Non è colpa mia se la vostra curva è cosi

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In queste ora son stato preso d’assalto dai nemici viola e devo dire questo mi fa anche abbastanza piacere vuol dire aver colpito nel segno. Sinceramente non posso rispondere a tutti gli insulti ma a qualcuno posso rispondere.
Io all’heysel ci ho perso un amico e per poco non ci perdeva la vita anche sua figlia . La curva della Fiorentina sono 25 anni e più , che non la smette di cantare questa canzoncina e inneggiare a quei Morti e di questo non ha mai pagato. Nemmeno mezza giornata di squalifica. E siete l’unica curva in Italia che si comporta così forse più del Toro. Non lo fanno gli Interisti ne i Milanisti ne gli altri. Chi oltragia i morti in continuazione ad ogni incontro siete sempre e solo voi.
Io sono stufo di tutti questi oltragi e se ho perso la pazienza e sono andato oltre la mia rabbia non mi interessa è ora che qualcuno vi faccia capire che sarebbe ora che la smetteste. Ogni volta che intonate quei cori allegramente ammazzate il padre della mia amica un’altra volta . Vado molte volte allo stadio e mai ho cantato canzoni pro morti di Superga chi ci vuol credere ci creda e chi no , non so cosa dirgli. In curva sud certo a volte le cantano ma sono un assoluta minoranza e non certo tutta la curva. La maggior parte dei tifosi Juventini non lo fa. I morti andrebbero rispettati tutti.
Il riferimento che qualcuno ha letto nel mio pezzo ai Drughi è solo un riferimento al fatto che questi miei amici erano presenti a Firenze e han assistito ai fatti anche questa volta , non c’è alcuna giustificazione ai cori volti a Balottelli o a quando si son resi protagonisti di fatti spiacevoli. Non sono un Drugo e non faccio parte dei Drughi. Per quanto mi riguarda la Curva Fiesole fa schifo a continuare a cantare queste canzoni è un mio personale giudizio come qualcuno puo pensare che la curva della Juve fa schifo a fare gli ululati a Balottelli.
Per quanto riguarda le cose che ho messo in fondo al pezzo e che tanto vi han ferito ne avrei fatto volentieri a meno ma voi ferite noi e dite che poi certe iniziative come i cori proheysel ‘’non le abbiamo mai sostenute’’ , certo, non ne avete mai preso neppure le distanze o combattute a dovere, di conseguenza …… NEMICI COME PRIMA

Curva Fiesole – il solito schifo

ANCORA CORI PROHEYSEL E ULULATI RAZZISTI CONTRO MELO.

……..E NESSUNO NE PARLA.

Ci dovremmo essere abituati direte voi? E invece no. Più che altro ci siamo stufati. Ci siamo stufati di quelli che han orecchie per sentire solo quello che fa comodo a loro e han indignazione a comando , solo esclusivamente per indignarsi quando di mezzo c’è la Juventus e quando dall’altra parte c’è un interista, vedi l’ex Balottelli . Si è fatto un gran parlare degli ululati razzisti contro Balottelli, abbiamo avuto addirittura il campo squalificato eppure ieri Melo è stato trattato allo stesso modo e nessuno , a parte io , oggi lo scrive. Gli ululati contro Melo si sentivano molto chiaramente anche dalla tv perchè oggi nessuno ne parla? La Fiorentina ha per caso qualche immunità che io non conosco? Quindi bisogna pensare che al Franchi si può ululare mentre all’Olimpico di Torino no? Oppure che Melo non sia abbastanza nero, oppure perché è un ex , oppure ditemi voi perché oggi nessuno ne parla? Lasciamo stare , parliamo di Heysel, capitolo secondo del tifo viola che è pure peggio del primo. Ho la sfortuna o la fortuna fate voi di avere dei carissimi amici d’infanzia che sono iscritti da 20 anni nei Drughi, gli ultras della curva bianconera e seguono la Juve anche nelle trasferte e stamattina parlando con uno di loro mi diceva di come molti ‘’Alè , alè’’ della curva viola in realtà erano dei più vergognosi e meno anonimi ‘’heysel , heysel’’ senza contare la famigerata canzoncina intonata sulle note di ‘’Montagne verdi’’ che per le occasione s’intitola: ‘’Ti ricordi lo stadio heysel?’’,che anche ieri è stata intonata più volte e dall’intera curva. Anche ieri tutti i giornalisti in tribuna stampa sono stati colti da sordità improvvisa. Nessuno sente ciò che non vuol sentire .Tutto questo appare ancora più vergognoso e triste quantdo si scopre come domenica sui giornali cittadini pseudo giornalisti di fede violacea scrivevano articoli in cui si celebrava il tifo viola e si denigrava la Juventus e i suoi tifosi. Cosa segnalata dall’ amico Tiziano Xausa su face book .‘’Pezzi’’ come ‘’le 15 regole per non tifare Juve ‘’, uscito su ‘’La Nazione’’ e dove appunto si dà fondo a tutti i luoghi comuni e le banalità assortite sulla Juventus ladra, senza mai avere un fondo di critica sui propri tifosi , anzi decantando le lodi di Firenze e dei Fiorentini come culla di civiltà ( anche questo in verità luogo comune assai banale). Forse qualcuno dovrebbe avere un po di pudore e ricordarsi delle malefatte della propria squadra oltre a quelle dei propri tifosi. Quelle cha abbiamo detto gia, ma anche un passaggio dalla C2 alla B senza passare dalla C1 a danno del Pisa , una squadra, quella in cui giocava De Sisti ad esempio , passata agli annali come una delle più ‘’ammalate’’ della storia. Dove quasi tutti i giocatori della rosa, nel tempo sono morti o han avuto grossi problemi di salute, molto probabilmente per un uso sconsiderato di farmaci se non proprio di Doping . La SLA che è una malattia che aimè ha colpito molto a Firenze e non certo per colpa della Juve e soprattutto che in Calciopoli la Fiorentina e i Della Valle ci sono finiti dentro alla grande, se pure son stati condannati in modo lieve rispetto alla Juve. Quindi viola prima di parlare di Juve, dei suoi tifosi , dell’heysel, lavatevi la bocca e guardate la vostra curva.

Alessandro Magno per Juvemania.it

Juventus …un centro sociale.

Era prevedibile che la fortuna non durasse per sempre, ma questa volta si è esagerato, contro una fiorentina consentitemi banale, si è trovata una Juventus senza storia e senza gioco e soprattutto senza padrone, 11 persone in campo che fanno girare una palla alla “spero che vada dentro ..” eh no, signori miei così non va, questa non è più una società, una squadra, è un centro sociale e neanche autogestito,  completamente privo di riferimenti.
Non ci siamo fatti mancare neanche il litigio in campo, sì, Sorensen avrà pure sbagliato, ma che il sig. Bonucci lo rimproveri beh ce ne passa da uno che ha fatto autogol domenica scorsa, insomma nessuno sa più stare al suo posto.
Se penso ad un anno prossimo uguale a questo mi viene male, l’allenatore ha dimostrato di non saper tenere una squadra che ha  il centro campo più disorientato del campionato, nessuno sa più cosa fare, Aquilani non entra nel ruolo e Krasic è arrivato al limite del “non ne posso più ..vada come vada” a parte tutti gli alibi, del sole, del vento e del campo avverso, non si gioca così quando si vuole raggiungere un obiettivo.
Ma mi chiedo, Del Neri cosa dirà loro? Che sono stati bravi? Che poteva andare peggio?
Che succede in questo spogliatoio di estranei ..ma possibile che un allenatore di una squadra come la Juve non abbia l’autorità per dire a Bonucci che Sorensen casomai lo rimprovera lui? Di litigare ma non in campo? di osservarsi mentre si gioca? di non farsi trovare in fuori gioco 100 volte in 20 minuti? Di non calciare a casaccio come viene ..viene?
Sono basita, datemi un pizzicotto ditemi che è un film.

Luna23

Un dualismo mai superato.

Fiorentina – Juventus non è una partita qualsiasi. È LA Partita, per eccellenza. Lo è almeno per i tifosi. Stando agli atti, i tifosi delle due fazioni sono detti rispettivamente gigliati e bianconeri, negli almanacchi, invece, all’atto pratico violacei e gobbi sono i loro nomi effettivi per sfottò. Oramai il loro è un marchio di fabbrica imprescindibile e insostituibile. Ecco, quindi, che la diversità e la non tolleranza tra le due tifoserie risale a tempi antichi e risiede da sempre nella storia delle due squadre. Come dimenticare il deplorevole episodio accaduto in quel di Firenze riguardante le 31 vittime dell’Heysel, per dovere di cronaca, la famosa notte di Bruxelles nella quale persero la vita 31 tifosi bianconeri solo per seguire i propri beniamini che di lì a poco avrebbero disputato la finale della Coppa Campioni contro i rivali del Liverpool? La curva viola ha sempre inneggiato cori irrispettosi nei confronti di quelle vittime in occasione di incontri calcistici con la Juventus senza essere mai ripresa né da TV, né da istituzioni, tantomeno dai rappresentanti del club d’appartenenza. Se ad agitare gli animi, puntualmente, troviamo anche gente di spessore come lo stesso AD della squadra, Mencucci, e il primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi, allora siamo alla frutta. “Cori sull’Heysel? Onestamente non li ho sentiti” la risposta data dall’AD qualche tempo fa mentre il sindaco spesso si è limitato a minimizzare, parlando di una ‘ristretta minoranza di tifosi.” Concentrandoci su quest’ultimo, sarebbe deleterio non ricordare le parole espresse alla vigilia dell’andata del match, disputatosi a Torino e terminato 1-1. Il nostro ‘caro amico’ Matteo diceva che “l’unica partita che veramente interessa a chi sostiene i viola, sarebbe stata quella di domani, contro quella squadretta con le righe verticali bianche e nere” rincarando la dose e scordandosi che si stesse parlando sempre di una partita di calcio, mica di una guerra! “…la partita con la Juve non è una partita, è un’esperienza mistica: io darei tranquillamente un incidente al ginocchio in maratona in cambio della vittoria a Torino.”Addirittura! Si sono scomodati i culti misterici dell’antica Grecia! Ha dimostrato, almeno, tutta la sua cultura spaziando dallo sport all’arte. Ma restando in tema di cultura, le dichiarazioni rilasciate poco più di qualche mese fa toccano anche l’aspetto culturale, una specie di tesi di laurea invece che una semplice intervista pre-match, ricca anche di pareri giuridici con picchi di saggezza: “Vincere a Torino sarebbe non soltanto un atto sportivo, ma un atto di giustizia storica e culturale per tutti i furti che siamo stati costretti a subire nella nostra storia. Ci dicono che diventeremo grandi quando quella sarà, per noi, una partita come le altre: evidentemente non lo siamo ancora”. Siamo alle solite. Le interviste di coloro che ci temono non possono che arrivare sempre allo stesso fine: LA GIUSTIZIA. Quella giustizia che chiediamo a gran voce noi tifosi e che non dovrebbero inserire in tutte le salse e in tutti i contorni i nostri rivali. Il mondo alla rovescia? In settimana non si sono risparmiati di dire la loro sulla rivalità che contraddistingue queste due squadre ex giocatori viola come Francesco Flachi e Ciccio Baiano e neanche ‘doppi ex’ come Luppi e Toni il quale avrebbe dichiarato che, in caso di gol,  esulterebbe nel rispetto dei propri tifosi e non pensando a quelli passati. Finalmente uno con le palle. Come Ibra. Speriamo tanto che la sfida sia decisa da un suo colpo di testa nei minuti finali. Un commento particolare sulla partita che verrà e che merita la prima pagina è quello di Giovanni Galli, tifoso viola e dichiaratamente antijuventino. Cercando il suo virgolettato, potrete leggere le sue parole cariche di astio e di

Dalle parole ai fatti, dagli spalti al campo, la sfida tra Fiorentina e Juventus vedrà il ritorno tra i pali di Buffon e Frey (anche se sul francese si nutrono ancora seri dubbi). A scanso di equivoci o di cambiamenti dell’ultim’ora, il portiere francese tornerà a giocare a cinque mesi dall’infortunio al ginocchio. La partita sarà segnata dagli ‘incroci fatali’ tra Melo e il pubblico di Firenze che sicuramente lo fischierà alle sue provocazioni (più che altro, d’incitamento per noi juventini e di sfreggio per loro viola), dal duello di qualità tra Aquilani e Montolivo (prossimo ad accasarsi alla Juventus?) a quello pericoloso tra Motta e Vargas (in caso Del Neri decidesse di schierare Marco sulla corsia di destra). A distanza, i due bomber Matri e Gilardino cercheranno di assicurare reti e punti, indispensabili per entrambe le squadre affamate di punti realisticamente per il morale in virtù delle classifiche deficitarie. Al Franchi conteranno molto le motivazioni: quelle di una Juventus che non intende abbandonare il sogno Champions ora che è reduce da 3 vittorie consecutive e quelle di una Fiorentina a cavallo tra la zona retrocessione e la zona Europa. Un campionato mediocre quello disputato dagli uomini di Mijhalovic, nel completo anonimato. A Firenze, quella di oggi è una mera rivincita contro i più acerrimi nemici di sempre. Bella cosa.

Stando alle ultime notizie, al Franchi ci sarà il tutto esaurito per assistere ad una gara da dentro o fuori per la Juventus anche in virtù della sconfitta della Roma a stelle e strisce subita ieri da un rampante Palermo. Dimenticavo: buone palme a tutti.

eldavidinho94

Perchè Perchè …la domenica mi lasci sempre sola …

Così cantava la mitica Rita Pavone a soli 17 anni,  la canzone mito  rivolta  alle donne sconsolate degli anni ’60  lasciate sole dagli uomini presi dalla frenesia domenicale del pallone”, in realtà io penso di essere l’unica donna del pianeta a cui il proprio marito non solo non gli interessa il calcio:  lo odia proprio! E pensare che ne capisce tantissimo! Ogni anno spero di convincerlo ad accompagnarmi allo stadio a vedere dal vivo il mio campione preferito, niente da fare non cede e alla fine non ci vado.
Ho condiviso la passione per il calcio inizialmente con mio padre, che non andava allo stadio ma gli piaceva seguire la Juventus in televisione, ed insieme  guardavamo  la partita ma dopo di lui il mio è stato un interesse solitario, e a casa mia  la parola “pallone”  non era ammessa, devo dire però che con gli anni mio marito si è addolcito e mi sta concedendo di vederle con i canali sky, diciamo che ultimamente segue Alex Del Piero e Milos Krasic con interesse, uno lo stima per la sua efficienza sportiva e morale per l’altro ne riconosce un gran talento.
Domenica scorsa mi ha elargito ben 10 minuti di compagnia, ad inizio parita,  ma dopo si è alzato dal divano dicendomi “vado in garage” ..che per una moglie corrisponde ad una grande umiliazione, sono però d’accordo con lui che il primo tempo della partita contro il Genoa è stato come vedere “la corazzata Potemkin”, e così il mio compagno di partite diventa  Notu il mio furetto maschio preferito  che in apnea stringo come un peluche   quando la Juventus è in vantaggio.Vorrei dirvi che mio marito è tutt’altro che pantofolaio anzi, è uno sportivo, ed è motociclista fuori strada, ma non si accontenta di praticarlo per svago ..fa anche le gare.Sapete cosa vuol dire seguire una gara di “enduro” per noi mogli? Significa, alzarsi all’alba ..a volte è ancora buio, organizzare l’hospitality con vettovaglie, atrezzi  ecc. ecc., stare nel paddock che si trova in un campo sperduto lontano da qualunque centro abitato,  sotto la pioggia, sole, neve, polvere,  tempesta,  inondazioni, fango, ecc. ecc. aspettando ogni due ore il passaggio del marito che in 10 minuti scarsi, deve rifocillarsi, rifornire di  carburante, togliere il fango dalla moto e ripartire …questo per circa 7 -8 ore, dopo pensate sia finita? Di smontare tutto e andare a casa? No .. c’è il dopo gara ..le chiacchiere e le premiazioni, morale son le 8 di sera ed io sono stanca morta senza aver fatto nulla.
In fondo vorrei solo un po’ di tempo, due tempi di 45 minuti ..non mi sembra un gran che.. ma proprio non va .. appena l’arbitro fischia l’inizio partita è già addormentato davanti alla tele.
Anche questa domenica Notu mi farà compagnia durante la “terribile” partita contro la Fiorentina .. speriamo per lo meno che “la corazzata Potemikin” non si ripeta.

Luna23

Chi più ne ha più ne metta.

Di disinformazione in Italia ce n’è tanta, di caproni che non si rendono conto della palese verità ancora di più. Esempio di questo vizietto della carta stampa (e non solo…) italiana, le ultime parole rilasciate scritte (e parlate) da alcuni personaggi su“Il Secolo XIX” e, consequenzialmente, su Radio DeeJay. Autore della prima dichiarazione è stato un tal Stefano Tettemani che, sul giornale ligure, discutendo della sfida Juve-Genoa, parla di una Juve modesta e del fatto che perdere con questa squadra che “per vincere non ha neppure bisogno di rubare come d’abitudine, è addirittura insopportabile”. Firmandosi, questa persona, come un “genovese che lavora a Milano come agente letterario” dimostra come il livello della ‘penna italiana’ sia ai minimi storici, sia per quanto riguarda l’informazione che per quanto riguarda l’opinione. Infatti, la prima risulta spesso deviata e manipolata a seconda dei propri interessi o di quelli di partito, la seconda risulta sempre meno interessante e prima di spunti costruttivi. Personalmente non faccio un discorso di critiche, per quanto questa squadra possa essere modesta, bensì una questione di rispetto, calpestato gratuitamente con queste parole. I tifosi juventini del web si sono subito mobilitati nella giornata di ieri inviando mail di protesta al giornale ligure e destando la propria contrarietà anche con tantissimi messaggi sulla pagina Facebook del suddetto giornale. Indubbiamente, un atto d’amore nei confronti della propria squadra quello dei tifosi ma, principalmente, un dovere nei confronti di tutti coloro che cercano di lottare, oramai ogni giorno, contro le calunnie che il mondo esterno riserva alla Juventus. Lo stato d’animo manifestato da NOI è arrivato nelle stanze del “Secolo XIX” che ha inviato una mail di risposta a coloro i quali si erano fatti sentire a gran voce, rimasti comunque delusi dalla missiva di Giampiero Timossi, responsabile della redazione sport del giornale “Il Secolo XIX”. Innanzitutti, insigna il signor Tettemani della carica di dottor, a dimostrazione della relativa importanza di questa persona e del suo parere, purtroppo preso in considerazione senza che vi fosse appresso una reale documentazione. È stato un susseguirsi di immodestia presunzione, praticamente ha parlato della sua esperienza lavorativa e della carriera di giornalista, parlando di tutto, anche della situazione attuale della Juve, tranne che del diverbio accaduto… infatti, cosa centra Marotta con sta storia? boh? Per rendervi effettivamente conto, vi rimando alla lettera del responsabile della redazione sport del quotidiano in questione. http://www.ilblogdialessandromagno.it/?page_id=15/farsopoli/ancora-fango-sulla-juve/

Autore, invece, della seconda dichiarazione (questa volta vocale) un uomo intervenuto nel programma “Ciao Belli”, DeeJay Angelo, di Radio Deejay e si discuteva sul come tonicizzare i propri muscoli, andando in palestra e, durante l’allegra chiacchierata con lo speaker radiofonico, una risposta data dall’uomo intervenuto in trasmissione è stata: “Fai come il dottore della Juventus che bombava i giocatori… come si chiama? Dott. Agricola…” nominando, senza un minimo di tritegno, anche Alessandro Del Piero, non un nome qualunque. Compito dello speaker, naturalmente non colpevole di ciò che è accaduto alla sua trasmissione, sarebbe dovuto essere quello di rispondere al suo interlocutore oppure invitarlo a tenere toni un po’ più bassi dal momento che la storia del doping non è stata risolta all’epoca, dal momento che cadde tutto in prescrizione. Anche questa volta, dati, fonti ed argomentazioni alla mano, il nostro ‘amico’ non avrebbe avuto altro da dire se non compiere l’azione di chiudere il collegamento telefonico per manifesta faziosità del suo intervento. Compito degli juventini deve essere quello di coinvolgere anche coloro i quali il web non lo frequentano e non possono documentarsi. Il lavoro che abbiamo fatto sino ad oggi è di per sè egregio ma non deve fermarsi qui. Gli svogliati sono molti, sono le le ‘scimmie ’quelle che vanno spronate ma sono convinto che, messi davanti al fatto, non potrebbero  tirarsi indietro. La nostra battaglia sul web (e nei tribunali) deve essere direttamente proporzionale a quella che lottano i nostri beniamini sul campo. Bravi a tutti (gli juventini).

eldavidinho94

 

 

Al posto del Mister 2

Dateci un allenatore da Juve

Povera Juve, siamo alle solite, è bastata la terza vittoria consecutiva, roba che non accadeva dal 2009, per far cambiare opinione alla società, umore ai tifosi, addirittura far tornare la parola a giocatori che fino a ieri stavano con la testa china a pensare alle magre figure rimediate con Lecce, Bologna, e Milan. Non è valso neppure il ricordo di un primo tempo giocato contro il Genoa in modo indegno. Tutto rimosso , dimenticato, è bastato un gol di Luca Toni nel finale su lancio abbastanza fortuito di Aquilani per far girare il vento e dimenticare tutto in nome di una vittoria. Che il Genoa attuale è veramente poca cosa non conta. Si vince e son tutti fenomeni, si perde e son tutti brocchi. Fortuna che c’è ancora qualcuno che sa cos’è la Juve con la J maiuscola e predica silenzio, prudenza e lavoro, ed è il nostro attuale Capitano (ma ancora per poco) Claudio Marchisio, uno che alla Juve ci sta da quando era un pulcino e sa che bisogna far parlare i fatti e non le chiacchiere. A Torino domenica è andata in onda la solita partita sconclusionata di Del Neri. Terzini scelti con il lancio della monetina, 4-3-3 che sembra invece il solito 4-4-2 con Pepe seconda punta, lo stesso Pepe sostituito dall’inguardabile Martinez quando sta disputando la sua migliore partita in stagione. Fortuna la sorte a volte dà una mano e il cambio di Melo che non pare più quell’elemento imprescindibile e insostituibile come ho sempre sostenuto e sostengo, si è rivelato azzeccato. Tengo a precisare a quanti mi stessero leggendo e pensassero che non mi va mai bene niente che tengo a criticare ora Del Neri, quando si vince. Perché è fin troppo facile farlo quando si perde. Prendiamo atto che questo è un campionato mediocre: uno come Del Neri, con la sua esperienza doveva fare meglio, non ci sono né Capello, né Lippi, né Ancelotti, né Mourinho. L’unico allenatore che aveva un minimo di curriculum era Benitez e lo han fatto fuori a Natale. Ora Del Neri ha davanti a sé Allegri, Leonardo, Mazzari, Guidolin, Reja, Montella; l’unico che ha vinto qualcosa è Guidolin (una Coppa Italia con il Vicenza). Io credo sia giusto pretendere di più. Minimo il quarto posto. Sento parlare di una sua possibile riconferma anche senza quello. Non sono d’accordo. Io non lo confermerei a prescindere , è vero che è un uomo di campo e sa curare il gruppo. Ha dato disciplina allo spogliatoio e voglia di lottare alla squadra, ma è troppo poco per una Juventus. Ci sono troppi limiti tattici e gestionali. Tattici perché la Juventus non può arrivare ad Aprile e non sapere chi sono i terzini titolari. Gestionali perché come Ranieri le sue sostituzioni mi sembrano il più delle volte casuali e non finalizzate a cercare di vincere la partita. Se io fossi Andrea Agnelli ci penserei prima di riconfermarlo, la Juve non può avere un ‘’buon’’ allenatore, come non può avere dei ‘’buoni ‘’giocatori, la Juve che conosco io deve puntare al top. E questo non è il top.

Alessandro Magno per Juvemania.it
http://juvemania.it/dateci-un-allenatore-da-juve/comment-page-1/#comment-34441

Non c’è due senza tre.

Detto fatto. Missione compiuta. Contro il Genoa la Juventus è riuscita, non senza fatica e difficoltà, a vincere ed a tenere il passo della Roma, vittoriosa ad Udine non senza polemiche nell’anticipo del sabato sera. A dire il vero, il lunch match non si è messo nel migliore dei modi. Delneri non conferma il 4-3-3 di Roma come tutta l’Italia sportiva ha scritto sui giornali e detto nelle TV (Sky addirittura mette Pepe seconda punta nella lettura delle formazioni iniziali, a conferma del fatto che Delneri, effettivamente, di moduli e differenze ne sta provando mettendo in crisi gli addetti ai lavori) bensì, nei primi minuti, ha effettivamente provato il 4-2-3-1 sperimentato in allenamento nei giorni antecedenti al match con Marchisio più avanzato di Aquilani e Melo (in mediana), Krasic a destra, Pepe a sinistra e Matri a fare reparto da solo. Difesa confermata fatta eccezione per l’entrata di Traorè al posto di Grosso squalificato. In porta Storari come pronosticato alla vigilia. In panchina non ci vanno né Del Piero né Buffon. Al pronti via, il 4-2-3-1 disegnato da Delneri funziona eccome se non fosse che Bonucci, al momento sbagliato nel posto sbagliato, devia un innocuo passaggio di Antonelli nella porta difesa da Storari. È sembrato che la sfortuna fosse tornata a perseguitare questa squadra ed il tabù delle tre vittorie consecutive fosse tornato un miraggio. Tornati i fantasmi di qualche settimana prima e le paure che hanno attanagliato la squadra dall’inizio del nuovo anno, Delneri ha deciso a metà del primo tempo di tornare al 4-4-2, più difensivo e meno spavaldo del 4-3-3 da ripartenza, inadatto in questo match. Matri troppo solo, Melo unico mediano, manovra troppo accentrata e  Pepe e Krasic inconsistenti. Genova è un’altra realtà, diversa da quella di Roma e quindi meglio farsene una ragione, in fretta. Così, con Krasic nel ruolo di seconda punta a sostegno di Matri, nelle vesti del ‘cavallo pazzo’ di Roma che tanto è piaciuto ai tifosi, la Juve ha cercato di rimettere in piedi le sorti del match. L’intento, naturalmente, quello di bloccare le avanzate del Grifone sulla fasce. La musica non è cambiata mica perché contro la squadra organizzata, ordinata e schierata di Ballardini la Juve ha continuato a mostrare incertezze e mollezza di mezza estate. Marchisio si accentra, Pepe va a sinistra, Krasic a destra, Aquilani avanza ma niente, neanche altri cambiamenti tattici, in corsa, rivitalizzano la manovra di una squadra partita con intenzioni buone e colpita a freddo da un autogol maledetto. Il primo tempo scorre senza grosse occasioni da rete se non un sussulto di Pepe, uno di Melo e la bella parata ravvicinata di Eduardo su colpo di testa di Bonucci. Il secondo tempo, partito sulla falsariga del primo ma con abnegazione maggiore da parte dei bianconeri, sancisce la fragilità della nostra difesa, tornata quella preoccupante di qualche giornata fa. Al gol rivitalizzante di Pepe (jolly di giornata, nell’occasione spostato dal mister come seconda punta per dare maggior peso all’attacco) ha risposto subito quello di Floro Flores, bravo a segnare dopo un’azione manovrata dai suoi compagni di squadra ed un errore tattico complessivo della nostra retroguardia, troppo vulnerabile in questi frangenti. Matri rimette i conti in parità dopo una bella sponda di Toni, uomo assist nell’occasione. A fare la differenza, per fortuna, sono stati proprio i cambi sia tecnici che tattici di mister Del Neri. Sorensen per un Motta ormai alle corde con i tifosi, Toni per Melo e Krasic ancora in posizione centrale (ne è una prova la bella occasione caduta sui suoi piedi dopo il suggerimento di Aquilani) guastano i piani di trionfo al Genoa. I crossi pungenti dalle fasce per le teste di Toni e Matri sono stati come una manna dal cielo. Con questi innesti e il ritorno, dopo tanto cambiare,al 4-2-3-1 iniziale, spianano la strada per il terzo gol, merito ancora di Toni bravo ad allargare la difesa avversaria ed a difendere palla su suggerimento in verticale di Aquilani. È il gol del definitivo 3-2 e della terza vittoria consecutiva in campionato. Non accadeva dal Settembre del 2009 quando, all’epoca, Ciro Ferrara seduto in panchina cominciò il proprio campionato con quatto vittorie consecutive. Tra i rossoblù non ci sono state individualità di spicco, in linea con le impressioni di una intera stagione, ma una compattezza di squadra che ha messo in difficoltà la Juve e le ha fatto capire che non è tutto oro quel che luccica. Per il quarto posto c’è ancora tanto da fare, c’è da lavorare e da sperare. Soprattutto, c’è da lottare. Lo conferma anche Ballardini nell’intervista post partita in quella che è sembrata un misto tra una gufata ed un avvertimento (in riferimento al match di Udine?). All’orizzonte c’è Ferrara con le sue quattro vittorie consecutive di inizio campionato 2009, un buon monito per andare a vincere a Firenze senza regalare i primi tempi ad avversari che si difendono come i Grifoni.

Eldavidinho94

CALCIOMERCATO: PER NOI JUVENTINI ORMAI UN’OSSESSIONE.

Troppo facile per noi juventini parlare di calciomercato, ormai le abbiamo sentite in tutte le salse, ovunque si parli di Juve, si parla di cosa farà la società quest’estate. Siamo diventati i tipici tifosi da ombrellone, quelli che sul bagnasciuga dimostrano di saperne più dei vari cervelloni che da luglio alimentano i nostri sogni e le nostre aspettative con bombe di mercato. Non ne siete convinti? Allora provate a chiedere al vostro amico di fede cosa ne pensa di Neymar, o di Bastos, o se per lui sia meglio Del Neri o Conte l’anno prossimo: vedrete che continuerete a parlarne per ore e ore senza mai giungere a una conclusione. Adesso notate una certa somiglianza? Questo atteggiamento vi ricorda qualcuno? Non disperate, per il momento non siamo giunti a quel livello, ma questo non toglie che siamo sulla buona strada. Sapete cosa dicono adesso i fenomeni che prima del fattaccio erano campioni nel calcio d’estate? Che sono le chiacchiere da bar sport a dimostrare se una squadra è forte oppure no, ma secondo una legge inversamente proporzionale, ovvero meno chiacchiere senti più la squadra è forte. Vi viene da ridere? Eh sì, è proprio così. Purtroppo il tifoso da ombrellone è condannato a restare tale, almeno fino all’estate successiva dove ha una scelta: tornare ad essere il tifoso dell’estate scorsa o invece cambiare, imparare a selezionare le bufale dalle notizie interessanti, informarsi ma non credere a tutto. I giornali per vendere anche fuori stagione sono costretti a sparare il nome da sogno, quello che appunto ti fa vendere copie, ma storicamente e statisticamente quante volte c’hanno preso? Non fanno altro che alzare le nostre aspettative che poi puntualmente vengono disattese. Per una volta però mettiamoci nei panni di chi da una vita fa quel lavoro, possiamo avere noi la presunzione di pensare di fare meglio di chi è nato per fare il direttore sportivo? Certamente possiamo avere la presunzione di criticare il lavoro svolto dagli altri, confrontandolo magari con quello di alcuni colleghi che con un budget nettamente inferiore hanno fatto cose egregie. Essere juventini in questo momento non è facile, ma lo sarebbe ancora di meno se per caso l’anno prossimo qualcuno si aspettasse lo scudetto. Il futuro è dalla nostra (vedi Stadio di proprietà), quindi da qui in avanti guai a tornare indietro, dobbiamo solo migliorare, un passo alla volta. Sono curioso di vedere come si districherà Marotta dalla tela di riscatti e prestiti che ha tessuto l’estate passata. Semplice curiosità, né pessimismo né ottimismo: non essere tifosi da ombrellone insomma.

Moub

E se ci stessimo sbagliando a inneggiare alla Casoria?

Oggi ho comprato il mio giornale di fiducia (Calcio Gp), un settimanale nel quale mi ritrovo. Ci leggo i miei amici gobbi, da Momblano a Corsa, Ricchiuti, da Angelini a Zampini, Leonetti, Pollicelli e chi più ne ha più ne metta e mi scuso in anticipo se ho dimenticato qualcuno, ma non è del giornale che vi voglio parlare oggi. Vi voglio parlare di un’idea che mi frulla per la testa da qualche giorno e della quale voglio fare partecipe i miei amici succitati, che sicuramente riguardo a Farsopoli ne sanno più di me.
Come tutti voi, sono ben presente sul Web e su Facebook che ormai è diventato uno dei nostri “migliori” mezzi di diffusione delle informazioni “vere”, o della controinformazione come qualcuno ama dire. Da un po’ di giorni leggo sul Web e su Facebook , appunto, della nascita di siti in difesa della giudice di Napoli Teresa Casoria. Siti e pagine che come si può immaginare hanno avuto subito molto successo e a cui mi sono iscritto e ho partecipato dicendo la mia. Ora, io non sono un esperto del processo di Farsopoli, lo seguo come tutti gli juventini con apprensione, tuttavia ho la chiara impressione che la giudice Teresa Casoria non sia per niente Juventina. Non ne ho la certezza, ma non mi sembra affatto… La mia idea è che la Casoria abbia solo a cuore di fare il proprio lavoro bene e nulla più. Quindi la domanda che mi passa per la testa da un po’ di giorni e che rimando agli esperti del caso è: ‘’ E se noi invece inneggiando alla Casoria stessimo facendo il gioco dei Pm che la vogliono ricusare?’’
Cioè , non è che così facendo stiamo dando una carta in mano in più a quei Pm (e ai media) per dire: “Avete visto che la Casoria non è imparziale? Lo sanno tutti gli juventini che è dalla loro parte”. Attendo risposte, certo che quella che stiamo combattendo dal 2006, è una guerra per niente facile da vincere.

Di Alessandro Magno per Juvemania.it
http://juvemania.it/e-se-ci-stessimo-sbagliando-a-inneggiare-alla-casoria/#more-38864

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