Archivio Mensile: Febbraio 2013 - Pagina 2

Prepartita Roma-Juve, non sarà come a Glasgow.

25a Giornata Roma Juve 1

Articolo a firma di Eldavidinho.

Con la Roma non sarà come a Glasgow. Affrontare una trasferta nella Capitale non porta mai ad un risultato scontato, c’è sempre da faticare. Col Celtic è stato più facile del previsto ma a Roma troveremo una squadra che, dopo l’esonero del boemo, vorrà riscattarsi proprio contro di noi dalla pesante sconfitta subita a Genova dalla Sampdoria.

5 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte per un totale di 18 punti su 34 che compongono attualmente la classifica della Roma. 26 le reti fatte (contro le 24 in trasferta), mentre è maggiore la solidità della squadra davanti al proprio pubblico (19 i gol incassati su 45 totali).

A causa del successo a tavolino con il Cagliari, la Roma ha disputato 23 incontri sul campo. L’unico giocatore sempre presente è il giovane Alessandro Florenzi, classe 1991, grande sorpresa della stagione. Una partita in meno è stata giocata dal capitano Francesco Totti, che rispetto al compagno di squadra ha però un minutaggio molto più corposo (1921 minuti contro 1561). Ben 6 i cartellini rossi già maturati da 6 interpreti diversi: Marquinhos, De Rossi, Pjanic, Destro, Osvaldo e Tachtsidis (leader delle ammonizioni con 8 cartellini gialli). I goleador della squadra sono Lamela e Osvaldo con 11 reti. Seguono Totti con 8, Destro con 4, Florenzi con 3, Marquinho e Pjanic con 2, Nico Lopes, Bradley, Perrotta, Castan, Burdisso e Tachtsidis

E’ un bilancio in grande equilibrio quello fra Roma e Juventus negli incontri disputati nella Capitale: 28 i successi dei padroni di casa, 26 i pareggi e 24 le vittorie bianconere. Il successo tipico della Juve è di 1-2, punteggio verificatosi in 6 circostanze. Nel 1935 è una doppietta di Borel a capovolgere lo svantaggio determinato da Scaramelli. Ed è proprio il giocatore soprannominato Farfallino, peraltro, il capocannoniere juventino degli incontri disputati a Roma con ben 7 centri. Nel 1942-43 l’andamento è diverso: la Juve va avanti di due reti grazie a Magni e Meazza, i giallorossi (campioni d’Italia in carica) accorciano le distanze con Cappellini solo a un minuto dalla fine. Il primo marzo del 1964 il grande protagonista è Stacchini, autore di una doppietta che trafigge il portiere Cudicini, destinato poi a brillante carriera con il Milan. La rete della bandiera della Roma è opera del brasiliano Sormani. L’1-2 più importante della storia è quello che chiude il campionato 1972-73. E’ un incontro epico, perché la Juve – staccata di un punto dal Milan – va all’intervallo sotto di un gol (marcatore Spadoni), proprio mentre i rossoneri stanno perdendo malamente a Verona. Nella ripresa tutto cambia: Altafini pareggia con un colpo di testa; Zoff salva il risultato con un intervento prodigioso; infine, Cuccureddu con una staffilata sotto la traversa determina il successo bianconero e la conseguente conquista del quindicesimo scudetto della Vecchia Signora. Dieci anni dopo, il copione si ripete. Stavolta è la Roma lanciata alla conquista del suo secondo scudetto. Ma la Juve non si fa piegare neanche stavolta e risponde al gol di Falcao con una splendida punizione di Platini e un colpo di testa vincente di Brio, sempre servito dal numero 10 francese. L’ultimo 1-2 si registra il 5 marzo 2005. Succede tutto nel primo tempo, con gol di Cannavaro, pareggio di Cassano e rete dagli undici metri ad opera di Del Piero.

Prove di 3-5-2 per la Roma. In difesa provati Piris, Burdisso e Marquinhos, con Torosidis e Balzaretti sugli esterni. Per quanto riguarda l’attacco Andreazzoli potrebbe optare per il tandem Lamela-Totti, con Osvaldo inizialmente in panchina. Out Destro, Dodò e Castan.

Conte ha nuovamente a disposizione Asamoah, di ritorno dalla Coppa d’Africa: il ghanese è pronto per riprendersi la maglia da titolare sulla fascia sinistra del centrocampo bianconero al posto dell’infortunato De Ceglie, con Pogba mezz’ala in sostituzione dello squalificato Marchisio. Turno di stop anche per Peluso, nel terzetto arretrato fa il suo rientro Bonucci.

Sarà Gianluca Rocchi della sezione di Firenze l’arbitro di Roma-Juventus, anticipo della sesta giornata, in programma sabato sera all’Olimpico. Per il fischietto toscano sarà la 21° direzione con i bianconeri e il bilancio finora parla di 15 successi, tre pareggi e due sconfitte. Rocchi in questa stagione ha già arbitrato la Juventus in due partite, entrambe favorevoli alla squadra di Conte: la sfida contro il Genoa a Marassi dello scorso 16 settembre, vinta 3-1, e il derby del 1° dicembre, vinto 3-0. All’Olimpico Rocchi sarà coadiuvato dagli assistenti Di Liberatore e Manganelli e dagli arbitri d’area Orsato e Damato. Quarto ufficiale sarà il signor Tonolini. Forza Juve.

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Conferenza stampa Conte pre Roma – Juventus

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Juventus Fiorentina e Celtic Juventus tue considerazioni.

Bisognava gestire e lo si è fatto. Sarà lo stesso a Roma.

Pare da indiscrezioni che Conte vincera’ la panchina d’oro, io non lo ritirerei, possibile una federazione che fa tutto per fermarti (solo a te) e poi ti da il pemio come allenatore dell’anno?

Io lo ritirerei. E credo Conte farà così. Se stai in un sistema funziona così, al di là di tutto.

So che in questi giorni e’ mancato uno tuo caro amico Carlo Juliano ex dipendente del calcio Napoli. So che ci son state anche delle polemiche sul fatto che il Napoli non abbia giocato con il lutto. Indipendentemente dalle polemiche c’e’ qualcosa che vuoi raccontarci di questa persona che confesso di non conoscere?

È un amico. Ha sposato per amicizia e onestà intellettuale una causa, quella della smentita di Calciopoli, che poteva tranquillamente essergli estranea. L’ha fatto perché è uno spericolato. Un uomo leale e di grande personalità. Poteva tranquillamente chiamarsene fuori e comportarsi come gran parte della stampa napoletana, anche quella che deve tanto a Moggi. Poteva chiudere gli occhi, fregarsene e sputare su noi altri ladri. Non l’ha fatto. Si è esposto. Ci ha supportato. In un certo senso ci ha protetto. Ora non potrà venire all’appello di Moggi. Ha trovato di meglio da fare.

Celtic – Juventus 0-3 Sintesi

http://www.metacafe.com/watch/9886827/

Undici legionari nella tana dei Celti ai confini dell’Impero

Celtic v Juventus - UEFA Champions League Round of 16

 

Articolo scritto da Alessandro Magno

 

Ieri si e’ scritta una pagina epica di storia bianconera. La Juve qui non aveva mai vinto e un successo di una squadra italiana mancava qui da tempi immemorabili. Il Celtic ha dimostrato in una serata quanto sia difficile giocare contro di loro nel loro stadio e quanto siano vere le storie che si raccontano sul loro conto. Il Celtic a Glasgow non e’ una squadra e’ una religione.
L’onda d’urto che abbiamo dovuto respingere, di uno stadio così fragoroso da sembrare che potesse crollare da un momento all’altro, e’ stata oltre modo che potente, se si puo’ dire. I loro giocatori sono stati spinti oltre l’immaginabile da tutto l’ambiente. “L’acustica” e’ stata da vera battaglia dove il rumore delle armi e le grida ovatta ogni altro suono. Il pubblico, il loro mister, i loro giocatori sono sembrati degli invasati posseduti da chissa’ quale demonio.
Devo dire che ho stentato a riconoscere la mia Juve cosi costretta a difendersi e a cercare di ribattere colpo su colpo. Ho stentato a credere che si potesse resistere a lungo, così asserragliata nel proprio fortino a respingere colpo su colpo a ogni tentativo di assalto. Devo dire che sembravamo un manipolo di uomini muniti solo del proprio coraggio contro tutto e tutti.

Owen l’ex pallone d’oro fra “i meglio regalati” della storia s’e’ lamentato a fine partita delle braccia larghe di Lichtesteiner. Ha detto che andavano sanzionate con qualche rigore. Forse Owen cerca un ingaggio ai Celtic, uno dei pochi posti dove potrebbe ancora giocare visto i piedi di quelli.  Dello stesso avviso e’ stato Lennon nel dopo partita, una lamentela piu’ che altro dettata dalla frustrazione di aver perso nonostante aver dato tutto.

La verita’ e’ che non c’e’, regolamento alla mano, nemmeno mezzo rigore per il Celtic. Ci son si un paio di simulazioni goffe in area che in verita’ non fanno loro onore. Ho visto invece, botte da orbi a volte oltre il lecito, specie su Pirlo, che forse meritavano piu’ di qualche giallo. Se un rigore c’era forse c’era su Vucinic che invece di buttarsi ha fatto il signore ed e’ rimasto in piedi.

La partita e’ stata a tratti una specie di incontro di rugby.
Fortunatamente i nostri non son caduti in provocazioni e hanno saputo aspettare che il ritmo loro calasse per assestare i due colpi del Ko. Bellissimi gli scambi delle nostre coppie d’attacco. Grande Matri finalmente recuperato. Grandissimo Marchisio come Vidal, Buffon e tutta la difesa.

Alla fine accade cio’ che non ti aspetti, come usciti da un incantesimo il Celtic ci rende l’onore delle armi. Tutto lo stadio appalude i nostri giocatori e i  nostri tifosi rispondono “Celtic , Celtic”. Il loro mister Lennon e’ il primo che va a complimentarsi con Conte e lo abbraccia.
Ai nostri tifosi e ai loro viene concesso di incontrarsi e scambiarsi i vessilli.
Che storia incredibile questa vissuta a Celtic Park questa sera. Quanto abbiamo ancora da imparare in Italia da questo modo di vedere il calcio. Sono contento per i miei amici che han fatto sacrifici per essere lì. Penso a Ciccio a Francesca e Marco con la sua telecamera sempre a riprendere.
Che storia. Sono orgoglioso di voi come lo sono dei nostri ragazzi in campo. La coppa non la voglio sentire neanche di nominare, chiamatela scaramanzia, chiamatela come vi pare. A me basta che mi fate vivere ancora queste battaglie.

martedì 12 febbraio 2013 – Champions league: Celtic- Juventus – Celtic Park Glasgow – “Schiaffi, spinte, pugni .. e tre gol”

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Scritto da Luna23

“Abbiamo dato una bella lezione al Celtic .. ” Dopo una settimana di dichiarazioni provocatorie ed insulse, la Juventus ha dimostrato che tappandosi le orecchie e  usando la testa  si vince! Complimenti ai ragazzi davvero e un grazie a Buffon stratosferico che ha salvato più volte la Juve uscita fuori alla grande nel secondo tempo.

Probabilmente gli scozzesi pensavano che la  violenza servisse  a fermare la Juventus di Conte,  aggressivi, maleducati, scorretti e molto violenti hanno tentato di piegare la Juve aggredendo e marcando a uomo. Al terzo minuto la Juventus andava  già in gol ..ed è Matri a tirare a porta vuota un  pallone che  verrà respinto da un giocatore del Celtic e rimesso in rete da Marchisio, il gol valido sarà quello precedente attribuito a  Matri come espresso dal giudice di Porta e comprovato dal replay. Da quel momento il Celtic tenterà di reagire avendo a disposizione molto tempo, il ritmo è altissimo, il livello fisico altrettanto, i nostri fanno fatica ad avanzare, gli avversari sono organizzati e pronti a contrastare qualunque iniziativa, non si riesce a ragionare. Il primo tempo finisce mantenendo il vantaggio per 1 a 0, ma quanta fatica .. Fisicamente gli uomini sono diversi, gli scozzesi sono molto veloci e più robusti dei nostri, giocano cercando di fare male in modo non proprio corretto. La Juventus fa fatica, e si teme per il secondo tempo. Nel frattempo la formazione della Juve sta contando molto  su Buffon preciso e lucido sui tiri di cui due molto pericolosi, ci vuole poco per mettere in discussione il risultato.

Nella seconda parte della partita, gli uomini del Celtic non riescono a tenere il ritmo precedente, inizia il calo e la stanchezza si fa sentire, anche i nostri hanno speso molto, ma gli resta quel tanto di energia per segnare il gol necessario per chiudere la partita, il Celtic è davvero molto motivato, meno incisivo ma  sempre pericoloso corre, corre e corre ..fino a che .. al 77 mo, su assist di Matri, Marchisio sigla il 2 a 0, ed è l’apoteosi, la nostra panchina esulta ..Antonio Conte vola … e ora è più semplice, il Celtic è attonito, non ci crede, l’allenatore Lennon ha lo sguardo perso nel vuoto, non capisce dove i suoi stiano  sbagliando. Da quel momento in poi ..in pochi minuti arriverà il terzo gol, e sarà Vucinic ..la difesa avversaria non è più concentrata, il terzo gol taglierà le gambe definitivamente ..la vittoria è nostra e soprattutto strameritata ..

 

Al posto dell’allenatore La Juventus di Antonio Conte prosegue il cammino in Champions, la vittoria di questa sera è stata schiacciante, il Celtic ha perso per presunzione, il divario tecnico e soprattutto tattico era abissale, ma il Celtic correva molto, dimostrava di avere forza  tale da intimidire i giocatori della Juve i quali sono stati abili a non cadere nelle trappole avversarie e ribaltare tutto a loro favore. Davvero tutti molto bravi e bravo Conte che ha compreso la giusta tattica da seguire. Una sostituzione, quella di  Peluso, per’altro ottimo esordio per lui in Champions league,  obbligatoria, corretto l’ingresso di Pogba, comprensibile il debutto di Anelka a partita ormai risolta. Conte ha messo in campo una formazione perfetta anche nei momenti di difficoltà, dove si rischiava di soccombere, la difesa della Juve ha lavorato 4 volte in più rispetto le abituali partite del nostro campionato, il Celtic   sembrava un’orda di bisonti che una squadra,  e l’arbitro Mallenco suderà sette camice per tenerli buoni talvolta non riuscendoci, distribuendo gialli anche ai nostri, a mio avviso non  meritati visti i continui attacchi e provocazioni non solo verbali degli scozzesi.

Comunque è andata molto bene, il ritorno a Torino sarà impresa poco importante considerato  il risultato che ci favorisce, ma visti i precedenti, stare all’occhio è doveroso. Bravi a tutti i ragazzi e anche ai tifosi che hanno seguito la squadra fino a Glasgow, il ritmo non si alleggerisce, perchè sabato c’è una Roma desiderosa di riscatto con il cotello ai denti che ci aspetta, non possiamo fare passi falsi o permetterci errori ..nel frattempo godiamoci questi successi che ci fanno toccare il cielo con un dito.

 

 

Prepartita Celtic-Juve, vinciamo anche scalzi.

Ottavi Di Finale CL Andata Celtic Juve 1

Articolo a firma di eldavidinho.

Contro la Fiorentina, dunque, una Juve in versione Europea. Martedì, contro gli scozzesi del Celtic, si torna a giocare proprio in Champions League per l’andata degli Ottavi di Finale. 43 vittorie in campionato, 35 Coppe di Scozia, 14 Coppe di Lega e, soprattutto una Coppa dei Campioni: il Celtic è senza dubbio una delle società più blasonate del calcio europeo. Fondata nel 1888, rappresenta la minoranza cattolica di Glasgow e, dopo il fallimento degli storici rivali dei Ranger, squadra della parte protestante della città, è la regina incontrastata del calcio scozzese. In Champions, per arrivare alla fase a gironi, la squadra del tecnico nord-irlandese Neil Lennon ha dovuto superare due turni preliminari: il primo contro l’Hjk Helsinki, battendo 2-1 i finlandesi all’andata in casa e 2-0 ad Helsinki al ritorno. Il secondo contro l’Helsingborg, con doppio successo per 2-0, il primo fuori casa, il secondo tra le mura amiche. Nella fase a gironi il Celtic ha chiuso al secondo posto nel gruppo vinto dal Barcellona, totalizzando 10 punti, frutto di 3 vittorie (3-2 a Mosca sullo Spartak e doppio 2-1 in casa su Barcellona e Spartak Mosca), 1 pareggio (0-0 in casa contro il Benfica) e 2 sconfitte (1-2 a Barcellona e 1-2 a Lisbona dal Benfica). In casa gli scozzesi sono degli schiacciasassi: nelle ultime 12 uscite nelle coppe europee, il bilancio è stato di 9 vittorie, 2 pareggi ed 1 sola sconfitta (0-1 dall’Atletico Madrid, il 30 novembre 2011 in Europa League). In trasferta segnano da 7 partite di fila, per un totale di 11 reti.

Punto di forza del Celtic è sicuramente la punta greca Samaras (con trascorsi nel Man. City), vero punto di riferimento offensivo; da non sottovalutare l’inglese Gary Hooper, che ultimamente è stato accostato alla Juventus. Altro giocatore da prendere con le molle è il capitano Scott Brown, il recupera palloni di centrocampo ed il portiere Forster, che in Inghilterra aveva indossato la maglia del Newcastle.

Un passaggio del turno nella Coppa dei Campioni, una vittoria a testa nel girone di Champions con la Juve che andava a giocare in Scozia già con la certezza della qualificazione al turno successivo. Sono questi i precedenti bianconeri con il Celtic di Glasgow. Le due sconfitte dei bianconeri sono arrivate sempre in Scozia, dove si giocherà l’andata degli ottavi di finale: nel primo scontro assoluto, nella Coppa dei Campioni 1981/1982 (16 settembre 81), i bianconeri cadono per una sfortunata autorete di Gaetano Scirea ma poi ribaltano il risultato al ritorno a Torino, passando il turno con le reti di Virdis e Bettega. La Juve di Lippi perse di nuovo al Celtic Park nel 2001, il 31 ottobre: era l’ultima gara del girone, con i bianconeri già qualificati che vennero sconfitti 4-3: non bastò un capolavoro su punizione di Del Piero e la doppietta di Trezeguet, gli scozzesi vinsero con il gol di Valgaeren, il rigore di Larsson e le due zampate di Sutton. All’andata a Torino era finita 3-2: altra doppietta di Trezegol, poi il pareggio firmato Petrov-Larsson (r) e un altro penalty decisivo per il tris Juve, trasformato al 90′ da Amoruso con i bianconeri in 10 per l’espulsione di Davids.

Il Celtic ha già scaldato i motori in attesa della sfida di martedì, spazzando via l’Inverness in campionato. La vittoria fuori casa per 3-1, con reti di Commons, Gershon e Miku, garantisce il primo posto al Celtic nella Scottish League.

Sono cinque i giocatori che Neil Lennon ha utilizzato in tutti gli incontri della prima fase di Champions League. Due di essi non hanno saltato neanche un minuto: il portiere Fraser Forster e il difensore Kelvin James Wilson. Gli altri tre sono lo svedese Mikael Lustig, Kris Commons e Charlie Mulgrew. Il Celtic non ha ricevuto espulsioni finora, mentre il giocatore più ammonito è stato Victor Wanyama, centrocampista del Kenya. Gli scozzesi hanno finora dimostrato di essere particolarmente abili sui calci d’angolo, con due reti di testa a opera di Wanyama in Celtic-Barcellona e di Samaras in Benfica-Celtic. Da rilevare che la squadra è stata finora anche abbastanza fortunata, usufruendo di due autogol a proprio favore (autori Kombarov dello Spartak Mosca e Mascherano del Barcellona).

È lo spagnolo Alberto Undiano Mallenco l’arbitro designato dall’Uefa per dirigere questa gara. Forza Juve.

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Juventus – Fiorentina e lo stile di chi ce l’ha e chi no.

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Articolo scritto da Alessandro Magno

 
La Juventus contro la Fiorentina ha giocato un calcio che non gli vedevo fare da tempo. Subito ”sul pezzo” con una ferocia e una tenuta del campo assolutamente notevole. La partita è stata chiusa subito senza trotterellare e aspettare di fare il forcing finale. Il secondo tempo la si è controllata alla grande e senza patemi. La Fiorentina che è assolutamente una buona squadra, forse a livelli di gioco la migliore che abbiamo affrontato in Italia, è stata anche l’unica che se l’è venuta a giocare a viso aperto senza fare barricate. In questo devo dire sono stati superiori al Napoli e alla Lazio, e di questo ne do merito soprattutto a Montella che si sta dimostrando al pari di Conte, un tecnicno giovane e capace. Voglio rimarcare come ancora una volta la Federazione ha cercato di metterci i bastoni fra le ruote. Nè a Conte nè a Bonucci è stato fatto nessuno sconto, cosa abbastanza consueta quando si tratta di altre squadre basti citare Mazzarri espulso dal campo 3 volte quest’anno e mai squalificato per il turno dopo. Oltre al mister ci hanno tolto dai giochi Bonucci che si andava ad aggiungere alle altre defezioni difensive di Asamoah e Chiellini. Difronte avevamo lo spauracchio Jovetic, uno che è un ottimo giocatore, ma che ancora non mi trova d’accordo sulla cifra richiesta dai viola. Francamente se Jovetic costa 35-45 milioni allora Barzagli ne costa 70. Andrea è stato assolutamente monumentale, in una difesa a 3 composta da un giovane (Marrone) e un quasi esordiente con noi (Peluso), Andrea a giganteggiato. Con Vidal è stato assoluto dominatore della partita. Jovetic è stato annullato e poi sostitituito. Gli altri Toni, Cuadrado, Ljajic El Hamdaoui non hanno potuto nulla contro la nostra roccia.

E veniamo al gossip. In primis Della Valle che si offende perchè la Juve ha citato Dante nel video della presentazione della partita è roba ridicola, direi da bambini dell’asilo. Bastava vederlo il video per capire che non si trattava di alcuchè di offensivo ma solo alcune parole dette per dare un poco più di enfasi all’evento. Fra l’altro davvero non si capisce come bisogna comporatarsi con questi, se li tratti da ”importanti” si offendono, se li tratti da ”provinciali” come ha fatto Conte che ha dichiarato che per lui (come per tutti noi) questa è solo una partita come tante, si offendono lo stesso. Sono permalosi i Della Valle, lo dimostra il piagnisteo continuo che fanno per Berbatov, ora capisco la delusione però dai… ma nemmeno parlassimo di Messi! E poi scusate, ma la Juventus aveva già le mani su Verratti e il Psg ce l’ha soffiato, così come con Aguero e Van Persie che si fa, ci si offende con quelli che son stati più svelti di noi? Si chiama mercato. Berbatov era libero e se questo è uno che tratta un poco con tutti e poi fa i cacchi che vuole non è che è colpa della Juve, abbiamo avuto in passato Luis Figo che firmò per Juve e Parma e fu squalificato e non mi risulta che la Juve e il Parma hanno fatto tutte queste sciocche proteste che fanno i Della Valle. A onore del vero poi nella gara a esser più disonesto fra noi e loro a proposito di mercato credo che loro siano ancora in grande vantaggio visto che ci han fatto un ”pacco” da 25 milioni di euro di nome Felipe Melo, quindi a esser ”incazzati” dovrebbero esser semmai gli Juventini con loro e non viceversa. Fra l’altro nessun juventino che è uno ce l’ha col Fulham per averci soffiato il Bulgaro. Ma dieci cento mille Matri tutta la vita, che come abbiamo sempre detto se lo metti li in area i gol li fa e li ha sempre fatti.

Sempre a proposito di stile dobbiamo segnalare il gestaccio di Viviano che dopo aver già parlato a sproposito nel prepartita e non esser stato richiamato dal suo Presidente, che evidentemente trovava più utile occuparsi dei fatti nostri, che nel finale ha preso la maglia di Pirlo dalla spalla di Borja Valero e l’ha gettata a terra con sdegno. Sono arrivate le scuse tardive di Viviano e del presidente viola, con annessa arrampicata sugli specchi e giustificazione per cui Viviano non voleva mancare di rispetto e bla bla bla. Allora siccome non siamo cretini e le immagini ci sono e sono chiare a tutti con annessa faccia schifata di Viviano mentre lo fa, direi che questo è un gesto che è gravissimo sotto il profilo del fair play e una Federazione che si impegna a favorire il ”terzo tempo” fra i giocatori dovrebbe assolutamente sanzionare con una squalifica il signor Viviano cosa che chiaramente non farà. La domanda è sempre spontanea: e se l’avesse fatto uno juventino di gettare per terra una maglia di un avversario? Apriti cielo! E lo so. Devo dire che in questa squadra dei Della Valle dove si predica bene per gli altri ma poi si razzola molto male per se, ancora una volta si è distinto solo Montella che ha dichiarato nel prepartita che non prometteva a nessuno di non andare mai ad allenare la Juve perchè evidentemente non voleva immanicarsi con i tifosi con questi espedienti. Onore a quest’uomo.

E concludiamo con un paio di chicche imbeccate dalla Federazione Italiana Gioco a Capocchia a proposito di mass-media vari. In primis Massimo Mauro di Sky che ricorda a Nedved come le società fra gli introiti abbiano in gran parte i soldi delle televisioni e quindi accampino giustamente pretese in quanto pagano. Io mi chiedo se questo autorizzi suddette televisioni a dire cazzate immani come quella che ha detto Caressa in diretta e cioè che il gol scalzo di Matri potesse esser irregolare oppure quella che dissero dopo Juventus Genoa (sia a Sky e che a Mediaset) e cioè che il rigore di Granqvist non ci fosse in quanto involontario. In definitiva per come la vedo io, le tv non è che in quanto pagano possono raccontare le cose come vogliono. Di conseguenza se a qualcuno non piace come le raccontano può anche decidere di non presentarsi. Fra l’altro le tv non pagano le squadre per le interviste post-partita ma le pagano per trasmettere le partite che è un altro paio di maniche, e con si soldi che trasmettono le partite ci fanno, tanti tanti tanti soldini mio caro Mauro. Evidentemente più soldini di quanti ne paghino alle squadre. Mi pare evidente. Quindi in definitiva non è Mauro che deve chiedere a Nedved che visto che pagano noi ci dovremmo presentare alle interviste ma semmai doveva essere Nedved a dire a Mauro che Sky e gli altri possono anche non comprare i diritti della Juve o del calcio e vediamo quanto campa sky.

Concludo con due cose veloci che altrimenti se non le dico io finiscono nel dimenticatoio, giusto per farvi capire quanto siano faziose le telecronache e quanto vadano a incidere sul ”risentimento” popolare e sugli arbitri. Dopo il caso di Juventus – Genoa ora falli di mani non se ne fischiano più, dopo che per anni non si è parlato più di volontarietà ma solo di braccio lontano dal corpo, ora si è reinterpretato il regolamento sulla scia di quell’errore. Ieri un fallo di mano platerale di Mexes è stato ignorato come non volontario così come tanti altri casi di falli di mano in altre partite. La Juve fa tendenza. Si analzziano i ”casi” nelle partite con la Juve e poi si tenta di fare giurisprudenza. Sempre su Juve Genoa il Braschi che dice: ” Ora abbiamo chiarito come il rigore non c’era ma in altri casi vedrete che qualcuno lo darà” mi pare che la dica lunga. Andiamo a interpretare il regolamento e a riscriverlo in base a cosa danneggia la Juve. Al MIlan poi  è arrivato l’ennesimo rigore  che per tutti era nettissimo mentre se fosse stato su Matri si sarebbe detto che al massimo ” si poteva dare” oppure che ” di questi in area ce ne sono tanti ogni partita”. Ma il meglio del meglio lo hanno dato con il gol annullato a Lamela in Sampdoria-Roma. Allora per tutti , ma proprio tutti i commentatori , il gol di Lamela è regolare, in quanto Marquinho che partecipa all’azione rimettendo la palla al centro è in fuorigioco ma, dal momento che non viene fischiato, Lamela è in posizione regolare quando segna. Quindi gol da convalidare. Non posso mettere per iscritto il sorriso che mi viene nel commentare questa cosa, ma potete immaginare. E’ possibile dico io, essere così palesemente e costantemente in malafede? Ma quando in Juventus-Inter Asamoah parte da posizione di fuorigioco e poi sul proseguio dell’azione serve Vidal in posizione regolarissima, non ce ne è stato uno che è uno che ha detto che il gol era regolare in quanto la posizione di Asamoah di fuorigioco non era stata comunque rilevata prima. Ci avete sfrantumato la m…….col gol irregolare e l’avete così sfrantumata che è arrivata persino la cosa all’orecchio dell’arbitro nell’intervallo, che ha rimediato subito con un rigore fuori area per l’Inter. A si, anche li si interpreto. La trattenuta inizia fuori area ma si concretizza in area, della serie io sparo a uno in casa mia ma se quello si trascina fino a casa tua e muore li, l’hai ammazzato tu. Ma ci avete presi tutti per deficienti?

Se questo campionato fosse stato arbitrato in modo regolare la Juve avrebbe almeno altri 4 punti di vantaggio sul Napoli e il campionato sarebbe già morto e sepolto. Stanno provando in tutti i modi a farcelo perdere, ma se la Juve è quella vista con i viola, e il Napoli quello visto con la Lazio, cari (per niente) antijuventini vi vedo messi male. Perdete ogni speranza o voi che giocate.

 

 

Gli articoli di Alessandro Magno escono su:

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Sabato 9 febbraio 2013 Juventus-Fiorentina – Torino Juventus Stadium ” Vidal forever …”

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Scritto da Luna23

 

Fa freddo qui a Torino  allo Juventus Stadium, l’aria è gelida ed è prevista neve in serata o in nottata, ma allo Juventus stadium l’atmosfera è incandescente, è esaurito  lo stadio più bello e più passionale d’Italia, in attesa con il cuore in gola per  questo incontro, Juventus-Fiorentina, che non possiamo anzi non dobbiamo perdere, ormai tutte le partite saranno così.

Siamo andati in campo senza  due titolari in difesa, senza Antonio Conte a dirigere,  e con la solita tristezza nel cuore circa gli eventi passati, eppure, la Juventus nonostante sempre con tutti contro,  ce la sta facendo, ed  è riuscita con  calma e maestria a “strabattere” la Fiorentina uno dei nostri “nemici per sempre”, questa partita    non è mai  “normale amministrazione”, è uno scontro non solo sul campo, ma tra due tifoserie  che letteralmente,  non si possono  vedere. Comunque, la Juventus lo sa e come tutti gli anni li attendiamo.

La tensione era alle stelle, ma la Juventus ha dominato  entrambi i tempi, la nostra difesa a parte qualche svista  che ha permesso l’attacco avversario di venire in avanti,  ha gestito  bene il risultato e la Fiorentina è rimasta senza parole. E chi se lo aspettava? Noi in cuor nostro sì. Conosciamo bene la Juventus di Antonio Conte, quando attaccata, umiliata e senza difesa,  dà  quello che ha ..tira fuori la vera grinta, la voglia  di vincere e di andare avanti, senza farsi contaminare dalla negatività che abbiamo intorno.Mancava Antonio Conte stasera,  mancavano le sue espressioni, gli occhi spalancati, le urla, le gesta .. è imprescindibile dalla Juventus e noi tifosi, con  i suoi difetti e  fissazioni   lo amiamo.

I giocatori però Conte oggi  lo sentivano lo stesso, era una Juventus diversa, tonica e compatta, ma soprattutto mentalmente presente, i bianconeri  hanno preso subito  le redini della situazione costringendo i viola dentro la loro metacampo, l’implacabilità di Pirlo e Vidal sono stati fatali ad una Fiorentina consapevole di avere  uomini pericolosi,  ma gli è  mancato tutto, la strategia e particolarmente  il gioco, gli abbiamo impedito di ragionare quindi di reagire, tant’è che negli ultimi venti minuti non ci hanno nemmeno più provato, rinunciando totalmente a qualunque rimonta. I nostri volevano i gol e sono stati in parte  accontentati, perchè si ambiva al terzo o anche alla quarta rete.   Il primo gol  l’ha realizzato  Vucinic che approfittando di un errore della difesa, ha tirato  una “fucilata” centrando  la porta, il portiere basito non poteva fare altro che spostarsi tanta era  la potenza del tiro,  ed è uno a 0 e siamo al 18mo.  Il raddoppio non tarderà ad arrivare,  su assist di Vidal e dal suo perfetto controllo  nascerà  la seconda rete  che sarà di  Matri …

Prima di cantare vittoria, ci aspetta  un altro tempo, e di strade ne avevamo due, la prima segnare altri due gol, l’altra di contenere l’eventuale reazione della Fiorentina,  alla fine  si è riusciti a difendere il risultato del primo tempo, e il fischio finale  ci ha liberato di un’altro peso, rimandando al mittente una  squadra sconfitta e senza appello.  Unica nota dolente, l’ammonizione a Marchisio che essendo diffidato, salterà la partita contro la Roma ennesimo nemico indigesto.

Al posto dell’allenatore

Angelo Alessio ha saputo gestire molto bene questa difficile prova, le sostituzioni sono state essenzialmente conservative in vista dei prossimi impegni, forse Matri visto lo stato ritrovato di grande forma l’avrei lasciato ancora qualche minuto, anche se Pogba non ha fatto rimpiangere l’attaccante. Ormai la partita era finita, e l’obiettivo era  evitare che la Fiorentina malauguratamente pareggiasse. Stasera però le soprese non sono finite, Il Napoli viente fermato dalla Lazio, pareggiando a Roma ..una bella notizia che ci offre un po’ di margine per la lotta al campionato.

Il mese di Febbraio, lo possiamo considerare un mese di passione, tra campionato e Champions, già martedì c’è il Celtic che ci aspetta, e sabato saremo a Roma .. parola d’ordine “vietato perdere” ..

 

 

 

Juventus -Fiorentina 2-0 Sintesi

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