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L’ingrediente giusto.

“L’anno prossimo ripartiremo pensando a questa stagione, che sarà assolutamente da non ripetere. Gli errori commessi ci torneranno utili. Dovremo metterci più entusiasmo, più cattiveria e più cuore”. Queste parole le ha pronunciate Alessandro Del Piero al termine di Juve-Napoli dello scorso anno, presentandosi ai microfoni nel post partita al posto del mister Delneri, licenziato durante la settimana che avrebbe portato all’ultimo ed insignificante match di campionato proprio contro il Napoli. Ma in quella intervista a colpire furono, più che le parole di circostanza e assolutamente inopportune seppur rituali, lo sguardo afflitto ma consapevole. Consapevole di aver appena concluso un’altra stagione storicamente disastrosa.

Alla fine di quel campionato, erano più fatti gli juventini che la Juve. Quest’ultima, era da rifondare da zero ancora una volta. Gli juventini, invece, si stavano riformando mentalmente (e ciò, non mi scorderò mai di dirlo, anche grazie alla lotta sul web di Calciopoli) e temprando nello spirito. Ma il dubbio che ci si poneva rimase e continuerà a rimanere: bisogna rifare, dopo il 2006, prima la Juve o gli juventini?

E rifondazione, comunque, è stata, in fin dei conti, perché Conte ha preteso, come i suoi predecessori, tanti acquisti, mirati, ma questa volta mirati in maniera diversa, in un altro senso. Ha fatto storie per avere gli esterni che più gli garbassero e non esterni nel solo senso tecnico della parola. I ‘suoi’ esterni avrebbero dovuto avere qualcosa in più degli altri. Compagni di squadra ed esterni altrui.

Vincere subito o costruire una squadra vincente nel futuro? Comprare giovani promesse ora facendone un giusto mix con un piccolo gruppo di senatori oppure acquistare giocatori già affermati ed abituati a vincere? È questo il dilemma che affligge ormai da anni tutto l’ambiente juventino e che lo perseguita come una maledizione, a partire dai tifosi, a finire con gli stessi dirigenti. In questi anni di tentativi se ne sono fatti tanti: Ranieri, Ferrara, Zaccheroni, Delneri sono stati buoni allenatori ma non di altissimo livello, responsabili di squadre costruite con l’intento di vincere (o per lo meno di seguire un progetto vincente) per rivelarsi poi compagini deboli mentalmente, deleterie tecnicamente o inadeguate tatticamente. Basti pensare alla Juve brasiliana che si voleva costuire con Ferrara (disorganizzata e presuntuosa) oppure alla Juve ‘operaia’ che si è voluta affidare a Delneri (troppo al di sotto delle aspettative che ruotano intorno alla Juve). Le colpe vanno spartite come ovvio ma bisogna fare una netta distinzione tra un progetto a breve termine ed uno a medio-lungo termine: in questi anni si è avuta la sensazione che si volesse costruire una squadra per il futuro (dando uno sguardo al bilancio e al fair-play finanziario) ma, con essa, annessi gli stessi obiettivi di tentar di vincere. Subito. Non si è voluto tener conto delle reali potenzialità delle Juve che hanno dovuto sopportare un fardello più grosso di loro. Si è chiesto a giocatori mediocri di vincere con la sola scusa che in squadra ci fossero ancora giocatori abituati a farlo (per poi cedere anche buona parte di loro nella scorsa finestra estiva).

È stato ingaggiato Conte, un allenatore al pari dei suoi predecessori, forse con un pizzico in più di carisma; quel carisma al quale tutti noi ci appelliamo e nel quale riponiamo, oramai, tutte le nostre speranze. Ma bastera? Conte è l’allenatore giusto che porta alla vittoria con il suo carisma giocatori affermati oppure è un allenatore che fa del carisma la sua arma migliore perché i veri allenatori sono quelli tatticamente intelligenti e ‘cattivi’?

Di esempi ne vorrei citare due: Capello ai tempi della Juve e il trio Schuster – Juande Ramos – Pellegrini ai tempi del Real. Il primo era un allenatore affermato con giocatori affermati, acquistati per vincere immediatamente: Vieira, Ibra, Emerson. I tre erano allenatori bravi ma non ancora affermati ad alti livelli che hanno allenato giocatori come Raul, Casillas, C. Ronaldo.

Un altro esempio è quello di Lippi, allenatore che all’epoca della sua Juve non era ancora affermato proprio come la squadra che allenava ma che riuscì a creare un giusto mix.

Serve una bella dose di autostima a questa squadra purchè non diventi arroganza. Non possiamo permettercela in questo momento. Soprattutto, non bisogna fare errori tattici ma avere idee chiare. Delneri ha perso per questo, non proprio per altro. Lo spogliatoio era dalla sua ma ha avuto paura di utilizzare i propri uomini nei momenti decisivi. Si è dimostrato troppo integralista pur tentando di smuovere il suo 4-4-2 nelle ultime uscite. Troppo tardi.

Sempre nelle ultime interviste concesse, ricorderete che qualche sassolino il tecnico di Aquileia ha tentato di toglierselo: “Rifarei tutto, non ho colpe…Nessuno può insegnarmi calcio…l’organico era quello che era” oppure  “Brutta annata? Forse si pretendeva troppo”. Vado all’Atalanta? No, alle Maldive. È difficile vincere subito e cambiare molto, le due cose non sono abbinabili almeno qui alla Juve» Lo stesso Chiellini ha ammesso che “non siamo mai stati una squadra” nonostante lo spogliatoio fosse sempre stato unito a favore del tecnico. Evidentemente, il gruppo era unito e si piaceva  caratterialmente ma, in campo, i valori non erano gli stessi. Troppo al di sotto della media per incollare pezzi di squadra troppo diversi tra loro.

Non so più come giudicare le conferenze dei neo allenatori della Juve perchè sino ad oggi hanno fallito tutti
pur facendo conferenze decenti. A parte Ranieri. Conte è sembrato visibilmente emozionato nella conferenza di presentazione, è stato pacato e ha giusto “intrattenuto” i giornalisti prendendoli in giro come ormai si usa fare davanti ai microfoni. Dalle sue parole non è trapelato quasi nulla.

Bando alle ciance è inutile chiedere di stare zitti e lavorare, piuttosto chiediamo solo di portarci ad una compattezza di gruppo che il resto poi viene da sè! Che sia subito pronto per vincere o che non lo sia questo non importa, se c’è compattezza, la vittoria arriva sicura sia per il gruppo esperto, sia per quello meno esperto, inaspettatamente invece che abitualmente, ma arriva anche per loro.

Chissà cosa starà pensando Conte in questo momento: hanno chiamato ad allenare me perché ho vinto tutto con questa maglia e devo abituare questi giocatori a farlo oppure, pure io come loro, sono una scommessa come allenatore e insieme a questi giocatori dobbiamo insorgere dall’anonimato?

Di certo Conte non ha atteso per chiarire la situazione, lo ha fatto coi fatti: l’attuale primato in classifica, il gioco attraverso il quale siamo arrivati ai primi ottimi risultati ed il potenziale ancora inespresso di alcuni giocatori che potrebbero tornare utili nel corso della stagione o nei momenti di difficoltà attesta che la squadra è stata costruita ancora una volta in prospettiva futura, ma con una mentalità differente. Più qualità che quantità.

17 tiri a due. Questo il resoconto di Juve-Milan ma la grande squadra non fa tutti quei tiri per segnare. Non voglio guastare la festa ma non siamo ancora belli e cresciuti. Il gol doveva arrivare nel primo tempo a tutti i costi e non è arrivato. Giaccherini che crea, così come Pepe, Vucinic, Pirlo, Vidal, Marchisio… ad un tratto si piacevano contro il Milan, si sentivano belli e hanno preferito non segnare nel primo tempo. Sbagliatissimo. È l’unica critica da fare a questa squadra, per ora.

Marchisio che se la rideva, dopo il secondo gol, sapeva di beffa. Veramente. Ed ha fatto bene a prenderla a ridere, significa che era consapevole di averla fatta grossa. Quando scalfisci per 80 minuti una squadra e segni al 92esimo la definitiva resa, la risata è l’esultanza migliore. È liberatoria, più di quella con rabbia e soddisfazione. Fa bene ridere.

Un altro, invece, ha pianto. Con Ibra, l’ultimo in ordine di tempo ad aver ammesso la nostra superiorità, il quadro è completo. Questa partita ha fatto fare persino una riflessione un po’ malinconica, a Ibra, sul suo futuro. Top. Se la Juve fa questo effetto ora che non è tornata ancora la Juve, chissà in futuro che potere torneremo ad avere. Oltre che sul campo, nella testa dei calciatori avversari.

E ora il Chievo, nella città del pandoro e della squadra simpatica del campionato per i molti anni di militanza ma sempre insidiosa e rognosa d’affrontare nel “campo di patate” del Bentegodi. Lì ci abbiamo lasciato spesso la pelle o qualche punto in classifica pesante come un macigno. Torna Del Piero, sperando che segni ancora di punizione. Come tre anni fa. All’epoca noi eravamo come il campo ma c’era Del Piero che rendeva tutto più bello.

eldavidinho94

 

Marotta ancora pochi giorni per stupirci!

Non amo parlare di calcio mercato è un argomento fumoso , troppe volte campioni arrivati in pompa magna deludono o semisconosciuti si scoprano fenomeni. Troppo difficile per noi semplici tifosi indovinare chi realmente arriva e chi parte , in un turbinio di nomi , che ovviamente servono solo a riempire i giornali. Devo dire che no, l’argomento proprio non mi appassiona , preferisco parlare del calcio giocato .

Ci sono persone però che sono preposte a occuparsi di calcio mercato e queste persone, che percepiscono lauti stipendi e non sono semplici tifosi come noi, devono darci delle sicurezze. Sono loro gli esperti.

Uno di questi è, o dovrebbe essere, Marotta.

A Giugno di quest’anno Marotta ,con mio grande stupore, è stato riconfermato nel ruolo di direttore sportivo della Juventus. La società con questa mossa ha scaricato tutta la responsabilità della disfatta dell’anno scorso su Del Neri , un Mister certamente non esente da colpe ma per lo meno a mio giudizio, corresponsabile con Marotta della scelta dei giocatori che componevano la rosa. Tuttavia non è di questo che voglio parlarvi, la società ha deciso di dare un’altra opportunità a Marotta e non sta a noi dire ora se ha fatto bene o male, lo vedremo con il tempo. Quello di cui voglio parlare sono le parole con cui Marotta ha inaugurato questa sessione di mercato, che ricordo molto bene.

Le sue parole ,che a suo tempo mi colpirono molto, possono essenzialmente riassumersi in due frasi :

‘’Prenderemo quei 2-3 top player che servono alla Juve’’.

‘’L’anno scorso abbiamo lavorato sulla quantità ora dobbiamo lavorare sulla qualità della rosa che deve aumentare’’.

Ora sulla prima frase , ritengo che di top player forse ne è arrivato uno solo e cioè Pirlo e sottolineo ‘’forse’’ perché nessuno mette in dubbio cosa è stato Pirlo in passato ,il problema è vedere se è ancora quello di un tempo. Non sono top player ne Vucinic ne Lichesteiner, entrambi due validissimi giocatori, ma non cosi affermati da potersi definire tali. Oltretutto che il Milan ci abbia dato Pirlo a costo zero e si sia andato a prendere Aquilani più giovane, con soli 6 milioni , mentre a noi ne chiedevano 15 e disposto persino ad abbassarsi lo stipendio , mi sa tanto di fregatura. Insomma dei 2-3 top player ne è arrivato forse uno.

Sulla seconda frase mi vengono ancora più dubbi. ‘’lavorare per aumentare la qualità della rosa’’! Sinceramente non penso che questi tre buoni acquisti citati sopra migliorano di tantissimo la qualità della rosa. Migliorano abbastanza , ma non sensibilmente. Ribery , Robben tanto per dire due nomi a caso , miglioravano sensibilmente la qualità, in due ti han portato un Bayern a una finale di Champions. Aguero , forse Rossi ,sembravano avere quelle qualità. Ma Giaccherini è più forte di Giovinco? Io non credo. Zigler è più forte di De Ceglie? …….e Pazienza? ………………..e si che ce ne vuole di pazienza.

Sembra che Marotta dopo un buon inizio di calcio mercato dove ha preso giocatori abbastanza da Juve si sia fatto prendere dalla sua solita mania di fare mercato e cioè prendere di tutto un po, come a dire:’’ nell’insieme di tanti qualcuno buono capiterà’’. Francamente è lo stesso errore che si è fatto l’anno scorso ed è un ragionamento da squadra provinciale che ogni anno è costretta a cambiare mezza rosa  per un motivo o per un altro.

Ultima riflessione sul centrale di difesa. Conte ne ha bisogno , non gradisce troppo Bonucci e Barzagli lo ritiene un buon rincalzo. Quando glielo diamo, l’ultimo giorno utile? Iniziamo il campionato con un giocatore che magari non ha sostenuto nemmeno un paio di amichevoli con il suo nuovo reparto? Oppure non lo prendiamo proprio e facciamo come l ‘anno scorso che consegnarono a Del Neri una squadra incompleta per poi andare a cercare di riparare a Gennaio?.

In conclusione Il mio giudizio sul calcio mercato della Juventus è che è stata fatta una buona squadra, non buonissima ma buona. Si poteva fare meglio però e si doveva fare meglio. Ho scritto questo articolo proprio perché si può ancora fare di meglio visto che il mercato è ancora aperto. Chissà che illumino Marotta. La rosa di oggi ha ancora delle lacune evidenti. Terzino sinistro (entrambi non eccellenti), sostituto di Pirlo assente (se si fa male, e mi gratto , giochiamo con Vidal Marchisio o magari Pazienza), mancanza di un centrale che sappia comandare la difesa.

Mancano ancora pochi giorni alla fine del calcio mercato: ‘’ Marotta stupiscimi!’’

Io per ora continuo a fidarmi solo di Conte e Del Piero.

 

Alessandro Magno per Juvemania.it

Intervista ad Enzo Ricchiuti

Salve Enzo, sono sempre io Davide per il Blog di Alessandro Magno. Alessandro dice che siete troppo amici per intervistarti lui. Lo devo considerare un privilegio o una rogna?

Una corvee. Alessandro ed io siamo amici soprattutto perché condividiamo la passione per il ciclismo.

Iniziamo allora- Intervista al Ricchiuti parte seconda. Facciamo un riassunto della prima parte? O un resoconto, forse meglio del solito riassuntivo elementare? Io non vado di fretta questa volta.

L’unico riassunto che si può fare delle mie interviste è che mi piace farmi intervistare. Come tutti.

La prima intervista fu una mia idea, questa però me l’hai chiesta pubblicamente. Ti chiedo il perché anche se credo di sapere già la risposta e vediamo se corrisponde alla mia. Purtroppo devo prendere le parti del pubblico lettore.

Volevo chiarire alcune cose successe di recente.

Lo sai che la scorsa intervista non è piaciuta a tutti? Qualcuno ha insinuato che fosse stata preparata a tavolino, molto amichevolmente: ci eravamo accordati su domande e risposte, bo? Che ne pensi?

Non vado d’accordo col mettersi d’accordo. Però non ho niente contro le insinuazioni.

Non ho la presunzione di dire che, eppure, ho fatto conoscere un po’ di te . Almeno una parte del tuo modo di pensare. Sti lettori..Ora che facciamo? Chiamiamo un pm 🙂 ? Chissà che non ci faccia una requisitoria convincente sugli accordi che abbiamo preso: in fondo, questa intervista è sia voluta che cercata.

Sembri più Ricchiuti tu di me.

Quindi che si fa? Si gioca a fare il Ricchiuti oppure intervista molto accondiscendente?

Le interviste alla fine sono tutte accondiscendenti perché l’ultima parola spetta sempre all’ultima risposta dell’intervistato.

Non riesco a farti delle domande oggettive ed apatiche come dovrebbe essere e come vorrebbero gli altri, anche l’intervistatore a volte è fazioso, non posso farci nulla. Tanto non ci pubblica nessun quotidiano…

Mi dispiace per me.

Beh dai, facciamo così: città per città introduciamo gli argomenti. Andiamo a Napoli. Qui c’è tanto da parlare…

Mica tanto. E’ una città per molti versi scontata, di cui si possono dire quasi sempre le stesse cose.

Napoli è politica e giustizia messi insieme, non c’è distinzione vero?

Non c’è distinzione. E’ un unico teatro.

Ora ne diamo la prova.

De Magistris, chi è. Un adulatore o un persecutore di sogni? Non ha perso tempo per far parlare di sé… (Alessandro non vuole si parli di politica ma questa me la farà passare).

A me ricorda Peron. Evita Peron. E’ sulla buona strada per farsi impersonare da una bionda, da una Madonna.

La “Giunta militare” (come è stata rinominata) composta da Auricchio e Narducci. Il primo ha colpo l’occasione, il secondo si toglie dai casini del processo, che ne pensi?

Penso che evidentemente nell’ambito delle loro reciproche carriere più di tanto non potevano più ottenere.

La monnezza di Napoli, De Magistris ha detto che se ne occuperà subito.

Mi auguro che il neo sindaco non si occupi di nulla. Mi sentirei più al sicuro se si limitasse a fare scena.

Rimaniamo a Napoli. Andiamo al coperto perché fuori non si può stare, l’aria è irrespirabile. Forse questa è la volta buona che più di uno vada ad ascoltare e seguire il Processo di Napoli: sto Nucini cavallo di Troia chi è cosa ha combinato.

Nucini è un personaggio da film dell’orrore. Deve essere vero ciò che raccontano gli amici di Facchetti, quelli che lo difendono dandogli ora dell’ingenuo. Solo un super ingenuo poteva credere a uno come Nucini. D’altronde si vede che fare l’addetto agli arbitri non sia servito molto a Facchetti. Bastava poco, un minimo di competenza sugli arbitri, per rendersi conto di quanto Nucini fosse come arbitro inaffidabile più che perseguitato.

L’intervento dell’avv. Vitiello in difesa della Juve in qualità di parte civile: come ti è sembrato? La Juve vuole realmente interessarsi a questo processo o lo fa solo per i tifosi che tengono alla loro dignità?

La Juve s’interessa a questo processo per non interessarsi mai più di Calciopoli in futuro. Usa gli argomenti, le investigazioni, le parcelle ai consulenti pagate da Moggi per prendere le distanze da creditori e Moggi stesso. Al contempo sfrutta questa sua ritrovata vitalità difensiva come campagna abbonamenti per il nuovo stadio. Ha un atteggiamento parassita e paraculo.  Da furbetti. Tipico dei ragazzini di cui la stanza dei giochi Juve è pregna. Il problema è che gli juventini rimasti sono in larga parte delle vecchie signore che non abboccano e per questioni di senescenza non le mandano più a dire.  In tutto questo, Vitiello non c’entra nulla.

Andiamo a Roma. Tu ci sei già stato, vero?

Più di una volta. La città più bella del mondo.

A Roma c’è un nuovo triangolo delle bermuda, sai qual è?

No.

Andiamo per ordine alfabetico dai, tanto o l’uno o l’altro dobbiamo parlare di tutti e tre i lati:

ESPOSTO JUVE: stanno facendo un casino, ormai ne parlano tutti a ruota e a piacere: chi ha rilasciato le dichiarazioni più sensate e come andrà a finire? Agnelli ti è sembrato convincente nel discorso in occasione della presentazione delle maglie? Ha detto di pretendere rispetto dalle istituzioni…

La dichiarazione più sensata è quella di Abete quando dice con rispetto che dell’esposto non gliene frega nulla. Agnelli convincente ? Non deve convincere i tifosi. Il rispetto non lo si pretende. Lo si prende e basta.

RADIAZIONE MOGGI: eh eh, so che è l’argomento che ti sta più a cuore, la Juve avrebbe dovuto prendere le difese di Moggi? Credi nell’assoluzione da parte dell’ Alta Corte? Cosa non ti quadra di questa radiazione “ad personam”?

La Juve avrebbe dovuto e potuto spendere due parole in merito. Avrebbe dovuto e potuto sfiduciare Palazzi mettendogli pressione. Non ora ma in previsione della scadenza del suo mandato, dicendo no a una proroga tacita dell’incarico e sollecitando pubblicamente la procedura pubblica di assegnazione. Ho qualche remoto refolo di fiducia nell’Alta Corte. Della radiazione ad personam non mi quadra l’atteggiamento Juve: sembra un sospiro di sollievo per non dover più fronteggiare campagne mediatiche per il ritorno di Moggi oppure fronteggiare Moggi stesso alla guida di altri club con gli attuali poveri mezzi economici e umani di cui Juve dispone.

RICUSAZIONE CASORIA: ce l’abbiamo fatta, no? 3 su 3. Tutte e 3 vinte.

L’ultima volta per merito di Trofino. E’ stato decisivo. Battendo i pugni sul tavolo, perché così si vince.

Andiamo a Torino, l’intervista rilasciata da Agnelli (al termine del CDA che ha fatto registrare l’aumento di capitale), sul tema Calciopoli che impressione ti ha fatto? Ha parlato di “processo sommario” ed ha incolpato direttamente la Gazzetta per le intercettazioni fatte uscire nel 2006…

Agnelli aveva bisogno di rifare una verginità alla sua società e la Gazza aveva bisogno di sputtanarsi pur di tornare a vendere. Non è vero come dicono alcuni che i giornali per vendere debbono essere credibili, non faziosi e coerenti. I giornali per vendere debbono solo farsi comprare dal compratore di turno. I giornali sono come le belle donne. Più sono chiacchierabili più sono affascinanti. Perché la gente con l’attenuante della curiosità ama vedere come si possa cadere sempre più in basso. L’unico giornale veramente serio è quello che nessuno legge: la Gazzetta Ufficiale.

A proposito di aumento di capitale, è un bluff o è il futuro?

A me sembra che finanziare un aumento di capitale per la gestione ordinaria di debiti e scadenze prestandosi i soldi con gli interessi sia una furbata.

Come si sta muovendo la Juve sul mercato e come potrebbe muovesi?

Non si sta muovendo. Ha preso 3 parametri zero che non voleva nessuno più il terzino della Lazio che invece è buono. Come potrebbe muoversi ? Andando a riaprire la porta a Raiola dopo avergli fatto le scuse. Senza Raiola la Juve non prende top player e non vende bene nessuno dei vari Felipe Melo rimasti sul groppone.

Chi consiglieresti a Marotta? Uno per ruolo.

Thiago Silva, Hamsik. In attacco può riciclare un paio di quelli rimasti contando sul fatto che Conte è bravo specie con gli attaccanti.

Aguero! Arriva? Rossi!Arriva? Vucinic!Arriva?

Non mi piacciono né Aguero né Rossi. Vucinic ? E’ un divora goal da cardiopalma. Non serve. Tutti questi discorsi sulla seconda punta servono invece solo a smontare Quagliarella che fino a prova contraria se sta bene ha colpi da Nazionale.

Ti sarebbe piaciuto Sanchez? È stato solo un sogno o realmente un obiettivo? E Inler?

Tutti i nominativi di gente con quotazioni sopra i venti milioni sono solo utopie. Sanchez lo attendo per la conferma in un grande club in Cempions. Inler non è male ma la Juve che una tantum aveva azzeccato la strategia, parlare prima col calciatore, non aveva evidentemente i soldi per chiudere la trattativa.

Chi si sta muovendo meglio sul mercato? Che colpo metterà a segno quest’anno Raiola, quale sarà la sua prossima furbata?

Raiola non fa furbate. Quelle semmai vorrebbero farle altri. Fa la cosa migliore per tutti: fa girare i quattrini moltiplicando gli ami e moltiplicando così i pani e i pesci. E’ quella la cosa più importante: far girare il grano. Anche più importante del farlo scucire e basta. Leggo di gente contenta che Berluskoni con la multa forse dismetta il Milan. E’ una sciocchezza esserne contenti, non s’è capito niente. Ma torniamo a Raiola. Il calcio d’alto livello alla fine verte sulle giocate dei campioni. Raiola anziché riempirsi la bocca di quest’inglese fescion da Borsa Valori che piace tanto a Marotta si muove in silenzio e cercando di far combaciare tessere disparate, dall’interesse dei club a quello degli allenatori a quello dei giocatori. Marotta invece dice top player, competitors e altro broccolino del genere mandando fax a destra e manca, vantandosi di furbate che manco riesce a fare, dimostrando penuria di idee dal momento che copia il Napoli o idee confuse dal momento che passa da se non prendo Aguero allora tento con Hamsik, risultando alla fine un confuso coniglio bianco su sfondo bianco con problemi di autostima che parla come Alberto Sordi di Un americano a Roma.

GIOCATORE E SQUADRA RIVELATRICI DEL PROSSIMO CAMPIONATO, ALL’IMPRONTA.

Quagliarella, Juventus. Lo scudetto lo rivince il Milan. Tallonato dall’Inter  perché Gasperini è bravo e chi più di noi Juve lo sa per quante volte ci ha fatto penare. Il Napoli s’è rafforzato ma se non vende Hamsik rischia di perdere qualcosa di più importante di un braccio di ferro presidente-procuratore.

Forse il mercato è troppo spicciolo per uno come te, poca cosa… quindi, ti piacerebbe tornar a parlare di Calciopoli?

No. Assolutamente. No.

Due aggettivi per definire Palazzi e Abete.

Come disse Ferrara di Fassino, prendono ordini come soldati e li danno come sergenti. Sono migliori come esecutori cioè che come persone.

Facciamo come le Iene: Ibra o Camoranesi? Raiola o Caliendo? Moggi o Sabatini, De Laurentiis, Pozzo, Galliani, Leonardi messi insieme?

Ibra è un gangster di città che in vita sua ha sempre avuto voglia di alzare la gamba, e la posta in palio, nel suo calcio taeken do. Per questo ha fatto carriera e se la merita tutta. Camo è un gangster da cortile che preferirebbe farsi pagare per infilare da fermo sullo spiedo le galline vive e zampettanti con un calcio piuttosto che alzare tutte le volte quella fottutissima gamba.  Solo il pensiero stanca. Caliendo non m’era simpatico quando gestiva Baggio, figurarsi ora. Leonardi è bravo, Sabatini è sopravvalutato, De Laurentiis col calcio c’entra poco. Tutti questi qui, Galliani e Pozzo compresi, avrebbero bisogno ancora dei consigli di Moggi.

Capitolo Conte anzi, direi quasi libro-Conte: cambiamo completamente pagina… ce la farà?

La Conte-mania è una buona cosa alla fine. Perché dà entusiasmo. Anche posticcio, non importa. L’ambiente Juve è depresso. Ce la farà non lo so. Va protetto.  Magari alla fine toccherà proprio ai tifosi proteggerlo. Sai che strazio.

Questa è una domanda banale quanto retorica: cosa è mancato l’anno scorso alla squadra? Mentalmente e materialmente.

Mentalmente è mancato tutto. Non sapevano gestire nulla, sia nel bene che nel male. Materialmente, sono mancati diversi punti per colpa degli arbitraggi.

E all’allenatore?

A Del Neri non manca niente. Quest’anno che sta a spasso, neanche lo stipendio.

È estate e fa caldo, parliamo di argomenti più leggeri: chi vince la Coppa America? Chi avresti voluto che vincesse?

La Coppa America la vince chi non s’è abbonato a Sky per seguirla. Visti gli orari assurdi. Non ho idea su chi possa vincerla. Ripeto una mia vecchia convinzione: questi sudamericani hanno un senso solo se li si vede in contrapposizione con le squadre europee. Quando giocano tra loro, sembra un film di lesbiche. Dove è notorio che non vince nessuno perché sono così noiose da godere entrambe allo stesso modo e quindi se non vince nessuno non perde nessuno. Il calcio non è e non deve essere democrazia, tutti uguali etc. Ci deve essere il dramma, la diversità, l’ingiustizia. 

La nazionale di Prandelli come sta nascendo e come si comporterà?

Quella se farà bene o farà male non se ne accorgerà nessuno. Prandelli ha questa buonissima stampa in dote per cui al termine del suo mandato potremo semplicemente dire quello che han detto a Firenze o altrove: non ci ho capito un cazzo.

Qual è il tuo piatto preferito?

Non lo so.

Raccontaci un aneddoto della tua vita.

Ho fatto scendere in campo la Marina militare della Repubblica Domenicana per venirmi a recuperare. Avevo valicato il confine di mare con la Colombia in moto d’acqua. La sera a tavola la gente non faceva che raccontare questa storia. Nel frattempo caricata di ogni più sordido particolare. Prima feci lo scettico, non poteva essere vero. Poi finalmente non ce la feci più a mentire o fingere e dissi tutta la verità. Io dissi a tutti che l’italiano era morto finita la benzina dopo aver fatto a pezzi due tiburon imbottiti di coca e feci anche una specie di orazione funebre improvvisata. Uscimmo tutti dal ristorante riconciliati con Dio e le disgrazie e il prezzo del petrolio e carichi di buoni sentimenti. Qualcuno non cantò l’inno. Ma ci andò molto vicino.

Una sola domanda di politica: che mi dici di Giuliano Ferrara? Guarda che io ti seguo  in tutto eh?

Giuliano Ferrara ha perso la verginità al momento giusto. Quando faceva il confidente della Cia. Molti lo accusano per questo ed altro, dicono che fosse meglio come comunista duro e puro. Che fosse meglio quando era rispettato e tutto intero. Balle. Non hanno mai letto il Ferrara di quel periodo: un tronco d’albero. Meno male che ha avuto la fortuna di corrompersi.

Come chiameresti il nuovo stadio? Da quelle parti fanno i misteriosi, come per le maglie: sempre all’ultimo punto fanno le cose, poi non danno il tempo a noi di abituarci…

Lo chiamerei Tiramisù. Serve a quello.

Prima di concludere non posso proprio fare a meno di chiederti . La curiosità mi uccide .

‘’Fiorellino’’ ,’’ Fate schifo’’,ma cosa combini?

Scrivo quello che mi passa per la testa. Passati i bei tempi di quando dovevo aggredire la gente su commissione.

Con fiorellino ti sei tolto qualche sassolino dalla scarpa che stava li da un po’ di anni e poi hai detto buonanotte ai sognatori.

Gianfelice Facchetti non m’è simpatico, vero. Perché riconosco il dramma nel suo difendere la memoria del padre e so che essendo giovane non c’è possibilità di dialogo. Bisogna solo finire male. Riguardo l’altro pezzo, “Fate schifo” in fondo è merito di Angelini. L’ha detto lui e io ho ampliato il concetto. Sono pezzi diventati dei samizdat clandestini dopo la censura. Finiranno come i numeri telefonici o le barzellette che si scrivono sui muri dei cessi. Ovunque cioè dove la gente si diverte sul serio.

Non hai paura di querele tu?

No. Però è giusto che la gente ne abbia. Io no perché vengo da una impostazione tipo un giornale senza querele è come un generale senza medaglie. Al di là di queste minchiate però tragicamente vere, è giusto che i blog di persone normali che stanno su rete come hobby non retribuito non debbano condividere le mie rogne. Per questo coi blog ho chiuso. Per le testate on line il discorso è diverso: nell’internèt bianconero ci sono troppi avvocati e troppi dilettanti. Un controsenso per un tipo di giornalismo che vuol fare da grillo parlante. Dovrebbero prendere esempio dalla piccola ma aggressiva  stampa d’opinione: ci sono più ex pregiudicati che incensurati. Chiedere il finanziamento pubblico tramite qualche onorevole, farsi srl e mettere direttore responsabile una cariatide. Così potranno scrivere quello che vogliono, stimolare pagando le migliori nuove leve, liberarsi dal legalese e fregarsene anche delle querele. Che entro certi limiti sono fisiologiche. 

Antonio Corsa ?

Persona profondamente perbene.

E’ giusto paghi Ricchiuti per tutti?

Si, è giusto. Perché la responsabilità di quel che scrivo è solamente mia.

Ti leggeremo ancora e se si quando?

Su un inutile sito mio. Quando, non so.

Grazie per la pazienza e alla prossima. Chissà le nostre interviste potrebbe diventare un appuntamento a scadenza fissa?

Domani, dimmi tu l’ora.

 

Davide Peschechera per  IlBlogdiAlessandroMagno.it

 

(Alcune parole come ‘’cempions’’ e ‘’Berluskoni’’ sono state scritte in questo modo su richiesta di Enzo Ricchiuti, il Ferrara di cui si parla quando si dice di Fassino è il giornalista Giuliano Ferrara. Nota di Alessandro Magno)

L’era dell’allenatore “usa e getta”

Il Milan non ha neanche finito di festeggiare l’ultimo scudetto che tutto intorno (loro no ..sono i vincitori e la panchina è garantita) si sta scatenando  il Toto-allenatore. Non solo per noi poveri Juventini, colpiti e affondati, ma per tutte le altre perdenti, ricomincia il “valzer delle panchine”, forse più che un valzer è un vero e proprio  rock and roll, fatto di titoli, sproloqui e colpi di scena finali.

E pensare che, un tempo …fare allenatore era un lavoro “serio”, durava .. oggi no, stai un anno al massimo, se sei fortunato due ..che  vinci che  perdi. Cambiare l’allenatore è diventato un hobby, come collezionare i francobolli.

Sono cambiati i tempi direte voi, certo avete ragione, si sa che per guadagnare certe cifre chiunque si infila e si sfila ogni  maglie di qualsiasi colore, anche una canottiera se necessario   a tempo di record, giurando eterno amore e sempre con la solita frase “prima stavo bene ma ora sto meglio , la xxxx è una grande squadra e faremo molto bene, la tifoseria è splendida“. Guardate le nostre dirette avversarie, loro sì che di tecnici  se ne intendono e  a Milano se li scambiano pure ..E la stampa va a nozze, ogni giorno c’è qualcosa da dire su chi allenerà e che cosa, su chi torna e  chi parte. E’ come se,  stessimo vivendo  un “68 calcistico” invece della coppia aperta, c’è la squadra aperta, che offre un mare di vantaggi, ma sta a tutti bene?  no,  c’è chi  soffre in questo traumatico evento ed  è come al solito la tifoseria, ormai l’anello debole, che assiste ai cambiamenti cercando di sorridere senza deprimersi, e senza commentare possibilmente. E non si può essere non tristi nel  vedere uno dei tuoi giocatori preferiti dire “sì ..sono stato in xxxxx è stato bello ma ora c’è la xxxx che è una grande squadra .. proprio quello che mi mancava” e prima dov’eri? in una squadretta di periferia? La Juventus, è sempre stata un po’ indenne da questi costumi promiscui, in pochi si sono comportati così, ma oggi a quanto pare ci siamo uniformati, a parte Alessandro Del Piero e pochi altri, che hanno percepito un certo imbarazzo a pensare di cambiare, all’ultimo minuto della loro carriera, ma gli altri prendono atto e si adattano.  Spero in una cosa: che Antonio Conte si fermi, comunque andrà, resti .. Questa politica dell’allenatore usa e getta, non paga, lo abbiamo visto, sono stati più gli errori che i guadagni, io non so cosa serva alla Juve, per vincere non ci sono dentro e non posso fidarmi delle apparenze, quello che so è che l’allenatore usa e getta non ha centrato un obiettivo nemmeno per sbaglio

Oggi, si ricomincia da un punto fermo, Conte, è una persona seria, preparata ed educata, spero resti qui per molti anni, anche se non vincerà,  pazienza, almeno ci saremmo affezionati ..Torneremo a voler bene a qualcuno, perchè non so voi, ma io dal dopo B, non ho avuto tempo di affezionarmi a nessuno, complici se volete anche le peggiori cose combinate che ha messo l’organico della Juventus in condizione di  dover prendere provvedimenti alla velocità della luce  per evitare rivolte. Sebbene necessario, non va bene.

E noi dobbiamo ricominciare da qui, dall’identità che forma un carattere.

Tanti auguri Antonio Conte!

Luna23.

Restiamo uniti

Ragazzi, amici, fratelli bianconeri. Non ci credo come non ci credete voi, eppure lo han fatto. Lo scempio che non era nemmeno prevedibile è stato ancora una volta perpetrato. Non bastavano 5 anni di punizione no! Alla fine Moggi e Giraudo (e Mazzini) sono stati radiati. Gli viene impedito una volta e per sempre di ritornare nel mondo del calcio. Gli viene impedito per sempre di tornare a lavorare in un mondo dove erano e lo han dimostrato sul campo, di essere di gran lunga i migliori di tutti. Il procuratore Palazzi e tutta la FIGC teme che possano tornare, magari proprio alla Juventus di Andrea Agnelli, visto che erano uomini di suo padre, e che la Juventus possa tornare ai fasti di un tempo. Ora è chiaro, dal loro punto di vista tutto questo va evitato in ogni modo. La Juventus vincente pre-Farsopoli non deve tornare. Un proverbio dice ‘’errare è umano, ma perseverare è diabolico’’: bene, abbiamo la prova che sono diabolici. Questa radiazione è la prova che Farsopoli non è stato un errore giudiziario e nemmeno un processo svolto sull’onda di quel famoso ‘’sentimento popolare’’ di cui si parla anche nella sentenza. Se fosse stato un errore giudiziario si poteva porre rimedio. I signori della FIGC vogliono continuare a far passare il messaggio che la Juve rubava e ora il calcio è onesto.
Lo so che oggi regna lo sconforto e abbiamo tutti il morale sotto i tacchi, io stesso sto scrivendo sull’onda dell’emozione senza pensare troppo a cosa dire e cosa fare, ma ora voglio fare un invito a tutti i fratelli bianconeri a restare uniti. Il nostro Direttore chiaramente e sicuramente ricorrerà in appello e poi ci sono ancora i giudizi che la giustizia vera, quella penale e non ‘’sporchiva’’, deve dare.
Oggi più che mai non abbandoniamo Luciano Moggi, non accettiamo che buttino nella spazzatura e infanghino oltre un decennio della nostra storia. Abbiamo tenuto duro fino ad oggi, NON MOLLIAMO.
Io sono con il DIRETTORE.

Alessandro Magno per Juvemania.it

Conte, finalmente ci siamo

Non nascondo di nutrire da sempre una sconfinata ammirazione per Antonio Conte, prima per l’uomo e il calciatore, poi anche per l’allenatore. Chi mi legge sa molto bene quanto ho ‘’spinto’’ perché si concretizzasse questa soluzione. Certo, anche a me non sarebbe dispiaciuto Lippi (il mio favorito) o Capello (che non mi piace esteticamente, ma è un vincente), ma bisogna pur farsene una ragione, e se non si può arrivare a questi due bisogna trovare quello che più di tutti a questi due somiglia. Conte è quest’uomo. È un tipo determinato proprio come quei due ed è uno a cui non piace perdere. E’ uno che somiglia a Lippi perché ha fatto la gavetta anche se è giovane, e somiglia a Capello perché è stato un grande calciatore. Conte è un combattente nato, uno con gli attributi. E’ uno che giocava in mezzo ed è proprio da li, dal centrocampo che passano tutti i palloni, le idee, il calcio e i calci. Chi lo ha allenato giura che era già un allenatore in campo. Conte mi piace perché a differenza di Ranieri non ama i piazzamenti; a differenza di Ferrara non è un uomo mite, è uno che se è necessario sbattere i pugni lo fa. Conte a differenza di Del Neri è abituato a certi palcoscenici, a certi tempi del calcio. Conte mi piace perché ha vinto tutto quello che c’era da vincere da calciatore, ma ancora si rode dentro per quelle finali che ha perso. Per quella traversa che a Manchester ancora vibra dopo il suo colpo di testa, per quei 5 cm più su o più giù che ti fanno sfiorare un trofeo. Come se non ne avesse vinti di altri. Andrea Agnelli ha dichiarato che i nuovi giocatori non hanno capito cosa è lo spirito Juve, mentre i vecchi non sono stati in grado di insegnarlo ai nuovi. Conte è lo spirito Juve chi meglio di lui può insegnarlo? Non ha bisogno di fare un corso per imparare cosa sia la Juve. Conte lo sa perché se la porta dentro, lo ha detto anche il Presidente del Siena: ’’Per Antonio la Juve non è una squadra da allenare, è la maglia che porta sotto la camicia’’. Bellissime parole che toccano il cuore ma ancora meglio sono le striminzite, quanto chiare, dichiarazioni fatte alla stampa da Conte medesimo: ‘’La mia Juve deve avere le palle, non voglio giocatori che escono dal campo con la maglia che non gronda sudore. Non amo chi non lavora duro in settimana e non amo chi dopo una partita sorride, anzi è una cosa che mi fa proprio incazzare, si gioca dando tutto per vincere alla fine ci sta pure di perdere se gli altri son più bravi ma basta una stretta di mano’’. Musica per le mie orecchie. Finalmente finisce e spero sia una volta e per sempre, l’epoca degli ‘’smile’’ gratuiti, dei sorrisi dopo le sconfitte, delle pacche sulle spalle con i nostri avversati, pure i più acerrimi. Una mania ‘stupida’ che ha contagiato la società pre Andrea Agnelli e che ha portato ai risultati attuali. Tanti sorrisi, zero titoli. Squadra che non suscita nessuna simpatia comunque, né ai tifosi né ai nostri avversari, al massimo fa pietà. Menomale che Conte c’è: da domani possiamo iniziare a pensare alla nuova stagione con fiducia e a dimenticare l’ennesima amarezza. Con Conte ce la faremo.

 

Alessandro Magno per Juvemania.it

Ciao Delneri, ciao ..

Forse con una giornata d’anticipo abbiamo avuto  l’annuncio: Delneri  è stato licenziato: lo sapevamo che sarebbe accaduto era una questione di giorni e di ore, sarebbe bello stappare una bottiglia di champagne e brindare  al futuro pieni di speranza,  in realtà non so come si sentano gli altri tifosi ma io sono triste,  perchè è stato un altro fallimento, perchè nessuno di noi voleva questo ma ciò che mi ha colpita è stata la sua indifferenza e presunzione,  nessun “mi dispiace, ho sbagliato”.

Siamo d’accordo che non esiste un solo colpevole, e che in questa vicenda,  tutti hannno ragione e tutti hanno torto, ma non  una parola, un pentimento, un desiderio di scuse, non è venuto fuori.

Leggendo le righe dell’ultima conferenza stampa a parte i soliti ringraziamenti e le frasi di circostanza, non c’è un momento di riflessione,  di senso di colpa, quasi come dire “chi non mi vuole non mi merita”, eh però gentile allenatore qualcosa non è andato nel verso giusto. Gigi Delneri è stato scelto e desiderato,  mai allenatore del dopo B è stato così  sostenuto, possibile che tutti abbiano sbagliato meno lui?

Considerarsi una vittima, un incompreso, è  preludio della colpa,  certo costa di più ammettere i propri limiti i propri errori,  eppure il sig. Delneri è stato lautamente ricompensato per costruire la Juventus e gli si chiedeva poi solo un quarto posto: “la Juventus non ha tempo” da questa risposta si evince che il primo da non essere da Juve fosse  proprio lui, che non aveva capito niente e  che la Juve non solo non ha  più tempo ma anche pazienza, era orgoglioso del gruppo? Ma quale gruppo .. non siamo mica ciechi?  non capisco  come giustifichi la squadra ridotta com’è,  in grado di reggere al massimo un pareggio.

Con un sospiro di sollievo, ci troviamo noi tifosi di nuovo a fare i conti con qualcun’altro che se ne va sbattendo la porta “Addio Juventus crudele”, mai accaduto nella nostra storia,  che ormai andrebbe  accuratamente riscritta.

E’ difficile  augurargli “buona fortuna”  come sarebbe di buona creanza, per noi tifosi della Juve,  che abbiamo avuto la fortuna di poterci affezionare ai nostri allenatori, di aver voluto bene a molti giocatori.

Meglio non parlare, meglio il silenzio,  anche questa volta ci troviamo ad assistere nuovamente al solito film, nella speranza che un giorno finisca ..così per trovare un po’ di pace.

Luna23

Al posto del Mister 8

Presunto innocente.

Vi confesso che ho perso le parole. C’è veramente poco da aggiungere dopo Parma – Juventus. Ormai siamo alla canna del gas non aspettiamo altro che finisca in fretta questo campionato per dedicarci ad altro. Giornali e i giornalai vari forse memori di quello che era l’inter pre-farsopoli ‘’regina d’estate’’, ci propinano grandi nomi e titoloni, Aguero, Benzema, Ribery, Tevez e altri , forse pensano che dopo un inverno e una primavera di incubi abbiamo necessità di sognare. Forse pensano che la nostra ‘’normalizzazione’’ debba passare anche da queste cose. Per fortuna si sbagliano, non siamo ancora a quei livelli, il tifoso Juventino ha memoria e non è che si faccia abbindolare tanto facilmente, basta vedere sul web ma anche nei bar o in curva quanto poco credito si da a questi nomi. Se poi a questi nomi altisonanti vengono  accostati parametri zero come Pazienza, De Feudis, Amalfiano è pure difficile farsi prendere in giro. E’ stato un altro anno Horribilis  come detto ,  ne abbiamo sentite di tutti i colori dal Presidente che in Gennaio si diceva non preoccupato della situazione al suo dictat di otto vittorie nelle ultime otto partite, al ‘’Pochi possono insegnarmi il mestiere’’ e ‘’Mai pensato alle dimissioni’’ del nostro tecnico alle svariate cacchiate  uscite dalla bocca di Bonucci , Chiellini, Barzagli  eccetera che si dicevano sicuri di arrivare quarti poi quinti poi sesti. Tutti parlano, non si capisce più dove inizia l’incoscienza e dove finisca in presunzione. Oggi nemmeno più Nedved si sta zitto e questo mi dispiace perché lui e uno che parla poco e quando parla non parla mai a sproposito. La sua dichiarazione sulla colpa da attribuire ai giocatori non mi è piaciuta e non la condivido, forse Pavel si sente ancora giocatore e per questo a lui gliela perdono. Non si può comunque dare la colpa ai giocatori di non esser bravi o di non essersi impegnati. Ci può stare una testa calda in un gruppo ma se è tutto il gruppo che non va la colpa è sempre di chi quel gruppo lo ha creato, è evidente. Moggi diceva : ’’Noi scegliamo prima gli uomini e poi i calciatori’’. Ora veniamo alla madre di tutte le panzanate che ho sentito quest’anno ed è del nostro Direttore  Sportivo Marotta  : ‘’Noi sappiamo quello che dobbiamo fare’’. Ora vi confesso che questa frase mi incute un po’ di timore, come mi incute timore il fatto che tutti se la prendono con tutti , dalla Exor ad ElKan,dal Mister ai giocatori ma nessuno se la prende con Marotta. Questo pare protetto da un limbo particolare eppure è lui con Paratici che ha costruito la squadra. Ma perché è arrivato alla Juve? Quale merito particolare ha quest’uomo per essersi meritato tanto?. Marotta è famoso per aver creato una squadra, la Sampdoria che con due sole stelle (Cassano e Pazzini) è arrivata quarta in Champions League. Bene. Però è pure vero  che senza queste due stelle e tutti gli altri più o meno presi da Marotta,la Samp è finita dritta dritta in serie B. Oh mamma mia! Ma non è che con Conte possiamo prendere pure Perinetti e questo menagramo ce lo possiamo sbolognare?

 

Alessandro Magno Juvemania.it

Al Posto del Mister 7

L’avevo detto una settimana fa…

Lo so, avere ragione può esser un piacere ma francamente preferivo avere torto e ammettere di essermi sbagliato. Lo scrissi una settimana fa dopo la partita con la Lazio che si era vinto di cu…ore. Dissi allora di prendere in seria considerazione l’esonero di Del Neri a fine anno perché non era all’altezza e mi sono preso qualche bel complimento tipo ‘’lagnoso’’ e ‘’datti all’ippica’’. Penso che per l’ippica evidentemente c’è ancora tempo mentre per il lagnarsi, se uno ha un dolore, ha anche tutte le ragioni per lagnarsi e vedere la Juve giocare oggi, a me che amo questi colori, provoca più di un dolore. Parlano i numeri: 57 punti in 36 partite media 1,58 a partita, 44 gol subiti in totale, peggio di Chievo e Genoa, gli stessi della Sampdoria alla media di 1,22 a partita; 29 gol subiti in casa in 18 partite. Nessuno ha fatto peggio nemmeno il Bari retrocesso. Ieri 2-0 per noi alla fine del primo tempo, 2-2 in due minuti e serio rischio del 2-3 da un Chievo che è in vacanza, perché già salvo e senza nulla da chiedere al campionato. Cosa dia tali motivazioni al Chievo e non ne dia alla Juve è un gran mistero, anche se inizio seriamente a pensare che gli avversari quando si rendono conto di quanto siamo mediocri, iniziano a credere di fare il colpaccio. E un colpaccio a Torino contro la Juve non si butta mai via. La Juve ha iniziato pure bene, il 4-4-1-1 sembrava ben fatto, una trentina di minuti senza particolari patemi, Motta sembrava fare la sua migliore partita da quando è arrivato, Aquilani ispirato, Del Piero quando è chiamato in causa la butta sempre dentro e dopo 12 minuti l’arbitro ci dà un rigore che c’è, ma di cui in verità non se ne danno molti. Un po’ di apprensione alla fine del primo tempo ma poi al 55mo riusciamo pure a trovare il 2-0 . Fino ad allora Buffon non ha fatto nemmeno una parata. Chiedersi come mai non si riesce a portare a casa una partita messa cosi in discesa è lecito e non è nemmeno la prima volta. Evidentemente abbiamo una squadra che soffre di attacchi di panico. Allora serve uno psicologo e forse Del Neri non lo è. Qualcuno obietterà che i giocatori non sono da  Juve e perché prendersela con Del Neri? Lo so molti non lo sono e Marotta è colpevole quanto Del neri se non di più e potessi li caccerei entrambi,  tuttavia l’ultima cosa che mi auguro per questa Juve è un’altra rivoluzione con 12 – 13 giocatori da sostituire. Chi verrà si deve prendere in carico di rivitalizzare gente così così come Pepe e Aquilani e tirarne fuori il meglio, per dirne due che sono in bilico, e già cosi facendo abbiamo da sostituire almeno 5 giocatori. Ci sono due soluzioni abbastanza semplici per trovare la persona adatta a rivitalizzare e motivare alcuni giocatori , e non c’è bisogno di andare a scomodare De Laurentiis e andargli a pagare delle penali perché liberi  Mazzarri. Ci sono liberi a parere mio due grandi tecnici, e sono Lippi e Conte. Lippi non ha bisogno di presentazioni e ha già fatto capire che se proprio glielo chiedessero non direbbe di no. Conte lo considero il Mister italiano più promettente in circolazione. Ha vinto 2 campionati con squadre assolutamente outsider e li ha vinti giocando bene, che non è poco. In comune hanno juventinità e stile Juve da vendere che significa essere assolutamente concentrati per la vittoria perché come dice Boniperti: ‘’Alla Juve vincere non è importante, è l’unica cosa che conta’’. La soluzione è a portata di mano basta volerla veramente.

 

Alessandro Magno per Juvemania.it

 

 


Si salvi chi può!

Si salvi chi può che si sta affondando! Questo sembra gridare l’intera squadra completamente inghiottita e colpevole della rimonta di un Chievo mediocre esattamente come le ultime squadre incontrate. Sono infuriata con tutti, non so con chi predermela per primo, insufficienti ..anche chi ha segnato. Champions league?  Noi? No.Ammettiamolo, non siamo pronti e non lo saremo neanche l’anno prossimo se non cambiamo allenatore, staff, tutti quanti.E’ sempre il solito film, visto e stravisto, abbiamo retto un tempo, e in 5 minuti, dico …5 minuti gli avversari ci hanno fatto due gol, ma neanche in serie C succede, e continuo a non capire cosa abbia  in mente il sig. Del Neri, togliere Krasic e mettere Toni, per me resta una scelta incomprensibile e priva di fondamento, anche perchè quell’altro,  povera anima ha creato assist  tutta la sera, non è colpa sua se  non c’è stato verso di farne entrare anche solo mezzo in porta, difatto penso che il gol segnato da Matri sia stato per grazia ricevuta o per calcolo di  probabilità,  Toni, lo sappiamo non è un garantista, segna ogni tanto più ogni che tanto, e poi errori, errori, errori, bisogna ricordare a Buffon che è un portiere non un difensore, ad un certo punto sono andati fuori di testa e ciao Champions league.Che delusione, e vi dirò che alla fine del primo tempo, mi ero illusa, ho sperato che forse potevamo farcela, bastava giocare bene, difendere, mantenere i nervi a posto, invece niente, stasera noi tifosi juventini subiamo l’ennesima umiliazione, e ciò che mi dispiace è che questa proviene dai giocatori, stasera a parte il cambio infelice, fatto così senza cervello,  è solo la squadra unica colpevole, hanno dimostrato immaturità e  incompetenza: sono tutti giocatori da serie A, professionisti di livello, non è accettabile nè da parte nostra nè dall’azienda risultati del genere.Basta tirare in ballo la proprietà, la dirigenza, guardiamo in faccia la realtà sono scarsi, e affrontano con leggerezza ogni impegno e obiettivio sono distaccati, scendono in campo per lo stipendio e basta, come si fa ad accontentarsi di un settimo posto?Non vorrei essere noiosa o ripetitiva, ma alla fine a noi tifosi chi ci pensa? Qualcuno me lo dica perchè siamo sempre più soli, feriti  e abbandonati a noi stessi.

Luna23

 

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