La sorpresa di Pasqua

 

Liberi di sognare piu leggeri della realtà Liberi di sognare che prima o poi qualcuno ce la fa. Liberi di sognare guarda qualcuno sta volando già perché è libero di sognare…Fino all’alba del giorno che verrà. (Gianluca Grignani)

 

Sabato mattina ho avuto uno scambio di sms con un carissimo amico mio di Firenze, chiaramente viola e mi scriveva: ”Non ti aspettare sorprese dalla Fiorentina che siamo in mezzo a una strada”. Gli ho risposto che invece le sorprese me le aspettavo (magari anche solo un pari) perchè il Milan poteva essere stanco delle fatiche di coppa e la viola invece si giocava tutto, visto che il Lecce è notoriamente la bestia nera della Roma (chi ha qualche anno come me si ricorderà di Barbas e Pasculli). Chiudevo l’sms dicendo che il Milan poteva perdere punti solo in questa occasione e alla penultima nel derby. Sono stato buon profeta, anche se come detto, la vittoria dei viola è stato davvero un qualcosa in più anche rispetto alle mie rosee previsioni. Dulcis in fundo il gol vittoria di Amauri. Non ho mai avuto niente di personale contro Amauri anche se so come è andata la sua vicenda qui a Torino e so di quanto ha sbagliato lui nei confronti della società a non voler ridiscutere il contratto. Se lo avesse fatto, Conte lo avrebbe anche tenuto e datogli un’ opportunità; lui ha voluto continuare a prendersi uno stipendio da top-player che non è, ed è diventato schiavo del suo favoloso contratto. Tuttavia come detto non ho nulla contro di lui, dico solo che è un poco ridicolo che uno che è soprannominato ”il Cristo di Rio” sia risorto a Pasqua. Buon per noi comunque e buon per loro che si devono salvare. Il Milan fra l’altro non si può proprio lamentare, dopo poco che non riusciva a sbloccarla, ha avuto il solito regalo di Natale, anche se siamo in un altra festa. Se tanto mi da tanto e il rigore di Nesta a Barcellona ha suscitato tante lamentele, questo di Maxi Lopez è da nascondere la testa sotto la sabbia. Se avessimo avuto noi rigori di questo tipo, saremmo già matematicamente Campioni d’Italia, perchè non dimentichiamo che noi stiamo facendo un campionato , completamente senza rigori. Ce ne hanno dato uno solo quasi al 90mo di un Juventus – Cesena e sul 1-0 per noi, quindi per nulla determinante. Noi dal canto nostro a Palermo siamo scesi in campo, con la giusta determinazione anche se avevamo, nel primo tempo, un poco di ”braccino”. In effetti abbiamo sbagliato gol molto facili per troppa precipitazione. La voglia di vincere c’era come e più di sempre, ma anche a perer mio, una certa tremarella. Menomale l’ha sbloccata Bonucci su un calcio d’angolo, (per fortuna una volta la dea bendata ci assiste e sbatte sul palo ed entra) altrimenti non so davvero se si andava per le lunghe se potevamo andare nel pallone. E’ normale, quasi nessuno di questi nostri ragazzi ha ancora vinto un campionato di serie A e Conte dovrà tenerli molto molto concentrati. Mettiamoci poi che il Palermo, a differenza di quanto fatto contro il Milan dove già il suo presidente li dava per spacciati, e infatti nel primo tempo contro di loro perdeva già 4-0, contro di noi è sceso in campo col modulo 8-1-1 con ben otto giocatori nella propria area e Ilicic a fare da suggeritore a Miccoli, una scelta alquanto strana per una squadra che di un punto non se ne faceva proprio nulla. Anche questo è un dato da ricordare perchè in questo campionato tutte le squadre contro la Juve giocano alla morte e contro il Milan accettano di buon grado di farsi asfaltare. Strano per una squadra come quella milanista che al contrario di quello che pensano gli addetti ai lavori non è così piena di fenomeni come scrivono. Ha si tanti giocatori in rosa ma di veramente sopra la media ha solo Tiago Silva e Ibra ( ma solo nel campionato Italiano) . Che dire poi della gomitata dello svedese a Camporese? L’ho vista forse solo io? Nessuna prova tv? Certo che Zlatan potrebbe evitare di fare certi gesti sui ragazzini. Il solito forte con i deboli e debole con i forti. Per finire, per quello che riguarda il campionato ora non bisogna farsi illusioni, non è vinto e non sarà facile vincerlo. Ora siamo si padroni del nostro destino ma bisognerà esser più forti delle ombre. Più forti di tutto e tutti come sostiene il presidente Agnelli. A questo punto bisogna provare a vincerle tutte. Bisogna crederci e giocare le ultime sette partite come fossero sette guerre. D’altronde chi ha più fame di noi?

 

ps. Sabato sera mi è arrivato un altro sms dal mio amico fiorentino : ” Mi devi un caffè”. Ho risposto : ” Se vinciamo il campionato ti devo una cena”.

 

Alessandro Magno

 

Palermo-Juventus 2012 : Juventus, larger than life ..

Erano anni che non sentivo più i clacson suonare, anni, eppure stasera qualcuno l’ho sentito, appena l’arbitro Brighi a Palermo ha fischiato la fine dei tre minuti di recupero, abbiamo esultato ..di nuovo primi. Sicuro che ci sia ben poco da festeggiare con un solo punto di vantaggio dietro al famigerato Milan, ma l’uovo di questa Pasqua ci ha portato una sorpresa: la sconfitta del Milan, firmata immaginate da chi? Amauri. Si può fantasticare come si vuole su questa vittoria inaspettata di una Fiorentina semi-esanime, ma nel calcio è normale, quando si è troppo sicuri di sè, c’è sempre qualcuno pronto ad approfittarsene, e questo qualcuno non ha niente da perdere fuorchè l’onore, per aver battuto la prima in classifica e averla detronizzata almeno per un po’.

Improvvisamente tutto è cambiato per noi, perdendo il Milan, si è reso attaccabile, non potevamo fallire, bisognava vincere. Il Palermo si presentava a brandelli, la maggior parte della formazione infortunata, e con una difesa fatta di tre 21enni tutta da sperimentare, insomma una squadra poco in forma, un po’ rimaneggiata e parecchio incerottata. Eppure, nel primo tempo abbiamo avuto poco spazio, i tre 21enni si sono dati da fare intercettando le nostre inziative, e dall’altra parte i nostri attaccanti non sono stati molto lucidi, sbagliando e finalizzando male, e soprattutto fallendo due occasioni da gol piuttosto importanti. Il ritmo è stato il solito imposto dalla Juve, ma il Palermo non ha mollato e ci ha mandato nello spogliatoio sullo 0-0, un vero peccato, per come ci stavamo imponendo sul campo.

Il secondo tempo inizia con la formazione iniziale, ed è la Juve come sempre a condurre il gioco, il ritmo e l’intensità, eppure questo gol non “s’ha da fare”, fino a quando ..al 56mo, calcio d’angolo battuto da Pirlo, colpo di testa ..Bonucci segna ed è giusto dire, finalmente ..1-0, e questa volta non c’è storia la rete è proprio sua. Ma Conte ha un problema, Vucinic continua a perdere palloni, non è lucido ed i suoi tiri sono deboli, a malincuore, ma si decide la sostituzione per Matri, che decisivo fornirà un assist che manderà in gol Quagliarella poco dopo, e siamo 2 a 0. Non cambierà più nulla da ora in avanti, nonostante l’ingresso di Del Piero e Pepe, sarà sempre la Juventus ad attaccare e a difendere. Il risultato resterà invariato  ..la Juventus vince 2-0 e sale in cima alla classifica sotto un Milan triste ed umiliato, i due se la dovranno vedere fino alla fine.

Nonostante la superiorità praticamente su tutto, la Juventus ha fatto un po’ di fatica a battere un Palermo determinato e volitivo ma piuttosto prevedibile. Non erano tutti in forma stasera, a parte Vucinic sostituito in visibile difficoltà soprattutto nel secondo tempo, anche Marchisio non era proprio scintillante, Quagliarella che grazie a Matri ha trovato il gol, si è visto un po’ a frammenti e lento in determinati occasioni, per chiuderla subito, cosa che suppongo Conte avrebbe desiderato, è mancato Del Piero che introdotto un po’ prima avrebbe supportato Pirlo nella riorganizzazione dell’attacco sempre un po’ ..all’ultimo minuto.

Bene, non possiamo che essere felici di questo “sorpassino” tanto desiderato da noi tutti, ogni partita vinta, dimostriamo che questo scudetto se vogliamo lo possiamo vincere, e si comincia a credere a questa eventualità. Nel frattempo vietato cali di tensione, difatto non abbiamo ancora vinto nulla se non le partite, gli obiettivi sono diversi come detto anche dall’ Ing. Ellkann, “vogliamo tutto”, e noi siamo d’accordo con lui, vogliamo tutto eccome, anche quello che ci hanno disonestamente tolto. Coraggio ragazzi e soprattutto Antonio Conte vai avanti, e sostituisci  quando è necessario, i cambi giusti sono state le armi giuste per la vittoria e chi meglio di te conosce lo stato di forma dei tuoi giocatori … ora dipende tutto da lui e dalla squadra che dovrà dimostrare se vuole davvero vincere!

Luna23

Palermo – Juventus 0-2 Sintesi

http://www.metacafe.com/watch/8333524/

Palermo Juventus – presentazione .

Palermo-Juventus e’ l’incontro che tutta la Sicilia aspetta da un anno. I rosanero la vivono come la partita dell’anno, forse anche più del derby con il Catania che, a dire il vero, quest’anno sta disputando un campionato superiore agli uomini di Mutti.
D’altro canto gran parte dell’isola è “feudo” bianconero e quindi è prevedibile che molti Siciliani, convergeranno verso Palermo al seguito dell’una o dell’altra squadra.
Per quel che concerne il recente passato, c’e’ da dire che il Palermo si e’ tolto molte soddisfazioni contro i bianconeri, soprattutto in occasione degli incontri fra le mura amiche. Quest’anno pero’ l’impresa appare piu’ complicata, non fosse altro per il fatto che la Juve arriva al “Barbera” ancora imbattuta. Questa imbattibilita’, che dura da ben 30 giornate, rappresenta certamente un elemento che non deve essere sfuggito agli operatori di  quote calcio. Nonostante non partano col favore del pronostico, Miccoli e compagni ce la metteranno tutta, ma la truppa di Conte appare non meno carica, ora che il Milan, impegnato in casa contro la Fiorentina, conduce di sole due lunghezze. Anche per questi motivi, bookmakers internazionali quali Paddy Power continuano a limare le proprie quote pronostico sulla vincente del campionato di settimana in settimana. Le premesse per un finale di stagione incandescente ci sono tutte dunque, ed il match del “Barbera”, in questo senso, sembra promettere non meno spettacolare delle gare che l’hanno preceduto.
Per la Juventus invece, inizia ora, la prima di 8 finali.

Alessandro Magno

Juventus-Napoli 2012 – Più forti degli arbitri.

Lo ha sicuramente capito da tempo Antonio Conte che se la Juventus oggi e in futuro vorrà vincere, dovrà essere più forte degli arbitri e di tutto il sistema essendo noi ormai senza alcun  diritto. Domenica sera con il Napoli, Conte ha dimostrato che si può! Il Napoli arrivato solo per vincere, si è trovato assediato e sorpreso dalla padrona di casa che lo ha fatto ballare come ha voluto. E’ successo davvero di tutto, persino il gol segnato in collaborazione (Vucinic-Bonucci?) un altro annullato regolare, e il solito cimitero di gialli non ha fermato una Juventus che finalmente sta accettando la sua posizione traendone solo vantaggi. E quando si segnano tre gol su azione, i rigori negati, i gol annullati e le ammonizioni date così .. per fare, fanno meno male, o addirrittura lasciano indifferenti, come per dire, a noi non servono gli aiuti perchè siamo forti di nostro.

Il Milan è scivolato su una buccia di banana e Conte ne ha  approfittato, perchè si vince anche così, sulle debolezze altrui, occasioni per’altro in passato non sfruttate ed è un errore che non si vuole più ripetere, non ce lo possiamo permettere. Sono state le ultime partite al cardiopalma, prima l’Inter demolito, oggi il Napoli distrutto e umiliato, Sabato toccherà al Palermo reduce da una vittoria, sappiamo che non sarà una passeggiata, come tutti i nostri avversari vorranno vincere, ma ce la possiamo fare anche questa volta.

E’ stato bello, rivedere Quagliarella andare in gol, contro il suo ex Napoli non deve essere stato facile, ma a questo ragazzo così sfortunato ma di buona volontà, spettava un riconoscimento, e quale migliore occasione è stata dopo le altre fallite solo per un soffio. E speriamo sia definitivamente tornato al ruolo a lui più congeniale. Triste invece, osservare Borriello che non riesce ad emergere in questa Juventus, in cui non trova un ruolo, muovendosi quasi come un estraneo in questo gruppo che comunque lo vuole e lo aiuta, ma niente da fare e la situazione resta oscura, diventa difficile pensare per lui in una prosecuzione se in qualche modo non si sblocca qualcosa.

Cosa aspettarci da oggi in avanti? E’ superfluo dire che  dovremmo vincerle tutte sperando che il Milan ritrovi un’altra buccia sul suo cammino, ora sta cominciando a preoccuparsi, il sig. Galliani parla di “aria strana”, il sig. Allegri non ride più, e presto se la dovrà vedere con un Barcellona che ha pronti anche gli arretrati, a parte gli scherzi, sarà determinante oltre alla voglia, e quella c’è, di mantenere i nervi saldi e sopportare le angherie andando avanti, sarebbe deprimente compromettere la vittoria del campionato per una protesta in più. Quindi ragazzi possiamo farcela se lo vogliamo ..

Luna23

 

 

Tacciono i tenori, stonano i tromboni

Ebbene sì, il Milan è in piena crisi di nervi. Non è bastato ai rossoneri aver una serie infinita di aiuti arbitrali fra cui almeno 4 rigori completamente inventati su 8, per staccare la Juventus e questo crea molta ansia. Allegri e Galliani nelle ultime ore, hanno riversato davanti ai microfoni tutta la bile che avevano dentro, e non era poca. Come abbiano fatto ad essere assolutamente certi che la palla salvata sulla linea da Marchese fosse dentro, è un mistero. Probabilmente hanno entrambi la vista bionica come Superaman (pare l’abbiano anche Maxi Lopez e Aquilani). Eppure è strano perché da nessuna ripresa televisiva quella palla sembra proprio entrata e la decisione sembra assolutamente corretta. Persino una ricostruzione tridimensionale della cosa fatta alla Domenica Sportiva, dimostra che la palla non è tutta dentro e quindi non è gol. Neppure a Mediaset riescono a risolvere l’enigma e si nascondono dietro un aziendale ”non si capisce”. Ma al Milan non è importante la verità, ma come la si racconta. Così i fuorigioco che si possono sbagliare valgono solo quando sono per gol annullati a Pepe e Matri (e quelli erano gol veri) mentre diventano motivo di lamentela se Ibra e Boateng vengono fermati ingiustamente a 50 metri dalla porta. Così come l’ormai celebre gol -fantasma di Muntari diventa più importante del gol annullato a Matri nella stessa partita perché avviene prima (addirittura vale un campionato), mentre il gol ingiustamente annullato a Gomez sparisce dalle disamine  perché diventa più importante il non gol di Robinho con salvataggio sulla linea di Marchese. Insomma se è il prima o il dopo non interessa, il più importante è sempre quello che non sta bene al Milan. Aggiungo che si sta lavorando così pesantemente sui media e sull’opinione pubblica per cui i due episodi a favore del MIlan (gol di Matri e gol di Gomez) stanno veramente scomparendo dagli annali. Se nessuno ne parla e ne parlerà è come se non fossero mai avvenuti. Questo è lo stile Milan. Lo stile di un Mister di un antipatia e arroganza senza limiti che non da mai merito ai propri avversari, che continua a parlare male degli altri accusando gli altri di parlare male di lui. Lo stile di una squadra che innaffia il campo con la scivolina quando va ad affrontare la squadra più forte del momento. Lo stile di una squadra che sul proprio sito tarocca la foto del salvataggio di Marchese, in un modo così squallido e indegno che mio figlio di 8 anni sapeva fare meglio. Hanno allungato e schiacciato così tanto quella foto che il sedere del giocatore del Catania pare quello dell’incredibile Hulk, la porta è diventata una porta di calcetto, la palla si è ovalizzata a tal punto che sembra quella dei cartoni di Holly e Benji. Il tutto pur di far apparire un po’ di ”luce” fra la linea e la palla. Risultato – una colossale porcheria che se avessero allungato ancora un poco di più l’immagine, in quello spazio ci parcheggiavo il motorino. Una bufala così pacchiana che offende l’intelligenza degli stessi tifosi del Milan. Il terrore del Milan è quello che da un improbabile triplete a cui aspiravano, rischiano seriamente il molto più probabile ”triplete del nulla”, lo zero titoli. Allora lo scudetto diventa una necessità e questa Juve che non molla, pare proprio la famosa massaia che rompe le uova nel paniere. Hanno deciso già a Giugno che questo scudetto è del Milan e così deve essere. Logiche di spartizione post-Farsopoli. Forse non sono memori del 5 Maggio. Hanno deciso senza la Juve, già… questa Juve.

Questa Juventus ieri ha sorpreso tutti. SI poteva immaginare di vincere ma così è tanta roba. I tifosi napoletani erano veramente convinti di venire allo Stadium a fare bottino pieno. Ora ho un immensa stima della squadra del Napoli e dei suoi 3 tenori. Ma questa sicurezza che sconfina nella presunzione dei suoi tifosi , proprio non la concepisco. Questa è una buona squadra con tre ottimi giocatori che fino ad ora non ha vinto una beata cippa. Ora andare in giro a ostentare tutta questa sicurezza nemmeno fossero il Barcellona, o sono degli incoscienti o sono dei non vedenti. Ieri il Napoli è stato oltremodo asfaltato dalla Juventus. Dopo un primo tempo di studio e grosso modo prudente ed equlibrato, la forza superiore della Juventus è emersa in tutta la sua evidenza. La partita è finita con 19 tiri in porta a 4 di cui 10 in porta per noi e zero per loro. Buffon non ha fatto neppure una parata. I tre tenori han fatto la figura di tre… Vidal si è fatto un gol con annessa preparazione di finta doppia e tripla finta che se l’avesse fatto Lavezzi, a Napoli avrebbero scomodato paragoni assai improbabili. L’ arbitraggio fra l’altro non mi è piaciuto, Orsato ha negato un rigore solare a Chiellini per spinta macroscopica di Cavani sull’1-0 per noi, giusto per non essere da meno con tutti i suoi predecessori. Già, perché checché ne dica Allegri la Juventus sta giocando un campionato intero praticamente senza rigori. Anche Conte ieri non mi è piaciuto molto con quel Borriello titolare. Borriello sembra Amauri, e se hanno mandato via Amauri va da sé che anche Borriello non mi entusiasma. Molto bene invece la difesa e il centrocampo. Vucinic un po’ alterno ma ha pur sempre fatto un gol (annullato forse ingiustamente) e mezzo, quello di Bonucci. Benissimo gli innesti dalla panchina Caceres, Quagliarella e Del Piero, già : ”ah come gioca Del Piero!”. Bellissimo poi lo stadio che canta a squarciagola ”O’ sordato nammurato” e non se l’abbiano troppo a male i tifosi del Napoli, lo sberleffo, la presa in giro ci sta, anzi fossero sempre questi i tifosi negli stadi. Non so cosa ci riserverà questo finale di Campionato, se riusciremo o no anche noi a portare a casa qualcosa, ma la Juve c’è e ci sta dando grandi emozioni. Chi vivrà vedrà.

Alessandro Magno

Juventus – Napoli 3-0 Sintesi

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Intervista a Maurizio Ariaudo (papà di Lorenzo)

Il blogdialessandromagno incontra …. Maurizio Ariaudo

Maurizio Ariaudo è il papà del più celebre Lorenzo, classe 1989 cresciuto nelle giovanili della Juventus, come difensore centrale, Maurizio è stato sportivo e pregevole motocrossista, non avrebbe sicuramente immaginato che i suoi due figli, Alberto e Lorenzo nati e cresciuti in un ambiente motociclistico, si sarebbero appassionati al calcio, tanto che Lorenzo riesce ad arrivare addirittura al top.
Oggi è qui per condividere insieme a noi la sua esperienza di padre di un ragazzo che si è impegnato raggiungendo l’obiettivo massimo nel calcio: la serie A.

Maurizio, intanto ti ringrazio per essere qui con noi .. raccontaci com’è iniziata l’avventura calcistica di tuo figlio Lorenzo, e soprattutto quando ti sei accorto che aveva talento?

Grazie a Voi, premetto che la tifosa juventina di casa è mia moglie nonchè mamma dei miei 2 figli; Alberto (del 1985) viene portato “quasi” a mia insaputa ad un provino della Juventus quando aveva 6 anni e viene arruolato nelle file dei piccoli bianconeri.
Lorenzo di conseguenza ha iniziato a vedere palloni per casa molto presto.
A ottobre 1993 chiedo a mia moglie di portare Alberto in una società di calcio più vicina a casa e così faccio rinunciare al mio primogenito al piacere di vestire i colori bianconeri!!!
Ci trasferiamo tutti alla CBS scuola calcio, che pur di avere tra le sue fila un bimbo ex juve, accetta anche Lorenzo sia pur solo di 5 anni e mezzo.
Dopo 2/3 anni i vari osservatori Juve e Toro hanno iniziato a seguirlo finchè a luglio 98 viene tesserato dalla Juventus.
Il suo talento è emerso sin dalle prime partite, in cui si rivelò un attaccante esplosivo, ma non sono stato io ad accorgermene data la mia ignoranza calcistica

Anche il tuo primogenito seguiva lo stesso percorso?

Come vi ho già detto Alberto è stato un talentuoso piccolo calciatore, oggi gioca in promozione dopo aver avuto buone soddisfazioni.

Ci racconti un po’ di Lorenzo ..quando era piccolo? Com’era?

Era un bambino instancabile, molto coordinato e otteneva buoni risultati in tutti gli sport che praticava senza trascurare gli impegni scolastici.

La Juventus sappiamo, è un’ottima scuola non solo di calcio ma anche di vita, qual è stato l’impatto nella crescita di tuo figlio e della sua infanzia?

L’esperienza bianconera, oltre a formarlo come calciatore, ha contribuito alla formazione del suo carattere volitivo e determinato infatti oltre ai “momenti di gloria” ha imparato a superare piccole e grandi difficoltà.

Seguire dei figli “in carriera” come lo erano i tuoi bambini ai tempi, ha implicato una certa adattabilità famigliare, è stato un grande impegno e sacrificio anche per voi come genitori?

Sì, è stato un impegno costante nell’ accompagnarli, seguirli e condividere la loro esperienza, ma anche un grande piacere.

Come hai gestito il tuo ruolo, immagino non semplice, assistendo alla crescita sportiva di tuo figlio che ha visto il suo debutto con una delle tre squadre più forti del nostro campionato?

L’evoluzione è stata  naturale e graduale che ci siamo trovati in tale situazione quasi senza accorgercene.
Alla fine comunque fortemente emozionati.

C’è stato un momento della carriera di Lorenzo in cui era diventato molto popolare durante la gestione di Claudio Ranieri per l’esattezza, in quella fase non c’era quotidiano sportivo che non parlasse di lui, come Lorenzo si è trovato ad affrontare una così improvvisa popolarità?

 Con grande semplicità, naturalezza e grande felicità.

Ora Lorenzo è felice al Cagliari, c’è stato nel suo apprendistato Juventino un collega o alcuni se di più a cui si è ispirato o gli hanno lasciato qualcosa di speciale che si porta nel cuore?

Nicola Legrottaglie e Giorgio Chiellini ai quali si è ispirato tecnicamente e che lo hanno accudito come un fratellino minore e con i quali ancora oggi mantiene rapporti di amicizia.

Maurizio, sinceramente, ti saresti aspettato, quando i tuoi ragazzi hanno iniziato, un traguardo di questo tipo?

Assolutamente no.

In ultimo, mi piacerebbe che tu dessi dei consigli, un aiuto psicologico a dei papà come te, che hanno figli che stanno giocando in società dilettantistiche e che promettono bene: “cosa fare ..” “cosa non fare” e quale sarebbe il migliore atteggiamento di un padre?

Costanza nel seguirli, evitando però che i sogni vadano troppo lontano.
Ho visto ragazzi molto promettenti la cui carriera non è decollata.
Il calcio per i giovani deve essere divertimento e i genitori non devono fare eccessive pressioni sui figli…..
Uno su mille ce la fa, ma ogni piccola conquista calcistica può, con amore, essere vissuta come un trionfo.

Cari saluti, rimango a Vostra disposizione.

Maurizio Ariaudo

Intervista gentilmente concessa dal Signor Ariaudo a Luna23

The king of football

“Zio non sei al mio livello procurati uno sgabello,
per impiccarti intendo
Sogni infranti: INCEPTION!
Scusa hai un suono diverso?
Chiamalo toilette ma resta pur sempre un cesso!”. (Marracash)

Tutto è andato come doveva andare. Ogni juventino sapeva da giorni che l’Inter non poteva reggere, noi siamo una squadra, loro sono un ricovero di ex buoni giocatori, campioni o presunti tali. Li ha tenuti in piedi la voglia di fare la partita della vita come sempre è stato contro di noi. Ci abbiamo messo 6 anni, solo 6, a normalizzare di nuovo la cosa. Se pensiamo che in questi anni noi siamo stati buttati all’inferno e loro son stati catapultati sul tetto del mondo, la cosa ha del miracoloso. Sono cresciuto che la Juve era la Juve e l’Inter era una barzelletta, quasi sempre, anche quando era zeppa di campioni. Ho visto la Juventus asfaltare spesso e volentieri i nerazzurri e quando raramente perdeva, era per loro la partita che salvava una stagione. Ho sempre pensato che il loro odio verso di noi fosse nostro motivo di orgoglio, per questo in questi ultimi tempi mi incavolavo parecchio a sentire tifosi caricare questa partita di significati che storicamente non ci appartengono.
Sentivo cose del tipo: ”Mi basta vincere con loro e poi pure andare fuori dalla coppe va bene”… Ma quando mai ragazzi, mi rifiuto di interizzarmi, preferisco perdere con loro e vincere lo scudetto, sempre, a prescindere. E’ proprio questo modo di pensare che di fatto ci faceva vincere contro loro, l’essere mentalmente superiori. Da sempre i forti siamo noi e gli scarsi i mediocri, sono loro. Non sono anti-interista, mi fanno pena.  “I nerazzurri se la facevano sotto ogni volta che ci incontravano” diceva Camoranesi, e questo è. Grazie soprattutto ad Andrea Agnelli  per tutto questo, per averci riportato nella posizione che ci compete.

Veniamo alla partita che fra l’altro è iniziata negli spogliatoi con una stupida polemica. Loro si son sentiti offesi perché nel tunnel dove si cambiano i giocatori, campeggiano 29 scudetti invece che 27, l’han presa come un offesa personale (coda di paglia?). Non hanno pensato evidentemente, che questo è il nostro stadio a differenza di loro che non ne hanno uno, e che quei 29 scudetti li abbiamo messi li in bella vista per tutti, non solo per loro. Hanno risposto appendendo la maglia di Facchetti al di fuori del loro spogliatoio, come nel loro stile, si son nascosti dietro qualcuno che non c’è più e che non può parlare. Può solo essere strumentalizzato, poveraccio, come infatti avviene.
La partita in campo quindi è andata secondo previsioni, noi affrontavamo loro come se fossero l’Inter e nulla più, loro affrontavano noi come se fosse la finale di Champions League. Dovevano vincere per salvare una stagione che dire mediocre vien da ridere, e come da copione han perso. A onore del vero Buffon ci ha tenuto in partita nel primo tempo, un po’ per stanchezza nostra (avevamo fatto 120 minuti tirati Martedì), un po’ per meriti loro, come detto.

Poi la Juventus è salita in cattedra. Nel secondo tempo li abbiamo annichiliti. Non c’è stata più partita, il 3-0 sarebbe stato sacrosanto e strameritato. Conte ha effettuato le sostituzioni finalmente per tempo, cambiando modulo alla squadra. Siamo passati dal 4-3-3 al 3-5-2 e questo ha consentito di bloccare le loro scorribande sulle fasce (soprattutto di Maicon e Obi) e di aumentare il nostro peso a centrocampo. Ultima, ma non per questo trascurabile, ha buttato nella mischia Del Piero per un tempo intero, cosa che molti di noi fra cui io, si erano auspicati più volte in passato, e ”The King” lo ha ripagato alla grande. Ora voglio dire che dopo un bel numero di partite, tutti abbiamo imparato a conoscere pregi e difetti del nostro mister. Conte ha alcune fissazioni, in particolare due. Quella di non buttare mai via la palla, cosa che facciamo a volte pure in area e mi procura sempre molta tachicardia, e attuare il pressing alto per andare subito alla riconquista di questa. Ora va da sé che Del Piero ha 37 anni, e non può fare il pressing alto per più di una decina di minuti, come d’altronde non riesce per una partita intera, neppure agli altri attaccanti più giovani che spesso, vedasi Matri, finiscono solo per sfiancarsi. Quello che intendo dire è che questo pressing alto (che nessuna squadra Italiana attua in questo modo) a volte è producente, altre volte è solo un dispendio notevole di energie, quindi in definitiva, non ce lo ha ordinato il medico di giocare sempre così.
A mio modestissimo parere penso che alcune volte conviene dare invece un poco di respiro alla manovra, contando sulla qualità piuttosto che sull’agonismo. Ieri Conte finalmente pare averlo capito. I migliori momenti della Juve e le migliori cose in campo, si sono viste con Del Piero e Vucinic insieme, autori di tocchi davvero pregevoli. Mirko purtroppo ha rovinato la sua prestazione con un errore (orrore!) davvero macroscopico. Si guardasse un po’ di video del Barcellona, lì Messi avrebbe fatto un pallonetto. Per il resto che cosa posso aggiungere? Dalle parti di Milano continuano ad accadere cose strane, meglio sorvolare. A noi resta l’orgoglio per i nostri ragazzi, per questo Mister, per questo Stadio e questo immenso vecchio-Capitano… E non è poco. Tutto il resto è noia.
Sotto a chi tocca, avanti il prossimo. Noi ci siamo.

Alessandro Magno

 

Juventus-Inter 2012 – Del Piero forever …

Nessun Juventino può rinunciare a Juventus-Inter, in questo caso  posticipo di Domenica in serata, ho fatto una corsa contro il tempo sfiorando i limiti di velocità per rientrare a casa prima del fischio di inizio. E’ tutto bello di Juventus-Inter il prima, il durante e il dopo, soprattutto se si vince. L’incontro non è mai facile, sebbene l’Inter non all’altezza di questo campionato, come a tutte le squadre che ci incontrano, può capitare che parta “l’ormone” e contro tutte le previsioni offra una fantastica prestazione rovesciando le previsioni più logiche.

Già dal primo tempo le squadre non si sono risparmiate ed hanno adottato un ritmo altissimo, l’obiettivo era la vittoria a tutti i costi per entrambi, l’Inter comunque si è fatta sentire, e Buffon anche. Il nostro splendido portiere è sicuramente stato il migliore in campo almeno nel primo tempo, un supporto alla nostra difesa insostituibile, andando a riposo sullo 0-0, l’Inter spera, di poter rosicchiare un pareggio che con la Juve attuale poteva non essere considerato un malvagio risultato…Invece no ..non andrà così.

Il secondo tempo si apre, Conte ha un’idea, sostituisce al 53mo, Matri e Pepe, il primo dimostra un gap tecnico che gli impedisce di finalizzare, è stato vivace e propositivo ma non è ciò che vuole Conte, idem per Pepe, forse stanco e in evidente défaillance: entrano Alex Del Piero e Bonucci, e da lì comincia un grande spettacolo, Caceres smarcato, lasciato tutto solo in area segna di testa, un gran gol ..un boato investe lo Juventus stadium, un’esultanza mai vista, un gol che ribalta una situazione a questo punto la Juventus cambia consapevole del suo valore e superiorità,  comincia a pressare dando tutta se stessa, è vietato sbagliare, un pareggio non sarà minimamente tollerato, si cerca il 2 a 0 ..che arriverà, con un gesto imprevedibile proprio alla Del Piero, Vidal coglie una fessura nella difesa, Alex capisce ..non sbaglia ..GOL!

Ora il pubblico è incontenibile .. l’esaltazione è al massimo ..ancora uno sforzo perchè la fine è vicina, l’Inter è annullata, è demolita, ferita non è in grado di rialzarsi, è come un nemico perito in battaglia che conta i morti, la Juventus è viva e grida alla vittoria.

Spero che, Conte, abbia capito, che il nostro prezioso capitano va inserito quasi tutto un tempo, lui è ancora decisivo, sta bene e si vede, complimenti a tutti i ragazzi, che supportati da un’intelligenza superiore come quella di Pirlo hanno reso al meglio ..e complimenti al meraviglioso pubblico presente allo Juventus stadium, che si è dato da fare non solo con l’affetto ma con le coreografie bianconere bellissime! Bravi a tutti.

ed in ultimo ..caro capitano ..non te ne andare ..

Luna23

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