Con Ben Arco Lubrano Leomina Roberto Fuorirosatv e Toto
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Capello dice: “C’è un’involuzione del sistema di gioco, ci sono squadre che stanno facendo benissimo, come Verona e Atalanta che hanno riportato ad una idea di calcio all’italiana, con marcature a uomo e pressing, che stanno creando problemi anche alle grandi. Copiano Guardiola ma quello del Barcellona, che aveva dei fuoriclasse. Oggi però è diverso anche lui”. È vero che son tonto xrò x favore, qualcuno provi lo stesso a spiegarmi. Come… Verona e Atalanta che giocano un calcio bellissimo hanno riportato un’idea di calcio all’italiana con marcatura a uomo e pressing? E cercano di copiare il Guardiola di Barcellona? 🤷. Come si dice dalle mie parti…chi c’è capisce è brau.
Germano nel topic precedente hai parlato di inter come la più forte del campionato, permettimi allora la domanda:
secondo te lo è anche quando non vince e va in processione col fino dentro lo spogliatoio dell’arbitro per far casino e minacciarlo ❓
col parroco..
Sì, x me come rosa è la più forte e visto che hanno anche continuità della conduzione tecnica, hanno l’obbligo di vincere. A noi dicevano che dopo tanti scudetti avevamo l’obbligo di vincere la Champions. Se poi si buttano via con condotte come quelle di domenica, è un problema loro. Buonanotte.
Barone e Antony
Anche lo zio interista è intervenuto sulla questione Conte-Oriali e ovviamente ha detto di essere d’accordo con Conte, aggiungendo che ritiene la protesta giusta perché aveva ragione sugli episodi, ma non d’accordo nei modi, perchè Conte deve saper resistere anche a queste pressioni.
Chi invece secondo quanto scrive il “Giornale” l’ha fatta fuori dal vaso è Oriali, in un articolo del quotidiano milanese oggi è scritto testualmente:
“Dice la battuta che quest’anno sia entrato in campo più di Eriksen e non certo per battere le mani. Il Piper, di nomea calcistica, è componente dello staff azzurro di Mancini: possibile non riesca a ricordare il doppio, e significativo, ruolo? Vero che ha sempre avuto questo vizietto, fin dai tempi di Mourinho.”
Alla fine dei giochi staremo a vedere in che modo decideranno di sanzionare questa strana abitudine, un comportamento assolutamente deprecabile per chi ricopre un ruolo importante anche nella Nazionale di Mancini. Senza dimenticare la sentenza del 2006 del Tribunale di Udine con la condanna a 6 mesi di reclusione con la condizionale per furto e ricettazione nella vicenda del passaporto falso di Recoba, dopo tutto si sa che la biscia cambia muta ma non il vizio e più passano gli anni, come massimo diventa un biscione ma sempre serpe resta.
Ma quel vizietto di andare in processione fin dentro lo stanzino degli arbitri lo hanno sempre avuto…iniziando da Giacinto(pace all’anima sua).
Ora invece lo fanno pure a cielo aperto con e senza anestesia.
Barone,
del vizietto di andare col parrucco in testa in processione ..ops.. volevo dire col parroco in testa… ho chiesto anche a Germano che ne pensava visto che lui è uno di chiesa e di processioni se ne intende 😛
Azz, ma come pure quando si leggeva quassù…hanno preso McKennie facendo occupare un posto a un extracomunitario…si poteva prendere Suarez, oppure del pacco che ci aveva rifilato il Barça con lo scambio Pjsnic-Arthur.
Buona serata
Nel profluvio di chiacchiere fiorite qui ultimamente (me ne assumo per la mia parte la responsabilità), non si è parlato molto di campo.
Nel quale è successa una cosa importante in tema di assetto.
Nelle ultimissime partite infatti il neofita Pirlo pare abbia capito che il centrocampo a due non reggeva l’urto degli avversari.
Chi impara dai propri errori è un uomo intelligente, perciò l’ottimismo non è campato in aria.
Luigi,
Kulu 20, McKennei 22, Chiesa 23, Artur 24, sono nuovi alla juve;
Benta 23 e Rabiot 25 sono ancora giovani,
ruotano tutti intorno al centrocampo…
Pirlo è allenatore intelligente, il dinamismo e la Juve camaleontica, come scriveva anche Benedetto, sono variabili oltre qualsiasi tipo di modulo…, è sempre la famosa amalgama… se la trovi puoi giocare anche con il 555 di oronzo…
La squadra tipo se vuoi essere imprevedibile non esiste…
Essere imprevedibili davanti è fondamentale, e la Juve lo sta diventando.
IL MESE DELLE RIPARAZIONI E FLOP A GO GO
Gennaio mese del Lupo, come lo definiva Carlo Magno (non questo del blog) nell’ottavo secolo. Mese del ghiaccio, come lo chiamano nei paesi anglosassoni. Ma soprattutto mese del calciomercato invernale.
Il cosiddetto “mercato di riparazione”, proprio perché i club hanno la possibilità di correre ai ripari dagli errori commessi durante la prima parte di stagione.
Nella storia del calcio italiano ci sono stati tanti colpi memorabili in questo intenso mese di trattative, basti pensare all’acquisto di Thiago Silva da parte del Milan o a quello di Davids della Juventus.
E poi ancora Candreva alla Lazio, Jorginho al Napoli, Nakata (determinante per lo scudetto del 2001) e Nainggolan alla Roma, Brozovic all’inter e Salah alla Fiorentina.
A tanti acquisti top sono però corrisposti altrettanti (e forse anche di più) clamorosi flop.
Una bella carrellata dei “bidoni invernali” degli ultimi anni è proprio quello che serve per mettere in allerta i grandi club della Serie A.
Partendo dalla Juve non si può non citare una coppia goal tanto mortifera sulla carta quanto inefficace sul terreno di gioco.
Correva l’anno 2013 quando la Juve di Conte, alla ricerca di un attaccante d’esperienza, individuò in Nicolas Anelka il profilo perfetto.
Il francese, svincolatosi dai cinesi dello Shanghai Shenhua, giocò la miseria di 3 partite in bianconero tra campionato e coppe, non riuscendo mai a trovare la via della rete. Concluse la stagione con uno Scudetto, non certo però conquistato per merito suo.
Anno successivo, stessa necessità per i bianconeri, stesso epilogo. Stavolta l’acquisto invernale fu Pablo Daniel Osvaldo, arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Southampton.
Tre reti, due in Europa League e una in campionato alla sua ex squadra, la Roma, e biglietto di ritorno per l’Inghilterra messo in tutta fretta nel taschino. Due anni dopo Osvaldo decise di intraprendere la carriera di cantante, con risultati opinabili…
A Milano sponda nerazzurra.
Senza considerare i vari Shaqiri, Kuzmanovic, Cedric Soares e Lisandro Lopez, ci si concentra sull’anno 2015, quando ad Appiano Gentile arrivò dall’Arsenal in prestito Lucas “Prinz” Podolski. Un attaccante sempre prolifico in carriera, ma che all’inter fallì miseramente: 18 partite disputate, appena una rete messa a segno, contro l’Udinese.
Venne rispedito a Londra dopo appena sei mesi, salvo poi trasferirsi prima al Galatasaray e poi al Vissel Kobe, in Giappone.
Da un tedesco a un danese: presentato alla Scala di Milano tra le enormi aspettative di tecnico, società e tifosi. È Christian Eriksen il flop invernale più recente in casa nerazzurra.
Collocazione tattica, ambientamento, lingua, e chi più ne ha più ne metta, ma il rendimento del danese con la maglia dell’inter rimane sempre sotto la soglia della sufficienza.
Da grande colpo a colpo “a salve” il passo è stato tremendamente breve, tanto che Marotta sta cercando di venderlo a mezza Europa.
Vado a spulciare, e in questo caso devo dare ragione a chi tanto criticava il Conte juventino, noto che sia nella Juve prima e nei nerobleau poi ci sia sempre la competenza capricciosa dell’attuale allenatore interista.
(Mi zio)
Buongiorno ☕
Ben
Mi ha colpito molto il racconto di Toto, ieri sera, di quando era a Boston e quello che potrebbe succedere a uno juventino con una maglietta della Juve in giro a Napoli.
Lo posso testimoniare io quaggiù, non a Roma ma un poco più giù…se sei da solo ti fanno il circolato.
Hai detto bene tu Ben, a Torino non frega niente a nessuno se vai in giro con la maglietta del Napoli.
Buona giornata
Ps
Ben
Spero che sei riuscito a dormire
Benedetto ho visto la “bomba”..
Speriamo tutto ok
Un abbraccio.
P.s un saluto a Gianni
RENATO CAZZANIGA
Continua la crisi del colosso Suning e investe in pieno la squadra dello Jangsu, la formazione cinese che aveva vinto la super league ed era orgoglio del colosso di Zhang.
I giocatori stranieri della squadra e l’allenatore non si sono presentati alla ripresa degli allenamenti.
La causa sono gli stipendi non pagati da tre mesi e il taglio agli ingaggi come riconosciuto da una legge del governo cinese.
Giocatori come Eder e Miranda preparano il loro ritorno in Europa anche a causa del tetto agli ingaggi imposto.
L’allenatore dello Jinaagsu si è rivolto alla Fifa ma la situazione è complicata.
E adesso anche l’inter si preoccupa vedendo che l’analoga squadra cinese non ha ricevuto gli stipendi.
Ed è solo l’ennesimo segnale di crisi, dopo il caso Hakimi per il quale Marotta ha chiesto la dilazione di pagamento delle rate del cartellino; e il Procuratore di Eriksen che ha chiesto sei milioni di euro; e ci sono gli stipendi dell’Inter da pagare. Dall’estate lo stesso Zhang ha annunciato ristrettezza sul mercato e adesso in quello di gennaio l’inter non può acquistare nessuno ma solo vendere.
E anche l’uscita di Champions anticipata ha portato l’ennesima pesante perdita economica a un quadro già fosco a causa del coronavirus.
Suning sembra voler cedere l’inter al fondo BC Partners ma ancora non si hanno notizie certe.
Sembrano davvero lontane le esclamazioni di Zhang che dichiarava di voler schiacciare tutti e di portare l’inter sul tetto del mondo.
Adesso pare più probabile la sua uscita dal mondo del calcio quantomeno da quello italiano con l’inter.
Probabilmente la causa principale è stata la pandemia mondiale che ha ridotto enormemente gli introiti del gruppo di Zhang.
I tifosi nerazzurri iniziano a preoccuparsi non sapendo quale sarà il futuro della propria squadra che dopo Moratti è passata in proprietà cinese per ben due volte ma non trova ancora una sistemazione definitiva.
(dal web)
Ovviamente pare che i cinesi smentiscono tutto, la squadra cinese in Cina gode ottima salute e che qui in Italia c’erano accordi per il pagamento degli arretrati a febbraio prossimo.
Buona giornata
Ieri un amico juventino di watsup mi ha mandato questo pezzo che mi piace riproporre:
Si nascose sotto il letto quando un gruppo di uomini entrò ed uccise suo padre Guillermo. Cuadrado era piccolissimo, aveva solo 4 anni, ma ebbe la forza di nascondersi.
Gli assassini del padre non furono mai consegnati alla giustizia e fu costretto a crescere rapidamente.
Sua madre fu costretta a lavorare giorno e notte per badare a lui, Marcela fu costretta a trascinarlo con sé a lavorare in gelateria e dopo la scuola, lo portava con sé al mercato in cui vendeva banane. Il piccolo Cuadrado aveva il compito di lavarle ed imballarle.
La morte del padre lo segnò particolarmente, ma l’amore della nonna e sopratutto della madre gli diedero la forza di reagire: “Mia madre ha fatto anche da padre”.
Juan viveva in un quartiere in cui si spacciava e le guerre tra bande locali era all’ordine del giorno. Lui però riuscì a trovare del tempo per vivere la sua infanzia e giocare a calcio, in cortile, con i suoi amici.
A 13 anni fu chiamato dall’Atlético Uraba. Una stagione impressionante che gli diede poi la possibilità di approdare al Medellin nel 2008.
Nel 2011 si trasferì Udine ed il resto è storia. “Vedere il suo sogno diventare realtà mi ha reso la mamma più felice del mondo. Ora stiamo recuperando il tempo che ci siamo persi quando Juan era più piccolo”.
Trovo questa storia molto interessante
Grazie Antonio, non la conoscevo.
Una vita iniziata drammaticamente ma che ha finito per sorridergli. Grande Panita, imprescindibile dentro e fuori dal campo.
PIRLO IN CONFERENZA
JUVENTUS-SPAL Coppa Italia
«Ci sono tante insidie, affrontiamo una squadra di Serie B sulla carta. Ma se guardiamo i campionati esteri ci sono state delle brutte sorprese. Il Bayern è uscito con una squadra di Serie B, lo stesso Real Madrid con una squadra di Seconda Divisione. Bisogna pensare che sarà una partita difficile. L’obiettivo principale è passare il turno e servirà la massima concentrazione. Loro stanno facendo un ottimo cammino in campionato e in Coppa Italia»
«Sono un’ottima squadra a cui piace giocare a calcio. Giocano con tre difensori, a volte tre attaccanti di cui due mezze punte. Sono difficili da andare a prendere, stanno facendo bene in campionato e anche in Coppa come ha dimostrato la partita col Sassuolo. Dovremo essere al massimo per non andare incontro a brutte figure»
«Riposerà di sicuro Bentancur perché ha giocato tutta la partita col Bologna con un buco nel piede. Abbiamo dovuto mettere tre punti dopo un minuto. Non è stato detto ma ha fatto un grande sacrificio. C’è da riassorbire questa contusione. Riposerà magari qualcuno che ha giocato domenica. Mentre dall’inizio giocheranno De Ligt-Demiral, per il resto avremo una squadra molto competitiva»
«Si può sempre migliorare. Abbiamo grandi margini e grandi giocatori. Finalmente spero di avere tutta la rosa al completo. Potremo lavorare su tutti i concetti, non siamo mai stati al completo dall’inizio della stagione. A ranghi minori siamo riusciti a fare qualche passaggio per lavorare tutti insieme, ma abbiamo la qualità in campo per migliorare nel possesso»
BILANCIO – «Sicuramente positivo. Potremmo avere qualche punto in più ma venendo da una stagione faticosa come quella dell’anno scorso qualche battuta d’arresto era normale. Ma siamo in lotta su tutto e possiamo arrivare in fondo»
SZCZESNY – «Non lo so se sia nel miglior momento della sua carriera. Sta dando grande fiducia e sta facendo grandi prestazioni e di questo siamo molto soddisfatti. Sappiamo che può ancora migliorare perché è un portiere a livello mondiale»
BUFFON – «Domani torna Gigi, ha avuto un problemino che è risolto».
Buona serata
SECONDO COMAMDAMENTO
Sono passate diverse settimane ma nei corridoi della Procura Federale riecheggiano ancora le parole blasfeme presuntamente pronunciate da Gigi Buffon durante Parma Juventus dello scorso 19 dicembre.
Secondo il referto Buffon avrebbe animato il suo compagno Portanova dicendogli: “Porta! mi interessa che corri Porc..D..cane ecc”.
Il giudice sportivo non avendo potuto verificare con sicurezza che la voce peccaminosa fosse quella di Buffon non aveva inflitto sanzioni.
C’è da dire che non sarebbe la prima volta che sul volto di Gesù cade una lacrima nel momento in cui il nostro Gigi apre bocca sul rettangolo verde, ma dopo aver avuto Sarri non ci facevamo più caso.
Il portiere, in sua difesa, assicura di aver detto: “Porta! Te possino, sembri il mio cane!”.
I procuratori federali però non sembrano convinti della versione di Gigi e ritengono opportuna una profonda investigazione. Il fatto è ritenuto grave, probabilmente perché la bestemmia è stata proferita nell’imminenza del Santo Natale ed il portiere verrà portato davanti al Tribunale Federale Nazionale dove dovrà dimostrare la sua innocenza.
Una volta condotto al cospetto dei giudici a Buffon verrà chiesto di bestemmiare una o più volte, così da poter confrontare la sua voce con quella dell’audio della partita. Il rischio squalifica è concreto, ma approfittando della riconosciuta magnanimità del Tribunale dell’Inquis…ops, della Federazione, si potrebbe patteggiare una sola giornata, con 10 Padre Nostro, 5 Ave Maria ed un Atto di Dolore.
In bocca al lupo Gigi e…la prossima volta tira una “maremma”!
Passano al setaccio tutto quando c’è la Juve di mezzo…maremma maiala…e mo qui me se ‘ncazza pure Allegri!
Ciao Kris
Ahahahah,
Buongiorno Barone!