Archivio Mensile: Dicembre 2012 - Pagina 3

Capitano mio capitano

Articolo scritto da Alessandro Magno

 

Palermo Juventus è stata all’incirca un allenamento, tipo quelli per valutare la fisicità. Infatti è stato effettuato su un campo quasi impossibile in cui si faticava a stare in piedi e a giocare. Nota lieta, devo dire, che i nostri su questo piano sono davvero ben allenati. Nonostante la fatica di coppa e il campo pesante han fatto loro la partita e mi pare si trovassero più a loro agio di quelli del Palermo che invece erano riposati. Vedere un Pirlo tutto infangato controllare la palla in modo ”artistico”, fra le innumerevoli pozzanghere del Barbera, direi che è tanta roba. La partita non è stata tuttavia piacevolissima in quanto forse paghiamo qualcosa sul piano della concentrazione nelle partite post Champions e su questo occorrerà lavorare ancora. Rimpinguare la rosa in quei settori dove manchiamo (attacco e forse anche difesa) e ricominciare a fare turn over. Sulla necessità di avere un attaccante di peso e dotato di killer instinct non stiamo ad aggiungere niente di quello che già non diciamo da settimane. A Gennaio bisogna per forza provvedere. Sul discorso turn over invece devo dire che dopo una prima parte di stagione dove sembrava che i nostri tecnici avessero scelto questa linea, ora da un poco di partite a questa parte vedo che si è andati di nuovo a parare sulla scelta di far giocare sempre i ”titolarissimi”, con cambi solamente nel settore d’attacco. I 3 del centrocampo e soprattutto quelli della difesa non vengono cambiati proprio mai, a meno di squalifiche. Questo non va bene assolutamente, di questo passo rischiamo di arrivare a fine anno stracotti e questo è da valutare. Credo che alcuni elementi come Marrone, Caceres, Pogba e Giaccherini vadano utilizzati di più. D’altronde ragazzi: se questi non giocano titolari col Palermo quando giocano? Se riuscissimo a fare più turn over ci troveremmo sicuramente giocatori più riposati nelle partite che contano.

Altra questione ormai palese è l’improduttività realizzativa degli attaccanti. Matri sebbene ritenga che Conte faccia bene ad utilizzarlo finchè c’è  (e spero non lo si cambi con Pazzini), è in grossa involuzione e non lo scopriamo oggi. Più o meno stesso discorso va fatto per Bendtner che è un poco meglio sul piano dinamico, ma se in 10 presenze non fà neppure un gol un qualche dubbio me lo fà venire. Son tutti bravi attaccanti, ma noi siamo la Juve e i bravi non ci bastano. Occorre il meglio. Altre due cosette le dico su Vucinic. Bellissimo nell’assist a Lichtestenier e in alcune giocate, ma francamente sconcertante nel finale quando si mette a gigioneggiare con la palla e a cercare assist improbabili con giocate assurde e si mangia un gol incredibile. Insomma doctor Jekyll e mister Hyde nella stessa partita. Non va bene. Dobbiamo insegnare a questo giocatore che prima di tutto bisogna essere pratici. Gli abbiamo già insegnato a correre, che non è poco, tuttavia deve considerare anche lui che si può e si deve, sempre migliorare. A maggior ragione se giochi nella Juve. Anche Bonucci ne ha sbagliato uno facile ma ha la scusante almeno di esser un difensore. Uno come Vucinic, con i piedi suoi, non può non segnare almeno 15 gol l’anno.

Ultima considerazione è sul rientro di Conte. In primis occorre ricordare che rientrava da una squalifica ingiusta e che nelle scommesse questo allenatore non c’entra proprio una mazza. E’ stato condannato per omessa denuncia e questo occorre ricordarlo sempre a tutti. Di contro abbiamo giocatori come Mauri o come Palacio, Ranocchia e Cannavaro che pare siano più seriamente coinvolti, o comunque devono esser chiamati a dimostrare la loro estraneità. Ebbene questi continuano a giocare allegramente, mentre il nostro Mister non solo si è fatto già 3 processi, ma addirittura ha già scontato la pena. E’ inutile ricordare che la Lazio occupa le prime posizioni della classifica come Inter e Napoli che ieri si affrontavano per decidere chi è l’anti-juve e in cui 3 di questi giocatori citati erano titolari. Fra poco finisce il girone di andata e questi ancora non sappiamo se devono giocare oppure no, se le loro società devono esser penalizzate oppure no. Allora questo non lo dobbiamo considerare un campionato falsato dalla magistratura?

Concludo nel mio piccolo lanciando una proposta e chissà che qualcuno la voglia accogliere. Proprio perché il nostro mister è stato punito ingiustamente e ha scontato una squalifica penso anche molto severa rispetto all’accusa. Proprio perché il nostro mister è l’unico che ha scontato una pena di fronte ad altri che continuano a giocare tranquilli in attesa probabilmente della santa prescrizione che sicuramente li salverà , io propongo che Antonio Conte venga accolto dallo Juventus Stadium con una solenne standing ovation da parte di tutto il tifo presente. 5 MINUTI DI APPLAUSI E TUTTI IN PIEDI, a ringraziare un uomo che nonostante ha passato quello che ha passato, ci ha mantenuti primi in Italia e primi nel girone di Champions League. Senza di te non andremo lontano Antonio Conte il Capitano!

 

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Domenica 9 dicembre 2012 Palermo-Juventus – Stadio Renzo Barbera – Piove grandine sulla Juve!

 

Articolo scritto da Luna23

 

Finalmente di nuovo Antonio Conte al suo posto, cioè in panchina, mi è mancata la sua facciona con gli occhi spalancati, il suo gesticolare, l’ agitarsi, le  imprecazioni, e le esultanze. Dopo aver chiuso con la sua squalifica, Antonio è diventato un personaggio, oggi  si è guadagnato persino una “Conte cam” ed una spassosissima imitazione in tv .  Comunque nuovamente rieccolo qua.

Inizia Conte con un match insidioso e fastidioso, contro  il Palermo, una squadra di bassa classifica ma che quando possibile e specialmente contro di noi si esprime ai massimi livelli, per complicare giocavamo in un campo, quello dello stadio Barbera, ridotto in uno stato petoso dalle precipitazioni settimanali. Nonostante tutto, la Juventus è riuscita ad imporsi con un solo ma prezioso 1-0.

Durante il primo tempo non è successo niente di particolare se non i soliti errori di gol errati a porta quasi vuota, la gara a tratti era un po’ noiosa, il Palermo pericoloso in un paio di occasioni, manteneva un certo equilibrio che obiettivamente ci ha messo in difficoltà, chiudevano tutti gli spazi e la leggerezza in area non ci ben disponeva per il secondo tempo in cui avremmo dovuto recuperare e andare in gol. Avendo perduto dei punti dalle sconfitte con le squadre di Milano, la Juventus  non deve solo darsi da fare ..di più. Il secondo tempo inizia ed è tutta un’altra musica, la Juventus è come si svegliasse  dal sonno precedente,   prendendo  le redini della partita, il gol finalmente arriverà, questa volta l’artefice è Vucinic la cui intesa con Lichtsteiner confezionerà i 3 punti per l’ennesima anche se sofferta vittoria. Dopo di che, ci saranno svariati tentativi di raddoppio di cui l’ultimo:  Bonucci davanti Ujikani solo, perde miseramente la palla rimediando anche un giallo per simulazione. In totale gli ammoniti sono stati tre, non ci voleva, intanto non si capisce perchè il difensore non abbia tirato, si è tenuto il pallone volendo tentare un dribbling che gli è stato fatale.

Ecco, questo ultimo atto riconduce ad una strana riflessione, è come se i ragazzi della Juve non fossero in grado di risolvere le cose facili e subentri l’ansia da prestazione quando si trovano faccia a faccia con il portiere, li ho visti davvero tutti, Matri per primo ma non è solo lui, Vucinic, Bonucci ..  Alla domanda effettuata a Conte a proposito di questo dato, ormai evidente sotto gli occhi di tutti, la risposta è stata che ” più che tirare ..” e ha ragione anche lui, non servono tattiche particolari se non sangue freddo, distacco e motivazione, d’altronde con un risultato di 1 a 0 un pareggio al recupero non è così impossibile. Rimane un po’ questo il dubbio di una Juve senza dubbio forte ma che cade in tranelli davvero elementari.

Al posto dell’allenatore In questa fase, la Juventus ha funzionato quasi da subito, giusta la scelta di inserire Pogba, che ha dato sprint alle azioni contrastando gli avversari, dispiacere per Matri, penso sia una sofferenza anche per Conte medesimo, veder bloccato questo ex bomber, che commette errori su errori.

Quando finalmente l’arbitro ha fischiato, sembrava di aver giocato in Siberia e non a Palermo, il tempo meteorologico non ha risparmiato nulla, nemmeno la grandine! Si torna a casa con tre punti in più, appuntamento la prossima domenica con l’Atalanta!

Prepartita Palermo-Juve, il ritorno di Conte.

 

di eldavidinho

 

Siamo fatti per essere primi e per essere i primi. Allora, alla Donbass Arena, è andato in scena un epilogo voluto, cercato, meritato e ottenuto con una prova di saggezza, di forza e di maturità. Nonostante un primo tempo prudente e giocato a scacchi, diverso da quello frenetico e veloce dell’andata, in cui si è lasciato allo Shakhtar l’onere d’ impostare, la squadra ha preso campo nella ripresa e, pur non chiudendo la gara, l’ha controllata con intelligenza e personalità, gestendo possesso palla e ritmi di gioco. Forse è vero, lo Shakhtar che abbiamo affrontato è stato piuttosto rinunciatario, con la testa già in vacanza(per loro era l’ultima partita annuale prima della sosta) ma una buona squadra non snatura mai la propria impostazione di gioco.  La pretattica adottata da Lucescu in conferenza stampa non ha sortito i suoi effetti. La Juve che ha affrontato è stata diversa da quella “prevedibile” dell’andata. Unica nota stonata il giallo(esagerato) a Chiellini a pochi minuti dalla fine: il difensore era diffidato e salterà il prossimo match. Solo noi dunque vincenti, in Europa, alla Donbass Arena, come il Barcellona. Noi imbattuti da 12 gare consecutive in Europa. Che diventano 16 contando i due preliminari di Europa League 10/11. Anche in Europa, dunque, #salutatelacapolista. Chiellini che la dedica a Pepe attesta che grande gruppo sia questo, sino ad oggi diretto in maniera ineccepibile da Carrera prima, Alessio poi, nonostante i tentativi di destabilizzazione mediatica. E mentre comincia il “Conte alla rovescia”, Oddenino e Bramardo non si staranno dando pace dopo l‘inutile esultanza al gol del Chelsea. E Lucescu, da buon interista, parla di “potere politico” della Juve e di vittoria velatamente immeritata e decisa da errori arbitrali: il nostro clamoroso ed evidentissimo rigore non l’ha visto? Non so voi, ma a me il Galatasaray non piacerebbe affatto… piuttosto, Valencia e Celtic. Ma ci toccherà il Real. Come vuole la tradizione. O forse l’Arsenal, coi quali abbiamo un conto in sospeso. Sulle loro pagine Facebook ufficiali, Chiellini e Buffon hanno postato alcune statistiche individuali che attestano la solidità difensiva mostrata da questa squadra in questa prima parte di Champions League. Nessuno ha fatto più respinte difensive di Chiellini(70), 21 contrasti aerei vinti in totale in queste 6 partite(1° tra i difensori in questa Champions League), 39 palle recuperate in questa fase a gironi della Champions League. Per Buffon, invece, 3ª partita senza subire gol in questa Champions League, solo Hilton del Porto ha fatto meglio(4), 16 le parate totali in queste 6 partite, l’80% dei tiri subiti nello specchio della porta. Mi preme, però, focalizzare un attimo l’attenzione su Pogba. Dopo l‘esplosione iniziale, qualche critica. A volte troppo lezioso e preferisce tenere il pallone invece che cederlo. Poco concreto nonostante le doti fisiche lo portino spesso al tiro o davanti alla porta. E rientra spesso in ritardo. Si bea troppo di ciò che fa, a mio parere. Con tutte le attenuanti del caso. Un’ultima cosa. In corsa su tre fronti, con le situazioni critiche di Bendtner e Matri da gestire e 20mln. in tasca. Vogliamo prendere finalmente L’(A)ttaccante? Sarebbe il tentativo di arricchire una squadra quasi perfetta con una ciliegina.

A Palermo, la Juve tornerà dopo l’ultima volta che sancì il definitivo sorpasso in classifica nello scorso campionato ai danni del Milan capolista. Fu la partita in cui Conte capì di che potenziale e capacità fosse dotata la squadra, sicurezza nei propri mezzi e grinta da vendere, quali fossero diventati i reali obiettivi raggiungibili, i sogni di successo che diventarono realtà. Tuttosport titolò “Apoteosi” in virtù del 2-0 e del dominio di gioco tenuto durante il match. Marchio di fabbrica della Juve di Conte. A distanza di pochi mesi, ci torniamo da Campioni d’Italia in carica. Al Barbera torna anche Conte, in panchina, dopo 4 mesi passati in gabbia.

Il Palermo in casa ha ottenuto tre vittorie(contro Chievo, Sampdoria e Catania), tre pareggi(contro Cagliari, Torino e Milan) e una sconfitta(contro il Napoli all’esordio in campionato), dove ha raccolto ben 12 dei 14 punti che compongono l’attuale classifica. Numeri identici per quanto riguarda i gol messi a segno (12 su 14), mentre la difesa ha incassato otto reti a fronte delle 14 lontano dalla Sicilia. Domenica scorsa, nell’ultima gara giocata in campionato,  il Palermo ha perso di misura a San Siro con l’Inter: una sconfitta amara, determinata da un intervento beffardo del difensore Garcia, protagonista involontario di un autogol.

Il bilancio degli incontri tra Palermo e Juventus giocati al Renzo Barbera vede i bianconeri in avanti con 10 successi, otto pareggi e sei sconfitte. Il punteggio classico è lo 0-2 a favore della Vecchia Signora, verificatosi in 4 circostanze. C’è poi, tra i successi più recenti, quello che risale al 2008/09, ancora una volta di febbraio (il 21): pochi giorni prima dell’incontro di Champions League tra Chelsea e Juventus, la formazione guidata da Ranieri espugna Palermo, ancora una volta spartendo le reti equamente: nel primo tempo Sissoko, nella ripresa Trezeguet, al rientro da titolare dopo un lungo infortunio. Da rilevare come il risultato di parità manchi addirittura dal 9 febbraio 1969, quando le due squadre chiusero la gara sull’1-1 per effetto dell’autogol di Salvadore e della rete del tedesco Haller.

Nessun giocatore del Palermo ha disputato tutti i 15 incontri di campionato. A quota 14 vi sono il portiere Ujkani, i difensori Munoz e Von Bergen e il centrocampista Ilicic. Clamoroso il dato dei cartellini rossi. In 15 partite, i rosanero hanno già collezionato cinque espulsi: Ujkani, Labrin, Von Bergen, Barreto e Brienza. Il goleador della squadra è Miccoli con cinque reti. Lo seguono Ilicic con tre, Giorgi e Dybala con due, Rios e Brienza con una.

Scontato il turno di squalifica ritornano a disposizione Miccoli e Donati, quest’ultimo prenderà di nuovo in mano le redini della difesa rosanero coadiuvato da Munoz e Von Bergen. Conferme a centrocampo, mentre in avanti Dybala partirà dalla panchina a vantaggio del trio Ilicic-Miccoli-Brienza. Indisponibili i lungodegenti Hernandez e Mantovani.

Nella Juve invece sarà assente Giovinco per squalifica, in prima linea potrebbe trovar spazio Matri (favorito su Quagliarella) in coppia con Vucinic. Probabile che Conte opti per un po’ di turn-over, con Caceres, Isla e De Ceglie pronti per giocare dal 1′. Nuovo stop per Pepe, in forte dubbio la disponibilità di Lucio e Bendtner.

Per Palermo-Juventus è stato designato Andrea De Marco di Chiavari. La Juventus trova per la prima volta il direttore di gara ligure, almeno nelle vesti di primo arbitro. L’ultimo incontro risale alla stagione scorsa, al 2-0 inflitto all’Inter lo scorso 25 marzo. Nella stessa annata ha diretto anche lo 0-0 in casa del Chievo. In totale i precedenti sono 11 con un bilancio di cinque vittorie, due pari e quattro sconfitte. Al Barbera, gli assistenti saranno Andrea Marzaloni e Andrea Padovan. Il quarto uomo Elenito Giovanni Di Liberatore e i due assistenti d’area Paolo Silvio Mazzoleni e Massimiliano Irrati. Forza Juve.

“Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve 

 

Shakhtar Donest – Juventus 0-1 Sintesi

http://www.metacafe.com/watch/9509060/

Shakhtar Donetsk – Juventus mercoledì 5 dicembre – Donbass Arena – Donetsk E qualificazione sia …

 

 

di Luna23

 

 

Questa vittoria gli sta bene a chi diceva “stasera battiamo la Juve!”, e non dico altro. Sono molto contenta di questa qualificazione lo confesso, una partita la nostra interessante, non splendida come speravo, intendo con una valanga di gol, ci possiamo comunque accontentare anche dell’autogol indotto.

La squadra nelle sue inesattezze e piccole lacune soprattutto difensive sta funzionando nella maggior parte dei casi, questa sera era vietato perdere, e infatti la Juventus si è impegnata e ha fermato uno Shakhtar che ha provato a vincere soprattutto con la simulazione,  Mkhitaryan si è distinto in questo utilizzando tutto il suo repertorio. Di contro, noi principalmente nel secondo tempo gli abbiamo consentito di andare troppo avanti e per due volte causa le solite amnesie difensive abbiamo rischiato davvero, la fortuna è stata nostra complice, ed eccoci qua.

Con il nostro annoso problema “chi segna” siamo riusciti a vincere con questo semi-autogol, dico semi, perchè Kutcher e Giovinco erano praticamente attaccati, come se il pallone avesse urtato a caso uno dei due, in realtà molto bravi prima Vucinic che è riuscito a mantenere l’azione: cioè, non si è fatto portare via la palla e Lichsteiner dopo, il cui recupero ha indotto allo sbaglio l’attaccante avversario. Per difendere il risultato gli uomini della Juve hanno corso moltissimo e contrastato tutte le iniziative di rimonta, l’avversario è stato bloccato, in fondo è bastato anche così, si poteva sicuramente fare di più, offire maggiore spettacolo, ma fondamentalmente, si sono risparmiate energie che serviranno in futuro.

E’ mancato il gol, quello pensato  e confezionato da noi, l’assenza di Marchisio si è fatta sentire, ci vuole quando bisogna sbloccare un risultato, lui è così, magari resta un po’ in disparte all’inizio di partita senza mettersi troppo in mostra e con un colpo di genio la risolve. In definitiva hanno giocato tutti piuttosto bene, lo Shakhtar è rimasto sopreso e pensava di vincere facilmente, ma con la Juve niente è facile.

Al posto dell’allenatore. Nonostante Chiellini fosse ancora un po’ acciaccato ha disputato un’ottima partita, peccato però non averlo tolto prima, con un Arbitro molto fiscale, a volte pure troppo contro di noi, tipo l’ammonizione a Vidal !! ad inizio primo tempo mi è sembrato un eccesso, e vi dirò che ho sospettato fosse di parte, ma dopo non ha risparmiato nemmeno gli altri, purtroppo Chiellini salterà un turno per doppia ammonizione, ora che viene il difficile non ci voleva. A riguardo dell’ attacco, non ha brillato molto, sebbene sia Vucinic che Giovinco si siano dati da fare, il primo un po’ evanescente nel primo tempo, meglio decisamente nel secondo. I cambi sono stati conservativi ed effettuati a pochi minuti dalla fine non hanno cambiato assetto, tutto sommato va bene anche così, l’obiettivo è stato raggiunto, nonostante i pronostici contro. Ho notato che ultimamente si è aggiunto il problema Lichsteiner, che è una testa davvero calda, rischia spesso l’ammonizione per protesta, meno male che c’è il buon Buffon che fa da mamma e papà a tutti quanti.

Perfetto, siamo ancora in Europa, e ci fa piacere seguire i ragazzi in questa competizione, non facciamoci domande su come andrà e se saremo all’altezza, io spero di sì, se risolvessimo i problemi in attacco potremmo dire la nostra, allo stato attuale, viviamo alla giornata senza interrogarci su cosa succederà, d’ora in avanti diventerà  sempre più difficile, una nota positiva è  il graditissimo ritorno di Conte in panchina prossimamente, diciamo che, sebbene non ci abbia mai lasciati, rientra proprio al momento giusto, dove serve una figura forte in grado di infondere la grinta necessaria  per superare le future  squadre con i coltelli nei denti.

Festeggiamo, ne abbiamo tutto il diritto, anche se durerà poco, in quanto domenica ci aspetta il Palermo, che è sempre un incontro ostico con una squadra molto orgogliosa e coraggiosa.

Quindi i percorsi importanti sono due, campionato e Champions, Conte dovrà essere estremamente preciso nella gestione umana della squadra, abbiamo un buon corredo che non è completo, basta un infortunio serio a qualcuno compromettere la stagione. Perciò, attenzione .. abbiamo appena cominciato!

Il ”maestro de che?” Lucescu e la storia del biscotto al cioccolato dolce un po’ salato

 

Di Alessandro Magno

 

Complimenti a questa Juve che poteva anche solo pareggiare e invece ha vinto. Complimenti a chi ha giocato con coraggio, convinzione, abnegazione. Complimenti alla dedica di Chiellini a Pepe che sancisce, se ce ne fosse ancora bisogno, la grande atmosfera di fratellanza che si respira nello spogliatoio. C’e qualcuno che non e’ in sintonia col gruppo, non vi e’ mai entrato, puo’ partire senza rimpianti. Il resto dei ragazzi, sono come i moschettieri “tutti per uno e uno per tutti”. Basti vedere (Caceres che non entrerà) e Matri (che ha i suoi problemi) nell’occasione del palo di Pirlo. Basti vedere Carrera passare informazioni ad Alessio nella concitazione del momento. Basti vedere Conte e Paratici dietro i vetri o Nedved, Marotta e Agnelli in tribuna. Complimenti anche al Presidente per aver seguito la Juve in un posto tanto lontano. Tutti si soffre uguale, chi e’ in campo e chi no. Noi da casa pure. Tutti a denti stretti come fossimo in campo.

Complimenti anche a Vucinic, che anche se non ha fatto una prestazione trascendentale, ho visto correre e aiutare la squadra come non mai. E’ uscito esausto e in genere non capita. Bravo Mirko fai sempre così però. Complimenti a Buffon grande-capitano che si becca una tranvata in faccia sbattendo sul palo e resta stoicamente in campo dando l’esempio. Poteva stare mezz’ora a terra, invece non ci sta’ neppure un secondo. Complimenti a Pogba che ha solo 19 anni e gioca come un veterano. Complimenti a Giovinco che si butta su quel pallone perché ci crede. Complimenti alle dichiarazioni post partita di Alessio che ricorda che questi del Donetsk salvo qualche attaccante dotato, non è che hanno ‘sto gran gioco. Complimenti a tutta la Juve che vince in uno stadio dove aveva vinto solo il Barcellona e dove questi vincevano da 18 partite consecutive. Complimenti a questa Juve che si qualifica come prima nel suo girone, meritatamente e da imbattuta.

Complimenti anche a questi del Donetsk, una squadra in primis … di simulatori. Hanno cercato in tutti i modi di far prendere ammonizioni ai nostri giocatori e in alcuni casi, vedi Chiellini, ci son riusciti. Complimenti a Willian per la superficialità con cui gioca contro di noi nemmeno fosse Messi che gioca contro il Toro e infatti in 90 minuti non risulta poi così incisivo. Cala Willian, cala! Che ancora non hai fatto nulla in carriera. Complimenti anche per la pettinatura anche se hai copiato da Caparezza. L’originale resta in Italia. Complimenti ai tifosi del Donetsk che fischiano per tutti i 90 minuti. Son stati più fastidiosi delle vuvuzela. Complimenti a quei tifosi del Donetsk che son andati a rompere le balle a Conte mettendosi davanti al vetro cercando di impedirgli di vedere la partita. Molto sportivo da parte loro. Fortunatamente sono stati allontanati dal servizio d’ordine (questi sì bravi davvero). Complimenti per finire al “Maestro de che?” Lucescu, per gli insulti gratuiti a Conte e alla Juve nel prepartita, per la presunzione di parlare come fosse Guardiola di una squadra poi, la sua, che a conti fatti passa il turno per aver fatto un gol in più del Chelsea negli scontri diretti. Una squadra, la sua, che passa il turno con due sconfitte. Complimenti all’umiltà–questa sconosciuta di Lucescu e Shakhtar. Complimenti infine per aver parlato di biscotto con disprezzo come fosse una nostra richiesta da loro rifiutata. Ma quando mai! Signor “maestro de che?” Mircea Lucescu la lezione questa sera gliel’abbiamo impartita noi, si prenda questa sconfitta… e il biscotto se lo metta… dove vuole.

Alessandro Magno

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Prepartita Shakhtar-Juve, momento di svolta.

 

ARTICOLO di eldavidinho

Matati. Con i due giocatori che, evidentemente, sentivano l‘aria di derby più degli altri. Due prodotti della cantera finalmente titolari in prima squadra, dopo anni di prestiti e/o annate opache. Perché di vero e proprio effetto derby non si può parlare. Alla Juve basta un tempo, il secondo, per spazzare via un Toro più violento che aggressivo. Fino alla mezz’ora i bianconeri sono stati un po’ meno aggressivi del solito. Anzi, impacciati, arruffoni e spaesati anche a causa del cambio di modulo. Le due squadre si rispettano e sembrano più attente a non lasciare spazi che ad attaccarli. Il pressing viene portato raramente e mai con troppa convinzione. Si preferisce aspettare la mossa dell’avversario e quello che ne deriva sono ritmi bassi e azioni prevedibili. L’episodio che cambia il volto della partita è l’intervento a gambe unite da codice penale che compie Glik su Giaccherini. Ineccepibile per Alessio e noi tutti, contestato da Ventura che si è ostinato, sia ai microfoni Sky che Rai, nel voler rivedere se l’intervento fosse sulla palla. Pazzesco. La certezza che questi tipi di interventi a prescindere da tutto, vadano condannati, viene dalle parole di Ogbonna: “Glik quelle entrate le fa anche in allenamento”. Ah bè, complimenti. Dal 433 inedito che mettono in campo Conte e Alessio hanno tratto giovamento Giovinco e soprattutto Marchisio. In quel ruolo il principino è il migliore del mondo, Giovinco è un valore aggiunto se ben sfruttato tatticamente. Nel 433 è quasi imprendibile, partendo palla al piede dall’esterno. Il 4-3-3 non è da accantonare. Lo abbiamo detto tante volte. E sono sicuro che Conte lo utilizzerà nel mese in cui dovrà fare a meno di Asamoah. Col Torino, a causa di infortuni e assenze, ha avuto modo di rispolverarlo. Oppure già aveva in mente di riproporlo, contro il 4-2-4 di Ventura. Non lo sapremo mai. Altro episodio della gara è il rigore concesso a Pogba per tocco di mani di Basha. Rigore sacrosanto ma giocatore, già ammonito, non ammonito per la seconda volta. Il Torino sarebbe rimasto in 9. Ventura che dice? Calcio di rigore poi sbagliato da Pirlo a pochi giorni di distanza dal mancato raggiungimento del podio per il pallone d’oro. E molti avranno ripensato alla buca di Maspero e al pallone di Pirlo che avrà incontrato e salutato quello di Salas. Precedentemente, Pogba era stato anche fermato a porta vuota ingiustamente per carica inesistente sul portiere. Poi mi dite che tipo di carica ha fatto Pogba su Gillet. Altra partita, altro episodio. Ci stanno facendo riscrivere il regolamento, partita dopo partita. Fischiato un “fallo di confusione”? Alla fine, però, vinciamo sempre noi. Perché giochiamo e dominiamo. Marchisio, Giovinco, ancora Marchisio. Il 3 a 0 del principino è il 100º gol della Juve di Conte: subìti 30, differenza reti + 70, punti 119, partite 53. Il Torino continua a non vincere un derby da 17 anni e a non segnare in un derby da 10. Dopo 15 partite, nella stagione 2011/2012, la Juventus aveva 33 punti. Oggi, ne ha 2 in più. E gli ottavi di Champions ad un passo. Alessio chiude in A con 5 vittorie, 1 pari(Lazio), 2 sconfitte(Inter e Milan). Al momento è a 2 vittorie(Chelsea e Nordsjaelland) e 1 pari(Nordsjaelland) in Champions League. Dalla prossima giocheremo in superiorità numerica, diranno i sarcastici: torna Antonio Conte. Infine, onore a Bonucci, rimasto in campo per tutta la partita sofferente e piegato sulle ginocchia. Ha diretto la squadra a viso aperto nonostante l‘infortunio. Onore anche al bambino, inquadrato dalle telecamere, che fa la pernacchia ai bovini. Questo è il riassunto del derby. Derby che, invece, non appartiene a quei tifosi resisi protagonisti per aver esposto uno striscione, in CurvaSud, sulla tragedia di Superga. I morti sono tutti uguali, vanno rispettati. Piuttosto, si chiede parità di trattamento nel giudicare cori e striscioni di questo genere. Parità che non c’è né nel multare, né nel portarli all’attenzione dei media. Ci vorrebbe equità nello stigmatizzarli. Quelli di Superga, quelli dell’Heysel, Pessotto(ancora in vita, e mettetevi nei suoi panni) e Scirea. Ma l’attenzione mediatica che si presta a noi è diversa da quella che si presta agli altri. Vedi striscione del Milan a Pessotto. Per Bergomi la Juve ha sofferto e il Toro meritava. Significa che stiamo veramente tornando alla normalità. Non sapevamo neanche “che Glik fosse un difensore così “pulito”, che Basha fosse un portiere e che Ogbonna facesse i falli al suo portiere”, scrivono su Twitter. Noi ironizziamo, loro rosicano. E se questi sono gli avversari che dobbiamo affrontare in campo e fuori…

Adesso sotto con lo Shakhtar, schiacciasassi in campionato e rivelazione di questa Champions. Contro il Kryvbas, venerdì, la squadra di Lucescu ha ottenuto la 17ª vittoria in 18 gare, grazie al 2-0 firmato Mikhitarian e Teixeira. Lo Shakhtar è la squadra solida e pericolosissima con cui abbiamo pareggiato all’andata nel nostro esordio in Champions allo Juventus Stadium.

Con 10 punti in classifica, lo Shakhtar Donetsk si presenta all’ultima giornata del girone di Champions League sicuro della qualificazione. Ne basterà uno per assicurarsi il primo posto del Girone così come ne basterà uno alla Juve per qualificarsi. Non credo, comunque, che le squadre si accorderanno per il famoso “biscotto”. Il cammino degli ucraini ha preso avvio in casa, con un 2-0 agevole contro il Nordsjaelland grazie alla doppietta dell’attaccante armeno Mkhitaryan, Nel secondo turno, Allo Juventus Stadium il punteggio di 1-1 è maturato interamente nel primo tempo, con il botta e risposta di Texeira al minuto 23 e di Bonucci 180 secondi dopo. Il girone d’andata si è chiuso registrando già la conquista del primato in classifica. Merito del successo ottenuto in casa contro il Chelsea. Un 2-1 netto firmato Texeira – Fernandinho. Allo Stamford Bridge, invece, partita pirotecnica: Willian riesce a rispondere per ben due volte alla situazione di svantaggio creatasi, ma nulla si può fare con il terzo gol dei Blues, ad opera di Moses, perché arriva all’ultimo secondo e determina il successo per 3-2 del Chelsea. Lo Shakhtar conquista matematicamente la qualificazione alla quinta partita. In Danimarca, il Nordsjaelland passa in vantaggio con Nordstrand e la formazione di Lucescu arriva al pareggio con un gesto antisportivo di Luiz Adriano, che va in gol non restituendo il pallone dopo una sosta (cosa che poi gli è coastata una squalifica che lo costringerà a saltare il match contro di noi). Il primo tempo si chiude sul 2-2, ma nella ripresa Willian e lo stesso Luiz Adriano, autore complessivamente di una tripletta, determineranno il punteggio di 2-5.

L’unico precedente della Juventus sul campo dello Shakhtar risale all’8 dicembre del 1976, in occasione della gara di ritorno degli ottavi di Coppa Uefa. Per i bianconeri, la sconfitta per 1-0 – maturata per un gol di Stahurin al 36’ del primo tempo – non determinò alcun problema perché a Torino la vittoria della squadra di Trapattoni fu netta: 3-0. Una gara, quella di 36 anni fa, da ricordare comunque con piacere. Al termine di quel cammino in Uefa, la Juventus conquistò la sua prima storica coppa europea. Oltre allo Scudetto dei 51 punti.

Lo Shakhtar ha un gruppo unito e consolidato di uomini che Lucescu ha utilizzato in tutti gli incontri di Champions League. Non hanno saltato neanche un minuto il portiere Pyatov, i difensori Kucher, Rakitskiy, Rat e Srna, i centrocampisti Mkhitaryan e Fernandinho. Sempre presenti nelle cinque gare, ma con un minutaggio minore, vi sono anche Ilsinho, Willian, Texeira e Luiz Adriano. Lo Shakhtar ha messo a segno 12 gol, spartiti in questa maniera: quattro Willian, tre Luiz Adriano, due Mkhitaryan e Texeira, uno Fernandinho. Nella classifica delle statistiche di Champions, lo Shakhtar è al primo posto per le occasioni avute e create, motivo in più per rendersi conto della loro pericolosità sotto porta. Designato per questa gara è l’arbitro svedese Jonas Eriksson, alla prima assoluta con i bianconeri. Non convocati Marchisio squalificato, Lucio, Pepe e Bendtner. Ritornano Caceres e Chiellini. Forza Juve

“Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve 

Juventus-Torino – Sabato 1 dicembre 2012 – Juventus Stadium – una Zebra più forte di un Toro

Articolo di Luna23

 

Ho visto la partita registrata ma questa volta con tutt’altro spirito considerata la vittoria che non lascia dubbi su chi sia più forte. Eppure, dal primo tempo non sembrava così. Non che si stesse mettendo male, ma .. i soliti problemi di rifinitura, degli attaccanti senza gol, delle intemperanze di Vucinic, e soprattutto l’ennesimo rigore fallito di Pirlo. Ma se non è un rigorista, perchè li deve battere lui?

Va beh ..sorvoliamo, il primo tempo è stato un continuo  tentativo di andare in gol  mentre il Toro più organizzato, cercava di ostacolarci e fare altrettanto, di occasioni ce ne sono state per entrambe, ma poi accade un fatto … un terribile intervento da parte di Glik stende Giaccherini, il colpo è tremendo e temiamo per il nostro giocatore che miracolosamente ne esce indenne, ma la conseguenza per il Toro è pesantissima, Glik espulso! E rigore per la Juve.  I granata sono sull’orlo di una crisi di nervi, rincorrono l’arbitro, urlano, strepitano .. protestano, ma lui è impassibile la decisione è stata presa, un fallo che poteva stroncare una carriera va punito.

Pirlo fallirà il rigore, tirerà alto, i tifosi sono ammutoliti e perplessi.

Si andrà a riposo nel secondo tempo sullo 0-0, Marchisio intervistato, dichiara che è tempo di fare qualcosa, la partita va vinta.

Premesso che, è il Derby e la fazione avversaria vive un’esistenza per poterci battere, bisogna fare davvero qualcosa di più, e sarà proprio così. La Juventus,  quella dei giovani, quella cresciuta all’interno ha detto sì, Marchisio e Giovinco consegneranno la vittoria alla Juventus su  un piatto d’argento! Dimostrando che a tirare forte il risultato  arriva! 3 gol in 25 minuti .. cosa dire ..Grandissimi ..Il Toro ridotto in dieci e in balia dell’ emotività  tentano di difendersi infertendo colpi e falli a non finire, ma  nulla da fare, la Juventus ha vinto .. superiore psicologicamente e tecnicamente.

Nonostante la chiusura del match tutto sommato anche rilassata, non è passato inosservato lo striscione di pessimo gusto riferito ai caduti di Superga, che in effetti non ci fa una bella figura, mai quanto noi possiamo capire come ci si sente, quando vengono esposti slogan  che offendono i morti, per la Juventus  è diventata un’abitudine percepire  la felicità degli altri quando  insultano i  nostri caduti dell’Heysel o si riferiscono  all’incidente accaduto al nostro amatissimo Pessotto, tuttavia,  non è stato bello da parte di chi li ha appesi.

E’ vero che non se ne può più di insulti ai nostri di morti,  ma proprio per questo non è giusto mettersi al livello degli altri, mantenere i nervi saldi è un obbligo anche quando è difficile. Ma dobbiamo pensare che il tifo del calcio non è costituito da persone felici delle disgrazie altrui. Come si fa ad essere contenti per qualunque maglia di essere al colmo della felicità  se dei ragazzi, dei bambini, delle donne e degli uomini sono morti andando allo stadio?

Meditiamoci su ..

 

 

 

 

 

ricchiuti21

Considerazione sul derby . Sui nostri pseudo parenti. Sul fallo di Glik e sul fatto che l’han risolta quelli della nostra ”cantera” Marchisio e Giovinco.

il derby è gara odiosa che non dovrebbe neanche esistere. perché sono solo rischi maggiori per prendere tre punti a una squadra che lotta per la salvezza. glik ? farà compagnia ai tanti scarpari che affollano la weltanschauung di certa gente. giovinco il migliore in campo, squalifica inclusa.

So che sei andato a una nuova udienza per il processo a Giraudo. Come si evolve?

mercoledì la sentenza. meglio evitare di sbilanciarsi.

Non ti ho mai chiesto del Sidney e di Del Piero oggi. Lo hai visto mai giocare con quelli? Eccetto lui son pessimi.

ho visto qualche goal. se avessi mediaset premium avrei visto sicuramente tutte le gare. almeno all’inizio. poi la nostalgia affievolisce e subentra il disinteresse. dell’australia non penso niente di preciso, è un paese per me totalmente privo di fascino sospeso com’è tra il nulla ed il niente. è privo di fascino sostanzialmente perché manca di stereotipi. non esistono barzellette sull’australia, nessuno saprebbe identificare il culo delle sue donne.

Mattare il Toro è sempre un piacere. Insultare i defunti però non mi appartiene.

 

articolo di Alessandro Magno

 

L’ultima volta che il Toro ha vinto un derby c’erano ancora i videoregistratori VHS, le telecamere con la cassetta dentro, uscivano i primi telefonini, delle valige portatili con il displey bianco e nero che segnava solo il numero di telefono. Era il 1995 la gente girava con la Fiat Punto e qualcuno ancora con la Uno. Quando il Toro vinse l’ultimo derby esistevano ancora le sale giochi dove c’erano i videogiochi non a soldi, i più fortunati avevano in casa il Super Nintendo oppure il Sega Mega Drive. Quando il Toro vinse l’ultimo derby avevamo nelle macchine lo stereo estraibile a musicasette e qualcuno aveva quello a cd che costava un pacco di soldi. Quando uscivamo con la tipa ci toccava imboscarlo o portarcelo dietro. Mike Tyson era appena uscito di galera e riconquistava il titolo dei massimi Wbc, in tv passavano Beverly Hills 90210 e Ok il prezzo è giusto. In giro per la città c’erano ancora le cabine telefoniche e in tabaccheria vendevano le schede prepagate. I ragazzini giravano con il Ciao o il Si e Michael Jordan giocava ancora nei Chicago Bulls. Quando accadde di quel derby, Fiorello era ancora un giovane capellone e se ne andava in giro per le piazze col suo Karaoke, Alberto Tomba vinceva la Coppa del Mondo di sci. Quando il Toro vinse l’ultimo derby gli 883 si erano appena separati e al cinema davano il Corvo, noi si pagava ancora un ingresso al cinema (di lunedi) 7000 lire …già c’erano ancora le lire, un pacco di Diana blu costava £ 3800. Le pubblicità delle Mentos col buco in mezzo e del cornetto Algida erano i tormentoni! Quando han vinto l’ultimo derby Pessotto giocava ancora con loro e Del Piero aveva 20 anni. C’era Tele+ e i floppy disk. Di quei giocatori di quella partita, nessuno gioca più, eccetto Alex al Sidney, gli altri son tutti commentatori, allenatori, qualcuno è già nonno. Son passati tre lustri, quasi quattro, da quando il Toro ha vinto l’ultimo derby, c’è una generazione di ragazzini che oggi è maggiorenne e non ha mai visto la sua squadra vincere contro la Juve. Ma vi pare possibile? E i papà di questi ancora li allevano a pane a antijuve… dai dai che prima o poi accadrà, non si sà quando, ma la speranza è l’ultima a morire. Me li immagino certi bambini ”sfortunatelli” : ”Papà ma abbiamo mai vinto contro la Juve?”, ” si figlio mio nell’anno del Signore 1995 tanti e tanti anni fà…”. Devo dire che ci vuol una costanza non indifferente ad aspettare tutto questo tempo una vittoria come un miracolo dal cielo, la luce da un Messia. Spiacenti, abbiamo intenzione di prolungare questa striscia, finchè è possibile. Non sarebbe male arrivare a 20 anni senza farvi vincere un derby. Sarebbe un altro bel record.

Non c’è davvero molto da dire su quest’ultimo derby se non che li abbiamo asfaltati. Eccetto i primi minuti dove fra l’altro han prodotto solo un tiro fuori di Meggiorini, il resto è stato facile come rubare le caramelle a un bambino. Ci siamo permessi pure di sbagliare un rigore sullo 0-0 e farci annullare un quasi gol di Vucinic per fallo di pura invenzione di Pogba sul portiere. Devo dire che a parte pochi sciocchi e qualcuno come Ventura ma a caldo, nessuno dopo s’è lamentato più di tanto dell’espulsione di Glick. Un fallo che al momento pare davvero esser il più cattivo e duro di tutta la stagione e di tutta la serie A e B compresa. Un fallo di una rudezza inqualificabile e gratuita. E dire che io l’avevo ampiamente previsto in certi commenti. Scrissi ”occhio alle gambe perchè qualcuno mirerà a quelle ed è già tanto se il Toro finisce la partita in 11” è infatti ci ho preso. Troppo scontata come previsione, conosco i miei polli, anzi i miei bovini. Sul modulo posso dire che come avevamo ampiamente detto e ridetto, finalmente si è andati a ripescare questo benedetto 4-3-3 con Vucinic e Giovinco esterni, e le cose sono andate decisamente bene. Lo dico e lo ridico quello è il loro ruolo, insieme non possono giocare in un attacco a due. Questo modulo non dovrà però nuovamente incancrenirsi ma andrà alternato al 3-5-2 a seconda dell’avversario, e forse in mezzo è meglio che giochi Quagliarella e non Bendtner. Son convinto che le cose andranno decisamente meglio. Ora messo il derby alle spalle, avanti con gli ucraini, dopo tornerà il nostro mister e spero venga accolto dallo Stadium con 10 minuti di standing ovation perchè anche da squalificato ha guidato, con il suo staff, la squadra al meglio. Tenendo conto dell’impegno della Champions League in più rispetto all’anno scorso, direi che il cammino della Juve fin qui, è un cammino importante.

Concludendo tornando all’ironia con cui ho iniziato questo articolo. Non sono io che posso o devo insegnare alcunchè a qualcuno, ma penso che le partite per quanto è possibile è bello viverle con gioia e ironia. Con il godimento sano. Quello che ci fa cantare o’ sordato ‘nammurato a quelli del Napoli o ”…e forza toro facci un gol” all’85mo dell’altra sera sul 3-0 mentre si fa il torello al Toro. Questo è per me il meglio del tifo e questo è quello che a me piace. Lo striscione che è stato esposto e che insultava i caduti di Superga invece non son cose che mi appartengono. Chi l’ha pensato e lo ha creato e lo ha esposto ha fatto un incredibile autogol a tutti gli juventini. Ci lamentiamo per la multa a Pessotto inferiore a quella per gli insulti razzisti ai giocatori del Milan, ci indignamo e diamo dei bastardi a quelli che insultano Ale e Ricky o Andrea Fortunato o Scirea o i morti dell’Heysel e poi noi che si fà si fà uguale? Esponiamo uno striscione ” Noi di Torino onore e vanto, voi solo uno schianto”. Ho personalmente inviso alcune tifoserie solo perchè se la prendono sempre con i caduti dell’Heysel. Le ho talmente inviso che tifo perchè le loro squadre vadano male perchè ritengo abbiano delle tifoserie di merda. Ho sempre pensato che noi fossimo diversi dagli altri. Diversi perchè migliori. Non che fossimo come gli altri. Capisco la rabbia di chi lo ha fatto ma non la giustifico. Per quello striscione mi vergogno io per loro. Le mie personalissime scuse alle famiglie di quei defunti e a quelli Toro per questa brutta pagina bianconera.

Alessandro Magno

 

articolo scritto per ilblogdialessandromagno.it  juvemania.it e ladivinajuventus.it

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