Luciano Moggi oltre a rimanere nei sogni di noi tifosi juventini delusi, resterà il mistero più fitto di questo mondo calcistico italiano, al di là di come andranno a finire tutti i proveddimenti legali in corso contro di lui. Ma analizziamo i fatti: scoppia calciopoli e Moggi viene sbattuto come mostro in prima pagina insieme ai due colleghi di azienda Giraudo e Bettega, siccome le accuse le conosciamo tutti eviterò quindi di perdermi in inutili divagazioni e dettagli; sappiamo però che l’opinione pubblica disse un solo nome: Moggi, divenuto da genio di gestione calcistica a mostro corruttore e corruttibile ..le accuse sono giunte da tutti, calciatori, arbitri ecc.ecc.
Come gli altri ho seguito per un po’ la faccenda, leggendo e documentandomi, non perdendomi una riga delle noiose e chilometriche intercettazioni telefoniche che dicevano tutto e niente. Mi rendo conto in poco tempo che le accuse contro di lui, non sono dimostrabili, e Luciano Moggi che in questo ambiente non si muoveva certo come “cappuccetto rosso nel bosco alla ricerca della nonna” non sta risultando diverso dagli altri nell’intento di difendere la società per la quale lavorava. Eppure perchè solo lui? Per quale motivo è diventato il capro espiatorio del calcio italiano?
Allora chi è Luciano Moggi? Perchè è caduto in questa rete dalla quale non riesce ad uscire?
Per me, esiste un’unica risposta: è successo tutto ciò perchè Moggi era bravo, e questo, in un’ Italia fatta di mediocrità è una grossa colpa.
Moggi non ha studiato ad Harvard e non so neanche se ha il diploma di scuola superiore, eppure ha dimostrato non solo di saper lavorare, di imporsi in un ambiente “che scotta” come quello del calcio guadagnandosi rispetto, posizione e influenza , ma di avere altresì un grande fiuto negli affari. A quale presidente di squadra di calcio non piacerebbe avere uno come lui in azienda? Che sa scovare i giocatori di talento da chissà dove, li compra a buon prezzo, li fa crescere, li valorizza, li fa debuttare in serie A triplicando e anche più il loro valore? E come un “Alessandro Del Piero” nasce uno su un milione, idem per un altro dalle capacità di Moggi, fermato dall’invidia gravitante intorno a lui.
L’antica proprietà della Juve è sempre stata “attenta” e sensibile al denaro speso a proposito di calciatori, niente sperperi e niente cifre da capogiro, rappresentando la più importante azienda italiana nell’industria, dove non era consigliato ostentare spese pazze e non garantite in giocatori di calcio, condotta per’altro ancora attualmente condivisa nella medesima società, ecco che Luciano Moggi ha interpretato al meglio questa mentalità, note le operazioni in cui la Juventus attraverso lui ha fatto affari significativi che hanno consentito alla società di arrivare a grandi traguardi, come dire .. si possono raggiungere gli obiettivi spendendo la metà, sembra una filosofia da “supermercato” ma certamente molto efficace e sensibile a certi interlocutori. Dopo di lui, nessuno si è proposto in questo modo soprattutto in Juventus le cui spese dal dopo B, non hanno soddisfatto le aspettative aziendali e men che meno di noi tifosi.
Attualmente ci sono dei “rumors” o delle interviste nei confronti di Moggi la cui richiesta ricorrente è se “tornerebbe alla Juve?”, le risposte sono le più prudenti, “mai dire mai” o “ma perchè no?”, alla maggiorparte dei tifosi piacerebbe, me compresa, tornasse a lavorare in Juventus, a ricostruire una vera squadra come quelle vincenti alle sue dipendenze, ma il futuro non è in grado di prevederlo nessuno ed c’è ancora un processo in corso, intanto il tempo passa per tutti anche per lui, e il timore generale di un ritorno nel mondo del calcio di Moggi c’è, il mistero continua…
Luna23
Commenti recenti