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Mandzukic – Dybala. Suona bene.

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Articolo di Alessandro Magno

 

 

Partiamo col dire che questa coppa non andava assolutamente giocata in Cina e che spero sia veramente l’ultima volta. Se fosse stata gioca in Corea del Nord gli organizzatori tutti, in primis il regista e i cameramen, sarebbero stati tutti immediatamente fucilati. Se questo era uno spot per lanciare il calcio in Cina bene penso che i Cinesi continueranno a giocare a baseball per molti e molti altri anni ancora. Campo indegno, regia al di sotto dell’indegno, tempo impraticabile per una partita di pallone ( credo che l’organizzazione potesse evitare di programmare la partita in un periodo di fine Estate notoriamente propizio di tifoni sulle coste Orientali). Replay smorzati, telecamere che si perdono le azioni, riprese a una distanza abissale che ho rimpianto le partite al Delle Alpi. Ho faticato immensamente a vedere tutta la partita e se non ci fosse stata la ”mia ” Juve avrei spento o cambiato canale immediatamente, tanto che era impossibile seguire una partita così. Altro che spot pro calcio.

Bene, detto questo veniamo alla partita. La Juventus ha iniziato a ritrmo veramente blando e pure se penso che fosse strategico per ”durare” tutta la partita , ha lasciato un poco troppo iniziativa alla Lazio, specialmente a Felipe Anderson. Seppure Buffon è stato inoperoso io credo si potesse fare meglio magari con un possesso palla migliore. Nel primo tempo mi sono piaciuti solo Pogba e Bonucci. La mossa di Coman titolare si è rivelata sostanzialmente sbagliata. Eccetto qualche guizzo sterile a inizio partita, il francesino si è andato subito spegnendo risultando molto negativo per se e soprattutto per il suo compagno di reparto Mandzukic con cui l’intesa praticamente non c’è stata per niente.

Nel secondo tempo complice forse ”la cazziata” dell’intervallo il centrocampo ha incominciato a macinare chilometri con Marchisio e Sturaro estremamente positivi e propositivi, un Barzagli che ha preso le misure e messo la museruola a Felipe Anderson e soprattutto un Dybala vivace e carismatico. Il tutto ha spostato enormemente gli equilibri dalla parte nostra. Ne ha tratto giovamento in primis Mandzukic che ha segnato un gol da centravanti vero e poco prima aveva avuto un occasione d’oro sprecata un po’ stupidamente e poi Dybala che ha messo il sigillo alla partita. Bonucci e Pogba hanno mantenuto lo standard eccellente del primo tempo per cui la partita si è trasformata in un bel monologo bianconero con la Lazio sparring partner. Il polpo veramente notevole, lanciamtissimo sempre piu’ verso quella leaderchip sul gruppo che pare gli altri gli concedano e riconoscano volentieri. La Lazio è rimasta fondamentalmente la stessa fra il primo e il secondo tempo non riuscendo in quel cambio di marcia che è riuscito invece alla Juve e che si è dimostrato fondamentale per la conquista del trofeo. Sono 50 trofei nazionali: 33 scudetti, 10 coppe Italia, 7 supercoppe non male davvero.

Non è stata una Juve eccezionale come è normale che sia in questo momento ma è stata una Juve caparbia e compatta, con un idea di vincere ben radicata dentro la testa di tutti e se qualcuno come Mandzukic ce l’ha di suo o l’ha imparata sui campi di mezza Europa, per qualcun altro tipo Dybala non era poi così scontata. I cazziatoni di Allegri per i due tunnel sbagliati gli faranno capire subito che la Juve non è una squadra dove si puo’ sbagliare a cuor leggero. Il ragazzo ha carisma e non ha paura di prendersi delle responsabilità. Ha già capito come funziona da noi e farà bene. Sono curioso di vedere chi batterà i rigori se lui o Manzukic o Pogba. In attesa che recuperi Morata dico che Manzukic Dybala suona bene. Lo vedremo molte volte nei tabellini delle partite alla voce marcatori. Magari non tante come Del Piero-Trezeguet , va be, ma questa è un altra storia.

Juventus – Lazio 2-0 Supercoppa italiana. Sintesi.

http://www.dailymotion.com/video/x30vdol

Facce nuove a Shanghai.

imageScritto da Cinzia Fresia

Inizia la corsa della Juventus pre campionato con un bel traguardo raggiunto, la conquista della super coppa a Shanghai, battendo la Lazio 2-0, risultato siglato dai 2 neo arrivi Mandzukic e Dybala, autore di in gran gol che ha chiuso la partita. Con la premessa di aver incontrato una “Lazietta -etta -etta ” davvero poca cosa e affatto pericolosa, Allegri si affida al conosciuto, alla difesa super-consolidata e al centro campo gestito per lo piu’ da un ottimo Pogba, sicuramente tra i migliori in campo.

Un primo tempo “da bolla al naso” , lento ed inconcludente, le squadre hanno dato il meglio di se’nel tempo successivo, dove i talenti dei singoli alla fine sono emersi, dal gol dello sblocco di Mandzukic, al successivo firmato da un attaccante dal grande futuro, Dybala. Entrambe le squadre hanno avuto difficolta’ con l’accidentato terreno di gioco, e il tempo meteorologico, ventoso, umido e caldo, che non garantiva fluidita’ e precisione alle azioni spesso concluse male, tuttavia la partita se non fantastica e’ stata allegra e godibile, gestita da un arbitraggio normale senza particolari contestazioni.

Risultato ottimo e utile per il morale della squadra un po’ acciaccato dall’ultima sconfitta con il Marsiglia, senza dubbio la Juventus di oggi sara’ all’altezza del campionato, seppur consapevole di avere avversari un po’ piu organizzati e rinforzati, e per affrontare l’Europa dove si sentira’ di piu’ la mancanza dei “giochi di prestigio” di Pirlo, Tevez e Vidal, si dovra’ pensare a qualcos’altro, e molto dipendera’ dalla ripresa di Khedira, e dall’ambientamento di tutti i nuovi arrivi.

Il rendimento degli Juventini e’ stato piuttosto buono  in proporzione allavversario che avevamo, medio-basso,  mi e’ piaciuto Marchisio, non e’ stato male Sturaro, anche se non ancora inquadrato nel modo giusto, dimostra una certa forza, non e’ andato bene Coman, e la sua defaillance e’ evidente, non sara’ facile per lui competere con Morata e Dybala, ottima anche la difesa, Bonucci e’ risultato essere quello piu’ in forma, pco da fare per Buffon, un paio di parate e niente piu’.

Bene ragazzi, primo round raggiunto, ora non ci resta che debuttare in campionato.

 

 

 

 

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Articolo di Enzo Ricchiuti

L’ormai quasi certa partenza di Vidal.

Amen. S’è fatto un grosso errore perché è un jolly completo, un leader, un uomo goal e privare la squadra di un altro punto di riferimento dopo Pirlo e Tevez è un azzardo. Auguro a tutti di affezionarsi a qualcun altro.

I nuovi acquisti della Juve Mandzukic, Zaza, Khedira, Dybala, Rugani.

Rugani sembra forte ma sembrava fortissimo anche Ogbonna. Khedira e Dybala li aspetto al varco con curiosità: dopo le partenze eccellenti questi sono i nuovi titolari e spero non abbiano nell’ordine problemi di salute e problemi di braccino. Mandzukic, non ho grandi aspettative. Nel senso buono. E’ uno di quei cavalli che rendono poco ma spesso. Zaza, bisognerebbe capire dove si guarda perché a volte è un po’ un Quagliarella psichedelico. Non si capisce dove mette i piedi e dove la testa. Al momento la certezza è che lo Psycho Quaglia lo si guarderà in panca.

L’assoluzione di Moggi su Facchetti e l ‘arciviazione di Lotito nel caso Ischia calcio.

Ho letto che c’è gente che ha scritto che Facchetti comunque non è stato processato a Napoli e quindi è stato una persona pulita. Questa sciocchezza, ricordiamo che i morti non si processano, apparentemente dotata di umanissimo buon senso fa capire perché a Facchetti resti intitolato il torneo Primavera. E’ il mito del piccolo padre. Letteratura, interessi, coglioni dappertutto. Per abitudine o per passione. Magari la generazione dei nostri figli butterà a terra le statue di Facchetti, in passato son cadute quelle di Stalin e Saddam. Che Moggi venisse assolto era ora ma è significativo si sia ottenuto qualcosa in una battaglia laterale. Si vede che non fa più tanto caldo intorno all’argomento oppure si vede che i giudici stavolta avevano l’aria condizionata. L’archiviazione di Lotito ? Il giudice Palazzi quando vuole valuta ciò che ha. Senza interpretare. In sede penale sarà lo stesso, Iodice e la stampa che gli è corsa dietro non conoscono il meccanismo tecnico con il quale si esercita pressione non commettendo violazioni. In altre parole, non conoscono il potere che spesso non è che padronanza della tecnicalità. Scommettiamo che se domandi ad Andrea Agnelli quali sono i fondi a bilancio da manovrare, a quale capitolo e chi è il ragioniere che fa i bonifici ti guarda, s’accende la sigaretta e parla al Wall street Journal di plusvalenze belghe e Padrenostro ?

 

 

 

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