Archivi Tag: peluso

Un’altra doccia fredda per tenerci svegli.

verona juve 2

di Davide Peschechera

Nessun disfattismo, nessun processo. Questa squadra non si può processare. Non si deve criticare. Anzi. Ma se ne può parlare, discutere, questo sì. Si possono fare delle valutazioni per migliorare, evidenziare i limiti e non solo i pregi, come facciamo il più delle volte. È una Juve più umana di quanto si creda, questa, capace di tutto. A Roma sono stati due punti guadagnati, col Verona sono stati due punti persi, cominciamo col dire questo. 4 punti da analizzare: i cali di tensione, i gol presi su calci piazzati, i cambi di Conte e le motivazioni di alcuni calciatori.

Non dobbiamo mai fare due goal prima del 60° se no poi ci addormentiamo. Questi, ripetuti, cali di tensione rappresentano il limite della Juventus di quest’anno. Crisi di gennaio? Richiamo della preparazione? Secondi tempi sottoritmo? Macchè, nessun calo fisico. La Juve quest’anno spegne semplicemente il cervello, molla la presa, stacca la spina. Non serve andare sempre a mille per vincere, basta giocare con intelligenza in alcuni frangenti. La necessità era solo una: tenere in cassaforte il pallone, gestire le situazioni, temporeggiare. La Juve fisicamente c’è e lo dimostra con i primi tempi che gioca. Le disattenzioni e i cali di concentrazione sono invece tornati: a Bergamo, a Cagliari, in casa con la Samp, a Roma con la Lazio e addirittura con l’Inter. È un fatto mentale. Non è una squadra nata per gestire il risultato, questa. 0 tiri in porta, 0 corner, 24% di possesso palla. 2 gol identici subiti dal Verona. È evidente che non abbia questa dote nel suo dna, ma può almeno imparare a farlo. Ad un certo punto, la squadra cala d’intensità e d’agonismo. È una squadra istintiva, che non sa controllarsi: o tutto o niente. Come Carlos Tevez: quando comincia a segnare in una partita, non si ferma più, doppietta col Verona e tripletta col Sassuolo. Quando non lo fa, dispensa “solo” assist e giocate essenziali ai fini del risultato.

Quanti goal abbiamo preso quest’anno su palla inattiva? 7 gol su diciotto sono arrivati da palla inattiva, dei quali cinque da corner, due da punizione indiretta. In 23 partite. Troppi, in tutti i sensi. Quasi metà delle reti incassate arrivano da questa strana e spiacevole situazione, 6 di questi 7 sono stati subiti tra gennaio e febbraio. Le due reti segnate dal Verona sono la goccia che hanno fatto traboccare il vaso dopo che il campanello d’allarme aveva già suonato contro Inter, Sampdoria, Cagliari. Nonostante la Juve domini e vinca le partite, la statistica comincia a gonfiarsi sulle incertezze e i rilassamenti derivanti da calci da fermo o cose simili. La Juventus non può andare in così netta difficoltà su ogni calcio da fermo. Una tendenza pessima che non si riesce ad arginare. Una condanna che potrebbe costarci cara. Andiamo nel panico totale e non siamo tranquilli in queste situazioni. Sono una sofferenza, una vera maledizione questi calci piazzati e questi calci d’angolo. La zona in difesa su palle inattive non funziona, sulle palle alte soffriamo troppo (da sempre). Da notare come il 2-2 arrivi da punizione battuta lentamente dal Verona con nessuno che presidia la fascia sinistra(né Pogba né Peluso) e Ogbonna che si perde Gomez. Completamente disarmati e disorganizzati su questa situazione di gioco, ignoranti di cosa si debba e si possa fare per cambiare tendenza. e reagiamo spaesati. Conte ha parlato addirittura di panico, di ansia, di squadra sconnessa, ci lavorerà su. Mi augurio, spero e credo che di rimonte come questa non ce ne saranno più, mi fido del mister e delle due parole.

Però, anche Conte che dice di pensare ai centimetri quando fa entrare qualcuno dalla panchina è una bella scusa che utilizza spesso, a caldo e a freddo, davanti ai microfoni. Peluso per Asamoah in teoria perchè più bravo il primo del ghanese sulle palle alte, senza considerare che un cambio del genere è un messaggio di sfiducia per la difesa, sollecitata da un numero di palle perse dal centrocampo davvero enorme, sfortunata quando anche Chiellini deva abbandonare il campo, in difficoltà quando con l’ingresso di Osvaldo per Llorente si comincia, come già detto, a verticalizzare invece di gestire le situazioni, temporeggiare, tenere in cassaforte il pallone. A Copenaghen De Ceglie in campo con Giovinco e Tevez in attacco. Non credo che Conte non sappia fare i cambi ma è dell’idea che in campo vadano i migliori e quelli devono vincere la partita e restare sino al 90esimo o quasi. Lungi da me dire che sia un ragionamento sbagliato ma è sicuramente un ragionamento che non sempre premia. Il più delle volte sì. Cambio gettato alle ortiche, dunque, quello di Asamoah-Peluso, con Marchisio che sarebbe potuto entrare al posto di Vidal o Pogba, irritanti. Pessimi. Idem Llorente. Forse è per questo che è arrivato Osvaldo e sarebbe dovuto arrivare Guarin. Cito testuali parole: “Abbiamo una Europa League da giocare e un Campionato da vincere, qualcuno è qui da troppo tempo e va smosso, serve entusiasmo e concorrenza, anche se ci sono gerarchie ben precise lì davanti”.

Il fatto che Conte abbia ribadito che: “Il campionato è molto lungo e non si è ancora vinto nulla: abbiamo conquistato due scudetti con cattiveria e dovremo fare lo stesso quest’anno. E’ un pareggio che ci farà fare un bagno d’umiltà”. E poi: “Dobbiamo stare attenti, altrimenti vanifichiamo tutto quello che di bello abbiamo fatto. Farò le mie valutazioni serene, inevitabile che il posto bisogna tenerselo ben stretto, soprattutto a centrocampo dove c’è Marchisio che si sta sempre sedendo in panchina. E poi abbiamo preso Osvaldo che potrebbe essere un’alternativa in attacco. Non ci sono titolari o vice, gioca chi sta meglio. L’importante è avere giocatori che abbiano voglia di mettermi in difficoltà nelle scelte. Dare la colpa al turnover, visto che abbiamo una partita a settimana, non mi sembra il caso. Le motivazioni devono sempre essere al mille.” deve far riflettere: ha fatto chiaramente capire che potrebbero esserci dei cambiamenti nelle zone in cui la squadra non ha funzionato. Nelle zone, come il centrocampo, in cui si facevano colpi di tacco sul 2-0 e sul 2-1.

Insomma, il fatto che le lezioni non vengano assorbite rappresenta un evidente limite. Il passo tra campo e panchina è brevissimo e qualcuno meriterebbe un turno di riposo, giusto per riflettere, meditare, ricaricare le pile. La competizione interna evita i cali di tensione. Qualche scelta rumorosa potrebbe essere propedeutica. Leggerezza e qualche motivazioni persa per strada. Sufficienza, approssimazione, supponenza, sembrava che la gara fosse già terminata, per come facevano girare la palla, mentre c’era ancora tutto un tempo da giocare. Il riferimento è a Vidal e Pogba. Intanto il consueto giorno di riposo è andato a farsi benedire, mezz’ora di chiacchierata e poi tutti a casa a pensare.

Tutto quello che ha un inizio, ha anche una fine. Ci sono vaghe similitudini tra il pareggio di Verona e la sconfitta di Firenze (20 ottobre), là dove in entrambe le partite la Juventus è stata rimontata in maniera eclatante dall’avversario dopo averlo schiacciato e aver chiuso il primo tempo in vantaggio di due gol. La similitudine sta nella presunzione di una squadra che a volte si rende conto di essere molto più forte. Prevenire è meglio che curare e quest’anno si fa bene a resettare certe situazioni ormai cristallizzate e a non considerare il successo come un evento acquisito. La Roma è un avversario temibilissimo che fa bene a crederci visti gli scivoloni che fa la Juve di tanto in tanto. La storia è piena di inciampi e rimonte: conviene che l’allenatore ne metta a conoscenza il gruppo. Pepito Rossi e la Fiorentina, Antonio Candeva e la Lazio. Due giocatori, due squadre, due città diverse. Si era aperta dopo la tripletta subita a Firenze, la striscia di vittorie consecutive della Juventus, si è chiusa con il pareggio all’Olimpico, contro la Lazio. Juve fermata dopo ben dodici vittorie consecutive in Serie A. Genoa, Catania, Parma, Napoli, Livorno, Bologna, Udinese, Sassuolo, Atalanta, Roma, Cagliari e Sampdoria. Tutte messe sotto negli ultimi mesi, tra goleade e pochissime sofferenze. A Bergamo invece si era fermata l’imbattibilità di Buffon: 745 minuti e sesto posto nella classifica dei portiere più a lungo imbattuti in A. Speriamo che il 2-2 di Verona, molto simile alla sconfitta di Firenze per come è arrivato, dia un’altra bella scossa a tutto l’ambiente.

Infine la moviola. Era in fuorigioco Tevez di una gamba, era in fuorigioco Toni, di testa, ma con altri 4 veronesi. Restano nel finale le proteste del Verona per il mano di Lichtsteiner che salta su Toni e colpisce con il dorso della mano molto larga. E’ vero però che lo svizzero non può rendersi conto della cosa essendo di spalle e il pallone colpisce la sua mano senza che lui la muova. L’interpretazione della non volontarietà ci può stare. Nel caso del tocco di mano di Vidal, invece, si può configurare un movimento che tenda a costituire maggior ostacolo: Vidal vede arrivare il pallone e allarga il braccio, forse involontariamente, ma il contatto è tale che potrebbe meritare il rigore anche se Doveri lo giudica completamente involontario e meccanico, come nel caso di Lichtsteiner. Poi ci sarebbe anche l’entrata a martello di Marques su Vidal al 37’ del 2T, sanzionata solo col giallo, dopo quella omicida di Kuzmanovic di domenica scorsa, sanzionata alla stessa maniera. Ma non bisognava tutelare i campioni? Adesso torniamo con umiltà ad affrontare le prossime partite.

Rubrica #AttimidiJuve. Profilo Twitter: @eldavidinho94. Profilo Facebook: Eldavidinho Juve. Profilo Instagram: http://instagram.com/eldavidinho . Blog Tumblr: http://eldavidinho.tumblr.com/. Blog WordPress: http://eldavidinho.wordpress.com/.

 

ricchiuti66

Verona – Juventus. Un primo tempo da Leoni e un secondo…lasciamo perdere.

Pareggio giusto, un tempo per parte. Ci sono fattori che avrebbero potuto spedirci la vittoria a casa: il tiro di Osvaldo ed il recupero tradizionale. Però quando si raccolgono goal del genere non c’è salvezza. Dicono che sia come Firenze. Non è vero. A Firenze s’era giocato meglio e s’eran presi goal meno assurdi.

L’esordio di Osvaldo.

Coinciso con il peggior Llorente dell’anno. Osvaldo è abituato alla competizione con più attaccanti, Llorente è più stellina locale. E la campagna stampa che l’ha pompato chiamandolo Bettega e addirittura giovane di belle speranze lo ha danneggiato.

La punizione del Lunedi per i giocatori ma Conte non ha colpe?

Non penso che Conte abbia detto a Peluso di sbagliare la diagonale o a Bonucci e Ogbonna di non tenere per la maglia il saltatore avversario.

Juventus – Sassuolo 4-0. Sintesi.

http://www.dailymotion.com/video/x18fvok

martedì 12 febbraio 2013 – Champions league: Celtic- Juventus – Celtic Park Glasgow – “Schiaffi, spinte, pugni .. e tre gol”

stagione2012.2013.matri.marchisio.juve.356x237_Contenuti_Notizie_105118_300_660_3_22_6_77_57

Scritto da Luna23

“Abbiamo dato una bella lezione al Celtic .. ” Dopo una settimana di dichiarazioni provocatorie ed insulse, la Juventus ha dimostrato che tappandosi le orecchie e  usando la testa  si vince! Complimenti ai ragazzi davvero e un grazie a Buffon stratosferico che ha salvato più volte la Juve uscita fuori alla grande nel secondo tempo.

Probabilmente gli scozzesi pensavano che la  violenza servisse  a fermare la Juventus di Conte,  aggressivi, maleducati, scorretti e molto violenti hanno tentato di piegare la Juve aggredendo e marcando a uomo. Al terzo minuto la Juventus andava  già in gol ..ed è Matri a tirare a porta vuota un  pallone che  verrà respinto da un giocatore del Celtic e rimesso in rete da Marchisio, il gol valido sarà quello precedente attribuito a  Matri come espresso dal giudice di Porta e comprovato dal replay. Da quel momento il Celtic tenterà di reagire avendo a disposizione molto tempo, il ritmo è altissimo, il livello fisico altrettanto, i nostri fanno fatica ad avanzare, gli avversari sono organizzati e pronti a contrastare qualunque iniziativa, non si riesce a ragionare. Il primo tempo finisce mantenendo il vantaggio per 1 a 0, ma quanta fatica .. Fisicamente gli uomini sono diversi, gli scozzesi sono molto veloci e più robusti dei nostri, giocano cercando di fare male in modo non proprio corretto. La Juventus fa fatica, e si teme per il secondo tempo. Nel frattempo la formazione della Juve sta contando molto  su Buffon preciso e lucido sui tiri di cui due molto pericolosi, ci vuole poco per mettere in discussione il risultato.

Nella seconda parte della partita, gli uomini del Celtic non riescono a tenere il ritmo precedente, inizia il calo e la stanchezza si fa sentire, anche i nostri hanno speso molto, ma gli resta quel tanto di energia per segnare il gol necessario per chiudere la partita, il Celtic è davvero molto motivato, meno incisivo ma  sempre pericoloso corre, corre e corre ..fino a che .. al 77 mo, su assist di Matri, Marchisio sigla il 2 a 0, ed è l’apoteosi, la nostra panchina esulta ..Antonio Conte vola … e ora è più semplice, il Celtic è attonito, non ci crede, l’allenatore Lennon ha lo sguardo perso nel vuoto, non capisce dove i suoi stiano  sbagliando. Da quel momento in poi ..in pochi minuti arriverà il terzo gol, e sarà Vucinic ..la difesa avversaria non è più concentrata, il terzo gol taglierà le gambe definitivamente ..la vittoria è nostra e soprattutto strameritata ..

 

Al posto dell’allenatore La Juventus di Antonio Conte prosegue il cammino in Champions, la vittoria di questa sera è stata schiacciante, il Celtic ha perso per presunzione, il divario tecnico e soprattutto tattico era abissale, ma il Celtic correva molto, dimostrava di avere forza  tale da intimidire i giocatori della Juve i quali sono stati abili a non cadere nelle trappole avversarie e ribaltare tutto a loro favore. Davvero tutti molto bravi e bravo Conte che ha compreso la giusta tattica da seguire. Una sostituzione, quella di  Peluso, per’altro ottimo esordio per lui in Champions league,  obbligatoria, corretto l’ingresso di Pogba, comprensibile il debutto di Anelka a partita ormai risolta. Conte ha messo in campo una formazione perfetta anche nei momenti di difficoltà, dove si rischiava di soccombere, la difesa della Juve ha lavorato 4 volte in più rispetto le abituali partite del nostro campionato, il Celtic   sembrava un’orda di bisonti che una squadra,  e l’arbitro Mallenco suderà sette camice per tenerli buoni talvolta non riuscendoci, distribuendo gialli anche ai nostri, a mio avviso non  meritati visti i continui attacchi e provocazioni non solo verbali degli scozzesi.

Comunque è andata molto bene, il ritorno a Torino sarà impresa poco importante considerato  il risultato che ci favorisce, ma visti i precedenti, stare all’occhio è doveroso. Bravi a tutti i ragazzi e anche ai tifosi che hanno seguito la squadra fino a Glasgow, il ritmo non si alleggerisce, perchè sabato c’è una Roma desiderosa di riscatto con il cotello ai denti che ci aspetta, non possiamo fare passi falsi o permetterci errori ..nel frattempo godiamoci questi successi che ci fanno toccare il cielo con un dito.

 

 

ricchiuti30

Considerazioni su Juve – Genoa e Lazio – Juve annessi e connessi.

Avessimo avuto il minimo sindacale dagli arbitri, staremmo tranquilli in campionato ed in finale di coppitalia.La tranquillità è sempre possibile, siamo sempre i più forti almeno per quest’anno. Dipende però soltanto da noi. Purtroppo.

Le ultime interviste e conferenze stampa di Conte.

Mi sembra abbastanza sovraesposto. Non so quanto reggerà. E quanto pagherà per tutto questo. Spero che la presidenza gli dia una mano. La presidenza.

Anelka, Peluso e il calcio mercato di riparazione.

A rigor di logica s’è tappato quantitativamente dei buchi. S’è fatto volume.  C’è una scena del film “Napoli milionaria”: al medico portano pozioni per i calli ed il latte delle partorienti per curare un problema polmonare. Alle rimostranze del medico gli si dice “Ma dottore, su, con la sua abilità…”. Ecco. Mi sembra che a Conte stiano facendo la stessa cosa. Uno come lui meriterebbe strumenti migliori. Minimo, una clinica all’avanguardia.

Martedì 22 gennaio 2013 Juventus-Lazio Semifinale Coppa Italia Juventus Stadium- Torino “Ecco cosa succede a non chiudere le partite”

Juventus FC v S.S. Lazio - TIM Cup

Scritto da Luna23

 

E’ pieno lo Juventus stadium in  questo gelido martedì sera di gennaio, gli Juventini ormai non possono prescindere dalla loro squadra del cuore che va sostenuta anche in un torneo secondario com’è la coppa Italia, le coreografie sono fantastiche e le telecamere indugiano sugli spettatori, i tifosi sono allegri, ridono e cantano, e canta anche lei, Donna Allegra Agnelli, mamma del nostro presidente e  soprattutto grande tifosa: appassionnata, è la prima a coinvolgersi nei cori, negli applausi, nel tripudio generale .. una presenza rassicurante la sua.

Si può dire che questa partita è stata giocata dal  63 mo in poi,  quando un gol effettuato da un imprevedibile Peluso, difensore neo acquisto, ha sbloccato un match che fino a quel momento aveva visto la Juventus tentare senza riuscirci di andare in gol. Tutto sommato la formazione delle riserve di domenica scorsa stava funzionando, ha giocato nella globalità della partita sempre bene, purtroppo ..c’è sempre un però, per una partita giocata alla grande, come contro l’Udinese sabato scorso, la successiva si chiude   senza l’happy end , nessuno dei nostri Peluso a parte, è riuscito a battere la piovra Marchetti che le ha parate come sempre tutte. Meriti  portiere a parte, l’attacco della Juventus ha le sue responsabilità:  dopo l’1 a 0, la formazione ha collezionato una serie di errori di cui 3 gol falliti a porta vuota, mettiamo anche il rigore negato su Vucinic atterrato in malo modo da Biava che Damato fa finta di non vedere,  stasera tra Vidal e Matri .. le occasioni da gol le abbiamo proprio buttate.

Peccato perchè si è giocato bene, ho visto finalmente Isla un po’ meglio delle altre volte, e non riesco a trovare difetti a nessuno se non questa tragica inconcludenza in area. E c’è ben poco da aggiungere dicendo che ci mancano le punte che sappiano interpretare e finalizzare quello che è un lavoro da grande squadra. Anche Storari ha una parte di responsabilità insieme ai difensori per il pareggio laziale. E’ “solo” la coppa Italia, ma farsi rimontare così, fa arrabbiare.

Al posto dell’allenatore  tra indisponibili, acciaccati e squalificati, Conte ha tirato fuori dal suo cilindro una squadra che mi è piaciuta lo stesso,  ha saputo contenere il pressing della Lazio  che non dimentichiamo è tra le più forti di questo attuale campionato, di contro  le sostituzioni non hanno migliorato l’assetto, nel caso specifico di De Ceglie che ha lasciato troppo libero Mauri consentendogli di segnare. Vucinic e Pogba il cui ruolo è quello di alzare il ritmo cercando di rimediare ad un match caduto in crisi,  non hanno fatto la differenza, e l’avversario nelle sue possibilità ha segnato.

Sebbene ci ritengano la squadra più forte del campionato, siamo sempre alla ricerca di un assestamento, le prestazioni sono al massimo e la volta dopo sprofondano al  minimo,  senza un perchè. Mi viene da pensare che l’impatto psicologico nel calcio sia un fattore davvero importante, e le aspettative di Conte aumentano l’ansia da prestazione.

Comunque, niente di male, andremo a Roma per vincere se si vorrà continuare, nel frattempo sabato c’è il Genoa che ci aspetta, squadra ostica che può giocarci brutti scherzi, quindi è bene tenere gli occhi aperti e non sedersi troppo sugli allori, potrebbero riservare delle spine!

 

Juventus-Lazio e il commento Rai: come ti manipolo la telecronaca

 

abbonamento-rai

Articolo di Alessandro Magno

Sulla partita di coppa Italia c’e’ poco da dire una Juve parecchio incerottata se l’e’ cavata egregiamente contro una Lazio quasi titolare a eccezione di Klose e Diaz. La partita e’ stata a senso unico e Marchetti ancora una volta e’ uscito come migliore in campo.
Questa volta non mi sento di dire che abbiamo sprecato perche’ davvero parliamo di una squadra bis. Isla e Peluso (nonostante il gol) ad esempio mi sembrano ancora molto fuori dal contesto. Il risultato di 1-1 alla fine e’  palesemente ingiusto, la Juve meritava ampiamente la vittoria, ma siccome nel calcio ha ragione chi segna, accettiamo il verdetto del campo.
Avremmo qualche cosa da ridire con i vertici federali sul fatto che Mauri giochi e non sia ancora stato giudicato, ma questa e’ storia vecchia.

E veniamo al commento Rai. Intanto del fatto che Mauri giochi sub-judice nessun accenno.
Gia’ durante la partita sembrano abbastanza orientati pro -Lazio nonostante sia una partita a senso unico dove la Lazio si e’ difesa per tutto il tempo. Non sono neppure capaci di dire chiaramente che Hernanes ha fatto una prova oscena ad esempio. Forse hanno paura che qualcuno a Roma si offenda. Mauri viene graziato un paio di volte (forse anche tre) per stop di mani volontari ma anche qui i commentatori Rai sorvolano. Non c’e’ un regolamento che parla di cartellino giallo per falli di mano di questo tipo?
Sul gol della Juve c’e’ un fallo di Peluso sul difensore. Il nostro forse e’ bravo a schiacciare prima il laziale e poi a mollarlo quando e’ in volo, fatto sta che l’arbitro non se ne avvede e convalida. In Inghilterra per una roba cosi’ ti ridono in faccia ma son sincero, in Italia se te lo fischiano ci puo’ stare.
7-8-9, 12 replay e commentatori abbastanza convinti che il gol e’ da annullare. Ci puo’ stare sono io il primo a dirlo e l’ho gia’ detto. Sul palo che prende Vidal in seguito c’e’ un intervento in scivolata del difensore che forse anticipa Vidal forse no, chissa’? Questo replay e’ la prima cosa che si perdono, non verra’ mostrato mai, nemmeno mezza volta, ne’ prima ne’ dopo ne’ durante la partita. Magari il difensore anticipa Vidal veramente ma avremmo avuto il piacere di averne conferma da qualche immagine. Piu’ avanti c’e’ un rigore grosso come un elefante su Vucinic. Anche questo mostrato velocemente un paio di volte e nessun commentatore Rai che riesce a dire che e’ rigore. Neppure che: “ci poteva stare”.

Ma il meglio avviene nelle interviste post partita. Intanto si va a prendere un immagine di Marchetti che ancora mima il fallo di Peluso e mi chiedo (e ci si chiede) come mai non si va a cercare Vucinic con le telecamere che magari al gioco dei mimi vuol partecipare pure lui. Prima grande manipolazione, mi vien da dire. Ho persino il sospetto che Marchetti faccia questa sceneggiata cinematografica perche’ si accorge della telecamera che lo riprende. Ormai i calciatori le sanno usare bene le telecamere e sanno riconoscere quando sono accese. Mi sbagliero? Mmmm, chissa’?

Nella disamina poi viene ribadito che la Lazio meritava il pari e anche su questo francamente c’e’ da ridire. Certo ha segnato un gol, ma farlo passare per un pari meritato mi pare toppo. C’e’ un Cerqueti addirittura raggiante come se avessero vinto. Insomma professionalita’ sotto zero.
A Petkovic viene chiesto poi chiaramente un giudizio sul gol da annullare e viene fatto rivedere altre milletrecento volte. Il mister laziale a onor del vero, evita la piangina (non s’e’ ancora italianizzato cosi’ tanto evidentemente), ma i commentatori sono dinuovo tutti concordi che il gol era da annullare.
Fanno partire la sintesi. Il rigore di Vucinic e’ completamente sparito. Esautorato. Figurati se si degnano di chiedere a Petkovic se l’ha visto?
Arriva Conte ai microfoni,  del rigore su Vucinic ancora nessuna traccia e nessuna domanda. Gli fanno vedere giustamente per la miliardesima volta il gol di Peluso.
Il mister dice che son cose che capitano in area e giustamente (dico io), reclama di rivedere il rigore su Vucinic. Ragazzi credetemi. Parole dei commentatori: “lo andiamo a cercare”. Incredibile! Se l’erano pure perso!
Dopo circa un quarto d’ora ancora questo replay non arriva, e mi  voglio complimentare di questo con l’autore del montaggio della sintesi. Poi, finalmente arriva. Alleluia! Alleluia!
Rivediamo un paio di volte, giusto un paio non di piu. Viene chiesto a Conte che cosa ne pensa. A Conte?
Il mister fa capire che e’ evidentemente rigore. Del giudizio dei commentatori Rai nulla. Nemmeno l’ombra. Nessuno si esprime a riguardo. Eppure e’ evidente.
Finisce l’intervista e si fanno altre chiacchiere fra loro, fanno ripartire un altra sintesi dove il rigore su Vucinic non viene mostrato. Comunque, non l’hanno inserito neppure in questa.
Viene da chiedersi se tutto questo e’ corretto,  se e’ giusto pagare un canone per avere un servizio cosi’ osceno. Mi chiedo se in Rai quando si guardano in faccia uno con l’altro non si vergognino neppure un poco.

Juventus – Lazio 1-1

http://www.metacafe.com/watch/yt-EQi3UjAtZ-c/

Prepartita Juve-Sampdoria, comincia il 2013.

juve sampdoria 1

 

di eldavidinho

 

Si torna in campo. In questi giorni di pausa, i temi trattati sono stati i record di questa Juve, gli Oscar di Tuttosport, gli elogi a trascinatori quali Pirlo, Marchisio, Vidal e Conte. Si è trattato ancora l’addio di Alessandro Del Piero come uno dei momenti più struggenti dell’annata bianconera. Col senno del poi Agnelli avrebbe potuto “perdonare” Del Piero per qualche uscita a vuoto, come il video in cui annunciava di esser disposto a firmare in bianco, per non dover giustificare un addio che, guardando i numeri e il campo, non avrebbe avuto senso. Col senno del poi, Del Piero avrebbe però potuto e dovuto attendere le scelte societarie e non mettere alle corde Agnelli proprio con quel video. Opportunismo? Atto d’amore? Ci saranno sempre due partiti distinti, quello degli incondizionati delpieristi e quello degli scettici, che ragionano secondo le logiche(o illogiche) societarie, nonostante siano queste a prevalere sempre, alla fine. Perché Del Piero sapeva benissimo che a scegliere sarebbe stata comunque la società. Ai retroscena e ai pettegolezzi che vorrebbero Del Piero contro Conte(quando, invece, con Capello sarebbe stato addirittura in tribuna ma in quel caso era la società ad opporsi spesso al mister) e Del Piero presunto “strumentalizzatore” dei morti dell’Heysel per motivare il suo “no” al Liverpool quest’estate, non do retta. Son voci. Dispiace per la stagione che sta disputando il suo Sidney che potrebbe far riflettere e tornare in auge qualche malpensante sempre pronto a trarre conclusioni rinfacciabili.

Dicevamo. Sono stati ripercorsi anche i momento delle partite più belle, quelle della svolta: Palermo-Juve ed il sorpasso definitivo in classifica ai danni del Milan appeso al gol di Muntari, l’andata di Champions a Londra contro il Chelsea e il ritorno, a Torino, nel capolavoro finale. Si è parlato di mercato. Di Peluso accasatosi alla Juve. Non un fenomeno né un Campione ma un giocatore funzionale al modulo, utile al gruppo come i vari Giaccherini, Padoin, Pepe e voluto da Conte per la fascia sinistra, a causa dell’infortunio di Chiellini e la partenza di Asamoah in coppa d’Africa. E la partita Llorente che il Bilbao ha deciso di giocare a carte scoperte. Col comunicato apparso sul sito ufficiale della squadra spagnola in cui si legge che la Juve sta trattando col giocatore il passaggio in bianconero, il Bilbao ha esercitato un proprio diritto, nel rispetto delle regole, ma non ricordo comunicati precedenti di questo genere a mercato in corso. Cerca di aprire un’asta e fare uno sgarbo alla Juventus che già dalla scorsa estate ha un’accordo di massima col giocatore o vuole fare uno sgarbo al giocatore, tenendolo in panchina(e non facendogli giocare neanche la Champions con la Juve) a costo di ricavarci comunque niente a Giugno? Il presidente del Bilbao, Urrutia, è un uomo che spesso va contro le logiche del mercato. Quella del comunicato potrebbe anche essere una semplice mossa “politica” per dimostrare ai tifosi chi è il vero “traditore” della storia dato che il Bilbao ha già rifiutato una nostra offerta l’estate scorsa. In scadenza di contratto il 30 giugno 2013, infatti, Llorente dall’1 febbraio potrà firmare con una nuova squadra, trasferirsi a costo zero e già allenarsi con la Juve. Quindi Urrutia non lo sfrutterebbe nemmeno i mesi rimasti. Resta da capire se, a questo punto, la Juve lo vorrà già da Gennaio per evitare qualsiasi rischio di prezzo, compromesso ed evitare che sfugga da sotto il naso un giocatore virtualmente suo, trattando il difficile acquisto(seppur a pochi milioni) col Bilbao, o attendere la fine del mercato invernale per accordarsi SOLO col giocatore a Febbraio e averlo pronto per Giugno. È probabile che la Juve lo stia trattando per averlo subito ma il Bilbao si opporrà fermamente.

Poi Bocchetti o Astori come altro rinforzo in difesa, la partenza mai tanto certa di Marrone e di Lichtsteiner al Psg, il fantamercato di Tuttosport che spesso si scatena, in riferimento a Drogba e Sanchez, il nuovo Chiellini prenotato per Giugno: Dória, difensore brasiliano classe 1994 del Botafogo. Difensore centrale, ma sa giocare anche a sinistra, grande fiscità, buona tecnica, ottimo sia nel colpo di testa che negli anticipi, difensore che avanza palla al piede e ha buona visione di gioco. L’unico difetto è che non ha molta velocità, normale visto il fisico (1,88 x 82 kg).

E ancora le lamentele dell’Inter che, in virtù della squalifica di Ranocchia dopo la partita persa con la Lazio, ha visto una disparità di trattamento nei confronti della squadra rispetto agli ormai famosissimi fatti di Catania-Juve in cui io vidi solo un’aggressione verbale e giornalisticamente sleale verso il mister Angelo Alessio in conferenza stampa. Handanovic e Nagatomo che credono nello Scudetto, Juan Jesus addirittura nel Triplete, Milito, dall’altro della sua esperienza, è parso il più realista: resta l’obiettivo Champions. E i fatti né unici né rari di Busto Arsizio. Semplicemente figura comune di questa Italia.

Si è parlato ancora della Juve di Capello. Io direi di finirla d‘intervistare Capello e di paragonare ripetutamente questa Juve alla sua. È controproducente e non si migliora affatto così. Il Tuttosport ha parlato ancora di uno scontro avvenuto tra Agnelli e Abete. Il primo non reputa funzionante il sistema, il secondo sì. E poi il mister che ha parlato anche la sere della vigilia di Natale rilasciando un’intervista conclusiva, di fine anno, a Sky, nello speciale NataleConTe(soliti giochi di parole col cognome del mister, naturalmente). Ed una riflessione. Non impazzirei veder giocare la Juve nel Boxing Day. Le vacanze son vacanze, per tutti. Non ne faccio una questione di addetti ai lavori perché i giocatori comunque continuano ad allenarsi ma una questione di tifo. A Natale niente tifo. C‘è tutto l‘anno per farlo e per esserci come sostenitori. Il calcio è si passione, ma seguire la propria squadra comporta anche perdita di tempo, fatica per chi non si limita alla partita stessa. Penso che il Natale vada passato serenamente in famiglia, senza calcio. È improbabile giocare a Santo Stefano e a Capodanno. Il calcio ci propone ritmi serrati già tutto l‘anno, è giusto che non lo faccia anche nel periodo natalizio.

Come per tutti i ritorni in campo che si presentano dopo le feste natalizie ogni anno, si è parlato poco anche di Juve-Sampdoria. Lo scorso anno, a Lecce, faticammo e ne uscimmo vincitori grazie ad un guizzo di Matri. Due anni fa, il tracollo per 4-1, in casa, contro il Parma, con doppietta di Giovinco e pazzia di Felipe Melo. Nella stagione 2009/10 ancora contro il Parma ma al Tardini, vittoria per 2-1 con Ferrara ancora in panchina e gol di Salihamidzic e Castellini(aut.). Nel 2008/09, con in panchina Ranieri, Del Piero risolse la sfida interna contro il Siena e nel 2007/08, la sfida al Massimino contro il Catania, su rigore.

La Juventus ha vinto solo uno degli ultimi otto confronti di campionato con la Sampdoria; sei i pareggi, un successo dei blucerchiati in questo parziale. In casa la Juventus è comunque imbattuta con la Samp da cinque incontri (due vittorie, tre pareggi). Dopo la sconfitta col Milan, i bianconeri hanno ottenuto quattro successi consecutivi, segnando complessivamente 10 reti. In casa la Vecchia Signora non subisce gol da tre partite: allo 0-0 con la Lazio sono seguite due vittorie per 3-0 contro Torino e Atalanta. ,La Sampdoria è reduce da tre sconfitte consecutive, ed ha raccolto un solo punto nelle ultime quattro giornate di campionato. I blucerchiati hanno raccolto due soli punti nelle ultime sette gare esterne, e hanno perso cinque delle ultime sei. In queste ultime sei trasferte i doriani hanno sempre subito almeno due reti. La Juventus è la squadra che ha segnato più gol (80) e che ne ha subiti meno (20) nel 2012 in Serie A. Sono 282 i tiri effettuati dai bianconeri in questo campionato – un primato stagionale. La Samp è la squadra che ha subito più gol dal dischetto in questa Serie A (quattro), la Juve quella che ne ha sbagliati di più (tre). La Sampdoria è una delle uniche tre squadre di questa Serie A contro cui Giovinco non ha ancora segnato in campionato. Enzo Maresca ha già segnato tre gol in 13 presenze stagionali in Serie A con la maglia della Samp, ma non ha mai trovato la rete contro la sua ex squadra.

Bianconeri ancora privi di Chiellini, Pepe e Bendtner; contro la Sampdoria inoltre saranno assenti lo squalificato Lichtsteiner ed Asamoah, impegnato in Coppa d’Africa: sugli esterni agiranno pertanto Isla e De Ceglie. Emergenza portieri per la Sampdoria: Romero e Da Costa, infatti, sono in forte dubbio per il match contro i bianconeri, in preallarme Berni. I blucerchiati devono inoltre rinunciare allo squalificato Soriano ed a Maresca: il centrocampista ha infatti rimediato una lesione muscolare al polpaccio destro che lo renderà indisponibile per circa 3-4 settimane. Delio Rossi potrebbe affidarsi al 3-5-2 col reintegro di Palombo nell’11 titolare, nel ruolo di centrale difensivo supportato ai lati da Gastaldello e Costa.

Sarà Paolo Valeri l’arbitro di Juventus-Sampdoria, ultima gara del girone di andata della Serie A, in programma domenica 6 gennaio, alle 15.00, allo Juventus Stadium. Per il fischietto romano sarà la dodicesima direzione di gara con i bianconeri e il bilancio finora parla di cinque vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. Valeri ha già diretto la Juventus in questa stagione, lo scorso 2 settembre, nella gara vinta al “Friuli” sull’Udinese per 4-1. Domenica Valeri sarà coadiuvato dagli assistenti Di Fiore e Costanzo e dagli arbitri d’area Celi e Ostinelli. Quarto ufficiale sarà il signor Bianchi. Arbitra Sampdoria e Juve per la terza volta dopo il 3-3 del 2007/08 e lo 0-0 del 2010/11 a Genova.

“Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve 

Plugin creado por AcIDc00L: noticias juegos
Plugin Modo Mantenimiento patrocinado por: seo valencia