Il Racing Club ha seguito con attenzione le vicende che hanno portato all’ottenimento da parte della Juventus del record nazionale di 6 campionati vinti consecutivamente e attraverso la sua Filiale Italia, d’accordo col Dipartimento di Relazioni Internazionali, ritiene opportuno far conoscere una pagina della sua storia che ha molto in comune proprio con la recente impresa bianconera.
Stabilito il record assoluto per l’Italia di campionati vinti consecutivamente, con sei, la prossima stagione la Juventus potrebbe infatti eguagliare quello centenario proprio del Racing che di titoli di fila ne ottenne sette.
Nel 2018 i bianconeri punteranno al record dei biancazzurri che fra il 1913 e il ’19 si laurearono sette volte di seguito campioni d’Argentina realizzando un’impresa fino a quel momento mai riuscita a nessuna squadra in nessun continente. Tale primato, fra i club affiliati ad Associazioni e Federazioni campioni del mondo, a tutt’oggi non ha ancora pari in Sud America e sarebbe stato eguagliato solo dal Lione appena nel 2008 per quel che concerne i Campionati di maggior rilevanza e superato da alcuni Campionati considerati minori.
Se quanto fatto dai francesi fu certamente altrettanto eccezionale in sé non lo fu però guardando a numeri specifici, il che non vale invece per la striscia della Juve che risulta così avere già più analogie con quella degli argentini e può averne ancor più in prospettiva.
Le fantastiche campagne del Racing furono accompagnate da altri primati ugualmente notevoli, che non per altro gli valsero il soprannome imperituro di Academia con riferimento innanzitutto alla bellezza del gioco ma anche alla conquista di altri record davvero sorprendenti che questa certamente facilitò.
Detto che quanto fatto dai biancazzurri ebbe anche una connotazione sociale non meno importante, essendo stati i primi campioni d’Argentina a non contare su giocatori britannici interrompendo l’egemonia dei club legati appunto alle scuole inglesi, scozzesi ed irlandesi di Buenos Aires che durava fin dal primo torneo risalente al 1891, veniamo allora alle analogie fra questa Juve e quel Racing.
La Juve di questo esennio ha già vinto un campionato da imbattuta, e se si ripetesse la prossima stagione eguaglierebbe quanto fatto dal Racing che tanto nel 1914 quanto nel ’15 chiuse senza sconfitte. Tale serie positiva contribuì all’ottenimento di un’imbattibilità generale di 51 partite su tre tornei, che i bianconeri sfiorarono tra fine 2011 e fine 2013 arrivando a 49. Resta invece ancora lontana la striscia positiva inerente le sole gare interne, che il Racing mantenne dal 1913 al ’20, benché la Juve dal 2013 a oggi ne vanti due consecutive una di 20 mesi e l’altra di 29 quindi ugualmente notevoli.
In quanto alla prolificità restano inarrivabili i 96 gol segnati dal Racing nel 1915, oltretutto in sole 25 partite e a fronte di soli 5 subiti, così come la conquista di sei titoli di capocannoniere da parte di un suo giocatore con la Juve che invece non ce l’ha fatta nemmeno in un’occasione. Allo stesso modo, gli argentini in quegli anni ebbero il miglior attacco sei volte su sette mentre la Juve potrà arrivare al massimo a quota tre – ma la differenza reti fra il ciclo di Conte e quello di Allegri è (già) stata comunque la migliore in cinque occasioni.
Venendo al palmarés, esattamente come i biancazzurri anche i bianconeri hanno accompagnato i trionfi in campionato ad altri in diverse competizioni. Durante quei sette anni i primi vinsero anche 8 coppe nazionali (se ne disputavano due diverse a stagione) che come nel caso della Juve contribuiscono a renderli i più vincenti di tutti, entrambi con 12, e due internazionali. Non stupisce quindi che il Racing abbia realizzato in 6 occasioni il ‘double’ nazionale (questa Juve ad oggi 3) e in 2 il cosiddetto ‘triplete’ (campionato, coppa nazionale e coppa continentale riservata ai campioni nazionali) risultando fra l’altro anche in quest’ultimo ambito i primi fra tutti – e tale impresa i bianconeri potrebbero realizzarla anch’essi giusto fra un paio di settimane.
Se la Juve diventerà la terza squadra al mondo fra quelle iscritte ai campionati maggiori a laurearsi ‘heptacampeón’ lo si saprà solo fra dodici mesi. Nel frattempo però, considerando anche il fresco record ottenuto in ambito locale, è già evidente come stia scrivendo una pagina importantissima della storia del calcio grande. Se poi a partire già da Cardiff ne scriverà subito un’altra, prima ancora di scoprire se potrà continuare sulla stessa strada nel 2018, sarebbe per noi motivo di ulteriore condiviso orgoglio nel nome del più puro spirito sportivo ma anche della gloria che accomuna questi due grandi club.
Andrea Ciprandi
Presidente Filial Italia Racing Club
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