Archivio Mensile: Febbraio 2013 - Pagina 3

Prepartita Juve-Fiorentina, chi ci ama ci insegua.

24a Giornata juve fiorentina 1

Articolo a firma di Eldavidinho

Juve-Fiorentina, la partita che, dopo quella con i partenopei, fa parlare poco il campo e molto la gente fuori dal campo. Odio calcistico? Antipatia calcistica? O entrambi senza l’aggettivo pallonaro? L’odio tra le due società ha raggiunto il top quest’estate quando, a dire dai viola, la Juve si inserì nell’affare Berbatov quando il giocatore svincolatosi dal Manchester United stava per imbarcarsi alla volta di Firenze con tanto di biglietto pagato dal club toscano per firmare il contratto. A Torino, naturalmente, hanno rispedito al mittente le accuse sostenendo che il campione era libero. Fermato a Monaco alla fine il bulgaro, vero fuoriclasse nel cambiare idea, è tornato in Inghilterra e raggiunto Londra per firmare con il Fulham. Questa pare sia stata l’ultima goccia d’acqua che ha fatto traboccare il vaso della sopportazione tra i due club. Più da parte viola che bianconera, comunque. Dopo Pradè, dunque, anche Della Valle pare sia ancora offeso: “ Dopo ciò che è successo nell’ultimo periodo non ci sono i presupposti per avere dei rapporti con la Juventus». Poi c’è quel Jovetic per il quale i dirigenti Viola avrebbero pensato di inserire una clausola nel contratto del giocatore che impedirebbe una sua cessione alla Juventus. Clausola poi smentita dallo stesso presidente  viola, Cognini, che ha parlato di “professionale distacco dalla Juve”.

47 vittorie, 20 pareggi e sei sconfitte: il bilancio degli appuntamenti torinesi tra Juventus e Fiorentina parla decisamente a favore dei padroni di casa. Il dato che si impone è contraddittorio: perché il risultato più frequentemente verificatosi è l’1-0 (ben 12 volte), ma fino al 1965 la gara non aveva mai visto la Juve segnare meno di 3 gol. Di diverso peso sono i gol e i marcatori che sono risultati decisivi nelle vittorie di stretta misura. Nel 1965 è Stacchini a risolvere la sfida con una rete nel primo tempo. Nel 1972 a colpire è Roberto Bettega con un impetuoso colpo di testa. Una rete importante, l’ultima di una stagione per lui sfortunata perché un’infezione polmonare lo costringe a saltare il resto del campionato, dopo un girone d’andata disputato alla perfezione. Nel 1981 si ha il momento topico degli Juventus-Fiorentina finiti 1-0: il gol di Cabrini determina l’assegnazione dello scudetto numero 19 della Vecchia Signora (il Bell’Antonio si ripeterà anche nel 1987). Tre anni più tardi le emozioni si concentrano al novantesimo, quando Vignola si presenta al dischetto e realizza un rigore importante nella corsa tricolore. Anche Sergio Brio, nel 1985/86, iscrive il suo nome nel tabellino dei marcatori che decidono Juventus-Fiorentina. Bianconeri e viola si affrontano alla prima giornata del torneo 1991/92. La sfida è risolta da un colpo di testa di Casiraghi, che lascia impalato il portiere Mareggini. I due Juventus-Fiorentina successivi al pirotecnico 3-2 del 1994/95 vedono la squadra di Lippi prevalere con due colpi di testa: nel primo caso ad opera ancora di Del Piero (che deciderà anche la sfida del 2000), nel secondo è Padovano a superare Toldo dopo soli 9 minuti. Nel primo anno di Capello è Olivera, con una deviazione sotto porta, a determinare la sconfitta della Fiorentina, nella quale gioca un giovanissimo Giorgio Chiellini. Infine, l’1-0 del 2009 vede protagonista Claudio Marchisio, bravo a sfruttare un geniale assist di Alessandro Del Piero. La squadra viola, all’epoca, era guidata dall’attuale Commissario Tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli.

È lo spagnolo Borja Valero, finora interprete di una stagione di altissimo profilo, l’unico giocatore dei 21 utilizzati da Montella ad avere disputato tutti i 23 incontri del campionato. Con una presenza in meno c’è il colombiano Cuadrado. Due finora le espulsioni maturate: i colpevoli sono Rodriguez e Aquilani, mentre con 10 ammonizioni è David Pizarro il giocatore che ha ricevuto più gialli. Il goleador della squadra è Jovetic, con nove centri. Dietro di lui vi è l’ex juventino Luca Toni con sette reti. Seguono Rodriguez con cinque, Aquilani con quattro, Roncaglia ed El Hamdaoui con tre, Savic con due e una nutrita schiera di uomini con un gol: Cuadrado, Pasqual, Migliaccio, Romulo, Pizarro. Borja Valero e Ljajic.

Tre vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte: il bilancio della Fiorentina lontano dalla propria città non è all’altezza del rendimento casalingo, dove ha conquistato 27 punti su 39. I viola in trasferta segnano di meno (17 gol contro i 24 al Franchi) e subiscono il doppio (18 gol contro i 9 di Firenze). I tre successi sono tutti riferiti al girone d’andata. Genoa, Milan e Palermo. I tre pareggi sono stati maturati a Parma e all’Olimpico di Torino. I cinque stop sono partiti da Napoli, poi Inter, Roma, Udinese e  Catania. Con il successo sul Parma di domenica scorsa, ottenuto davanti al proprio pubblico, Jovetic e compagni sono tornati a conquistare i tre punti dopo che nei primi quattro turni del ritorno avevano raccolto solo un punto sui 12 a disposizione.

Per Juventus-Fiorentina di sabato pomeriggio è stato designato l’arbitro Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo. La Juventus trova il direttore di gara lombardo per la quarta volta in questa stagione. I tre precedenti hanno portato tre vittorie in altrettante competizioni diverse: con il Napoli in Supercoppa a Pechino, a Siena in campionato e in Coppa Italia con il Milan. In totale, sono 12 le gare dei bianconeri con Mazzoleini, con bilancio di sette vittorie, quattro pareggi e una sconfitta. Tra questi non ce ne sono con la Fiorentina. Per l’anticipo dello Juventus Stadium, gli assistenti saranno Giulio Dobosz e Mauro Tonolini. Il quarto uomo Riccardo Di Fiore e gli assistenti d’area Daniele Doveri e Gianpaolo Calvarese. Forza Juve.

Rubrica “Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve 

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Su Juventus – Chievo c’e’ poco da dire se non del gol di Matri fra l’altro pregevole. Dimmi allora qualcosa degli arbitraggi di giornata.

Abbastanza scontati. La ricetta principale per vincere nel calcio italiano è top player più non ostilità arbitri. Poi ce ne sono altre, il gioco, il gruppo, il lavoro. Ma sono strade meno brevi. Il Milan ha meno fantasia e più fretta di noi evidentemente.

Conte che fa marcia indietro e fa il pompiere cosa devo pensare?

Che le sta provando tutte per svincolarsi dalla palude nella quale ci troviamo. Solo che nelle sabbie mobili più ci si muove e più si affonda. Dovrebbe muoversi chi se ne sta fuori dai mirini, la società o la proprietà.

Balottelli?

Quest’ultima se ti mette in difficolta’ te ne faccio una di riserva frate’.

Non mi mette in difficoltà parlare di Balotelli. Il processo che riguardava me e lui si è archiviato proprio in questi giorni. In Italia può fare spesso la differenza. Non so se ne abbia voglia. In compenso ha qualcosa di meglio, il miglior manager.

Benvenuti nel campionato più falso del mondo

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Articolo scritto da Alessandro Magno.

 

Ma cosa ci volete raccontare? Ma quanto siete diventati bravi a sovvertire ogni verita’ a omettere ogni questione che vi mette in difficolta’, a manipolare l’opinione pubblica, a non provare alcuna vergogna? I nostri sono gli arbitri migliori al mondo e questo e’ il campionato piu’ difficile che c’e’? Ma non scherziamo. Questo e’ il campionato piu’ farlocco che si veda in giro e gli arbitri italiani son dei veri asini! I piu’ asini di tutti e la stan facendo da padroni. Altro che arbitro di linea. Altro che 6. Dovrebbero eliminarli proprio tutti e far arbitrare uno dietro una tv. Questi, dove spingono e dove abbattono. A loro piacimento. Ma l’avete visto Valeri e il rigore al 93mo del Milan?  E l’arbitraggio di Napoli-Catania? C’e’ una difformita’ totale nel giudicare episodi identici fra loro, ad esempio col rigore della Juve al 93mo contro il Genoa. Al Milan praticamente e’ sempre rigore basta cadere, a Napoli non e’ mai rigore contro di loro accada quel che accada, alla Juve il rigore se e’ contro, nel dubbio lo si fischia, ma se e’ a favore non c’e’ mai  a prescindere. Si interpretano i regolamenti con concetti fantasiosi. Piccinini che dice che il rigore del Milan non necessariamente non e’ rigore se si tocca la palla e deve esser smerdato da Cravero che dice e ridice che quello rigore non e’. E oggi lo dicono tutti i siti web dove un poco di indipendenza ancora è rimasta.
Allegri che sostiene che ci puo’ stare. Siamo al : ”ci puo’ stare”, al : ”se la sente”. Ormai non ci son piu’ le regole, c’e’ la discrezionalita’. Valeri ha gia’ il fischietto in bocca e corre verso il dischetto qualche frazione di secondo prima che il fallo avvenga. Sembra non veda l’ora di darlo. A Napoli ne accadono di tutti i colori da giocatori che non dovrebbero neppure giocare e invece son liberi di dare cazzotti senza venire espulsi a giocatori che non dovrebbero neppure giocare e che fan il gol del raddoppio. Mi chiedo perchè non ridare i punti a questo punto alle squadre che hanno avuto delle penalizzazioni, almeno per un minimo di equità. Per non parlare dello stop di mano in area non sanzionato perche’ e’ giusto cosi e di fuorigiochi fischiati al Catania e regolari di una decina di metri.

E la stampa cosa fa meschina? Titoloni. Grande Balotelli, Napoli primo, Napoli scudetto. Ci son state due risse una degli Udinesi una dei Napolisti e Catanesi con annessi cazzotti. Nulla. Nessuno ne parla. Le risse che interessano son solo quelle della Juve. Nessuno sara’ squalificato, solo i gobbi. Nessuno che parla di spettacolo vergognoso. Non si sente Pulvirenti, non si sente Pozzo. La verita’ e’ che non hanno eco. Sanno benissimo che anche qualora si lamentassero finirebbero in un angolino del giornale. Di spalla in basso in 14ma pagina. Non frega a nessuno. La notizia e’ bomba solo se ce’ la Juve di mezzo.
Ieri gli e’ andata male, neppure un mezzo fuorigioco, neppure un rigore dubbio pro Chievo su cui costruirci un castello. Un castellino anche piccolo piccolo. Ma c’e’ tempo, sara’ alla prossima o all’ altra ancora. Cosi come c’e’ tempo di aiutare ancora Lazio e Inter a risalire. State sereni. Due squadre che senza aiuti arbitrali avrebbero almeno 5-6 punti in meno.
L’ordine e’: vediamo se riusciamo a far vincere lo scudetto al Napoli e la coppa Italia alla Lazio che pero’ in campionato verra rimontata dal Milan che deve andare in Champions. Dispiace che hanno perso un posto nel ranking e non ci possono mandare 4 squadre in Champions quindi una fra Inter, Napoli e Milan non ci andra’ ma cominciamo col far perdere lo scudo alla Juve e poi chissa’. Finchè c’è vita c’è speranza.

Complimenti!

E in tutto questo schifo c’e’ anche la notizia dell’esonero di Zeman. Questa e’ la ciliegina che viene a mancare alla torta. Non tutte le ciambelle riescono col buco, evidentemente. In un clima fomentato dai media verso il famigerato (ri)sentimento popolare, dove si spinge al massimo la macchina del fango per trasformare delinquenti in santi e per cui la rogna ce l’abbiamo solo noi, dove candidati alle elezioni da destra e da sinistra si permettono impunemente di sparlare della Juve o di farsi fotografare con sciarpe di pessimo gusto, ma lo scandalo lo fa sempre e solo Marchisio, ovviamente  juventino, che viene palesemente frainteso e manipolato, lui si, mentre gli altri han parlato forte e chiaro, ecco che viene a mancare il migliore, il re di tutto questo mondo cazzaro. Uno che si e’ costruito tutta una carriera sul rosicamento, che e’ unico nel suo genere in quanto fra tutti gli allenatori scarsi e’ l’unico che riesce nell’impresa di trasformare giocatori professionisti in attori di comiche anni 20. Eppure, a uno cosi lo hanno accolto in 20mila alla sua presentazione e in diversi stadi avversari e’ stato accolto da eroe. Uno che nel calcio non ha fatto proprio nulla se non raccogliere figuracce ovunque e’ andato.
E allora evviva! Questo e’ il calcio dell’apparire piuttosto che essere. Questo e’ il circo del campionato italiano con i suoi santi e i suoi eroi. Dove quello che vale per te non vale per me. E allora (dis)onore a te oh Zeman! Icona di questo calcio fallito.

Chievo – Juventus 1-2 Sintesi

http://www.metacafe.com/watch/9829070/

Domenica 3 febbraio 2013 Chievo-Juventus – Stadio Bentegodi Verona ” Matri day “

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Scritto da Luna23

 

“Proprio nei momenti peggiori  bisogna credere nel futuro” questo è il  concetto che  l’Avvocato Gianni Agnelli espresse  quando la Juventus fu eliminata da una champions, e oggi la Juventus nonostante le umiliazioni ed i torti subiti ultimi, ci ha creduto e ha vinto contro  un insidiosissimo Chievo.

Siamo reduci da una settimana che ha provato psicologicamente tutti, la squadra, il nostro allenatore e l’organico tutto. Il segnale di questo disagio è dato dal silenzio stampa prima e dopo la partita, i commentatori sky, hanno ricordato che la società ha infranto nuovamente il regolamento non presentandosi a questi appuntamenti. Sky continua la sua campagna mediatica contro la Juve, quando finirà ..  ma veniamo alla match.

Una bella partita ha disputato la Juventus, arrivata a Verona,  rimaneggiata tra infortuni e squalifiche, la formazione che Alessio ha messo in campo non ha sofferto le mancanze dei titolari, è stato il  Matri  day, l’attaccante  ha segnato una grande rete su azione sbloccando il risultato, rivederlo nel ruolo a cui siamo abituati è stato bello e speriamo continui così.

Il primo tempo è stato della Juve, che ha dominato e realizzato il risultato finale: la vittoria, la seconda rete quella che ha confermato la volontà di vincere è stata realizzata  da Lichsteiner su assist di Giovinco, eccezionale tempistica e perfetto sincronismo,  davvero bravi. Brividi nel tempo successivo: il Chievo,  sappiamo,  per noi è una “brutta bestia”, non ci sta a perdere  e reagisce  immediatamente   prova e riprova e ci riesce: al 53mo arriva il gol del 2 a 1, un errore di difesa non ferma l’accanito Théreau, comunqe  ne siamo usciremo  bene da questa mini rimonta, il danno non è stato pesante, la nostra difesa ha reagito difendendo e attaccando, per un soffio non arriva il terzo gol, per fortuna manteniamo il distacco dalla seconda il classifica.A parte un po’ di calci subiti nel primo tempo, la partita è stata arbitrata abbastanza bene, il giudice di gara visti i recenti tumulti ha mantenuto un  basso profilo ed   distacco permettendo un fluido svolgimento di gara.

Faccio i complimenti a tutta la squadra per il sangue freddo esercitato in campo e il desiderio di aver voluto vincere, non era facile oggi e si poteva cadere nella frequente  trappola dell’emotività al gol subito dal  Chievo, nonostante la bravura degli avversari e del Pellissier punitivo, la Juventus ha retto e ce l’ha fatta. Questo è un segnale a chi ci sta dando per spacciati, ricordiamoci l’anno scorso .. e tutte le decisioni arbitrali contro, possiamo farcela ..se lo vogliamo veramente.

Al posto dell’allenatore:

Le sostituzioni sono arrivate al momento giusto, i giocatori per mantenere vivo il controllo hanno speso energie, Lichtsteiner stanchissimo e determinante nell’ultima fase era stanchissimo, quindi corretto l”ingresso di Padoin, Giovinco ha giocato bene costruendo assist ma  meno bene come punta, anche Pogba che ha cercato il gol tutta la partita ha confermato la sua abilità in centro campo. Pirlo come sempre fondamentale.

Ci aspetta un febbraio di fuoco, le scaramucce, le brutture che ci hanno colpito non devono distogliere l’attenzione dagli obiettivi rimasti, Campionato e Champions. I prossimi  incontri saranno tre finali, Fiorentina – Celtic – Roma .. non avendo scelta dobbiamo vincerle tutte, una scalata sull’Himalaya sarebbe più facile, che incontrare tre squadre che vogliono arrivare  almeno quanto noi, tenendo conto che il Napoli gode di posizione di favore nei confronti di tutta la serie A, la Juve cercherà di farcela, per Conte, per loro , per la società e per noi .. tifosi.

 

 

Prepartita Chievo-Juve, basta giocare col fuoco e risolviamo i problemi.

23a Giornata chievo juve 1

Articolo a firma di Eldavidinho.

Alle spalle la sconfitta con la Lazio che è costata l’eliminazione dalla Coppa Italia, la Juve si prepara alla sfida di campionato a Verona contro il Chievo, fresco giustiziere proprio dei biancocelesti. La partita, in programma alle 12.30 contro il Chievo, arriva dopo quattro gare in notturna. Per la difesa, che non avrà né Chiellini né Bonucci, favorito il trio Barzagli-Marrone-Caceres. A centrocampo fuori ancora Marchisio per una contusione all’anca sinistra, Pirlo dovrebbe riprendersi il posto da titolare, mentre davanti, con Vucinic squalificato, ballottaggio Quagliarella-Matri per affiancare Giovinco. A meno che Conte non voglia tentare la carta Anelka già dall’inizio.

In settimana si è chiuso il mercato. Oltre alle già annunciate acquisizioni delle comproprietà, col Siena, di Buchel che rimarrà a giocare alla Cremonese e, con l’ Empoli, di Galinetta Alberto classe 1992, che rimarrà a giocare alla Feralti Salò, la Juve ha perfezionato anche le cessioni, sempre in comproprietà, di Filippo Boniperti col Parma, rientrato dal prestito a Empoli e, contestualmente, la cessione in comproprietà di Andrea Schiavone che terminerà la stagione con la Juventus. Altre operazioni: Reto Ziegler, rientrato dal prestito alla Lokomotiv Mosca, è stato ceduto, ancora a titolo temporaneo, al Fenerbache, dove aveva già militato nella passata stagione, sino al 30 giugno 2013. Manuel Giandonato, rientrato in prestito dal Vicenza, è stato ceduto al Cesena a titolo temporaneo, con accordo di partecipazione e controazione. Salvatore D’Elia, rientrato dal prestito al Venezia è stato ceduto a titolo definitivo al Vicenza. Nicolò Corticchia, rientrato dal prestito alla Carrarese, è stato ceduto a titolo definitivo al Vicenza. Raffaele Alcibiade è rientrato dal prestito alla Carrarese. Hadrien Ingrassia è stato ceduto a titolo temporaneo alla Pro Vercelli come giovane di serie. Con la Dinamo Dresda è stato raggiunto l’accordo per l’acquisizione a titolo definitivo delle prestazioni di Hasan Pepic, centrocampista montenegrino, classe 1993. Con il Vicenza è stato raggiunto l’accordo per l’acquisizione a titolo definitivo di Michele Cavion. Il centrocampista, classe 1994 è stato quindi ceduto in prestito alla Carrarese sino al 30 giugno 2013. Insomma. Niente botto dell’ultimo momento. Tentativi e assalti finali a Lopez, Pazzini, Icardi, Belfodil, senza alcun esito positivo. Il problema è aver chiuso il mercato con due giocatori mentalmente via dalla Juve, come Matri e Quagliarella, e moralmente sfiduciati dopo aver provato a piazzarli ovunque. Pessima mossa societaria. Non ti puoi ridurre l’ ultimo giorno di mercato e tentare di scaricarli come se fossero merce scaduta. Sta al mister, ancora una volta, continuare a motivarli e a integrarli negli schemi di giuoco per la sintonia con i compagni di reparto. Se pensiamo che persino tra Vucinic e Giovinco, i titolari, non sempre c’è sintonia… Mi chiedo se Estigaribbia e Borriello non sarebbero stati più utili dei vari Peluso, Isla, Bendtner e Anelka, acquistati quest’anno.

Tornando al prossimo match, sono nove i precedenti in campionato della Juventus a Verona contro il Chievo e le cifre parlano bianconero con cinque successi, tre pareggi e una sconfitta. Le vittorie della Juventus non sono mai state identiche a se stesse, registrando cinque punteggi diversi fra loro. Si parte dall’1-3 del 2002 (Lippi sconfigge Del Neri). Un anno dopo si ha il divario più netto (1-4, con tripletta di Trezeguet). È ancora David a decidere la sfida del 2003/04 (in rimonta, con pareggi dell’ex Legrottaglie e sinistro puntuale del bomber francese). Decide Olivera nel 2004/05, in un burrascoso finale. Infine, lo 0-2 del 9 novembre 2008, con Del Piero che festeggia il suo trentaquattresimo compleanno con una magistrale punizione, mentre la rete del raddoppio è di Iaquinta. I tre pareggi non sono mai stati ricchi di gol. Prima dello 0-0 della scorsa stagione (con rimpianti juventini per il palo colpito da Del Piero con una deviazione aerea), c’è stato l’1-1 del 2005/06 (Vieira risponde a Franceschini in un primo tempo estremamente vivace) e quello che chiude il 2010 (con splendida rovesciata di Quagliarella e pareggio in pienissima zona Cesarini di Pellissier). L’unico successo dei clivensi avviene nel campionato 2009/10. È un diagonale di Sardo a decidere l’incontro, la Juve guidata da Ferrara non riesce ad avere la giusta reazione per rimediare allo svantaggio.

Nessun giocatore del Chievo ha disputato tutti i 22 incontri del campionato. A quota 21 vi sono due leader della squadra: il difensore Dario Dainelli e l’attaccante francese Cyril Thereau. Tre finora gli espulsi: Andreolli, Vacek e Samassa. Con sette gialli, Luca Rigoni è il giocatore più ammonito. Il bomber della squadra è Alberto Paloschi con sette centri (l’ultimo dei quali ha determinato il successo del Chievo sul campo della Lazio). Seguono Pellissier con quattro, Thereau con tre, Stoian con due e Cofie, Rinaudo, Marco Rigoni e Luciano con uno.

Cinque vittorie, quattro pareggi e due sconfitte: è positivo il bilancio del Chievo al Bentegodi, dove ha ottenuto 19 dei 28 punti che compongono la sua classifica. La differenza l’ha fatta soprattutto la solidità difensiva, con 10 reti incassate a fronte delle 24 in trasferta, mentre il saldo dei gol fatti è positivo di tre unità (13 a 10). Le cinque vittorie hanno visto come vittime il Bologna, la Sampdoria, il Pescara, la Roma e l’Atalanta. I quattro pareggi sono arrivati con squadre che fanno parte tutte della parte sinistra della classifica, a eccezione del Siena contro il quale si è registrato l’unico 0-0 della stagione. Con la Fiorentina l’1-1 è frutto di un botta e risposta nel giro di un minuto nel primo quarto dell’incontro, con reti di Thereau e Rodriguez. Decisamente più avvincente il 2-2 con l’Udinese, con i padroni di casa per ben due volte in vantaggio e raggiunti sempre da un’incursione del difensore Angella. Infine, nell’ultimo incontro casalingo, l’1-1 con il Parma, una buona prestazione perché la squadra di Corini ha saputo meritarsi il punto, rimediato con il pareggio di Paloschi dopo il parziale vantaggio di Belfodil (e non sono mancate le opportunità per conquistare l’intera posta). Le uniche due sconfitte risalgono alle prime giornate del campionato, quando ancora la formazione veneta era affidata al tecnico Di Carlo (Corini non ha mai perso davanti al suo pubblico). Nettissimo lo stop con la Lazio (1-3, ma il punto della bandiera è arrivato solo a sette minuti dal novantesimo e i capitolini già dopo cinque minuti erano in vantaggio con una conclusione di Hernanes). Pereira e Cassano, con una realizzazione per tempo, hanno invece deciso la sfida con l’Inter.

Sarà Mauro Berzonzi di Genova a dirigere Chievo-Juventus, gara valida per la 4ª giornata di ritorno, in programma domenica alle ore 12.30. I bianconeri trovano il fischietto ligure per la prima volta in questa stagione dopo i tre fortunati precedenti della passata stagione. L’anno scorso, Bergonzi ha diretto tre gare vinte dai bianconeri, tutte senza subire un gol: l’1-0 di Lecce, il 5-0 di Firenze e il 4-0 casalingo sulla Roma. In totale il bilancio è di 15 precedenti, con 10 vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Tra questi confronti ce n’è un altro con i veneti al Bentegodi: quello del 19 dicembre 2010, finito 1-1 con rete juventina di Quagliarella. Per la sfida di domenica, i guardalinee saranno Giorgio Niccolai e Massimiliano Grilli, il quarto uomo Francesco De Luca e gli assistenti d’area Gianluca Rocchi e Dino Tommasi. Forza Juve.

Rubrica “Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve 

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Considerazioni su Juve – Genoa e Lazio – Juve annessi e connessi.

Avessimo avuto il minimo sindacale dagli arbitri, staremmo tranquilli in campionato ed in finale di coppitalia.La tranquillità è sempre possibile, siamo sempre i più forti almeno per quest’anno. Dipende però soltanto da noi. Purtroppo.

Le ultime interviste e conferenze stampa di Conte.

Mi sembra abbastanza sovraesposto. Non so quanto reggerà. E quanto pagherà per tutto questo. Spero che la presidenza gli dia una mano. La presidenza.

Anelka, Peluso e il calcio mercato di riparazione.

A rigor di logica s’è tappato quantitativamente dei buchi. S’è fatto volume.  C’è una scena del film “Napoli milionaria”: al medico portano pozioni per i calli ed il latte delle partorienti per curare un problema polmonare. Alle rimostranze del medico gli si dice “Ma dottore, su, con la sua abilità…”. Ecco. Mi sembra che a Conte stiano facendo la stessa cosa. Uno come lui meriterebbe strumenti migliori. Minimo, una clinica all’avanguardia.

10 domande per voi …

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 Scritto da Luna23

Oramai  non ci sono più dubbi  che la vendetta incomba su di noi, se domenica avevamo legittimi sospetti,  oggi c’è la conferma, abbiamo  un nemico senza scrupoli, che sta agendo in modo lampante e alla luce del sole e vuole con ogni mezzo, lecito e non,  toglierci dalla corsa al campionato, tutto questo con la benedizione della Lega.

Sembra essere tornati ai fatti del 2006,  vittime di una  congiura che  non ci ha mai lasciato e oggi forse è anche peggio.

Stiamo sopportando di tutto: Torti arbitrali al limite del paradossale, provvedimenti disciplinari vergognosi pretestuosi,  insulti insopportabili contro il nostro presidente e proprietà .. non so cosa possa ancora accadere .. perché non so voi, ma io sono al limite della sopportazione e quando si tira troppo la corda ..poi si spezza.

Abbiamo la possibilità di dire la nostra, almeno per ora .. esprimete la vostra opinione, ecco  10 domande per voi …

1-Alla luce dei nuovi accadimenti, quelli che stanno caratterizzando la débacle Juventina, cosa pensi oggettivamente del calcio italiano? Quindi dell’operato della Lega e del Coni?

 

2-Potresti esprimere un parere circa il comportamento dell’Arbitro Guida in occasione della partita di sabato 26 gennaio?

 

3-Secondo te, il crimine organizzato si è introdotto ad influenzare l’andamento della classe arbitrale e del campionato?

 

4-Hai un’idea su come mai la Juventus sia sempre e costantemente nel mirino e capro espiatorio delle malefatte altrui?

 

 

5-Per quale ragione la nostra squadra nella sua interezza , Proprietà,  Presidenza, Dirigenza, e  Allenatore, non sono minimamente rispettati, maltrattati e non considerati se non per farle del  male?

 

6-Secondo te, gli insulti e dichiarazioni in diretta contro il nostro Presidente andavano sanzionate?

 

 

7-Gli ultimi provvedimenti contro la Juve, sono stati effettuati  a tuo avviso per favorire il Napoli soprattutto, e le altre che seguono a nostro scapito?

 

 

8-Potrà questa situazione influire in Champions league?

 

 

9-Secondo te, cosa può fare la società Juventus e anche noi tifosi per combattere il potere di un palazzo avverso, il cui comportamento scorretto permane favorendo le cattiverie sia della classe arbitrale che delle altre società?

 

10-Sarebbe forse ora di “cambiare aria”, e lasciare questa Italia calcistica che non ci merita?

 

 

 

 

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