo anche pensando a una più che probabile vittoria dell’Inter in casa contro l’Udinese. Altresì la Juve è chiamata a tenere il passo contando che il turno successivo con la Juve a Genova e l’Inter in trasferta contro la Lazio potrebbe nuovamente esser favorevole a noi. Non amo parlare degli arbitri certo sono curioso di vedere dopo le lamentele del Napoli contro l’Inter se i partenopei contro di noi passeranno all’incasso. A pensar male si fa peccato ma …

Monza Juventus 1-2 Pagelle

Pagelle di Alessandro Magno

Szczesny 6,5 Poco impegnato se non su qualche uscita alta su cui si fa trovare sempre pronto prende un gol su un tiro cross dove per altro è disturbato da un giocatore che sembra esser in fuorigioco e tenta di colpire il pallone. Chissà se ho visto giusto. In ogni caso non ci hanno fatto vedere nulla che ci togliesse il dubbio.

Gatti 7 Match winner si fionda in area avversaria con le ultime energie e nonostante una prima ciccata sfonda la porta con un tiro di rara potenza. Nel resto della gara era stato sempre abbastanza reattivo sui propri avversari.

Bremer 6,5 Una prova solida anche la sua. I giocatori del Monza non riescono a entrare quasi mai in area e i palloni aerei sono tutti suoi. Prede il primo giallo della partita perché ormai è prassi consolidata che deve esser uno della Juve.

Alex Sandro 6,5 Sembra che il riposo gli abbia fatto bene. Soprattutto nel primo tempo appare bello tosto e reattivo. Qualche cosa concede nel secondo tempo ma probabilmente ha stretto i denti e non ha ancora appieno i 90 minuti nelle gambe.

Cambiaso 6,5 Un poco centrocampista interno un poco esterno e un poco terzino. Una faticaccia interpretare tutte queste situazioni. Lo fa con diligenza e grande applicazione. Non si vede moltissimo davanti ma si applica con notevole dedizione alla fase difensiva.

Mc Kennie 6 Anche lui l’ho visto in serate migliori. Come Cambiaso è un poco un tuttocampista ma forse più di Cambiaso patisce il fatto di rimanere spesso isolato nella terra di nessuno fra lui e gli attaccanti. Soprattutto nel secondo tempo.

Nicolussi Caviglia 6,5 Il ragazzo esordisce con una palla persa in modo banale e fa pensare che sia nuovamente timido come la prima volta. Invece via via che la partita scorre va a giocare sempre più palloni e prova giocate e anche tiri dalla distanza. Fra l’altro serve il cross per la testa di Rabiot. Questa volta promosso con merito.

Rabiot 7 Una prova da Capitano vero. Si sacrifica a tutto campo lotta su ogni pallone e cerca con i suoi continui strappi di portare la palla nella metà campo avversaria. Se c’è da difendere difende. Recupera palloni di testa e di piede. Alla fine quando tutto sembra perso si inventa la percussione vincente e serve una gran palla a Gatti. Bravissimo.

Vlahovic 5 Nota dolente della serata. Sbaglia il terzo rigore su sette da quando è alla Juve. Alla Fiorentina ne aveva fatti 12 su 12. Ora chi dice che questo ragazzo non è coccolato da Allegri dice una grande fesseria. Nel primo tempo tutto sommato si rende utile ma nel secondo tempo è molle e indisponente. Meritava di uscire molto prima. E il mister lo tiene in campo nonostante ci faccia giocare in 10. Se non è fiducia questa?
Chiesa 6 Il suo impegno c’è sempre. Nel primo tempo gioca anche abbastanza bene. Nel secondo tempo si sacrifica in fase difensiva dato che la squadra finisce per schiacciarsi in difesa.

 

Danilo 6 Si rende utile nelle due fasi. Ha un bell’impatto sulla partita e sui compagni di squadra.

Milik 6 Pochissimi palloni da giocare ma anche lui cerca di fare del suo meglio per far salire la squadra.

Kean 6 Entra come se dovesse spaccare il mondo e va subito a dare una mano in difesa, poi peccato che sulle ripartenze litighi sempre con il pallone.

Locatelli sv

Juventus 6,5 La Juventus vince una partita importante in trasferta su un campo dove quest’anno non era passato nessuno e si porta momentaneamente in testa alla classifica. Primo tempo molto bene dove l’1-0 è stretto, secondo tempo di grande sofferenza ma tuttavia senza rischiare molto. Bellissima la reazione al gol del pari.

Allegri 6,5 Nono risultato utile consecutivo. Ha sistemato la difesa, è in testa alla classifica, ha dato continuità ai risultati e cementato il gruppo che appare molto più convinto dei propri mezzi rispetto al passato. È una Juve operaia non si può pretendere anche lo spettacolo.

Arbitro 5 Solito arbitraggio unilaterale con falli fischiati contro a noi e lasciati correre ai nostri avversari senza un metro equo. Idem i cartellini. Il rigore per noi è ineccepibile dato che il nostro viene trattenuto per diversi secondi solo Marelli in telecronaca parla di leggera trattenuta. Non sono convinto invece che il gol del Monza sia regolare come sono convinto che c’è un altro rigore questa volta su Gatti sugli sviluppi di un calcio d’angolo dato che Caldirola praticamente lo spoglia. Fra l’altro come riesca Caldirola a non prendere nemmeno un giallo in questa partita è un mistero.

Venerdì 1 dicembre 2023 Monza – Juventus ore 20.45U-power Stadium Monza

Scritto da Cinzia Fresia

La Juventus inaugura il mese di Dicembre con una trasferta in quel di Monza. Massimiliano Allegri ricorda che l’anno scorso la squadra di Palladino ha sottratto ai bianconeri ben 6 punti. Perciò vietato abbassare la guardia.
Secondo il tecnico la Juventus dovrà affrontare una serie di partite difficili e se si vuole consolidare il punto guadagnato contro l’Inter, stasera bisogna vincere.
La posizione in classifica è rimasta la stessa, seconda a due punti dalla prima, ma Allegri butta acqua sul fuoco evitando la parola scudetto.

Nel frattempo John Elkan dissipa I dubbi sulla cessione del club (non se ne parla neanche) e l’uscita di scena dell’allenatore, che resta saldo, al comando della Juventus.
L’amministratore delegato di Exor conferma la volontà della Holding di continuare a vincere con Max Allegri.

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