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I RICORDI DEL BARONE NON SONO PIZZA E FICHI
25 Maggio 2006
Passaporti falsi: patteggiano Recoba e Oriali
UDINE, 25 maggio 2006 – Il Gip del Tribunale di Udine, Giuseppe Lombardi, ha accolto la richiesta di patteggiamento dell’attaccante uruguayano dell’inter, Alvaro Recoba, e di Gabriele Oriali, responsabile dell’area tecnica della società nerazzurra, infliggendo la pena di sei mesi di reclusione ciascuno (sostituita con una multa di 21.420 euro) per i reati di concorso in falso e ricettazione. I patteggiamenti sono stati definiti nell’ambito dell’inchiesta sulle procedure seguite per far diventare comunitari giocatori che invece, nella realtà, non avevano antenati in Europa. Nell’inchiesta, divisa in vari filoni, sono coinvolte 31 persone, fra le quali 12 calciatori.
Oltre al concorso in falso per l’assenza di antenati in Europa, a Recoba e Oriali l’accusa contesta il reato di ricettazione relativo alla patente italiana ottenuta dal calciatore uruguayano, che faceva parte di un gruppo di documenti rubati negli uffici della Motorizzazione di Latina.
Buongiorno ☕
Gioele
In riferimento al tuo sulla data “storica” del 23 giugno 2006 su quello che poteva essere la sentenza di quel 2006 se certe inter-cettazioni fossero state considerate con certosina attenzione e a tempo debito, l’inter sarebbe stata retrocessa almeno in serie B, e la storia di quei “trionfi” nerazzurri sarebbe dovuta essere riscritta e sicuramente ricorretta la “traiettoria” agonistica della Juventus.
A pagina 57 della lunga e articolata relazione di Stefano Palazzi espone il club nerobleau a una clamorosa figuraccia…senza se e senza ma.
E poi gli incappucciati venivano a parlare di lezione di morale.
Ma li mortè!
Barone
Dopo la farsa del 2006 nessuno si domandò se in quel tritacarne che fu il processo sportivo sarebbero dovute finire altre squadre. Nessun disgusto nei confronti delle presunte vittime del sistema, l’inter che aveva patteggiato per i passaporti falsi, inter-cettata nelle telefonate in cui Facchetti chiedeva informazioni su un arbitro designato e rassicurava (testuali parole sentite nei TG): “tranquillo le tessere sono tutte pronte”, di quali tessere parlava?.. l’inter la più marcia di tutte con i suoi bilanci truccati, le plusvalenze fittizie, il doping, le false fideussioni, non compare in nessuna delle centinaia di migliaia di inter-cettazioni, l’inter mai nominata sugli organi d’informazione, sarà stato forse perchè la maggior parte dei giornalisti più noti è interista o forse perchè sarebbe stata scoperta la più grande impresa di spionaggio industriale operante in quegli anni, con le inter-cettazioni partite subito dopo la morte di Umberto Agnelli e i vertici dell’inter (guarda caso vertici Telecom) che mettendo sotto controllo i telefoni di Moggi e Giraudo e di molti appartenenti alla Lega avevano come obiettivo quello di annientare la concorrente più forte nella lotta per lo scudetto.
Germano
Al goal di Benzema prima che venisse convalidato ho scritto su fb: il navigatore ai piedi di Pogba.
Un passaggio verticale di una precisione di alta classe.
Polpo “maledetto”!
Il calcio del popolo finanziato dai ricchi
“C’è una squadra che sembra essere pronta a fare razzia, il Psg. I francesi sono intenzionati a vincere in Europa e per farlo sono pronti a non badare a spese sbaragliando la concorrenza.
Il primo colpo è stato Georginio Wijnaldum centrocampista olandese che dopo cinque stagioni con la maglia del Liverpool è passato a Parigi firmando per tre stagioni fino al 30 giugno 2024. Dopo il rinnovo per Neymar (a 36 milioni l’anno), a Wijnaldum è stato garantito lo stipendio di 9 milioni a stagione.ù
I parigini, hanno poi chiuso per Donnarumma a cui andranno tra i dieci ed i dodici milioni a stagione e trattano Hakimi per una cifra vicina ai 70 milioni con otto milioni di euro di ingaggio.
Infine, occhio anche a Sergio Ramos che si trasferirebbe pure lui a Parigi per soli 15 milioni di euro a stagione.
INFINE RONALDO – c’è poi da analizzare la situazione legata a Cristiano Ronaldo. Il portoghese potrebbe, infatti, lasciare Torino ed andare al Psg per sostituire eventualmente Mbappè, se andasse al Real Madrid. Per lui pronto un contratto da circa 30 milioni di euro, con circa 25 per la Juventus o qualche scambio da ipotizzare.
Ronaldo, soprattutto se ci forse, Sergio Ramos sarebbe molto interessato ad un eventuale cambio.
La somma, comunque è semplice, solo in questa sessione, il Psg ha speso in rinnovi annui una cifra pari a oltre 50 milioni di euro, che potrebbe addirittura avvicinarsi a 100 se tutti gli acquisti andassero in porto.
Un esborso enorme alla faccia del fair play, cosa che evidentemente non interesse più a nessuno. Del resto sappiamo tutti chi si trova all’Eca ora e certe risposte ci vengono molto semplici.”
(TuttoJuve)
Gioele
Il presidente del PSG è anche presidente ECA e vicepresidente Uefa…45 milioni per Ramos per 3 anni… non male.
Questo è il calcio “popolare” di Ceferin.
Oppure noi non abbiamo capito nulla. Forse(il forse è d’obbligo).
Vero Max, ma soprattutto dove l’ha fatta passare. Palla a girare come quando si calcia una punizione dal limite. Ricordo un assist del genere di un giovanissimo Marchisio contro il Napoli a Torino nel ritorno del campionato di serie B dove vincemmo se non sbaglio x 3-1.
Germano
1-1 andata a Napoli Del Piero
2-0 a Torino Camoranesi, Del Piero
Ciao
L’assust fu x Del Piero o Camoranesi?
L’assist
IL PETROLIO CURDO DI MORATTI
La Guardia di Finanza mette i fari sulla Saras, società di cui Massimo Moratti, ex proprietario dell’inter, è presidente.
Nella mattinata odierna, infatti, la GdF ha acquisito documentazione presso la sede di Sarroch, in provincia di Cagliari.
Il tutto parte da un mandato della Procura Distrettuale di Cagliari nell’ambito delle indagini relative all’acquisto di petrolio di origine curda.
Lo rende noto la stessa società tramite un comunicato: “Saras ha come sempre fornito piena collaborazione alle indagini e ribadisce l’assoluta fiducia nella rapida attività dell’autorità giudiziaria, volta a chiarire prontamente la posizione della società in merito all’iniziativa investigativa”.
In culo alla balena (ho fiducia nella balena e il suo mal di pancia).
Il 16 maggio 2006 la nomina di Guido Rossi a commissario della figc, con il giornale rosa di Milano ad aprire le danze con un titolone che è tutto un programma:
“Al potere un vero tifoso interista che evita il caffè al bar bianconero”.
“Un interista al potere: proprio vero che il calcio italiano intende voltare pagina…”.
Tra il 1995 e il 1999 Rossi è stato consigliere d’amministrazione dell’inter e come scrisse la GdS “Guido Rossi ha sempre seguito con costanza le vicende della squadra e quelle della società anche quando non ha più avuto una veste ufficiale, soffrendo in tutti questi anni come Moratti e gli altri milioni di tifosi, al punto da cancellare dalle sue abitudini il caffè in quel tale locale sotto la sua abitazione perche stufo, si racconta, di essere preso in giro dal barista di fede juventina”.
A rileggere dopo 15 anni queste pagine appare sempre più chiaro che il calcio italiano non stava voltando pagina cercando giustizia e verità su quanto era accaduto ma una sorta di rivoluzione giacobina con un interista al potere che interpretava gli eventi e i media che anticipavano le “sentenze” prima ancora di capire con certezza quali fossero le accuse, con Moratti a dichiarare che durante tutto quel periodo non sentì mai l’amico Guido Rossi, ma come ovvio non ce ne sarebbe stato alcun bisogno perché con Rossi era come se al vertice della figc ci fosse stato Moratti stesso in persona. Tutto questo allora non fu un problema per nessuno, così come non lo è mai stata la questione più importante: la colonna infame di calciopoli, lo scudetto del 2006 assegnato all’inter.
Si Gio, ma ci sarebbe da dire altro.
Emblematicamente, dal 2008 entra come “consigliere” in Fiat fino al 2011,dopo aver tolto due Scudetti alla Juve. Dal 2011 in Consob entra nel consiglio “etico)”. Un mager quotato se elencassi anche i precedenti del 2006.
Ne vogliamo parlare?
Raccapricciante. Come mai non gli hanno proposto di fare anche il presidente?
Tino,
non dimentichiamo che siamo il Paese di “Arlecchino servitore di due padroni”, sarebbe stato l’interprete più adatto a rappresentare le due tradizioni della “Commedia italiana” di Carlo Goldoni, quella degli intrecci e quella degli interpreti “consacrati” al ruolo.
Consiglio etico.
Mah!
MAGARAAAAA
La Juventus sarebbe tra i club interessati all’acquisto del cartellino di Luis Alberto, centrocampista spagnolo classe 1992 attualmente in forza alla Lazio. Come riportato da “Il Messaggero”, la Lazio chiederebbe 60 milioni di euro per il cartellino del giocatore, accostato anche al Milan ed al Real Madrid. I bianconeri, però, potrebbero tentare la via di uno scambio con Arthur, giocatore che piace molto a Sarri, anche se l’ingaggio da 6 milioni di euro a stagione del brasiliano potrebbe essere un ostacolo insormontabile nel far decollare la trattativa.
(TuttoJuve.com)
Difficile che ci caschi Lotito…🤔
Max, mi sono sbagliato. Non è quella la partita. Non ricordo quale ma ho in mente Marchisio che fa un grande assist come quello di Pogba.
L’assist più bello dell storia calcistica che si possa ricordare come tale è la rovesciata di Del Piero per Trezeguet…mitica!
Tranfaglia
A proposito di etica ci sarebbe un caso ancor più grave, quello della Sarlux, del gruppo Saras – Moratti che produce elettricità ricavandola dagli scarti petroliferi più i
nquinanti ed è palesemente stata creata per lucrare sul “regime Cip6”. Un balzello ben nascosto nelle nostre bollette della luce all’interno della voce`”spese per oneri di sistema”, soldi finiti nelle casse delle aziende che hanno stipulato negli anni passati le convenzioni Cip6, destinati alle aziende che effettivamente producono energia da fonti rinnovabili, che con l’aggiunta della dicitura “assimilate” sono finiti però anche in quelle che utilizzano impianti di cogenerazione e altri processi produttivi compresi gli scarti di lavorazione delle raffinerie con il conseguente impatto ambientale della combustione di centinaia di tonnellate l’ora di scarti petroliferi che dovevano essere smaltite a caro prezzo. Costi di gestione che nel 2001, dopo aver costruito ex novo una centrale elettrica che bruciasse gli scarti di lavorazione della loro raffineria di Sarroch e l’unica concessione ventennale per impianti ad energia “assimilata” alla rinnovabile, con il 6% aggiuntivo sulle bollette della luce si sono trasformati in fonte di ricavi aggiuntivi. Così mentre nel 2006 le prime pagine dei quotidiani si occupavano dello “scandalo del calcio truccato” ce n’era in atto un altro certamente molto più grave, oltre quello ambientale il danno all’economia nazionale di chi stava comprando gli scudetti e le coppe anche con i soldi di tutti gli italiani.
Si ne ero a conoscenza. Ju29ro fece un trattato all’epoca. E continuiamo a pagare ste cose. L’altra cosa eclatante è che Moratti nonostante queste manegge,e queste aderenze per ottenere privilegi, era in mutande, nel vero senso della parola. Sempre ai limiti dell’argine.
Boh
A proposito di mutande…
Ecco i prodi salvatori delle casse interiste pro azionariato popolare.
Ci sono anche noti giornalai, i quali andranno evidentemente “centellinati”/ponderati quando parleranno (male)di altre squadre, una in particolare….. la nostra Juventus
Beppe BERGOMI, Enrico BERTOLINO, Andrea BOCELLI, Stefano BOERI, Paolo BONOLIS, Alessandro CATTELAN, Claudio CECCHETTO, Valerio DE MOLLI, Gianfelice FACCHETTI, Fabio FOGNINI, Massimo GALLI, Peter GOMEZ, Tommaso LABATE, Giancarlo LEONE, Gad LERNER, Luciano LIGABUE, Maurizio MANNONI, Enrico MENTANA, Pietro MODIANO, Michele MOZZATI (Michele), Mario NAVA, Roberto NICASTRO, Enrico PAZZALI, Max PEZZALI, Mariangela PIRA, Antonio POLITO, Giacomo PORETTI (Giacomo), Gianni RIOTTA, Enrico RUGGERI, Gabriele SALVATORES, Sergio SCALPELLI, Pietro SENALDI, Michele SERRA, Beppe SEVERGNINI, Giovanni STORTI (Giovanni), Marco TARQUINIO, Flavio VALERI, Roberto VECCHIONI, Antonio VERSACE, Luigi VIGNALI (Gino).
🙄🤔
Si quel balzello c’è ancora, alla richiesta di chiarimento delle voci sulla bolletta di solo consumo elettrico (non ho gas metano) mi hanno risposto che quell’addebito, come i ratei obbligatori del canone rai, è una tassa governativa presente nelle fatture di tutti i fornitori di energia elettrica.
Moratti non credo che abbia rimesso soldi con l’inter, l’ha lasciata piena di debiti rifilando il il pacco ad altri che a loro volta l’hanno rifilato ad altri e così via, insomma la solita storia delle scatole cino-milanesi.
Potere è mentire, mentire è potere (il ratto delle sabine, G. Rossi)
E mo mi tirate per i capelli. Se avete voglia di icazzarvi leggete, se no passate oltre.
Dal web:
Nell’estate 2005 (come già detto in tante occasioni) vendita fasulla dei diritti di sfruttamento del marchio Inter in modo da consentirle di truccare i bilanci per 158 milioni di Euro;
si ricorda che non avrebbe potuto partecipare al campionato 2005-06 (quello dello scudetto fittizio); ma Guido Rossi (toh, guarda chi c’è, sempre questo ex dirigente nerazzurro che assegna gli scudetti!) della COVISOC riammette l’Inter ed addirittura concede uno sconto (ricapitalizzazione di soli 40 milioni e non di 158, con decurtazione del 75% del malloppo).
In correzione a quanto scritto su questa vicenda dal SOLE24ORE, la COVISOC è intervenuta affermando l’autonomia perfetta in cui si è mossa, e affermando anche che praticamente Guido Rossi non ha avuto molto a che fare con la vicenda.
E secondo la COVISOC noi dovremmo essere così ingenui da credere a queste cose qui.
-Dopo la condanna penale di Oriali il 25 Maggio 2006, (ricordate i passaporti falsi no?) si riaprivano nuovi scenari anche per la giustizia sportiva.
Ma lo sceriffo Guido Rossi, provvedeva ad insabbiare il tutto, consegnando il nuovo fascicolo a Borrelli solamente dopo che l’associazione “orgoglioinbianconero” aveva provveduto a denunciarlo per omissione di atti di ufficio alla procura della repubblica di Roma.
-Nel corso dello scandalo cosiddetto “Moggiopoli”, giungono a Guido Rossi da tutta l’Italia segnalazioni su comportamenti illeciti tenuti da altre squadre (Inter, Milan, Roma, Lazio, Parma ecc.).
L’argonauta (definizione data da Della Valle) decide di perseguire penalmente chi segnala tali comportamenti perchè “INTRALCIA IL LAVORO DELLA GIUSTIZIA!!!”
-Il 26 luglio 2006, dopo aver delegato lo studio dell’argomento a un comitato di tre saggi (Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesiassegna), decide di assegnare il titolo di Campione d’Italia per la stagione 2005/2006 all’Inter.
Se i tre saggi avessero detto che, comunque lo scudetto si può anche assegnare ad una squadra che retrocede, lui gli avrebbe dato ascolto?
No di certo! (anche se i regolamenti prevedono questa possibilità)
Lo scudetto e la classifica infatti possono anche non coincidere.
Per esempio una squadra può vincere lo scudetto e fallire la settimana dopo.
L’iscrizione al nuovo campionato non sarebbe più possibile, ma lo scudetto dovrebbe rimanere sulla maglia di chi lo ha vinto.
La squadra sarebbe retrocessa per esempio in C, ma con lo scudetto sulla maglia.
Persino l’UEFA vuole solo la classifica, e non vuole sapere chi è il vincitore.
All’UEFA bastano i nomi da iscrivere ai tornei Europei.
I tre saggi avrebbero potuto prospettare 20 ipotesi diverse, ma indovinate quale avrebbe scelto il mitico Guido?
Lo scudetto di legno sulla maglia dei nerazzurri! è chiaro no!?!?
-Prima ancora delle sentenze sportive DEFINITIVE di calciopoli, il signor Guido Rossi aveva già assegnato lo scudetto all’Inter, sua squadra del cuore.
-Il signore in questione è anche stato avvocato per Inter Milan e Juventus sulla faccenda dei diritti televisivi.
-Dobbiamo parlare della telecom? e dei rapporti tra l’Inter e la telecom? e della telecom sponsor del campionato Italiano?
Guido Rossi è stato alla Telecom molte volte. (anche ALLA GUIDA non faceva mica l’usciere!)
-Abbiamo anche detto che nel 2003 è stato avvocato di Cesare Geronzi, presidente di Capitalia, a seguito degli scandali Cirio e Parmalat.
Va anche detto che Capitalia è il maggiore creditore di Telecom, e Telecom è stata almeno fino a poco tempo fa, un oggetto della lobby Tronchetti-Moratti (Capitalia possiede metà della Roma (49%)).
Insomma ci siamo capiti no?
-Durante il ritiro della nazionale Italiana in Germania (mondiali 2006), durante un’intervista il difensore Fabio Cannavaro ha preso le difese della sua squadra di club (JUVENTUS) e dell’ex-dirigente Moggi, ed ha sottolineato anche la faziosità delle intercettazioni.
Il signor Guido Rossi si è recato in fretta e furia in Germania a fare quello che si fa in un qualunque paese dove c’è una dittatura: zittire chi non è d’accordo oppure sottometterlo.
Il giorno dopo infatti Cannavaro corregge le dichiarazioni del giorno prima, e viene costretto a dire le solite panzane: chi sbaglia deve pagare, ecc ecc
(frase se vogliamo anche giusta, ma perché l’Inter non paga mai?)
CONCLUDIAMO DICENDO CHE QUESTO SIGNORE E’ SICURAMENTE UN GRANDE PROFESSIONISTA.
MA CHE QUESTO SIGNORE CI VOGLIA FAR CREDERE NELLA SUA IMPARZIALITA’ E’ PURA FOLLIA.
LA MALA FEDE NON CONTA, QUI A RILEGGERE TUTTO IL CURRICULUM CI SONO CONFLITTI D’INTERESSE A PIOGGIA.
DOV’E’ L’IMPARZIALITA’ NEI COMPORTAMENTI TENUTI NELLA VICENDA CALCIOPOLI?
COS’E’ UNO SCHERZO?
NON SOLO, MA IN UNA TRASMISSIONE DI TELENOVA DI NOVEMBRE 2006 (TV LOCALE), VIENE INTERVISTATO.
QUESTO SIGNORE IN QUELLA OCCASIONE SI E’ PERMESSO, SENZA PROVE, DI TIRARE FUORI LA PARTITA DELL’UDINESE CON LA JUVENTUS NELLA STAGIONE 05/06.
A SUO DIRE IL GIOCATORE DELL’UDINESE IAQUINTA, NON AVREBBE GIOCATO QUEL MATCH PERCHE’ PILOTATO DA MOGGI (ALL’EPOCA DIRIGENTE DELLA JUVENTUS).
ORA CHE LUI VENGA SENZA PROVE, A PARLARE DI PILOTAGGI VARI, FRANCAMENTE E’ UNA VERGOGNA!
CITANDO LUCIANO MOGGI:
“GUIDO ROSSI HA FATTO QUELLO CHE DOVEVA FARE ED E’ TORNATO ALLA CASA MADRE”.
IL RESTO SONO CHIACCHIERE!
Me coj….. Cmq sicuramente qualcosa ricordavate, ma così, tanto per precisare che hanno combinato i lugubri.
Ah
Tratto da museo anti Inter.
Web
Storia della colonna infame dei prescritti, l’inter-vista a Telenova non la conoscevo.
Proprio così, e noi in questa FIGC nefanda ci stiamo ancora. Una eventuale e magari anche provvisoria uscita, motivata per benino sui media, avrebbe messo la FIGC in difficoltà, ma sai, pensa che Rossi poi è approdato in Fiat, una vera sindrome di Stoccolma o un inchino ad interessi superiori.
Violentata, punita per nulla, sputtanata. Altro che ricorsi.
Mai mi passerà.
Oriali, team manager degli azzurri.
Ho detto tutto.
Stai tranquillo che agli “anziani” juventini come noi non passerà mai.
Continuo a voler pensare in quale cerchio dell’inferno gli avrebbe messi Dante, questi personaggi. È un gioco che mi appassiona. Ho iniziato con il direttore e galoppìni vari del giornale rosa , oggi hai confezionato un ritratto ben dettagliato di Guido Rossi. Gente che ha avuto la proprio apoteosi di popolarità grazie a Farsopoli. Tutti comunque appassionatamente nel primo dei tre gironi danteschi , tra i falsi e gli intriganti. Qualcuno continuerà a ricordarli solo per questo.
Antony,
se è la stessa persona, era da poco passato alla direzione di TS, ricorderai che nella foto in testa al suo blog aveva al collo la cravatta nerazzura e i nostri memorabili scontri verbali per la sua versione edulcorata di farsopoli.
No parlo di Cannavó, Gió. L’altro allora era un suo galoppino ed è ancora tra noi. Andrà pure lui in qualche girone negli inferi, ma lui almeno ha avuto modo, con noi come guardiani, almeno a buttarsi un pó di cenere sulla testa pelata.😆😆
Per non parlare di Andrea Monti, il successore di Cannavò alla direzione del giornale che dopo aver bacchettato la difesa di Moggi per aver “graffiato la memoria di Facchetti” spiegò poi chiaramente quale fosse la loro mission:
“L’impegno per la preservazione di figure che sono importanti per la storia del calcio e dello sport italiano deve essere serissimo da parte di chi, per esempio come noi, orienta l’opinione pubblica”.
Complimentoni a chi da allora è da esempio ai propri lettori dell’ informazione libera e imparziale.
Vigilia importante per la nazionale che si prepara ad affrontare la fase dura del torneo.
L’avversario è sicuramente abbordabile, ma ha alcune buone individualità e promette battaglia col tipico atteggiamento delle squadre inferiori centrato sull’arroccamento difensivo e la possibilità di trovare un jolly nelle poche sortite offensive. Magari nei supplementari, ai quali sembrano voler puntare.
l’Italia di Mancini difficilmente rinuncerà al suo gioco che finora ha permesso di fare una bella figura ad una squadra che non può puntare su fuoriclasse.
Siamo superiori agli austriaci ma nelle partite secche la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Oggi Bonucci spiegherà che i nostri non si inginocchieranno, i tifosi sperano soprattutto che lui non si giri di culo. Basta poco per complicarsi la vita in queste sfide.
Sarebbe un vero peccato non passare il turno domani. Anche stavolta becchiamo il lato tosto del tabellone, ma la sfida con l’Austria va vinta. Poi si vedrà.
Finora non abbiamo incontrato grandi avversari, ma gli azzurri hanno il merito di aver riportato entusiasmo negli appassionati di calcio. Solo per questo sarebbe bello poter andare avanti il più possibile.
Forza ragazzi!
Ben,
Sul discorso dei giovani (under 23) sono d’accordo con quello che dici Finora non se n’é visto nessuno pronto, hanno bisogno di giocare e crescere ma non mi pare di aver visto essun predestinato. Magari sui difensori come Dragusin si puó fare un discorso diverso visto che é un ruolo con ampi magini di miglioramento legati alla maturitá, ma in generale mi per che nessuno abbia mostrato particolari doti.
D’altronde quando un giocatore é veramente forte si vede subito, indipendentemente dall’etá.
Riguardo a Spinazzola credo sia stato un peccato farlo andare via. Intendiamoci, non é Cabrini, ma quello che ci hanno dato in cambio non é che sia meglio di Spinazzola…ed alla fine quest’anno ci siamo ritrovati a giocare un sacco di partite con Frabotta, ancora peggio degli altri due.
Spero tanto che ci provino per Gosens, ma se aspettano un altro po’ finirá per costare piú di De Ligt.
NON A PECORA
Domani sera a Wembley in occasione dell’ottavo di finale contro l’Austria, l’Italia non si inginocchierà come gesto di solidarietà al movimento Black Lives Matter contro le discriminazioni, ma resterà in piedi nonostante le pressioni politiche arrivate all’indomani del match contro il Galles, quando solo in cinque – Toloi, Pessina, Emerson, Bernardeschi e Belotti -, decisero di mettersi proni al fischio d’inizio. La decisione è stata presa dal gruppo al gran completo proprio per evitare quella difformità, e sarà spiegata questa sera in conferenza stampa da Leonardo Bonucci (A tal proposito Bonucci si è preparato un pizzino che infilerà a mo’ di aeroplanino tra le due Coca Cola per spiegare, correttamente e stringatamente, i motivi della decisione unanime di non mettersi a pecora).
In ogni caso nessuna delle due squadra ha fin qui chiesto l’autorizzazione necessaria preventivamente all’arbitro. Né Austria né Italia, quindi, si inginocchieranno sotto l’arco di Wembley.
Per il fatto stesso che ci siano state delle pressioni politiche volte a far inchinare i giocatori, in quella che sarebbe stata l’apoteosi del politicamente corretto, apprezzo la loro decisione!
Tranfaglia
E pensare che ci sono tifosi juventini dalla memoria corta che esaltano chi oggi da allenatore della nazionale nel 2006 prima ancora di conoscere l’esito del processo sportivo aveva già emesso le sue “sentenze”, con accuse demenziali contro la squadra che da 12 anni dominava in Italia con queste parole:
“Nessuno di noi però si poteva aspettare che le cose fossero a questi livelli. Quanti sono gli appassionati di calcio in Italia, 40 milioni? Ci hanno preso tutti per il culo. Ci hanno preso in giro per anni, ovviamente ci sono anche società e squadre che non c’entrano niente, ma la realtà è questa… Di solito quando succedono queste cose si scala, ma sinceramente non so cosa potrà accadere visto che ogni giorno c’è sempre qualcosa di nuovo… alla luce di tutto quello che è succeso, la coppa Italia che abbiamo vinto è una coppa da apprezzare. Del terzo posto in campionato invece non parlo perchè non è giusto dal momento che i campionati non sono stati regolari”.
Vero, i campionati di serie A dal 2005 non erano più regolari perchè c’erano società come l’inter che erano fallite, società che allora come oggi continuano ad esistere grazie al meccanismo delle scatole cinesi. La Gea invece attaccata e inquisita perchè in mano a Moggi, in realtà era una società creata da altri tra cui Geronzi e da una fiduciaria vicina a Roberto Mancini (secondo Cragnotti). Mancini che cominciò la carriera di allenatore nella Fiorentina grazie a Cecchi Gori che fu poi messo anche lui fuori gioco dagli inter-cettatori.
Mancini chiamato in seguito da Geronzi sulla panchina della Lazio salvata da Capitalia, che per chiudere il cerchio finì poi ad allenare sulla panchina degli inter-cettatori.
Gioele
Come sostenne a suo tempo Piero Ostellino, certo non un talebano come me, ma un colto e misurato editorialista del “Corsera”, «Il ricorso al TAR non poteva non portare all’annullamento della sentenza del processo sportivo, che non è stato un processo ma una decapitazione. Non è possibile che un’associazione privata come la FIGC si possa dotare di un codice comportamentale che contraddice le regole del Diritto: solo il Codice Civile può giudicare uno sport che non è più tale. E un fatto di civiltà, non solo per difendere la Juventus, che non è solo un club di calcio, ma una Società quotata in Borsa».
Anche Antonio Baldassarre, un galantuomo di provate qualità, già presidente della Corte Costituzionale, avvalorò la scelta del ricorso al TAR da parte della Juventus: «La sentenza mi ha molto sorpreso, immagino perché la Juventus, in quanto società per azioni, se avesse voluto impugnare la sentenza di fronte a un giudice ordinario, probabilmente avrebbe avuto ottime chances di vittoria. Da uomo di diritto, se mi fosse stata sottoposta la sentenza di Calciopoli in sede di Corte Costituzionale, l’avrei definita del tutto sbagliata». Infine, Corrado De Biase, ex Procuratore Federale, un giurista con ottima conoscenza del mondo del calcio, dichiarò: «Se anche le accuse fossero risultate del tutto motivate, in base ai provvedimenti presi nel corso del tempo nei confronti di altre squadre, la Juventus, al massimo sarebbe stata condannata a una penalizzazione di qualche punto e a una multa».
Avevo conservato questo brano da Giù le mani dalla Juve.
Il punto saliente pero’resta un altro.
Il ricorso non fu presentato o fu ritirato. Perché? Non credo semplicemente per sbarazzarsi della triade. Moggi non era amministratore, mi sembra autolesionismo, ci potevano essere altri sistemi regolari.
Perché?
W la FIGC, e W Mancini.
Mi dirai Montezemolo baratta do la pres confindustria. Però l’hanno lasciato fare eh… Era già Srl…
Barattando
Spa, oltre me ci si mette anche il correttore calciopolaro..
COMUNQUE LO SCRIVONO IN MOLTI
La notizia è ripresa da tutti i media e sicuramente fa riflettere.
L’inter di Massimo Moratti potrebbe avere degli scheletri nell’armadio.
La Saras potrebbe avere i conti alterati e alcune operazioni di mercato di quel periodo nerazzurro avere una spiegazione diversa.
Presto per parlare di un illecito ma alcuni hanno già pagato, come la Juve ed altri hanno ottenute vittorie di cui forse non potranno mai vantarsi.
Moratti dovrà dare spiegazioni ma sopratutto dare i bilanci della società a chiunque ne voglia prendere atto.
La storia del calcio e dei nerazzurri potrebbe avere un clamoroso epilogo.
La Saras era l’inter e Moratti colui che muoveva il denaro.
Ma tutti sanno che è colpa della Juve vero?
Quello che succede anche agli altri è solo colpa della Juve vero Moratti?
Buon sabato
CARI POLITICI FATEVI I CAZZI VOSTRI
Si lo so, vorreste vederci camminare con le ginocchia a tutti…
Ognuno fa quello che sente secondo le proprie sensibilità, altro che diktat politici.
#salutamassoreta
Tranfaglia
Questi sono i 12 punti elencati dalla Juve nel ricorso al Tar del 2006.
Se hai pazienza e voglia di leggere fino in fondo, puoi forse trovare anche le risposte ai toui dubbi.
“1) Tutta la procedura svolta avanti alla giustizia sportiva della F.I.G.C. è gravemente illegittima, in quanto viziata nei seguenti atti afferenti la costituzione della Commissione di Appello Federale: – il Comunicato Ufficiale del Commissario Straordinario della Figc con cui è stato nominato il prof. Cesare Ruperto come Primo Presidente della Commissione di Appello federale; – il Comunicato Ufficiale del Commissario Straordinario della Figc con cui sono stati nominati sei nuovi membri della Commissione di Appello Federale. Si può dire che gli atti di nomina impugnati hanno inteso costituire un giudice «speciale», appositamente nominato per il processo sportivo di cui è causa, in aperta violazione dei principi generali richiamati.
2) Tutta la procedura sanzionatoria svolta avanti agli organi di giustizia sportiva della F.I.G.C. è illegittima per essere stata sottratta alla competenza di primo grado spettante, ai sensi delle norme epigrafate, alla Commissione Disciplinare. La C.A.F. e la Corte Federale hanno ritenuto di assumere la competenza per la presenza, tra gli incolpati, di dirigenti federali. Questo modo di procedere e la relativa motivazione sono errati.
3) Sono stati praticamente e irragionevolmente dimezzati i termini delle procedure per illecito sportivo, disciplinare e amministrativo, nonostante la natura della controversia e la sua complessità.
4) Si deve censurare l’indebita utilizzazione nel procedimento disciplinare sportivo di intercettazioni telefoniche acquisite in (e relative a) altro procedimento. Le intercettazioni ritenute rilevanti sono state solo una minima parte di quelle disponibili. Si è dunque operato un giudizio sulla base di una «scelta» unilaterale e parziale dei mezzi di prova, proponendo alle corti della F.I.G.C. una «verità» già preconfezionata sulla base di un preciso indirizzo; in base al quale sono state scelte le prove conformi, ed escluse quelle non conformi alla tesi accusatoria.
Le critiche e i motivi del ricorso: le sanzioni Nella seconda parte del ricorso la Juve ricorre contro la commisurazione delle sanzioni inflitte. Motivi di ricorso afferenti alla valutazione delle responsabilità della Società e la commisurazione delle sanzioni.
5) Alla Juventus è stato imputato un unico «illecito sportivo» ma non riferito, come richiederebbe la norma federale, ad uno specifico episodio di «compimento… di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara ovvero ad assicurare… un vantaggio in classifica…»; si tratta, invece, di una costruzione astratta. La Juventus non poteva essere condannata per illecito sportivo. Da ciò consegue il venir meno necessario delle sanzioni più gravi (perdita degli scudetti e retrocessione in serie B). Ma come può la Juventus avere integrato un illecito sportivo tale da alterare i risultati sportivi, se i soggetti arbitrali e federali che avrebbero dovuto porre in atto le condotte per falsare il risultato sportivo vengono su questo punto espressamente prosciolti?
6) La decisione della Corte Federale chiama la Fiorentina a rispondere di un ben preciso illecito commesso dal suo presidente onorario, ma infligge una sanzione di molto inferiore a quella inflitta alla Juventus, perchè la società risponde a titolo di responsabilità oggettiva e non diretta.Ci domandiamo se non sia questa una situazione assai peggiore e diversa da quella ritenuta per il Moggi.
7) La difesa della Società ha contestato che i comportamenti del sig. Moggi potessero essere ascritti alla Juventus a titolo di responsabilità diretta, mentre per il comportamento dei dirigenti le Società rispondono solo a titolo di responsabilità oggettiva. Moggi, pacificamente, non aveva la legale rappresentanza della Juventus. Spesso agiva come commerciante in proprio, direttamente o indirettamente tramite la GEA.
8) Una parte particolarmente grave e criticabile della decisione della Corte Federale è quella in cui si sostiene che i medesimi fatti potrebbero essere ritenuti rilevanti ad integrare sia la fattispecie dell’art. 1 C.G.S. (violazione ai doveri di lealtà sportiva), sia dell’art. 6 C.G.S. (illecito sportivo). Ma, se si vuole dimostrare la sussistenza di un illecito sportivo solo ed esclusivamente richiamando le violazioni dell’art. 1, si fa soltanto una somma di condotte antidoverose che non diventano mai un illecito, perché non si realizzano le situazioni tipiche richieste dall’art. 6.
9) La assunzione da parte della Corte Federale di decisioni di secondo grado con modalità e in un clima non rispondente ai principi che presiedono alla giustizia sportiva è emersa in termini clamorosi a seguito di dichiarazioni rilasciate da membri della Corte. Si è letto infatti di subordinazione delle decisioni della Corte Federale alle pressioni mediatiche e della piazza.
10) Il dispositivo adottato in sede di appello dalla Corte Federale della F.I.G.C. ha applicato alla Juventus un cumulo di sanzioni senza precedenti e senza alcuna possibile giustificazione. La necessaria caducazione dell’illecito sportivo, per le ragioni illustrate nei precedenti motivi, comporta necessariamente una completa revisione e riduzione sostanziale di queste sanzioni.
11) Alla applicazione di una «combinazione» senza precedenti di sanzioni, la Corte Federale e la C.A.F. sono giunte per il tramite di una motivazione specifica del tutto insussistente e che non consente all’interprete di ripercorrere l’iter logico in base al quale le sanzioni stesse sono state decise ed adottate. Si è proceduto ad un «mix sanzionatorio» del tutto immotivato.
12) La sola mancata partecipazione per due anni alle competizioni europee determina un mancato introito che può essere valutato in circa 45 milioni. Il danno economico assommerebbe a circa 70 milioni se la squadra fosse mantenuta in A e si incrementerebbe a 130 se la squadra fosse costretta a giocare in B. Si può dunque affermare che le restrizioni alle libertà economiche della Juventus sono assolutamente eccessive rispetto alla tutela dell’interesse sportivo perseguito alla regolarità delle competizioni, che poteva comunque essere assicurato con sanzioni meno eccessive.
Si chiede che l’Ecc. Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio voglia: – previo accoglimento della incidentale istanza di provvedimenti cautelari; – ed ove occorra previa rimessione alla Corte di Costituzione della Comunità Europea delle gestioni di conformità al diritto comunitario di cui al motivo n. 12; accogliere il presente ricorso e per l’effetto: – annullare i provvedimenti impugnati – dichiarare il diritto della Juventus F.C. S.p.A. a partecipare al Campionato Nazionale di serie A per l’anno 2006-2007 – dichiarare il diritto della Juventus F.C. S.p.A. al risarcimento dei danni patiti e patiendi a seguito ed in conseguenza dei provvedimenti impugnati, che ci si riserva di quantificare in dettaglio nel corso del giudizio. La tutela cautelare necessaria potrebbe essere conseguita anche con una sospensione delle decisioni che hanno disposto la retrocessione in serie B. In altri termini, potrebbe essere mantenuta la penalizzazione di 17 punti che la Società potrebbe scontare nel campionato di serie A.”
Abbasso la federazione-italiana-giochi-sporchi: monte-zumolo, tron-chetto, mo-ratto e psico-nano.
Grazie
Non avevo dubbi, ma non è stato fatto. Questo è il dubbio, Gio.
Dopo che sulle colonne del giornale di merda milanese il suo direttore aveva sollecitato il ministro dello sport contro l’eventuale ricorso della Juve, la politica rispose per bocca del suo sottosegretario dell’epoca che promise di intervenire in comune accordo con coni e figc se il Tar avesse deciso di dare la sospensiva alla Juventus, tanto che maurizio galdi sulla Gazzetta scrisse l’articolo “Mediazione Coni. Così l’accordo ora è possibile”, con il racconto di quanto accaduto il giorno prima a Roma e delle tante telefonate di pressione al plenipotenziario monte-zumolo presidente della Confindustria e della Fiat, ma il problema vero fu poi che contro la decisione del ritiro del ricorso furono pochi tifosi davanti alla sede a contestare i dirigenti bianconeri. Gli stessi lettori tifosi juventini di Tuttosport (compreso il sottoscritto) restarono spiazzati dalla prima pagina del giornale visto che fino ad allora il quotidiano diretto da Padovan aveva tenuto una linea favorevole al ricorso al Tar ed improvvisamente il 31 agosto 2006 passò dall’altra parte.
DEMIR-ALTROVE
Merih Demiral, difensore centrale classe 1998 della Juventus e della nazionale turca, pare essere sempre più vicino all’addio al club bianconero: stando ad indiscrezioni riportate da “Goal.com”, infatti, il giocatore sarebbe un obiettivo di mercato di Roma, Atalanta, Leicester e Bayern Monaco, con la Juve pronta a chiedere non meno di 40 milioni di euro per il suo cartellino.
(TuttoJuve.com)
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In parole povere, se qualcuno offrisse 20 milioni per Demiral, la Juve glielo porterebbe a spalla!😅
https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/banda-ultralarga/serie-a-dazn-interviene-agcom-provvedimento-storico-a-tutela-delle-reti-di-tlc/
Barone non so come finirà ma in mezzo a questo caos forse hanno trovato il modo di far allontanare la gente dal calcio televisivo.
Non avevo mai visto l’italia fin’ora ma non mi sembra meritare tutti questi elogi che leggo. Non capisco poi come si possa non far giocare chiesa. Nel mentre forse abbiamo anche subito gol… no il var annulla.