Un Conte al servizio della Signora.

1 La quadratura del cerchio (Prima Parte)

Articolo di  Silvio Mia

Dopo questo inizio di stagione alquanto traballante , si torna a parlare della Juventus di Antonio Conte e del suo eventuale ritorno sulla panchina della Juventus . L’inizio di questa stagione etichettato come quello che ha rivoluzionato la rosa bianconera, è stato un incubo per tutti . Vedere la Juventus arrancare contro avversarie ben più modeste , ha dato la sensazione che la persona preposta a rimettere in linea di galleggiamento la nave, fosse in uno stato di confusione ,in cui in un certo momento non si riusciva più a capire quali fossero le reali capacità che possedeva per poterne uscire. Poco alla volta, ritornando sul vecchio modulo, da quanto sentito, imposto dai vecchi dello spogliatoio a Mister Allegri, la squadra inanellando una serie di vittorie , che spero continui , è riuscita a rimontare verso posizioni più consone al valore della propria caratura tecnica. Fatta questa premessa parto dall’inizio…. Nella stagione 2010-2011 alla Juventus successe quello che era accaduto nel 1994. Un grande ristrutturazione del Management con la sostituzione dei vertici societari in cui finalmente dopo gli anni bui ,gli anni di piombo , gli anni di grande simpatia per gli altri che vedevano la Juventus della triade Cobolli/Blanc/Secco fuori dai giochi scudetto, si tornava a vedere la luce ,insediando sulla poltrona di Presidente Andrea Agnelli figlio di Umberto e nipote dell’Avvocato . La carica veniva decisa dai vertici Exor e più precisamente dal cugino John Elkann , successore sul ponte di comando del Gruppo FIAT di nonno Gianni ,che l’aveva tenuto vicino a se negli ultimi anni della propria esistenza per “insegnargli” il lavoro che avrebbe dovuto svolgere. L’8 settembre 2011 grande avvenimento fu l’inaugurazione dello Juventus Stadium che seguiva una campagna acquisti che aveva portato alla Juventus giocatori di qualità che potevano far sperare , se non in un futuro vincente , almeno in un futuro dove la Juventus potesse tornare a lottare per esserlo. Non dimentichiamo che la Juventus post-calciopoli dopo l’anno in serie B in cui Deschamps aveva diretto più che bene le operazioni e fu mandato via per divergenze sulla campagna acquisti , solo con Ranieri la squadra ebbe un rendimento consono al blasone della Società conquistando un terzo posto e quindi la qualificazione ai preliminari di Champions nel primo anno e un secondo posto con qualificazione diretta il secondo anno in cui l’allenatore romano sedette sulla nostra panchina. Al ritorno in Champions, la Juventus venne eliminata con onore negli ottavi di finale da un Chelsea più forte e conquistò due vittorie contro il Real Madrid nel girone eliminatorio , in cui si ottenne la qualificazione. Le due vittorie ebbero un solo grande protagonista , il nostro capitano Alex Del Piero che segnò tre dei quattro goal realizzati nelle due gare , con una doppietta al Bernabeu e conseguente Standing Ovation alla sua uscita dal campo qualche minuto prima del termine della stessa. Alex si era già reso protagonista , nei preliminari per l’ammissione ai gruppi eliminatori ad agosto ,con un goal rifilato allo Zenit di S.Pietroburgo nella gara giocata a Torino , in cui aveva sbloccato il risultato con un tiro su punizione da circa 40 metri . Finita con un esonero a due giornate dal termine del campionato l’esperienza di Ranieri alla Juventus , per sostituirlo venne chiamato Ciro Ferrara , in cui io credevo sulle capacità di poter essere un buon allenatore . Purtroppo Ciro fallì e dopo di lui fallirono Zaccheroni e Del Neri che fu il primo allenatore dell’era Agnelli ,che nel frattempo aveva assoldato Marotta e Paratici per occuparsi di calcio mercato. I due venivano dall’esperienza alla Sampdoria in cui nell’ultima stagione proprio con Del Neri in panchina erano riusciti a centrare la qualificazione ai preliminari di Champions. L’allenatore friulano fu scelto per iniziare un progetto che si svilupperà successivamente con Conte , che partì con una serie di acquisti più di quantità che di qualità, per cominciare a creare un gruppo su cui lavorare, per poi migliorarlo, come poi avvenne, negli anni successivi . Il progetto Del Neri naufragò nell’inesperienza dell’uomo , nella sua capacità di gestire le pressioni che una Società e una maglia come quella bianconera impongono. Era chiaro che il progetto vincente che Andrea voleva costruire doveva avere una base tecnica ben più solida e la conferma si ebbe nello scorrere della stagione quando si cominciarono a sentire nomi che la Juventus avrebbe acquistato, sia per quanto riguarda i giocatori sia per la scelta dell’ allenatore che avrebbe dovuto guidare la nave bianconera. Con un po’ di sorpresa venne ingaggiato un vecchio leone , un capitano indomito , uno juventino a 360° , Antonio Conte. L’ex giocatore era stato invocato per mesi dalle curve e io rimasi molto titubante quando comunicarono la notizia , perché mi pareva che questa scelta fosse stata fatta per accontentare la tifoseria e metterla in condizione di non nuocere con contestazioni, se le cose non fossero andate bene. Il mio scetticismo era dovuto anche al fatto che avevano dipinto Conte come un altro integralista del suo credo calcistico e quindi ero preoccupato di assistere a un Maifredi-bis o a un’esperienza simile, dove l’allenatore naufraga nella testardaggine del proprio credo calcistico a discapito dei giocatori che ha nella rosa. Invece Conte si dimostrò uomo di campo ,con un equilibrio nelle scelte che poco alla volta fecero tornare la Juve nel suo posto di competenza per forza e blasone . Calciopoli per quanto riguarda il campo era soltanto un brutto ricordo per la squadra che era di nuovo simile a quelle passate , la mentalità vincente stava tornando e con essa la convinzione di poter competere ai massimi livelli . Bisogna dire che gli anni post-calciopoli avevano avuto una positività al ritorno in serie A , perché nella rosa erano ancora presenti alcuni dei fuoriclasse che componevano lo squadrone che venne smembrato dagli esiti del processo sommario dell’estate 2006 . Esauritasi la loro carriera , non avendo una dirigenza all’altezza della Juventus, pur spendendo molto, vennero acquistati giocatori pagati uno sproposito sia di cartellino che di ingaggio, che in campo delusero le aspettative con prestazioni al di sotto di quelle che la Società e i tifosi si aspettavano di vedere. Con il cambio dirigenziale , si partì a fari spenti e il primo anno fu un disastro , un settimo posto , che andava a sommarsi con quello dell’anno precedente. Si dice che Conte non venne chiamato dalla Società , ma fu lui ad andare a casa di Andrea Agnelli per esporgli il progetto che aveva in mente per riportare la Juventus in alto. Due ore e Andrea si convinse che il capitano era l’uomo giusto. Prima dell’inizio del campionato ci fu l’inaugurazione del nuovo Stadio , una festa che fece capire che la maglia a strisce bianconere aveva di nuovo come obiettivo principale ,cucire su se stessa quel triangolino tricolore sulla quale aveva campeggiato più volte e così fu. Con un po’ di sorpresa , come già successo con altri allenatori che si sono seduti sulla panchina bianconera e cito Trapattoni, Lippi ,Capello e successivamente Allegri , anche Conte alla prima stagione da tecnico juventino, conquistò il titolo tricolore. Lippi e Allegri fecero anche meglio conquistando anche la Coppa Italia e perdendo , Lippi la Coppa UEFA e Allegri la Champions League, mentre Trapattoni riuscì a vincere oltre a uno scudetto con record di punti anche la Coppa UEFA, la prima Coppa Internazionale della nostra storia , conquistata con una squadra composta esclusivamente da giocatori italiani. Dunque la Juventus era tornata vincente e il bello di quella vittoria fu che la Juventus vinse il campionato senza perdere nessuna partita e questa striscia durerà per 49 partite di campionato , interrotta dalla sconfitta interna subita dall’Inter per 1 a 3 . Quell’anno l’unica partita persa dalla banda Conte fu la finale di Coppa Italia contro il Napoli per 2 a 0 allo Stadio Olimpico di Roma , partita in cui la Juventus arrivò stanca e scarica da una stagione straordinaria. Il ciclo Conte proseguì con un altro titolo e con l’eliminazione nei quarti di finale di Champions League contro i futuri Campioni d’Europa del Bayern Monaco ,che con un doppio 2 a 0 ottenuto in Germania e a Torino estromisero i bianconeri dalla Coppa . Il terzo anno fu ancora scudetto . La Champions sfumò in Turchia casa Galatasaray in una partita ben controllata e persa nel finale . La cosa che scatenò molte polemiche fu che vista la nevicata insolita caduta su Istanbul il giorno precedente , la gara venne rinviata e giocata su un campo impraticabile , non per la neve , ma per il suo stato di ingiocabilità visto che era stato praticamente arato. Comunque le colpe di questa eliminazione non furono solo dovute a questa condizione, ma al fatto che non si sarebbe dovuto andare a giocarsi la qualificazione nell’ultima partita in un girone alla portata della Juventus , che si complicò subito con il pareggio di Copenaghen e quello interno contro il Galatasaray . Alla fine l’eliminazione fu anche meritata in quanto la Juventus vinse soltanto la partita interna contro il Copenaghen , completando il quadro con una sconfitta a Madrid sponda Real e un pareggio interno con gli spagnoli. Esaurita l’esperienza Champions , la Juventus fu dirottata, in quanto terza classificata del proprio girone , in Europa League, dove il suo cammino si interruppe in semifinale contro il Benfica , che , pur sembrando battibile e inferiore ai bianconeri, era riuscito a vincere 2 a 1 l’incontro di Lisbona, dove la Juventus aveva molto sbagliato in zona goal e imporre lo 0 a 0 allo Stadium in un incontro caratterizzato dalle perdite di tempo dei giocatori portoghesi , tollerate dall’arbitro, che specialmente nella fase finale innervosirono la Juventus che venne così eliminata. Peccato , anche perché la UEFA aveva assegnato la finale allo Juventus Stadium . Vincerà la Coppa il Siviglia ai rigori contro i Lusitani. La Juventus si consolerà con il terzo scudetto consecutivo ottenuto realizzando 102 punti , un record difficilmente superabile in futuro. Nonostante , come si dice oggi, Conte avesse palesato dei mal di pancia durante la stagione , la situazione sembrava essersi ricomposta e tutto era pronto per ripartire con il ritiro pre-campionato. Il secondo giorno di ritiro convocando una conferenza stampa , l’allenatore comunicò la sua decisione di lasciare la Juventus . Fu una secchiata di ghiaccio in testa caduta a tutti gli juventini perché nessuno capiva quali fossero le motivazioni che avevano spinto il tecnico a lasciare la squadra per cui era stato prima tifoso, poi calciatore e quindi allenatore con i risultati che tutti sappiamo. Io non voglio giudicare il perché e il per come di quanto è successo , non voglio allinearmi ai fiumi di parole che sono stati detti e scritti , penso che le vere motivazioni le sappiano Conte , la Dirigenza e il Presidente, tutto il resto sono parole, illazioni per dare contorno ad una situazione che nessuno poteva prevedere. Io sono fra quelli che spera in uno suo ritorno , specialmente ora che si è cominciata una ricostruzione della squadra , che è cambiata in molti effettivi . Conte con le sue idee , con la sua capacità di spronare e motivare i giocatori , con la sua grinta sarebbe ancora l’uomo giusto al posto giusto per dare un gioco vincente a una rosa competitiva che non potrà che essere migliorata negli anni a venire.

  1. Alessandro Magno

    Conte ha fatto tantissimo per la juve ma la juve lo ha reso un top allenatore. È cosi vale per lui vale per tutti. Aveva allenato prima della juve arezzo siena bari atalanta per cui questo è evidente. Il suo lavoro comunque da noi è stato egregio ho solo un rimprovero da fargli quel vucinic titolare col benfica che sevondo me non era proprio il caso e in generale la mancata vittoria di quell europa league che mi pare fosse alla portata. Ma nessuno è immune da fare errori ci mancherebbe. La sua dipartita somiglia un poco a quella di lippi solo che lippi si fece di fatto licenziare con dichiarazioni un po forti dopo una sconfitta con il parma. Entrambi volevano anche a ragione un poco di piu voce in capitolo mentre alla juve è uso che l allenatore allena e basta al massimo da indicazioni. Non sono fra quelli che vuole un suo ritorno perché significherebbe che allegri ha fatto male e sinceramente non me lo auguro. La mia sensazione è che un suo ritorno non sia imminente anche perché non credo conte stia disoccupato aspettando la juve. Non ritengo invece improbabile un suo ritorno prima o poi. Credo che dia molto legato a questi colori e chissa magari dopo altre esperienze potrebbe accettare una nuova sfida con la juve.

    • Due cose. La prima . Conte ha perso in Europa cosi come persero Trapattoni Lippi e Capello con squadre ben piu forti. La seconda. Un suo ritorno non vorrebbe dire che la gestione Allegri e’ stata un fallimento, perché non lo sarà, ma potrebbe anche essere necessaria per una scelta di Allegri verso lidi europei dato lo scarso feeling che ha con il pubblico juventino.

      • Alessandro Magno

        Non sono d accordo silvio ne galtasaray ne benfica erano ben piu forti della juve di conte solo il bayern e anche trap e capello non persero sempre con squadre ben più forti della juve capello perse con liverpool e arsenal e aveva una juve stellare trap anche. Una per dire amburgo. Ma purtroppo capita a volte di perdere lo so. Certo non si può dire ad oggi risulrati alla mano che conte in europa ha fatto meglio di allegri. In italua si in europa no. Per quamto riguarda allegri a me non pare desideroso di andarsene e se si fosse posto io problema pubblico non avrebbe mai firmato viste tutte le polemiche che c tano state per il gol di muntari. Quando è arrivato si che non c era alcun feeling. oggi penso che metà pubblico sia dalla sua parte rispetto agli inizi va sicuramente meglio in questo senso.

        • Alessandro Magno

          Comunque l articolo è coraggioso perché scritto in un momento in cui la juve e seconda msgari scritto qiando eravamo partiti male avrebbe avuto altre considerazioni. Xomunque io su conte scrissi qui che ci voleva lui adfirittura ipotizzavo con perinetti e questo ben prima che conte firmasse e nel mimento che marotta sembrava pensare a mazzarri

          • Lo sai che non ho timore di esprimere le mie opinioni. Allegri non mi e’ mai piaciuto , ne prima che arrivasse alla Juve, tantomeno ora che ne e’ l’allenatore. Con questo, e l’ho già fatto lo scorso anno , se farà bene e se porterà la Juve alla vittoria sarò ben felice di complimentarmi con lui. Questo non è ne salire , ne scendere dal carro .

  2. Alessandro Magno

    Cosa che veramente non mi è piaciuta di conte e faccio fatica a digerire è quella frase sconcia sui scudetti della juve. Quella è stata veramente una pugnalata ai tifosi detta da chi fino a prova contraria se ne era andato di sua spontanea volontà.

  3. Con la premessa che la moralità nel calcio non esiste, e cosa conta è il denaro. Un ritorno di Conte alla Juve potrebbe andare bene, come allenatore mi piace di più, ma non so se questa squadra andrebbe bene per lui.
    Io Allegri non lo vedo in Juve, troppo distaccato, al momento la Juve vince ed è vero ma con delle squadre medio basse, si vedrà più avanti quando i giochi in Champions si faranno più difficili.

  4. Ribadisco che per me l’allenatore conta meno del gruppo dirigente. Ovviamente un buon cda sa trovare l’uomo giusto.
    Un ritorno di Conte non mi entusiasma ma poi chissà…

    • L’allenatore e’ l’espressione del gruppo dirigente. Questo gruppo dirigente scelse Del Neri perché reduce dalla qualificazione della Sampdoria in Champions. L’inesperienza portò a questa scelta perché Del Neri non aveva, con poi dimostrato, ne le capacità tecniche , ne quelle mentali per guidare la Juventus e si capì dopo la prima giornata di campionato in cui dopo la sconfitta di Bari !!!!! dichiarò che a Bari si può anche perdere. L’allenatore della Juventus neppure giocando contro il Barcellona deve esprimersi in quel modo. Fatta esperienza la scelta cadde su Conte reduce da una bella gavetta , capitano di Juventus stellari e quindi con la giusta personalità per cominciare un discorso competitivo , che andò anche oltre le previsioni , con la vittoria dello scudetto il primo anno al di la delle aspettative. Io invece vedo bene un suo ritorno per plasmare ancora il mix giovani vecchi che è in prospettiva….

  5. Non dimentichiamo come se ne è andato, non proprio da uno attaccato alla maglia……

    • Torno a ripetere che le cause che hanno portato alla rottura con la Società , le sanno lui , Andrea e la dirigenza….il resto sono solo parole

  6. Una cosa va detta: questa “fuga” non mi ha mai convinta del tutto. Non dimentichiamo che la Juventus quando Conte si e’ messo nei guai la Juve lo ha sempre difeso, in tempi precedenti, con quel tipo di “imprevisto” sarebbe stato liquidato in 24 ore.
    Per io’ o Conte e’ un pazzo o e’ andata diversamente da come vogliono dare ad intendere.

  7. Io spero che Conte non torni uno legato alla Juve non fà e dice quelle cose, come fece lui l’ ultimo anno da noi, ci sono tanti bravi allenatori in circolazione Di Francesco, Sarri, Sousa,Giampaolo ecc. ecc. io credo che sia il manico quello che conta il resto è solo una conseguenza.

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