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di Enzo Ricchiuti

Il mercato della juve fino ad ora.

Le partenze di Tevez e Pirlo sono state compensate. La cessione di Vidal no. Adesso si sta in confusione ed è una cosa che si poteva evitare. Va preso semplicemente un tappabuchi per Khedira e dare le redini dellatrequarti a Paul Pogba. Il resto è perdita di tempo e fatica inutile.

Il mercato delle altre.

Bisogna vedere le condizioni fisiche di Dzeko e Jovetic sul medio periodo. Non ho visto arrivare fenomeni in difesa e molte avevano bisogno di questo.

Ibrahimovic ?

Il numero uno in Italia se arriva. Sarà una sfida stimolante batterlo di nuovo come nel 2012.

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Articolo di Enzo Ricchiuti

L’ormai quasi certa partenza di Vidal.

Amen. S’è fatto un grosso errore perché è un jolly completo, un leader, un uomo goal e privare la squadra di un altro punto di riferimento dopo Pirlo e Tevez è un azzardo. Auguro a tutti di affezionarsi a qualcun altro.

I nuovi acquisti della Juve Mandzukic, Zaza, Khedira, Dybala, Rugani.

Rugani sembra forte ma sembrava fortissimo anche Ogbonna. Khedira e Dybala li aspetto al varco con curiosità: dopo le partenze eccellenti questi sono i nuovi titolari e spero non abbiano nell’ordine problemi di salute e problemi di braccino. Mandzukic, non ho grandi aspettative. Nel senso buono. E’ uno di quei cavalli che rendono poco ma spesso. Zaza, bisognerebbe capire dove si guarda perché a volte è un po’ un Quagliarella psichedelico. Non si capisce dove mette i piedi e dove la testa. Al momento la certezza è che lo Psycho Quaglia lo si guarderà in panca.

L’assoluzione di Moggi su Facchetti e l ‘arciviazione di Lotito nel caso Ischia calcio.

Ho letto che c’è gente che ha scritto che Facchetti comunque non è stato processato a Napoli e quindi è stato una persona pulita. Questa sciocchezza, ricordiamo che i morti non si processano, apparentemente dotata di umanissimo buon senso fa capire perché a Facchetti resti intitolato il torneo Primavera. E’ il mito del piccolo padre. Letteratura, interessi, coglioni dappertutto. Per abitudine o per passione. Magari la generazione dei nostri figli butterà a terra le statue di Facchetti, in passato son cadute quelle di Stalin e Saddam. Che Moggi venisse assolto era ora ma è significativo si sia ottenuto qualcosa in una battaglia laterale. Si vede che non fa più tanto caldo intorno all’argomento oppure si vede che i giudici stavolta avevano l’aria condizionata. L’archiviazione di Lotito ? Il giudice Palazzi quando vuole valuta ciò che ha. Senza interpretare. In sede penale sarà lo stesso, Iodice e la stampa che gli è corsa dietro non conoscono il meccanismo tecnico con il quale si esercita pressione non commettendo violazioni. In altre parole, non conoscono il potere che spesso non è che padronanza della tecnicalità. Scommettiamo che se domandi ad Andrea Agnelli quali sono i fondi a bilancio da manovrare, a quale capitolo e chi è il ragioniere che fa i bonifici ti guarda, s’accende la sigaretta e parla al Wall street Journal di plusvalenze belghe e Padrenostro ?

 

 

 

La punizione dell’Ex

vittoria moratascritto da Cinzia Fresia

E Finale sarà ..

Dall’inizio della partita e al rigore subito, avevo perso le speranze di una qualificazione, lo confesso, sebbene ci fossero ancora un tempo e mezzo da giocare, ho visto una Juve molto diversa da quella che ha giocato a  Torino, il Real rompendo gli indugi ha attaccato,  pronti via, per un tempo e più, abbiamo subito con poca reazione, si è avverata la profezia che ci avrebbero dato un rigore contro ed  in effetti è stato  che Chiellini è caduto come sempre nella trappola madridista, trattandosi di un fallo poco rilevante ma sufficiente da riconoscere il rigore, che Cristiano  Ronaldo trasformerà in gol.

Andare a riposo dopo il primo tempo sotto di un gol in una semifinale, non è incoraggiante, e più che la squadra si temeva lo stadio, e soprattutto l’arbitraggio che non avrebbe certamente penalizzato i padroni di casa, e così è stato, inoltre secondo l’opinionista Cesari, un rigore non è stato riconosciuto alla Juve, insomma si sapeva a cosa si andava incontro, e nonostante una prestazione iniziale molto discutibile e dalle performances  di alcuni profondamente appannate, ecco che arriva la zampata dell’ex, proprio così, Morata ci conduce in finale.

Ma che fatica, che ansia e che lotta.

Il Real Madrid ha sempre attaccato, e devo dire che più di una volta Buffon è stato determinante, purtroppo stasera ad Allegri è mancato l’attacco e parte del centro campo, così, per non perdere l’opportunità ha deciso di puntare sulla difesa, sosituendo Pirlo per inserire Barzagli.

Purtroppo sono venuti a mancare alcuni perni fondamentali della squadra: Tevez per primo, che ha disputato una partita insufficiente e  senza personalità, tant’è che nessuno ne ha parlato nè in bene ma nemmeno in male, esattamente come non ci fosse, Pirlo, purtroppo per lui, pessima annata, passaggi sbagliati e poca fantasia nelle azioni, Pogba è migliorato nel secondo tempo, lo stesso Vidal non ha brillato come gli anni precedenti, bene invece Marchisio che si è reso pericoloso in un paio di tiri, Lichtsteiner pasticcione e inutilmente polemico.

Eppure con queste dèfaillance, la Juventus è passata, per il rotto della cuffia, ma ce l’ha fatta, è riuscita a resistere agli attacchi continui di una delle squadre più forti del mondo, con degli attaccanti da paura.

Si vince anche così, in modo imprevedibile. La Juventus la sua vittoria l’ha ottenuta, i soldi, adesso è giusto puntare sulla soddisfazione morale portando in Italia il trofeo per tappare un po’ di bocche, quelle emettevano sproloqui circa aiuti e cose varie.

A Madrid, 0 aiuti, e raggiungere l’obiettivo,  anche giocando non come siamo abituati vuol dire che dietro qualcuno ne capisce. E’ stato corretto Ancelotti, dicendo la verità cioè che l’errore è imputabile alla partita a Torino che avrebbero  dovuto non  perdere, il Real comunque si è impegnato allo spasimo non arrendendosi mai.

E adesso?

Sarà bene procurarsi una museruola per Suarez perchè potrebbe nuovamente mordere?

Scherzi a parte .. la Juventus è in ballo e quindi dovrà “ballare”, conosciamo il Barcellona, l’attacco che ha ..ed è meglio organizzarci.

Nel frattempo il godimento per questa finale è alle stelle, una pausa per ragionare e poi di nuovo

…Champions!

 

 

 

Alla faccia di tutti è arrivato il quarto titolo consecutivo

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Articolo di Alessandro Magno

 

La partita contro la Samp è stata un pro-forma. A noi un punto poteva bastare. Loro a dispetto delle ”minacce” del loro colorito presidente e del loro mister non sono scesi in campo proprio per niente. La partita è stata giocata a un ritmo blando alla non facciamoci male che a noi andava di lusso vista la testa al Real. Loro da un po’ di giornate raccolgono poco e non mi frega nulla sinceramente di sapere perchè. La partita è durata piu’ o meno fino al gol di Vidal. Gran cross di Lichtsteiner di sinistro ( quando mai) e inzuccata di giustezza dove Viviano non puo’ arrivare. Nel secondo tempo la Juve va in controllo del match senza problemi e non rischia quasi nulla ma anzi siamo ancora noi ad avere un paio di palle buone per raddoppiare.

E così iniza la festa. Nonostante le sparate di Garcia e di Benitez. Nonostante i discorsi surreali di De Laurentis sui bilanci. Nonostante le tabelle di recupero della Lazio i sogni di gloria morti e sepolti già a Novembre di Milanisti e Interisti. Nonostante il becero mestierare di alcuni giornali e giornalisti più tifosi che cronisti.  Chi non ricorda la sparata di Garcia già a Ottobre su un sicuro successo finale da parte loro. Oppure i giornali in estate dopo l’addio di Conte. Lo sgarbo di averci soffiato prima Iturbe e poi Naingollan. Il mancato arrivo di un top player. Di Cuadrado. Chi non ricorda chi già sognava il sorpasso fra l’altro mai avvenuto quando Juve e Roma distavano un paio di punti forse nell’unico momento di flessione nostro?

E’ stata in verità una cavalcata trionfale fin dall’inizio. In un paese come il nostro dove la sportività è un optional , si fa a gara a inventarsi complotti per giustificare le proprie pochezze. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La Juventus domina da 4 anni con una continuità di rendimento spaventosa che non lascia dubbi. Si sono celebrate le squadre che hanno vinto 4 e anche 5 scudetti di fila, si è celebrata anche qualcuna come il Milan di Capello che di scudetti ne vinse 3. Una squadra zeppa di campioni rispetto alla Juve attuale. La Juve dei 4 scudetti di fila no. La Juve ruba. Si preferisce rosicare . Farsi venire il fegato marcio. Distinguere se i nostri scudetti reali siano veramente 33 o 31. Detto da gente che la propria squadra magari non arriva a contarne neppure 3.

Ma va bene così. Vi siamo superiori in tutto. Siamo talmente avanti che persino i festeggiamenti sono stati gioiosi ma sobri. Abbiamo appena vinto uno scudetto, il quarto di fila ma abbiamo già una semifinale di Champions da giocare. Una finale da conquistare. Un altra da giocare. Questa è la Juventus. La squadra piu’ forte di Italia a dispetto di metà degli Italiani. Noi che abbiamo piu’ di metà squadra costituita da giocatori italiani. Che abbiamo ancora una proprietà italiana.  Noi che a causa della vostra invidia abbiamo subito un’ ingiustizia che ci ha portato sull’orlo del precipizio. Che se l’avesse subita qualsiasi squadra italiana sarebbe fallita. Noi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato per risorgere. E in pochissimi anni siamo tornati.  Piu’ forti di prima. Non era riuscito a Trapattoni né a Lippi di vincere quattro scudetti di fila. Non era riuscito a Platini e Zidane o Del Piero.

E noi ora siamo qui. Di nuovo davanti a tutti. E le vostre squadre sono in mano ad Americani o Cinesi o Tailandesi. Nella palude (per non essere volgari). Mentre noi spendevamo in modo oculato senza fare il passo piu’ lungo della gamba rinunciando anche a campioni che evidentemente non potevamo permetterci, investendo su ragazzi che poi campioni lo sono diventati come Bonucci, Pogba, Vidal, voi spendevate e spandevate come fossimo ancora negli anni 80. Avete le squadre che hanno i bilanci in profondo rosso come un sole che tramonta. Infatti state tramontando. Non vedrete per molto tempo la luce. Noi abbiamo uno stadio di proprietà. Gli unici in Italia come è la nostra unicità.

Quando è arrivato Allegri ho pensato ad un anno sabbatico. Conte con le sue parole mi aveva convinto che fossimo un po’ bolliti. Niente di piu’ sbagliato. Forse il bollito era lui. Alla Juventus c’è una cultura del lavoro elevata all’ennesima potenza. I nostri giocatori sono in primis uomini straordinari e professionisti esemplari. E chi non lo è lo mandano via. Abbiamo perso qualche partita, Genoa, Torino, Parma. A differenza degli altri non abbiamo mai accampato scuse: gli arbitri, gli infortuni, il bilancio, la sorte. Abbiamo una cultura del lavoro che ci insegna che se abbiamo perso è perchè non abbiamo giocato bene. Non cerchiamo una scusa, un colpevole. Noi a differenza di tutti gli altri cerchiamo la soluzione. Per questo a differenza degli altri la troviamo.

Dicevo che con il cambio mister pensavo in un anno di transizione. Ora vedendo noi e tutti gli altri non rinuncerei a scommettere che magari non si potrà vincere anche il quinto e il sesto di fila. Chissà. Un altro record. Ah vero aspettate che faccia giustizia il Real. Siete come quelli che non si sanno difendere da soli e allora mandano gli amici, gli zii, i parenti. Effettivamente chi vespa mangia le mele e chi non vespa piu’  guarda gli altri vespare e si fa le pere.

 

 

Mercoledì 22 aprile 2015 Monaco-Juventus ore 20.45 Stade Louis II – Principato di Monaco

monaco-Juventusscritto da Cinzia Fresia

E’ in questo  stadio minuscolo, nemmeno 20.000 posti di  un principato il cui allure è sul viale del tramonto, tenuto in vita da  una famiglia regnante che ha perso di fascino e seduzione, che la Juventus si gioca l’accesso in semifinale.

Da un principato decandente, una squadra dalla forma smagliante che ha impegnato e preoccupato non poco la Juventus arrivata alla vittoria grazie ad un calcio di rigore messo a segno da Arturo Vidal, domani sera sarà durissima e di rigori potrebbero nono esserci, dovrà esserci forza e determinazione per poter concretizzare quello che è un obiettivo possibile.

Forza ragazzi ..siamo tutti con voi.

 

 

chiedetemi se sono contenta

Juventus - RomaScritto da Cinzia Fresia

Un vero peccato, posso dire solo questo, e’ un vero peccato aver subito gol da una squadra di mediocri che si danno arie da primi della classe senza esserlo. Ora .. Va anche bene cosi, da una Juventus ridotta ai minimi termini aver tenuto testa alla bramosia romana di farci a pezzi, e’ pur sempre un’impresa.

primo tempo noioso  da bolla al naso, successivo tempo la punizione battuta e realizzata da Tevez ha dato senso alla partita. Confesso che  ho sperato ce la facessimo, Juventus molto lucida anche se carente in fase realizzativa, come al solito, niente di nuovo sotto il sole.

L’arbitro Orsato ha emesso una valanga di gialli ed un rosso insomma non  ha fatto mancare niente a nessuna delle due, cosi che nessuno si lamenti. Ma la partita? Direi abbastanza anonima da ambo le parti, la Juventus ha giocato discretamente e con molta cautela, evitando di mettersi troppo in evidenza, la Roma ha fatto cio’ che sa fare meglio, prendere a calci gli avversari, e poi un colpo di fortuna … Il gol ..E’ buffo che non tirando quasi mai in porta si trovi il gol cosi .. Per scommessa.

Comunque archiviata una bella grana con  il vantaggio ‘ rimasto inalterato, e si ricomincia.  Peccato Per Morata, stasera non pervenuto, e al posto di Allegri   avrei puntato su Coman prima.  Ottimo Marchisio che dimostra di essere un buon vice Pirlo, grande gol di Tevez, stupenda punizione che ha fatto saltare tutti dalla sedia, Vidal cosi cosi e gli altri nella media, ma posso dire di essere abbastanza contenta di questo pareggio  , perche’ poteva andare peggio, anche con la Roma ridotta in 10.

Il cammino della Juventus prosegue un po’ traballante ma sempre avanti ad affrontare  le prossime sfide, in campionato ed in Champions, e sara’ utile amministrare le forze per poter restare competitivi.

Niente di vero tranne il portiere

Tevez-Bonucci-Moratascritto da Cinzia Fresia

E’ bello giocare il sabato sera ed avere vinto una partita contro  un avversario  complicato, ma nella forma attuale davvero modesto ma pur  sempre imprevedibile.

La juventus e’ stata protagonista assoluta del match, ha attaccato senza sosta, ha segnato, ha regalato calci d’angolo e un gol ai milanisti,  e ha confezionato i tre gol della vittoria.  Sebbene il Milan si fosse proposto in grande spolvero ha fallito miseramente  soprattutto come squadra, Inzaghi che resta sempre un nostro ex, faceva pena.

Se la Juventus avesse giocato come sa, avrebbe vinto 10 a 0, o magari a 1, ma possiamo accontentarci di tre gol, di cui 1  come un’estemporanea di Bonucci.

Il duo in attacco Morata e Tevez ha convinto: un gol a testa, e l’Apache ha avuto il merito di aver sbloccato il risultato, nonostante la febbre ha corso moltissimo, assumendo piu’ ruoli,  stessa cosa per lo spagnolo che sembra aver rotto il ghiaccio. A centro campo ha brillato Marchisio, co protagonista del gol firmato Morata,  bene Vidal, deludente Pirlo, il quale  ha tentato di recuperare gli ultimi 10 minuti tentando di segnare. Non bene nemmeno  Pogba, mai completamente in partita mai, tra una leziosita’ e l’altra, ha fatto arrabbiare Allegri piu’ di una volta che dalla panchina gridava minacce di sostituzione.

Anche Evra ha ripetuto le prestazioni solite delle partite precedenti, facendo un cimitero di errori.  Intanto tre punti in piu’, e 10 momentaneamente  dall’inseguitrice ma si dovra’ affrontare il Cesena senza Tevez escluso per somma di ammonizioni.

Alla fine il match e’ stato godibile, giocato a ritmi altissimi con il Milan falloso allo spasimo. Ma  nulla, niente valgono i calci, le spinte, i rossoneri non hanno ne’ capo ne’ coda se non un ottimo portiere che fara’ l’impossibile per evitare la  disfatta totale,

Il commento televisivo e’ stato orribile, una caccia continua al fuorigioco, naturalmente della Juve, ma come fa un’emittente televisiva a permettere a due (boh!) giornalisti o pseudo tali,  le cui uniche parole in tutta la partita sono state “vediamo se Tevez era in fuori gioco” ?

Comunque un  po’ traballanti ma vincenti andiamo avanti che il bello deve ancora venire.

 

 

 

 

 

 

Senza Pirlo

pogba-gol-capolavoro-contro-il-chievoscritto da Cinzia Fresia

Di nuovo lui, Paul Pogba .. salva “capra e cavoli” in una partita contro un avversario semplice che ci stava mettendo in crisi come il Chievo.

Sarebbe stato un peccato perdere punti a casa nostra con una squadra di così bassa classifica ed assisterere al gongolamento della Roma, che è già lì che se la ride prima ancora di scendere in campo,  consapevole di vincere con chissà quanti rigori regalati.

Prima di iniziare a riflettere, consideriamo che il Chievo, non si sa bene perchè,  ci fa sempre vedere i sorci verdi, è proprio nel loro dna  arrivare a Torino e combinarne di tutti i colori, tenendo presente che il Chievo di oggi è ben lungi di quello che un tempo stava in alta classifica e diventa terribile quando incontra la Juve.

La Juventus si presentava senza Pirlo  rimasto a casa con l’influenza, così, il ruolo di regista  lo ha assunto Marchisio, purtroppo non sarà stata giornata  o la squadra non era in sintonia,   se non fosse stato per Pogba che peraltro è rimasto un po’ in ombra nel primo tempo, marcava male.

Un primo tempo bruttissimo, almeno 5 azioni da gol fallite, clamorosa quella di Morata, che sì ha corso  molto ma nel momento più importante, quando deve segnare,   si blocca e sbaglia, anche Tevez che tutto sommato ha fatto la sua partita è entrato in confusione più di una volta, idem per Pereyra, Evra e Vidal.

Poi, dai che ti ridai e che ti ridai, finalmente Pogba centra la porta … che fa saltare tutto lo Juventus Stadium e noi a casa, la partita sarà vinta grazie all’ingresso di Padoin e Lichtsteiner i quali maggiormente lucidi saranno artefici del grande secondo gol confezionato a tre: un recupero di  Padoin  che passa a Pogba il quale tira rimbalzando addosso al portiere, il caso ha voluto che Lichsteiner fosse al momento giusto nel posto giusto a rinviare il pallone questa volta in rete.

Finirà   2 gol a 0,  una partita non bella, un primo tempo non all’altezza della Juve ma comunque sempre vinta. E’ importante rendersi conto di una cosa: si discute molto degli attaccanti della Juve, e di quanto segnino poco, a volte per niente, si dimentica però l’importanza della presenza di Pirlo, che con “una foglia” in meno   resta sempre  fondamentale. Oggi è stata la prova.

Il primo tempo lo ha fatto chiaramente capire quanto agli attaccanti serva un uomo che organizza e diriga la partita,  Tevez che ha provato anche ad assumersi il ruolo almeno in parte,  non è riuscito ad essere brillante come normalmente è, anche perchè i colleghi lo hanno lasciato spesso solo nei momenti di più necessità, Morata ha commesso un errore abbastanza grave per un centravanti .. idem Pereyra e Vidal in confusione perenne, per fortuna Pogba che ha effettuato giocate molto interessanti, riuscendo a stare un po’ dietro le quinte e lasciato un po’ da solo,  si è inserito  a facendo  vincere la partita alla Juventus.

A riguardo dell’arbitraggio “no comment” per le ammonizioni ai nostri un po’ pretestuose, infatti Marchisio il più penalizzato,  salterà la trasferta contro l’Udinese, altra bella “rogna” per noi.

C’è molto da meditare su attaccanti e difensori da aggiungere o sostituire, manca però un  vice Pirlo che sappia un giorno prendere il suo posto,  sperando  che Pogba resti ancora un po’ …

 

domenica 25 gennaio 2015 Juventus-Chievo ore 15 Juventus Stadium – Torino

juve_chievo_1304637167scritto da Cinzia Fresia

Continuano le settimane “venete” per la Juventus, dopo l’Hellas Verona ecco in arrivo il Chievo della medesima città, la Juventus colpita dall’influenza recupera Buffon e Vidal mentre deve rinunciare a Pirlo costretto con il male di stagione. Non dimentichiamo che il Chievo per la Juventus fa parte delle “brutte bestie” e che da loro è sempre meglio guardarsi.

La condanna è la stessa: vincere! domani sera la Roma affronterà la Fiorentina e molto probabilmente vincerà con la stessa modalità, piagnucolando e facendosi regalare un po’ di rigori che non esistono, la Juventus lo sa, e potrà dimostrare di valere di più non solo a parole ma sul campo, perchè di rigori non ne vedremo per almeno una decina d’anni.

Asini – Juventus: Ricominciate da tre.

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Articolo di Alessandro Magno

 

Solita storia, solita Italia, solito Napoli. Signori quando si vince, bambini dell’asilo quando si perde. Bambini di quelli che portano il pallone e quando perdono interrompono tutto e si portano il pallone a casa. Già scordato facilmente quante ne ha subite la Juventus a Napoli negli ultimi 14 anni. Dal gol in fuorigioco di Callejion del 2-0 l’anno scorso ai 2 rigori entrambi inventati nel 2007. Lì De Laurentis non twittava a lamento, lì usciva con le frasi accomodanti che ”bisogna aiutare gli arbitri”. Lo sportivissimo De Laurentis che ha disertato ( lui e i suoi dirigenti) la riunione per l’ordine pubblico in prefettura e il Prefetto sicuramente napolista anche lui invece di vietare lo stadio ai tifosi del Napoli lo ha vietato a Noi. Unico caso al mondo dove per ordine pubblico, per paura che i napolisti combinino qualcosa agli juventini vengono lasciati a casa i secondi. E’ come se fosse che uno commette un omicidio e arrestano il morto.

Gli sportivissimi napolisti nonostante questa vera schifezza inguardabile e averci fatto subire questa incredibile ingiustizia di non avere i nostri tifosi quando loro ogni anno vengono allo Juventus Stadium a demolirlo impunemente e chiaramente notizia non ripresa né stigmatizzata da nessun organo di stampa, non contenti di avere uno stadio tutto per loro e di averci messo in condizioni di avere tutto contro, fischiati dall’inizio alla fine fino dal nostro ingresso in campo, cosa ti combinano? Ti celebrano allo stadio la morte del compianto (da tutti) Pino Daniele, celebrazione giusta e ineccepibile se non fosse strumentale, che Pino era sì artista napoletano e legato a Napoli ma non era sicuramente un settario, tutt’altro era aperto mentalmente a tutti e persona di grande equilibrio. Pino che aveva e ha fra i moltissimi fans tanti Juventini come me che andavano ai suoi concerti e compravano i suoi dischi. Juventini che avrebbero voluto celebrarlo anche loro giustamente e degnamente e a cui non è stato concesso. Pino che aveva fra i suoi amici fraterni Eros Ramazzotti notissimo Juventino. I ciucci ne fanno un simbolo tutto loro e solo loro, trasformando una bellissima canzone ”Napule è” in un inno per il Napoli Calcio per volere dello stesso fratello di Pino (Nello) che probabilmente non ha capito per niente il senso della canzone. ”Napule è” è stata scritta per Napoli e per tutti i napoletani non solo per i napolisti e a Napoli ci sono anche chi non tifa Napoli calcio, ci sono anche i milanisti, gli interisti e che gli piaccia o no gli Juventini. A Napoli c’è anche tanti a cui sta sul caxxo il Napoli calcio, ma questi sono troppo razzisti per capire queste sottigliezze. Anzi diciamola tutta, nella canzone non c’è mezzo riferimento che sia mezzo alla squadra del Napoli calcio.

Così in questo clima di festa ”apparecchiata” noi dovremmo essere la vittima sacrificale. C’è pure la pioggia, piove a dirotto. Ma stavolta al Napoli gli va bene, non sappiamo per quale congettura ma tant’è e allora non la rinviano per alluvione; si gioca. Questi fanno di queste cose poi quando a Torino gli fanno un buuuuu o un coro contro, piangono da mamma Figc. Un po’ come ha pianto De Laurentis per il gol di Caceres forse in fuorigioco di 10 centimetri, gol che non è neppure decisivo ai fini del risultato visto che Vidal ne ha fatto un altro. Gol che ha scatenato immediatamente la caccia alle streghe da parte di Sky, Rai e Mediaset Premium. In Rai tutto lo studio ultrà romanista stava in lutto a Mediaset hanno fatto uno moviola da scorretti e incompetenti, scorretti perché hanno caricato gli assi tutti in assenza dei giocatori e dirigenti della Juventus, salvo poi tacere con Allegri, Buffon e Marotta, incompetenti perché davvero pensare che Pistocchi e Cesari lo siano è da orbi e oltretutto la posizione di Maggio non l’hanno valutata. Incompetenti e in malafede perché nel pomeriggio Totti segna il gol del 1-2 nel derby in posizione assai dubbia o in fuorigioco di un inezia come Caceres, eppure non se ne parla, si minimizza, anzi sembra che neppure il derby di Roma si sia giocato. La notizia del pomeriggio è che Totti s’è fatto un selfie. Giornalismo becero di quart’ordine italiano.

Dopo l’incazzatura di Buffon, Allegri e finalmente Marotta a mezzanotte e venti circa esce un replay da parte di Sky che dice che forse Maggio tiene in gioco Caceres. A mezzanotte passata quando i giornali sono già in stampa. Infatti oggi è uno stillicidio. De Laurentis chiede esplicitamente di fermare Tagliavento. Eppure per tutti i favori arbitrali che ha avuto la Roma fra Sassuolo, Atalanta, Genoa, Udinese e ieri non mi risulta sia stato fermato nessun arbitro, così come non mi risulta sia stato fermato l’arbitro di Juventus – Inter che non ha espulso Juan Jesus e dato rigore alla Juve sull’1-0 per la Juve, così come non mi risulta che nessun giocatore o dirigente della Juve abbia fatto piangina per quella partita. E non mi risulta che De Laurentis abbia mai chiesto di fermare un arbitro quando i favori li ha ricevuti lui. Nemmeno quando ebbe due rigori entrambi inventati a favore. Lì fa il signore. Troppo comodo. Troppo facile. Ci pensassero i tifosi della Juve quando vanno a vedere al cinema i film prodotti da questo signore a chi stanno portando il loro denaro.

Dulcis in fundo gli abominevoli 6 minuti di recupero. Ricordo che la media del recupero quando la Juve ne ha bisogno è di 3 minuti anche quando sono state fatte 6 sostituzioni. Seguo il calcio da 40 anni e non ho mai visto dico mai 6 minuti di recupero per la Juve quando potrebbero servire alla Juve, così come non ho visto ieri queste grandi perdite di tempo. Ebbene dopo essersi visto assegnato un mezzo tempo supplementare e aver preso il gol del 1-3 proprio poco dopo che un impalpabile (per una volta) Higuain s’è mangiato il gol del 2-2, hanno pure il coraggio di lamentarsi?

Concludo ricordando che Nedved, Marotta e Paratici le sole tre persone Juventine che hanno potuto seguire la Juventus in uno stadio tutto loro per loro stesso sportivissimo volere, sono state costrette ad abbandonare la tribuna sull’ 1-2, prese a insulti e sottoposte a lancio di oggetti. La tribuna Vip! Alla faccia del bicarbonato di sodio che Vip stanno a Napoli. Lo sportivissimo e civilissimo pubblico del Napoli. Tre contro 60 mila. Leoni. Veramente una cosa che fa onore a tutti i napolisti. Complimenti. Complimenti vivissimi. Spero che loro tre, tutti e tre o almeno uno dei tre, uscendo si sia ricordato di canticchiarvi ”o’sordato nammurato”.

 

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