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C’era una volta…….

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Articolo di ”Nonno” Andrea Renda

 

Cominciano così tutte le favole, e la favola della Juve imbattibile e vogliosa di vincere è arrivata allo epilogo.
Abbiamo fatto due splendidi anni spinti dalla voglia di riemergere dopo quattro anni d’inferno.
Ora tutto si sgonfia, la squadra era stata ricostruita sfruttando la voglia , la determinazione e la fame di successi.
La dirigenza ha tirato i remi in barca centellinando gli acquisti necessari per ricostruire una grande squadra che durasse nel tempo.
Ora ci troviamo con dei giocatori che hanno tirato la carretta spremendosi tutte le gocce di energia rimaste , non inserendo nuove forze, escluso due buoni attaccanti, ma cedendo tanti ottimi giocatori che avrebbero potuto inserirsi gradualmente negli schemi, schemi che ,oramai , sono a conoscenza di qualunque squadra ci affronti e non abbiamo saputo rinnovarci negli schemi e negli uomini.
Non voglio pensare che siamo al tracollo , ma al collasso SI e se non si corre ai ripari rischiamo di avere giocatori demotivati e impauriti. Le continue voci che sono messe ad Arte per indebolire il gruppo , cominciano a fare effetto sul morale dei giocatori e ,sotto sotto, pensano di cambiare aria anche perché le voci di trasferimento non vengono smentite dalla società , ma anzi avallate.
Le favole finiscono sempre a lieto fine e noi fans della juve non vogliamo rinunciarci.
Meditano coloro che sono preposti a risolvere i problemi tecnici con in testa l’allenatore , che mi sembra incapace di cambiare modulo e si fossilizza nello unico che conosce, pur non avendo più i giocatori adatti.
Si è rotto il giocattolo e bisogna correre subito ai ripari necessari.
Non si può accettare uno stato confusionale come si è visto ieri pomeriggio, sebbene le avvisaglie ci siano state dallo inizio della stagione.
PER FAVORE SVEGLIATEMI DA QUESTO BRUTTO SOGNO

Fiorentina-Juventus 4-2: dieci minuti di ordinaria follia

Fiorentina-Juventus-Conte-deluso

Articolo di Alessandro Magno

E’ assolutamente vero che la Juventus di quest’anno ha qualche problema. Non so se sia mancanza di appetito, o problemi di limiti di età, vedansi Pirlo e Buffon, però non è un mistero dire che le cose non vanno come dovrebbero andare. Al tutto aggiungiamoci che la Roma viaggia a un ruolino di marcia infernale e il Napoli come noi, e va da sé che il terzo scudetto di fila diventa oltremodo difficile.

Sono convinto che a Firenze potevamo fare bene. Se andiamo ad analizzare la partita è palese che per 70 minuti la Fiorentina non è esistita, surclassata in tutto e per tutto. Tuttavia è bastato un rigore inventato dal Killer Rizzoli, uno che quando ci arbitra ne commette di tutti i colori, per invertire l’inerzia della partita. Lungi da me dare la colpa della sconfitta a Rizzoli. Nessuno ci ha ordinato dopo aver preso un gol di prenderne poi altri tre. Questo va detto perché noi siamo diversi dagli altri e per le nostre sconfitte non cerchiamo facili alibi.

Probabilmente, ed è un errore che abbiamo commesso anche in altre partite di quest’anno, ci siamo troppo specchiati nella nostra bravura e invece di chiuderla con il tre a zero abbiamo giocherellato a fare i fenomeni. Forse dal momento che c’era Llorente in campo bisognava fare qualche caxxo di cross in più. O forse Conte avrebbe dovuto inventarsi qualcosa subito e non sul 4-2 ( 3 punte), quando ormai la partita era compromessa.

Io non ho la ricetta per venirne fuori, so solo che da un po’ di settimane che scrivo che la Juve non mi sembra più quella di prima, nonostante rispetto agli anni scorsi abbia un Tevez in più. Sto continuando a scrivere che Conte deve rivedere il modulo almeno in qualche frangente, in quanto ormai questo collaudatissimo 3-5-2 è anche super studiato e super conosciuto dai nostri avversari. Non so se riusciremo a ripeterci in campionato. Penso che per la Champions non siamo attrezzati, così come penso che nell’insieme non siamo più deboli di Napoli e Roma. Certo se gli altri faranno più punti di noi li applaudiremo. Ai tifosi più umorali voglio dire solo di ritenersi fortunati a tifare Juve. Noi queste scoppole le prendiamo una volta ogni morte di Papa, gli altri ne prendono diverse all’anno.

 

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Juventus-Galatasaray – 2 ottobre 2013 20.45 Juventus stadium Torino

 

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Scritto da Cinzia Fresia

Per la  Juventus, domani ore 20.45 torna la Champions League, a Torino arriverà il Galatasaray fresco di Mancini, il quale non  sicuro di poter già prendere posto in panchina sta già avvisando Conte della sua presenza.

Settimana non facile per i bianconeri profondamente criticati ed ammaccati dalle conseguenze del derby, Tevez colpito e ferito da un fallo potenzialmente molto pericoloso, vuole esserci. Sa che la Juventus di oggi ha bisogno di lui.

Purtroppo l’avvio di Champions non è stato un gran che, occorre recuperare per poter fare punti in vista di  avversari più impegnativi. La Juventus può farcela contro i turchi? Sicuramente sì, mettendo ordine al centro campo e schierando la formazione migliore, quella più affine a Tevez e coordinata da Pirlo, non si dovrebbero incontrare problemi a gestire un avversario che sì, vuole vincere, ma perfettamente gestibile da parte di una squadra come la Juventus attuale.

Conte deve recuperare la salute psicologica dei nostri giocatori un po’ acciaccata dai tanti e numerosi attacchi e da un paio di avversarie profondamente ostiche e pronte a tutto per vincere. Si parla di Roma e Napoli, ma soprattutto Roma, il cui cammino pare in discesa.

Coraggio ragazzi, il tifo è tutto per voi!

 

Io speriamo che me la …Chievo!

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Articolo di Alessandro Magno

 

E’ il momento di vincere poi arriverà anche il momento di convincere. Chievo – Juve una partita bruttissima specie nel primo tempo. Che c’è un involuzione nel gioco lo stiamo dicendo da settimane e l’ha capito finalmente anche Conte che s’è presentato alle interviste post partita con un aria più disponibile e meno Maurinhesca. Che poi a fare il Mourinho quando le cose van male si rischia di fare la figura dello Stramaccioni. Le cose ancora non vanno male ma prevenire è meglio che curare.

Dicevo Conte pare si sia reso conto ( scusate il gioco di parole) del fatto che c’è diverse cose da correggere. In primis il fatto che andiamo sempre sotto, in secundis l’imparare a giocare senza Pirlo che per ovvie ragione anagrafiche deve rifiatare più degli altri. A differenza di altri noi è almeno 3-4 partite che diciamo che ci sono dei problemi e siamo contenti che finalmente ne hanno preso atto pure altri. Ora siccome abbiamo giocato d’anticipo continuiamo a giocare d’anticipo e mentre ora tutti si lamentano che le prestazioni non sono eccelse io voglio fare notare quanto c’è invece di positivo in un momento non certo facile.

Intanto la Juventus ha dimostrato grande spirito di reazione andando a recuperare per ben 4 volte una situazione di svantaggio, intanto siamo ancora imbattuti nonostante con Inter e Chievo ci siamo andati vicino. Intanto siamo secondi con 4 vittorie e un pareggio su 5 gare e francamente potevamo esser a punteggio pieno se con l’Inter si fosse stati più precisi sotto porta nel finale. Ecco questa è la parte del bicchiere mezza piena quella su cui partire e lavorare.

Della partita di Verona si è fatto gran parlare del gol regolare annullato a Paloschi. Gol regolarissimo. Ci piacerebbe che i media parlassero con altrettanto clamore dei 4 possibili-probabili rigori che c’erano. Su Pogba , Llorente, Quagliarella e Tevez. Sky li ha omessi completamente, Mediaset ne ha fatti vedere due dicendo che erano rigori e di contrasto ha fatto vedere ”solo” un ”ottocentina” di volte quello di Paloschi. Ci siamo abituati.

Concludo dicendo che questo sarà un campionato difficile ed equilibrato. La Roma in testa è una sorpresa per tutti. Ancora più sorpresi sono rimasti quei napolisti che dopo lo 0-7 di  Sassuolo – Inter si dicevano compiaciuti : ” E’ meglij ca ‘o Sassuol a Napule manco s’appresenta”…..e! Non solo si so’ appresentat ma vanno fatt pure no mazz tant”.

 

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Oh oh, mi è sembrato di vedere un Bomber!

FBL-ITA-SERIE A-JUVENTUS-HELLAS VERONA

 

Articolo di Alessandro Magno

 

Partiamo dalla fine. La fine del secondo tempo, minuto 48. Cross in mezzo palla per Llorente, colpo di testa e gol. Gol da 3 punti. Certo era il Verona e non il Barcellona, intanto sono tre punti pesanti. Al ”brocco” Llorente sono bastati 48 minuti per andare in gol. Di testa su cross, che sarà mai? Negli anni del calcio giocato palla a terra può essere una grande variabile. Ci sono Campioni come Bettega e Charles che erano maestri nel gioco aereo e che han fatto la storia di questo Club. Il ”Nano” Messi se non sbaglio s’è fatto un gol di testa in finale di Champions contro l’Arsenal. Ma chi l’ha detto che non si possono mettere dei cross in mezzo? Fra l’altro Llorente, lo stesso che non sa giocare a pallone e ha i piedi quadrati quello che ”se Conte l’ha bocciato è perchè un broccazzone”, gioca di sponda come e a volte meglio di Vucinic con la differenza che perde un quarto dei palloni che perde il Montenegrino. A proposito di Vucinic, bella sostituzione di mer.. Una prestazione veramente inutile e al limite dell’ irritante. Giusto il tempo di prendersi un giallo per proteste e magari rischiare pure di farsi espellere. L’imprescindibile Vucinic. Forse deve imparare qualcosa da Giovinco che mi pare ha smesso quell’aria da superuomo che aveva in passato e muto muto, mogio mogio osserva Superman-Tevaz giocare e forse impara anche qualcosa. E devo dire nelle ultime due uscite Giovinco mi è piaciuto, per spirito e prestazione.

S’è fatto un gran parlare in passato di giocatori ”ingombranti” di importanza della maglia, di gente che passa, di chi va e viene e di quanto sia importante che resti la Juve in primo piano, poi si danno i gradi di supertitolari inammovibili a giocatori che francamente non hanno fatto nulla di eccezionale per meritarli, o hanno fatto poco. Non sto a elencare le partite di Vucinic determinanti per la squadra ma io negli ultimi due anni, non ne ricordo più di 6-7 forse 10, massimo 15. Di Giovinco non arrivo a 5. Questi sono la strana coppia supercoccolata dal nostro Mister per tutto l’anno scorso. L’utilizzo eccessivo (direi l’abuso) di questa strana-coppia ha determinato l’addio di Giaccherini e probabilmente di Matri, quindi non trovo francamente giustificato che Conte poi se ne sia lamentato in sede di mercato. E’ vero a metà che glieli han venduti, è vero invece che entrambi hanno preferito andare a giocare, cosa che qui da noi facevano poco. Ora non ho nulla nè contro Giovinco e nè contro Vucinic che come persona mi è pure assai simpatico. Tuttavia credo che i gradi ce li si guadagna in campo con le prestazioni. Supertitolare è uno che ha una media alta non uno che gioca di tanto in tanto quando si ricorda. Riconosco anche al Mr la facoltà di sbagliare, di provare e di cercare di utilizzare al meglio quello che si ha, e negli anni scorsi non era il massimo il materiale a disposizione. Quest’anno però non è così, Llorente io so che è un ottimo giocatore, così come lo è Ogbonna (anche se ancora un poco acerbo), così come mi pare sia sotto gli occhi di tutti che lo è Tevez.

Allora dico questo: fermo restando che non si critica per il gusto di criticare ma sempre per fare il bene del gruppo, e la critica non va mai a far mancare il sostegno alla squadra, se diciamo che a Copenaghen tre punte potevano servire e Llorente forse era il caso che entrasse non è che siamo cretini, così come se diciamo che Pirlo è stanco (guarda un po’ Conte l’ha sostituito Domenica), non è che vogliamo fare gli allenatori, diciamo solo una cosa che è alquanto ovvia e palese. Così come se diciamo che c’è bisogno di più turn-over per arrivare sani alla fine è perché sappiamo che paga. E guarda caso ora Conte è due partite che fà il turn-over. Conte non si deve arrabbiare di questa critica e meno di lui certi tifosi.

Per quanto riguarda la partita del Verona voglio fare notare solo una cosa: una partita in cui fai 23 occasioni da gol e ne finalizzi una sola può capitare. Se subito quella successiva fai altre 23 occasioni da gol e ne finalizzi solo due allora c’è forse un problema che non può essere solo imputato alla sfortuna (che pure c’è stata vedi pali e traverse). Ora il problema sarà sicuramente risolvibile aggiustando un poco la mira e migliorando qualche schema sottoporta o facendo giocare qualche giocatore più fresco e più lucido. Nel frattempo che lo scriviamo però non ci stressate che non si può criticare il Mister. Io per primo a volte mi sbaglio e non conosco l’infallibilità in nessuna persona al mondo. Amo Conte e ho sostenuto la sua candidatura qui alla Juve addirittura dal tempo in cui prendemmo Ferrara, quando molti che ora si atteggiano a maestri del tifo dicevano Conte NO, perché non è più Juventino. Tuttavia io sono abituato a pensare col mio cervello  e a scrivere ciò che penso. Altrimenti se volevo un pastore da seguire facevo la pecora.

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Considerazioni su Inter Juve e Juve Copenaghen.

Con l’Inter siamo stati molli. Arrivavano prima loro sulla palla. Ma siamo riusciti a raddrizzarla e potevamo anche vincere. Col Copenaghen siamo stati superficiali nel primo tempo. Ma poi l’abbiamo trasformata in un tiro al bersaglio quasi parossistico e dovevamo anche vincere. Peccato il tiro al bersaglio sia continuato fuori dal campo, con Conte nel mirino di tanti. Quando si sbagliano venti goal, discutere l’allenatore è sbagliato.

Il tuo giudizio sul turn over e le sostituzioni di conte.

Le condivido tutte. Con l’Inter ha fatto bene a insistere con Vucinic perché anche su una gamba sola è già affiatato con Tevez. In Danimarca ha fatto bene a evitare di intasare l’area con un brindellone come il basko preferendogli un brevilineo come Giovinco.  Certo, sono decisioni opinabili dati i risultati. Due pareggi alla Juve non sono come altrove, da noi si vince o si muore, è la nostra ragione sociale. Quella che esce fuori da questa settimana è una Juve danese, una Juve Amleto. Però nel dubbio, essere o non essere con Conte, sto dalla parte più sicura.

kakà già infortunato era quello che ci si aspettava?

Sarà contento Allegri che così potrà giocare col 4-3-3.

RITORNO AL PASSATO.

copenaghen juve

di Davide Peschechera

Questa Juve è un giallo. No, non la maglia. Mentalità, atteggiamento, approccio timido, impaurito e provinciale. Sembriamo ubriachi da sabato. Probabilmente una partita preparata così, sulla falsariga di quella disputata con l’Inter, senza la voglia di portare troppa pressione, aspettando l’avversario. Nonostante la lezione danese della scorsa stagione. 1-1 col Nordsjaelland, 1-1 col Copenaghen. A distanza di un anno, non abbiamo ancora capito con che atteggiamento giocare in Champions? Se infatti la scorsa stagione si potevano accampare scuse legate all’inesperienza, alla desuetudine a giocare certe partite, questa volta scusanti non ce ne sono. Non può essere una scusante la stanchezza, visto che siamo appena ad inizio stagione. Avversari modesti ma convinti e vogliosi contro bianconeri molli, senza dinamismo e cattiveria. Si vede che la nostra Juve non è ancora matura, non ancora cresciuta, è rimasta quella dello scorso anno in Europa. Il divario tecnico sembrava enorme, ma in campo si è vista una squadra, la nostra, lenta, impacciata e perennemente sotto ritmo, a tratti addirittura assente di testa oltre che di gambe, incapace di organizzare un’azione degna di nota. “Abbiamo avuto una dozzina di occasioni, il loro portiere ha fatto miracoli“. Diciamola tutta: “A quello (il portiere, ndr.) abbiamo tirato sempre addosso. Il risultato è molto, ma molto peggiore di quello ottenuto lo scorso anno su questo stesso campo, perché è stato ottenuto all’esordio contro la peggior squadra del girone, destinata a perdere le restanti partite. Il pari contro il Nordsjaelland arrivò alla terza giornata, non alla prima. Ma attenzione. La Juve non ha giocato bene, nonostante il gioco macinato, le occasioni sprecate, la sfortuna e il portiere. E l’1-1 sta pure stretto. Ce la siamo cercata con ostinato masochismo. Ma alcuni errori Conte li ha commessi, principalmente uno: Ogbonna centrale difensivo, all’esordio assoluto in CL, spaesato ed a tratti osceno, e Bonucci che, spostato a destra, oltre a veder limitato il proprio apporto in fase di costruzione(in confusione lì a destra sembrava quasi imprecasse di tornare al centro ad impostare), ha faticato tremendamente a rincorrere l’uomo. Pacchetto arretrato inedito anche se obbligato anche dal recente stop di Caceres, ma troppo fragile e troppe lacune in fase di impostazione. Il centrocampo ha faticato ad imporsi. Non fa più possesso, non ha ritmo, non s’inserisce più senza palla. è apparso piuttosto scolastico e lento, con le due solite opzioni “palla spalle alla porta alle punte” o “appoggio all’esterno”. Forse col rientro di Marchisio si ritroverà anche la brillantezza che favorisca l’intera transizione offensiva con un Pogba meno lezioso.

Le punte: smarrito Llorente, ricomparso Giovinco assente da Maggio, Quagliarella che a conti fatti doveva partire ma fa un gol, colpisce una traversa e non gioca per 45 minuti. Appurato che ogni allenatore ha il diritto di optare per le scelte che ritiene maggiormente redditizie, appare assai curiosa la gestione del centravanti di Pamplona. Quando arriverà il momento di Llorente? 16 calci d’angolo ed una trentina di cross piovuti dalle zone di Wiland. Niente da fare, non siamo riusciti a vederlo nemmeno stasera. Poi la partita di Tevez, che deve far riflettere. Perfetto in ricezione e impostazione, fallimentare in quella realizzativa. Poco lucido. E quindi? Matri e Quagliarella osceni con lo stop di palla e sua protezione, Giovinco in quella realizzativa. Tevez un grande, ma non può fare tutto lui. In molti criticano Vucinic ma quando non c’è sono dolori. Quindi deve affiancarlo uno che sappia segnare. Costa qualcosa provare, appunto, Llorente? Quanto indietro è questo giocatore rispetto agli altri per non giocare? Ad oggi, sembra che per Conte Llorente sia più scarso di Matri e invece non è così.

Giusto fare turnover col Copenaghen, anche se visto come la Juve si comporta in Europa, forse dalla prossima è meglio fare turnover in campionato e scendere in Europa, contro qualsiasi tipo di avversario, con la squadra titolare. E poi il Conte intervistato a fine gara giustifica così l’ingresso di De Ceglie e non di Asamoah, per Peluso, al 75’: “Contro squadre fisiche come questa il pericolo di prendere gol su palla inattiva è altissimo, e per questo quando ho tolto un corazziere ho preferito metterne un altro, De Ceglie, invece di Asa”. Sì, decidendo per “attitudine fisica”, non tattica e tecnica, e subendo comunque un gol da calcio piazzato nell’unica azione dei padroni di casa, e preoccupandosi della difesa in una partita che devi vincere. Salvo poi inserire, a proposito di centimetri, Giovinco e non Llorente: “Perché non ho schierato lo spagnolo? Ho preferito puntare su Quagliarella e Giovinco, attaccanti svelti, rapidi, brevilinei” In due minuti è riuscito a contraddirsi. Così l’ingresso di Isla e non, ad esempio, di una punta: “Ho cambiato per portare un po’ più di vivacità a destra”. A 4 minuti dalla fine? Stanchezza non può essere, cambio tattico neanche: esterno per esterno, non cambia nulla. Non può averlo fatto per perdere tempo, ne per turnover, allora? Boh. E De Ceglie che, freschissimo, da solo, dal limite dell’area, fa un retropassaggio di 50 metri a Buffon come si spiega?

Il calcio è una materia opinabile ma sembra che stia mettendo il suo ego davanti all’interesse della squadra per far guerra a Marotta, ai microfoni sembrava quasi innervosito ed irritato dalle domande dei giornalisti, rassegnato, sereno, non oserei dire “felice” del pareggio. Lui stesso senza fame. Ho la sensazione che Conte a volte pensi più a mandare segnali di fumo alla società che a vincere, come se riesca a tenere tutto sotto controllo e sia sicuro di vincere la prossima “spaventando”, intanto, la società. Come se questo risultato, per lui, non complichi tremendamente le cose. Persino derisi con sombreri e torello a fine primo tempo e, per non perdere palla, azioni sempre più lente e prevedibili. D’accordo con l’ingresso di Giovinco, ma se inserisci esterni per crossare e fai uscire pure Quagliarella, perché non metti Llorente? Abbiamo giocato una partita alla rovescia. 60 minuti di lanci lunghi quando la difesa avversaria giocava alta e poteva essere sorpresa palla a terra in velocità(come ha ammesso Conte in conferenza), ma ha giocato 30 minuti finali di forcing palla a terra e movimenti spalle alla porta contro un catenaccio, con esterni per i cross, Llorente in panca. Assalto finale condotto con Tevez-Giovinco che in due non ne fanno uno. Vuole dimostrare che senza Matri e Giaccherini non si può vincere? E gli esterni allora in base a cosa li cambia? Solo in nome di un turnover fine a se stesso, con tabelline dei minuti alla mano, o necessario e funzionale alla partita?

Ha fatto semplici cambi conservativi. Non si può essere prigionieri di numeri e modulo solo perché si vince. Serve più dimestichezza alcune volte. Così sembra che la mentalità sia quella di non prenderle. Conte ha paura di perdere? Preferisce coprirsi bene, affidarsi più che può ai suoi soliti pupilli, ai soliti, efficaci, principi di gioco, seppur ridotti ormai all’osso, e urlare/sbraitare da bordo campo come sempre? Non è bella la mentalità che lentamente si sta facendosi strada. Sembra quasi che non volesse vincerla. Invece di osare e finire la partita con gli uomini migliori in campo, l’abbiamo finita con gli uomini peggiori. Ricordate Juve-Catania con gol di Giaccherini al 90esimo? Dentro Matri, Quagliarella, Giaccherini, per Vucinic, Giovinco, Asamoah. Spregiudicatezza giustamente premiata con una vittoria scudetto. Io ieri, sull’1-1, avrei messo dentro Giovinco per Peluso, Llorente per Quagliarella, Isla per Lichtsteiner . 3-4-3 mascherato, con Pogba esterno, ma 352 propositivo a conti fatti. Perché 511 passaggi, 58% di possesso, 26 tiri, 12 nello specchio, una sola rete e l’impressione di non averci provato abbastanza, non è qualcosa di logico. Per non parlare dei calci d’angolo battuti corti(e i colpi di testa che non si vedono neanche da calcio d’angolo), mai un tiro da fuori area o un calcio di punizione dal limite. Mai il gol “semplice” che ti cambia la partita”. 30 gol totali nel martedì di Champions ma la Juve che crea più occasioni di tutte nell’unico match finito pari. Vincitori morali?

Secondo me è riemersa anche la differenza abissale che c‘è tra i panchinari ed i titolari. Nelle altre big d‘Europa questa differenza non si nota. Mi spiego. Non che i nostri panchinari siano più scarsi di altri, ma nelle altre big non si notano differenze in campo tra titolari e panchinari. Magari Conte deve fidarsi di più di certi giocatori inserendoli anche prima dell‘ 80esimo se si sta vincendo, per amalgamare meglio il gruppo.

Amo Conte e amo la Juve. Il mister lo adoro e non lo cambierei con nessuno per ciò che abbiamo vissuto in questi due anni. La Juve un cantiere sempre aperto a livello di gioco e quasi sempre vincente nel complesso. E’ un pari che fa male più per come è venuto che per il pari in se. Lo dico perchè alla Champions io PERSONALMENTE non credo, forse neanche il mister e se avessimo realizzato anche solo la metà delle occasioni, parleremmo comunque di un’altra partita. Ma è insopportabile sentire che Conte non si puó criticare. Nessuno nasce già imparato. Perché non si può criticare Conte o la squadra? Per lui nutro una specie di venerazione ma non è corretto non criticarlo per paura di perderlo. Criticare nel merito sì, processare no. Criticare squadra e allenatore dopo aver buttato via una partita come quella di stasera non solo è utile, ma doveroso. E pure questa volta, anche lui sa di aver sbagliato, ancora.

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Copenaghen – Cappellaghen 1-1

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Articolo di Alessandro Magno

 

Ho voluto aspettare qualche ora per cercare di fare un analisi della partita la più onesta possibile. Premesso che se uno solo di quelli che si sono presentati a tu per tu col loro portiere avesse segnato, staremmo a parlare d’altro e sulla mira ”ad minchiam” dei nostri l’ altra sera, Conte non ha alcuna responsabilità, le domande che mi sono posto sono le seguenti:

Intanto personalmente il turn-over mi è piaciuto. Peluso e soprattutto Quagliarella sono stati fra i migliori. Ogbonna a gol preso, non ha giocato poi male. Molto peggio Chiellini ultimamente in stato confusionale. A proposito di Quagliarella mi pare che quando gioca, ”il ragazzo”, spesso e volentieri timbra il cartellino. Allora perché gioca cosi poco? Perché deve per forza uscire lui, quando ha fatto il gol e preso una traversa, dimostrando di avere il piede caldo? Perché Ogbonna centrale al posto di Bonucci e Bonny laterale al posto di Barzagli ma non era piú semplice Ogbonna al posto di Barzagli punto?

Perché questo approccio sbagliato? Ci siamo di nuovo ridestati dopo aver subito il gol come a Milano. Ma è possibile che i ragazzi non trovino i giusti stimoli per la prima di Champions? E a un solo mese di distanza dove è finita la Juve in grado di asfaltare la Lazio sul piano atletico e dinamico? E perché non l’ingresso di Llorente? L’altra sera chi come me aspirava a vedere di tanto in tanto una Juve a tre punte, ha capito che non la vedrà né ora né mai. Se infatti non si ha il coraggio di ”osarle” contro il Copenaghen sull’ 1-1 credo che non si oserà mai. Peccato! Mi domando come fanno gli altri a questo mondo a giocare o ad aver giocato col 4-3-3 senza Pepe in rosa, come il Barcellona di Guardiola o la prima Juve di Lippi che non avevano Simone Pepe, l’unico unto dal Signore e da Conte per fare il 4-3-3.

Mi chiedo come mai un grande preparatore atletico e mentale come il nostro Mister possa essere così completamente privo di fantasia da togliere un terzino e mettere un terzino, togliere un attaccante e metter un attaccante, togliere un’ala e mettere un’ala? Ma così l’allenatore scusate, ma lo so fare pure io; e non ho studiato a Coverciano. Ho sempre pensato che un Mister debba essere anche un grande stratega. Conte a strategia, mi fa male dirlo, ma sta sottozero. È come un pugile che conosce solo un modo di boxare e va avanti sempre a testa bassa fidandosi di quello che sa fare. Ma così facendo quando trova ”il suo” non ha nessuna speranza! E l’imprevedibilità scusate dov’è?

In ultimo la giustificazione che ha dato sul mancato ingresso dell’attaccante Basko è veramente pessima, lo giustifico in quanto data a caldo, ma è una roba che non si può sentire: ”Contro dei difensori alti e grossi mi servivano attaccanti veloci”. Be raga, quindi gente come Klose, Mario Gomez, Ibra, Luca Toni, insomma tutti gli attaccanti sopra l’1-90 di altezza, non possono giocare a calcio se non contro difensori col fisico di Giovinco. E certo li troviamo in centr-Africa i difensori come Giovinco, fra l’altro è oltremodo strana ”sta” roba perché io ho visto spesso Seba (non ieri sera), giocare contro difensori alti e grossi tipo Luiz o Terry e spiaccicarsi contro tipo una mosca contro un vetro. Si vede che Conte ignora l’ esistenza del termine: “Fare a sportellate in area di rigore”.

Queste sono tutte le domande che mi sono posto e non a tutte ho trovato delle risposte. Sono convinto che questa Juve sia molto forte e che il nostro tecnico sia molto bravo, come che la campagna acquisti sia stata azzeccata. Sono però altresì convinto che bisogna lavorare per migliorarsi sempre a iniziare proprio dal tecnico.

In conclusione si sono persi due punti determinanti in maniera stupida e questo fa male. Occorrerà andarsi a riprendere questi due punti su altri campi costi quel che costi. Sono convinto che passeremo il turno. Certo ci siamo complicati la vita da soli. Ne facevamo volentieri a meno.

 

 

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Inter-Juventus 14 settembre 2013 Stadio Meazza – Milano

 

 

 

 

Inter-vs-JuventusScritto da Cinzia Fresia

A poche settimane di inizio campionato arriva già il primo derby d’Italia,  affronteremo  a Milano l’Inter. Aspettiamoci una formazione nerazzurra diversa da quella dell’anno scorso, teoricamente rinforzata, praticamente  cambiata dall’arrivo del tecnico Mazzarri il cui obiettivo è quello di fargliela pagare alla Juve. Per noi normale amministrazione, ma allo stato attuale Conte si trova con sì un inizio di campionato brillante, ma un’ infermeria già piena,  in ultimo si è aggiunto Vucinic la cui disponibilità è in forse a causa di un piccolo incidente durante la partita della sua  nazionale. Non siamo messi al meglio, ma possiamo ugualmente sperare in una reazione, la squadra non è stanca e tutto sommato può farcela se gioca come due domeniche fa. Nell’ipotesi che  Vucinic non sia  impiegato, Conte potrebbe ripiegare con Quagliarella o far debuttare Llorente a fianco dell’ormai titolare Tevez. Noi però abbiamo in gran salute Pogba che insieme a  Pirlo terrà  alto il livello del centrocampo.

Tra il desiderio di emergere dell’Inter e la superiorità tecnica della Juve, il pareggio potrebbe essere il risultato più probabile, ma la Juventus potrebbe stupirci!

 

 

 

I conti in tasca

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Scritto da Cinzia Fresia

Non è passato inosservato lo sfogo pre Juventus-Lazio, sappiamo quanto i giornalisti siano dei “monelloni” ed amino mettere il dito nella “piaga”. Ci riferiamo alla partenza di Giaccherini e Matri. Il nostro allenatore Conte, tormentato dalle solite domande, si mette stranamente a disposizione della carta stampata, ammettendo che la cessione dei due giocatori è stata effettuata più o meno contro la sua volontà.

Strano! Davvero strano, che un uomo aziendale come lui si sia schierato un po’ contro il suo datore di lavoro, non parliamo di Andrea Agnelli, ma del DS Marotta, il quale ha affermato che attualmente la situazione economica della Juventus non permette di essere in troppi, “uno entra un altro esce”. Numeri … le cifre non tornano e per far si che i conti siano a posto, dobbiamo sacrificarci e rinunciare. Ma perchè Giaccherini? Perchè Matri? Con tutti quelli che abbiamo da dare via,  se ne vanno proprio gli elementi  con i migliori presupposti? Non dimentichiamo che quest’anno Conte stesso si schierò con il giocatore Toscano dicendo che non sarebbe stato in discussione, almeno fino alla sua permanenza in Juve. E invece no, i due beniamini del pubblico Juventino, gli unici che avremmo voluto stessero qui se ne sono andati. E Conte ci rimase male tanto da esprimerlo davanti ad alla conferenza stampa, pre Juventus-Lazio, con un velo di tristezza e forse rammarico, per aver perso uno dei suoi uomini, a ragione, preferiti.

Numeri … il Ds Marotta con il suo modo di fare pragmatico si giustificò dicendo che erano gli unici due richiesti sul mercato, volevano Giaccherini (e teh credo!) volevano anche Matri, indovinate chi? Il Milan .. Ecco che mi torna in mente un’immagine, vi ricorderete il trofeo Tim? Dove il “debuttante” Sassuolo ha vinto ..(Boh!) vi ricordate, quanto si divertivano Marotta e Galliani, ma che risate quella sera .. beh, è consolante come le cose si aggiustino in fretta, il famoso gol di Muntari è ormai acqua passata, non abbiamo dimenticato noi tifosi l’apostrofo non certo rosa del giornalista di mediaset Pellegatti ad Antonio Conte,   ma oggi è tutto dimenticato in una bella risata con pacca sulla spalla! E già .. avrei preferito non ridere e tenermi Giaccherini.

Comunque .. E’ così.

La Juve indebolita e il Milan rinforzato: sembra il titolo di un romanzo di Italo Calvino, è in realtà il tormentone che Conte ha messo in giro, dicendo che non è così che si fa! E soprattutto offrire all’acerrimo nemico un  giocatore importante  è davvero un fatto scellerato. Ha lasciato a bocca aperta un po’ tutti lo sfogo-lamentazione di Conte, che ha  direttamente puntato  il dito nei confronti dei datori di lavoro, potrebbe  essere stata  una tattica, una delle sue solite “zampate” proprio per allontanare “i ficcanaso” e allentare la tensione sulla squadra, un po’ alla “Mourinho”, che insultava “per finta” il nostro ex buon Ranieri, giornalisti ecc. ecc. possiamo solo immaginare.

No money ..no party: il fatto è che di soldi in eccedenza non ce ne sono, e i rapporti personali con i dipendenti vengono messi da parte, una volta, un Giaccherini o un Matri, non sarebbe andato via dalla Juve, nè l’avvocato, meno che meno il dottore avrebbero allontanato due persone così utili e diciamocelo a posto come loro, ma oggi comandano le cifre, in tutti gli ambienti di  lavoro  o campi della vita, se i conti non tornano, via .. si va .. si chiude, un principio oggi valido in  Exor di questa gestione e applicabile perciò nella Juve.

Anche se l’infermeria ricomincia ad essere frequentata, per il momento reggiamo, se abbiamo cominciato duramente e si prosegue peggio, la sfida con l’Inter è alle porte ..

 

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