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Juventus-Udinese 2012 – Niente ci può fermare

Nemmeno la neve, la Juventus soffrendo ce l’ha fatta anche questa volta, ma il risultato non vale solo doppio per aver battuto una delle aspiranti al titolo, ma per la condizione atmosferica allucinante in cui si è svolto il match, da circa le 17 di sabato che a Torino non smette di nevicare.

La squadra non si è scomposta anche se sarebbe stato comprensibile, nell’unico momento di défaillance la Juventus ha reagito e ha vinto. Nel primo tempo, la Juventus ha giocato per lo più nella metà campo avversaria, dominando, ma fallendo diverse occasioni da gol, si stava mettendo difficile, ma Matri coglie tutti quanti di sorpresa e al 42mo aprofittando di un errore degli avversari mette in rete! Come la manna dal cielo arriva il fischio dell’arbitro che manda negli spogliatoi i giocatori, stanchi, fradici e infreddoliti.

Bene ragazzi, tenete duro che è solo neve .. lo Juventus stadium è gremito, complimenti a chi si si è recato ugualmente a sostenere la squadra, ieri sera non è stato facile nemmeno per i tifosi. Riprende il secondo tempo, la Juventus è carica e non vuole sbagliare, sa che può farcela, ma l’Udinese non ci sta, nonostante non esibisca il miglior gioco, buono a centro campo ma poco concludente in area, aprofitta dell’unico errore della difesa Juventina, Floro Flores smarcato non si fa pregare e mette in gol, nulla da fare per Buffon, e la partita si riapre.

La squadra  ha sufficiente tempo per riordinare le idee e recuperare il risultato, non si abbatte ma reagisce, andando in gol sempre con un grande Matri al 62mo servito da Marchisio vincendo anche questa volta l’ennesimo scontro diretto. Brava Juve, nel momento della difficoltà hai saputo rovesciare una situazione che poteva portare alla sconfitta.

Anche questa volta, Andrea Pirlo è stato determinate dirigendo la partita, senza sbagliare, la Juventus ha mantenuto sebbene faticando, la lucidità necessaria per raggiungere il prezioso obiettivo. La condizione del campo ha influito su alcune prestazioni, quella di Giaccherini o dello stesso Lichsteiner, un po’ sottotono e non reattivi come al solito, Estigarribia correttamente sostituito nel secondo tempo, deve ancora lavorare per essere all’altezza degli altri. La difesa,  nonostante un ottimo Barzagli rivelazione di quest’anno, non è ancora del tutto affidabile, un problema che ci trasciniamo dal dopo b, ma Conte è sulla strada giusta per risolverlo.

A fine partita il campo sembra quello di una battaglia, la stanchezza è doppia ma la soddisfazione è grande e non c’è neve o freddo che tenga ..siamo sempre primi!

Luna23

 

 

Avanti cosi

E’ la partita fin qui più difficile vinta, anche se i numeri della statistica parlano chiaro è stata dura. Contro una signora squadra che ha corsa e fisicità e tatticamente messa bene in campo. Non si doveva sbagliare nulla e infatti all’errore di Vidal abbiamo preso il gol. L’importante erano i 3 punti e questi sono stati 3 punti pesanti contro una diretta concorrente per la lotta champions.

Partita gestita dai ragazzi abbastanza bene, con tanto sacrificio da parte di tutti. Grandi movimenti di Matri in avanti, a volte assente ma con una doppietta ha ripagato molto, 9 gol senza rigori, bravo Alejandro. Ma c’è un altro giocatore che ne vale 4 e si fa in 4 in campo ed è Giaccherini, tanta corsa e tecnica e come ricorda spesso il Mister “viene dalla C”, grande Giak. E anche questa volta la panchina è risultata decisiva, un Marchisio (un recupero lampo dall’infortunio) è entrato in campo con la mentalità agonistica giusta ed ha sfornato un bell’assist per l’amico Matri che ha siglato il 2-1.

Sotto fiocchi di neve e sopra uno terreno  perfettamente riscaldato che ha retto benissimo a questa bella nevicata siamo sempre  primi con 44 punti, 13 gol subiti e 0 sconfitte, avanti così. Il tifo come sempre fantastico, la curva Sud ha esposto uno striscione di 70 metri con scritto “Con…te campioni d’inverno – Dai ragazzi noi ci crediamo” e il nostro stadio, il nostro tifo è una marcia in più per la squadra.

Avanti, ragioniamo partita per partita e Forza Juve.

Silvio Raponi

Atalanta-Juventus 2012 – Fino all’ultimo respiro

Non potevamo immaginare nulla a Bergamo, se non un’ Atalanta determinata a fare di tutto e di più per vincere, in bassa classifica e attualmente molto chiacchierata per le vicende note che ha coinvolto un loro ex giocatore.

Il primo tempo inizia con la Juventus in attacco che tiene un certo ritmo, il centro campo però è in difficoltà, Marchisio non è in forma e si deduce da subito, Matri non riesce a concludere ed anche Pepe sbaglia molto spesso, l’Atalanta dimostra di reggere difendendosi con carattere. Si teme un ennesimo pareggio, ma non sarà così. Il secondo tempo al posto di Marchisio, giustamente sostituito, viene inserito Giaccherini, e si ricomincia, la Juventus cerca il gol, e finalmente arriva, Pirlo offre un assist a Lichsteiner che rifinirà in un gran gol, ma non finisce qui.

La Juventus non si accontenta dell’ 1 a 0 e vuole di più, i giocatori sanno che Conte esige chiudere le partite con un netto vantaggio, serve il secondo gol, al 69mo Pepe, viene atterrato e si fa male cosi da dover lasciare il campo, Conte lo sostituisce con Marrone, insieme a Giaccherini saranno i protagonisti del raddoppio. La lezione del Cagliari è rimasta in mente e la Juventus ha vinto, l’Atalanta diversamente dal Cagliari che aveva mantenuto la lucidità mentale per contrastare l’ avversario, perde la testa, rendendosi conto che la squadra di Conte non è superabile, entrano in confusione commettendo diversi falli, ma niente da fare, il pressing dell’Atalanta nulla può fare contro una Juventus che non ci sta, che vuole e pretende il titolo di Campione di inverno, che  ottiene.

Meravigliosa serata a Bergamo, la Juve è tornata ad essere protagonista del campionato, e Conte è raggiante, felice anche di aver visto il futuro in Giaccherini e Marrone, due giovanissimi che hanno consolidato il risultato. Certo, il campionato è ancora lungo, e con un punto dalla seconda, e a tre dalla terza, non è prudente parlare di scudetto, ma Conte sente che può farcela, che può insisitere per avere ciò che gli serve ad andare avanti per raggiungere il sogno della vittoria! Lo scudetto! E noi saremo tutti con lui.

Luna23

 

Bicchiere mezzo pieno, per ora.

Che qualcosa si fosse incrinato era evidente già dalla trasferta di Lecce quando, al ritorno dalle vacanze natalizie, si è data la colpa all’ormai famosa preparazione ”contiana” di Dubai, fatta di duri allenamenti atletici per ringalluzzire muscoli e gambe e fatta passare come il motivo principale della prestazione incolore e sottotono dei ragazzi, decisamente sulle gambe e senza benzina per cercare con convinzione la via del gol al “Via del Mare”. Bisogna premettere che, si spera, questo tipo di preparazione possa veramente tornare utile e pagare nell’ultima parte di stagione come molti ipotizzano. Detto ciò, l’enorme mole di gioco creata nella prima parte di stagione sino alla sosta natalizia si è ridotta, diciamo “stabilizzata”, tornata a livelli più normali perché non si possono e non si potranno sostenere sempre certi ritmi. Non è un caso, infatti, che dalla trasferta di Lecce alla gara casalinga col Cagliari la prestazione dei ragazzi, sotto certi aspetti, sia stata analoga. In entrambe le partite è mancato il filtro a centrocampo, vero motorino di tutta la squadra: la pressione di Vidal e gli inserimenti profondi di Marchisio, entrambi in netto calo fisico. Servirebbe una mezzala dinamica che faccia rifiatare, a turno, entrambi. Questo non si è riversato negativamente sulla difesa che ha comunque retto più che bene in entrambe le parrtite ma sull’ attacco, mancante in alcuni casi del cinismo giusto per colpire o chiudere la partita(come accaduto nel primo tempo contro il Cagliari), in altri latitante di tiri nello specchio perché si crea tanto gioco ma non si conclude mai e si torna a parlare, spesso, di giro-palla fine a se stesso e gioco privo d’originalità e guizzi vincenti. Nonostante in rosa non ci siano campioni, i limiti mostrati da questa Juve non sono tecnici poiché attraverso il gioco si può ovviare a questo, bensì limiti fisici(dovuti alla preparazione ed ai ritmi altissimi dell’andata), caratteriali(qualche fantasma, quando si prende gol come quello di Cossu, torna ancora) e di mentalità. Nel secondo col Cagliari, nonostante la solita determinazione nel cercare di vincere e portare a casa il risultato, abbiamo abbassato la guardia sottovalutando un po’ l’avversario e si è spinto con meno criterio rispetto ad altre volte. Hanno capito come fermare la Juve, gli avversari: mettere un giocatore fisso non più su Pirlo ma su Lichsteiner. Contro il Cagliari del preparato mister Ballardini, lo svizzero, nonostante la pecca dei quattro errati controlli di palla su cambio di gioco in corsa(è un suo limite quello del controllo di palla che non lo renderà mai un terzino tanto tecnico quanto carismatico e atletico sul piano della corsa) ha disputato una partita di grande spinta e vigore atletico che sin quando a Nainggolan non è stato detto di rientrare persino negli spogliatoi al fianco dello svizzero. Secondo me, invece, avrebbe dovuto far giocare Lichsteiner in modo meno spregiudicato: la posizione tropo avanzata dello svizzero, da essere a nostro vantaggio, ha consentito al Cagliari di trovare le giuste contromisure, nel secondo tempo, per stroncarci del tutto, marcando a uomo tutti i nostri quattro di difesa. Capitolo cambi: Conte ha l’abitudine(o il vizio, dipende dai punti di vista) di ritardarli sempre. Io mi sono fatto un’idea particolare, partendo comunque dal presupposto che sono i panchinari che non hanno smosso la partita o fatto la differenza. Come accaduto altre volte. Non sono all’altezza, per vari motivi, dei titolari che, arrivati a questo punto della stagione, necessitano di poche partite di riposo. Non so se oggi Giaccherini, Elia, Quaglia o Esti avrebbero potuto fare qualcosa. Oggi servivano i tiri da fuori o la giocata da fermo. Una punizione dal limite che non ci conquistiamo da una vita. Bisogna farsi più furbi: quando non sempre gli inserimenti delle mezzali sono efficaci si può e si deve tentare un tiro sulla ribattuta che quest’anno non si sono mai visti. Manca la giocata veloce, intelligente e d’astuzia a questa squadra che s’esprime con troppa umiltà. è la fotocopia in campo del Conte allenatore ai microfoni. Umiltà e lavoro. A iosa. Spesso Conte non cambia nessuno prima dell’ottantesimo perchè, secondo me, la Juve che si deve impegnare a recuperare o limitare a gestire il risultato, nelle idee di Conte, è quella che scende in campo dall’inizio/ i titolari/ quelli già ben amalgamati nel gruppo(ditelo come volete…), sui quali conta ciecamente e che sono già entrati nelle dinamiche della partita. La rotazione degli uomini, se proprio deve farla, Conte decide di applicarla all’inizio, magari sostituendo giusto un paio di titolari. L’idea è quella di finire, sempre, con gli stessi undici che hanno iniziato. Inoltre, quando gli avversari capiscono il nostro gioco(perché quasi tutti oramai l’hanno capito e l’hanno studiato a tavolino, trovando le contromosse alla transizione difensiva aggressiva e volta al repentino recupero della sfera, al possesso palla continuo, al giro difensivo basso, alle caratteristiche di Vucinic, Vidal, Marchisio, Lichsteiner in particolare…) ci si può limitare meno alla ricerca continua e maniacale del gioco come mezzo veicolante per arrivare nei pressi della porta. Soprattutto nei momenti difficili. I passaggi in verticale, sempre “puliti”, non sempre fanno male, anzi. Comunque bisogna trovare nuova linfa per la seconda parte del campionato perchè così non si riesce ad arrivare in piena corsa sino alla fine. Siamo entrati nella storia della serie A con il 18esimo risultato utile consecutivo da inizio campionato, senza mai aver perso ma, forse, serve qualche colpo in canna in più per entrare anche nella storia di questo campionato che stiamo disputando sopra ogni più rosea aspettativa ma che abbiamo il dovere di disputare puntando al massimo. Due punti persi sì, ma in virtù della sconfitta del Milan, credo che tutti abbiamo pensato più alla testa solitaria della classifica, nonostante il pareggio, che alla distanza che avremmo potuto acquisire sempre dai rossoneri in caso di vittoria nostra. Quindi un punto guadagnato, con qualche appunto da fare per il futuro. Bicchiere mezzo pieno, per ora. Deve essere per forza così.

eldavidinho

Udinese – Juventus 0-0, ma per noi

Non sono impazzito, il titolo è un Sms che mi ha mandato un amico Drugo dallo stadio di Udine a fine partita. Sintetizza in poche righe e con un pizzico d’ironia l’andamento della gara. E’ vero è stato uno 0-0 neanche troppo emozionante, ma la partita l’abbiamo fatta quasi sempre noi. Buffon è stato assai inoperoso e anche questi friulani non ci hanno battuti. Si affrontavano le 2 migliori difese del campionato, lo 0-0 come il pari, poteva essere prevedibile. L’Udinese in casa aveva sempre vinto (7 su 7) , noi ci presentavamo senza nemmeno uno sconfitta. Un tabù bianconero sarebbe per forza caduto. E’ caduto il loro, forse perché noi eravamo in rosa, hai visto mai che questa maglia mai apprezzata, inizia a portare un po’ di fortuna. Onore a Conte, non è attaccabile; possiamo discutere delle scelte tecniche e lo facciamo in questa sede, ma resta il fatto che anche questa sera con un pizzico di cattiveria e precisione sottoporta si poteva vincere. E’ primo e imbattuto, fa bene a difendere il suo lavoro. Chi dice che ad Agosto pensava che potessimo chiudere l’anno cosi fa ridere i polli, dice una bugia. I meriti di Conte, questa sera, sono stati principalmente due: primo punto perso dall’Udinese in casa come detto, e Di Natale che non dimentichiamolo, è il capocannoniere degli ultimi 2 campionati con 28 e 29 gol (mica pochi), imbrigliato e annullato. L’arbitro Tagliavento poi, è stato un vero disastro. Ha distribuito a casaccio falli rimesse laterali e calci d’angolo, spesso invertendoli. Ha consentito agli udinesi di picchiare per 30 minuti buoni come dei fabbri, ricorrendo al fallo da dietro tattico e sistematico su tutte le nostre ripartenze. Ha dato ammonizioni tardive e anche in quel caso, si è subito rimesso in pari, ammonendo Vidal che non aveva fatto nulla. Ha redarguito giocatori che erano a terra infortunati come se fosse compito suo, e non ha sanzionato col cartellino almeno un paio di gomitate e di simulazioni dei friulani. Ha espulso Guidolin che non ha fatto un tubo di niente. Per fortuna, non ci sono stati episodi gravi da giudicare e soprattutto i guardalinee erano invece in forma smagliante e ci han preso sempre. L’impressione mia e che il ”buon” Tagliavento, se proprio un pari non lo avesse già premeditato, diciamo che poi, proprio schifo non gli faceva. E vada… Siamo nell’epoca del calcio onesto, si sa.
Per concludere, un paio di considerazioni però sull’operato del nostro Mister le voglio fare. Ho avuto l’impressione, ed è la prima volta quest’anno, che Conte questa partita avesse veramente paura di perderla. La formazione iniziale mi è parsa veramente ”abbottonata”, oserei dire difensivista. I giornalisti l’han presentato come un 3-5-2… Mah, a me è parso più che altro un 4-5-1 con Estigarribia e Pepe più preoccupati di contenere gli avversari che non di attaccare, sopratutto il primo dei due. Questo è un modulo che sfianca e sacrifica troppo Matri, che deve fare reparto da solo e giocare su tutto il fronte d’attacco da solo, andando spesso a fare l’ala per favorire gli inserimenti degli altri. Portando poi la croce per tutti non si può pretendere che sia pure lucido in zona gol. Manca la controprova (per ora) ma io ho visto meglio la squadra nel finale con due punte vere in campo (Quagliarella e Del Piero). Mi resta questa sera questo dubbio, che forse con Quagliarella da subito affianco di Matri, si poteva osare di più e magari vincere.

 

Alessandro Magno

Udinese – Juventus 0 – 0

Udinese-Juventus 2011 – Cronaca di un pari annunciato

E non poteva che andare così per due squadre di medesimo livello, la partita non è stata entusiasmante, si è svolta allo stesso modo in  entrambi i tempi, il secondo direi un po’ peggio. La Juventus ha giocato come sa, l’Udinese non è stata quasi mai pericolosa se non in qualche rara occasione che non ha trovato impreparato Buffon, poco da dire il pari è giusto. Le nostre punte di diamante, Marchisio e Pirlo erano un po’ offuscati e giù di tono, idem per Matri che ha sbagliato SEMPRE in fase di realizzazione. Il problema è il solito: i cambi in ritardo, avrei puntato su Del Piero e Quagliarella prima, non lo dico per passione personale ma per logica, sono i meno stanchi e con abbastanza tempo a disposizione potevano rimediare al risultato, dall’altra parte, la difesa dell’Udinese è stata “tosta” e molto preparata, per oltrepassarla necessitava di una formazione più in forma, per’altro, il centro campo dell’avversario è stato quasi tutto ammonito, il secondo tempo, davvero brutto, ha incendiato gli animi e le due fazioni non riuscendo a segnare si sono fatte sopraffare dal nervosismo ecco che l’arbitro direi abbastanza equo ha fatto cadere cartellini gialli come se piovesse, tanto da aver fatto infuriare l’allenatore Guidolin che ha protestato per tutta la durata della partita ottenendo una bella espulsione a pochi minuti dalla fine. Lo sventurato allenatore dell’Udinese tra proclami e anatemi si è posto come una vittima e ha augurato buon Natale ai microfoni TV,  e va beh .. chissà poi perchè è sempre colpa nostra anche quando non c’entriamo niente. Magari stare zitti ogni tanto sarebbe meglio.

E quando si espelle un’allenatore vuol dire che la partita non è un gran che, ma una piccola menzione vorrei farla per il pubblico di Udine, che si è distinto con un tifo a mio avviso non proprio consono alle buone maniere.

Oltre ai fischi a tutti i giocatori della Juventus e agli ex dell’Udinese stessa, (poveretti ..)  il continuare a sentire “Juventus ..vaff …ecc. ecc.” devo dire che non sia proprio il massimo della buona educazione e sportività, d’altronde non capisco per quale motivo inneggiare in un modo così sgradevole quando non è successo assolutamente nulla di male o di bene.

In fondo nessuno ha tolto niente, l’arbitro non ha concesso rigori, se la sono giocata fino in fondo, entrambi si sono sono presi a calci ed è  finita in un pareggio ..cosa caspita c’era da protestare allenatore Guidolin e gridare allo scandalo? Rispondo io dicendo niente, quando c’è un pareggio si prende e si porta a casa quello che si è fatto nel bene o nel male, ci sono sempre delle scuse e delle colpe da dare, se c’è la champions non va bene, se non c’è nemmeno,  insomma .. adesso basta, guardiamo cosa fanno gli altri  in Europa dove in alcuni casi non si fermano neanche a  Natale e senza lamentarsi.

Tornando alla Juventus, ben venga la pausa natalizia, i titolari ne hanno davvero bisogno, arrivare a questo punto e restare imbattuti è stato il primo traguardo, complimenti ragazzi ..e buon riposo ve lo siete meritato.

Luna23

E’ andato pure il derbyno

Juve-Novara è stata una partita abbastanza semplice. Il fatto di averla sbloccata presto ha messo subito il tutto in discesa. Il Novara non ha potuto molto. Per segnare occorre avere la palla e la Juventus non gliel’ha mai fatta prendere. Ci son state 2 ripartenze degli azzurri in tutta la partita, ma francamente era più la paura nostra di ricevere una beffa, che un reale pericolo creato dagli attaccanti loro. Su una Buffon non ha dovuto fare molto se non l’accartocciarsi a terra, sull’altra Gigi ci è arrivato con la manona ed è stata una parata più per lo stadio e le televisioni che di reale difficoltà. L’ho rivista molte volte e ho la netta sensazione che il nostro portiere ha capito di poterci arrivare nel momento stesso in cui l’avversario l’ha toccata di testa. Questo Gigi questi gol qui … quest’anno, non li prende (scusate il gioco di parole). Noi tifosi dobbiamo ancora superare le paure pregresse degli ultimi due anni perché davvero ieri siamo stati esageratamente in tensione per una Juve che ha sprecato si molto, ma davvero non ha rischiato niente. In fondo son passati solo pochi mesi fra la Juve di Del Neri e quella di mister Conte, anche se sul piano del gioco sembra passato un decennio. Sono stato molto felice che Conte abbia rispolverato De Ceglie, Quagliarella e Del Piero dall’inizio, chi mi segue sa quanto io consigli al nostro mister di allargare la rosa dei possibili titolari finanche ai dimenticati Krasic e Toni. Ritengo che più siamo e più soluzioni abbiamo. De Ceglie è stato molto buono, così come Del Piero che a mio parere ha giocato una bella partita a cui è mancato solo il gol. Un po’ altalenante la prestazione di Quagliarella che comunque ha ritrovato il gol che sappiamo, dà gioia e morale. Lo stadio ha tributato una bella ovazione a Del Piero all’uscita dal campo, meno qualche stupido Juventino sul Web a cui mi sento di dire che è un campione di ingratitudine. Dal 2006 ad oggi siamo passati dall’esser la peggiore tifoseria d’Italia e diventare i migliori di tutti, ma qualche stupido che non ha ancora capito che si vince e si perde tutti insieme c’è ancora. La prossima partita, quella con l’Udinese, sarà quella forse più difficile. Secondo me si affrontano le squadre che giocano meglio in Italia, anche se come filosofia e schemi sono agli antipodi. L’Udinese è squadra che non gradisce molto il possesso palla ma produce delle ripartenze velocissime. Noi tutto il contrario. Loro assomigliano un po’ al Napoli come modo di stare in campo e noi a Napoli abbiamo avuto delle grosse difficoltà. Qualcuno leggendo potrà pensare che forse ho dimenticato il Milan. Niente affatto del Milan oggi penso che sia palla a Ibra e pedalare… Anzi, palla a Ibra e tuffi in campo. Dove sarebbe ora il Milan in classifica senza Ibra e senza rigori? Probabilmente con la Roma e il Napoli o giù di li. Penso che di questo passo anche gli allibratori non accetteranno più scommesse su un eventuale rigore pro Milan. Ormai arriva con una costanza disarmante. E la federazione dove sta? Dove sono oggi quelli che hanno dato 2 giornate di squalifica a Krasic dopo Bologna-Juventus dell’anno scorso? Rigore che fra l’altro non ha portato nessun vantaggio di classifica alla Juventus visto che poi Iaquinta lo sbagliò. Tutto tace. Non è stato squalificato Ibrahimovic contro il Bologna e non mi pare si stia muovendo nulla nei confronti di Boateng per la simulazione di Milan-Siena. E a noi hanno rotto le scatole per una settimana sull’unico rigore che ci è stato dato (Giaccherini in Juve-Cesena) e che fra l’altro c’era. Vergogna!

Alessandro Magno

Non sparate sull’autista

Ovviamente il titolo è un invito a tutti quegli (devo dire sempre meno) juventini che se non vincono vengono colti da un attacco di panico. Qualcuno c’è e gli voglio mandare un segnale. Per fortuna la maggioranza sa valutare. Non sempre si può vincere intonava un vecchio adagio e mai come in Roma-Juventus si è visto che certe partite nascono storte. Trovarsi in pochi secondi sotto di un gollonzo causato da uno che fino ad oggi è stato uno dei nostri uomini migliori, che lo stesso causi pure il rigore dopo che la squadra ha sudato le proverbiali sette camice per pervenire al pareggio e finire con un 1-1 contro una Roma che praticamente non ha mai tirato in porta, non si può dire di esser stati particolarmente fortunati. Aggiungiamo che un De Rossi così come l’altra sera sarebbe il centrale ideale da affiancare a Barzagli per la Nazionale di Prandelli e allora il quadro è completo. Visto la Roma dei precedenti incontri, col senno di poi, c’era da augurarsi che da loro avesse giocato qualche titolare in più.
Veniamo però a noi. E’ da qualche tempo che vado dicendo che Conte deve ampliare il ”giro” dei titolari: egli stesso ha detto che stiamo tirando la macchina a mille e che c’è il rischio di grippare. Quindi la soluzione è sotto mano ed è quella che non si può fare un campionato con 13-14 giocatori. Anche se non si fa la Champions. La formazione iniziale non mi è particolarmente piaciuta . Estigarribia e Pepe in un 4-3-3 sono dei centrocampisti prestati all’attacco ma non sono delle punte. A mio parere può giocare uno dei due, ma non entrambi, a meno che non si voglia fare una partita di contenimento, ma questo non è il caso nostro. Quantomeno sullo 0-0. Lo stesso Matri vicino a due così fatica molto, perché è un giocatore che ha bisogno di un ”complice” negli appoggi, magari uno dotato di fantasia e tocco fino che possa aggiungere imprevedibilità alla manovra. In pratica davanti mancava Vucinic, e per la prima volta quest’anno ce ne siamo accorti davvero. Ritengo che le soluzioni Conte le abbia in panchina . Onestamente Del Piero se non titolare almeno gli ultimi 20-25 minuti li avrebbe potuti fare, così come non ho compreso l’ingresso di Qualgiarella per Matri e non di Fabio per uno dei due esterni con lo stesso Quaglia a fare coppia proprio con l’ex cagliaritano. Ho motivo di ritenere che in questo modo saremmo stati più incisivi in avanti. Anche Simone Pepe, giocatore di cui ho decantato le doti di abnegazione, costanza , impegno e sacrificio, non è insostituibile. Quello visto ieri può fare tranquillamente un turno di riposo in favore di Elia o Krasic. Parliamoci chiaro, a voler esser onesti , va riconosciuto che il serbo per prestazioni simili è stato caricato di vergogna un po’ da tutti. Voglio chiudere con la nota forse più lieta della serata. E’ inutile negarlo, al rigore che Buffon ha parato a Totti ho goduto come pochi. Un po’ perché mancando il nostro capitano Alex Del Piero e con l’altro in campo non mi sembrava la stessa cosa. Un po’ perché va riconosciuto a Totti di esser un grande campione e una grande bandiera e ”battere” un avversario forte è sempre una cosa onorevole. Un po’ perché Buffon è Buffon e gli vogliamo tutti bene, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Aspettavamo con ansia che Buffon tornasse il migliore di tutti, come era ed è sempre stato. Quest’anno Buffon c’è e sarà un problema per tutti i nostri avversari. Chiaramente non ho la sfera di cristallo, ma in un ipotetico leggere nel pensiero io penso che la ”sfida” sia andata in questo modo. E’ il minuto 62 solo un minuto prima la Juve aveva pareggiato. Fallo di VIdal su Lamela e rigore abbastanza netto. I due capitani di questa sera uno contro l’altro come in un duello all’ok corral. Sono compagni di Nazionale, sono stati Campioni del Mondo insieme. Sono amici ma sanno che nel rigore non c’è pareggio. Uno vince e l’altro perde come a testa o croce. Si guardano negli occhi nei pochi secondi che passano dall’attesa al fischio dell’arbitro. Totti pensa: ”Mo’ te faccio er cucchiaio Gigi”. Gigi pensa : ”Non mi butto fino all’ultimo nemmeno se mi paghi, segnerai Francè ma a me il cucchiaio non lo fai”…Totti ha preso la rincorsa e pensa ”muoviti… muoviti…” …Buffon pensa “stai fermo Gigi che gliela prendi”… Totti arriva sul pallone ”’Caz… non s’è mosso allora tiro forte…” ma è troppo tardi la palla si è già staccata dal piede, sta già partendo ed è forte sì… ma non è troppo angolata. Cambiare idea di battuta durante un calcio di rigore è quasi sempre una scelta pessima, Gigi la vede partire ed è pronto a prenderla ha solo il tempo di pensare ”Francè … stavolta t’ho fregato”.

Alessandro Magno

Doveva essere una passeggiata

Analizzando i numeri di Juventus  Cesena verrebbe da farsi l’idea che è stata una partita semplice. 20 tiri a 1, 10 angoli a 1, 79% di possesso palla a 21% in favore della Juventus. In realtà non è stato cosi, il muro eretto dai romagnoli davanti al loro portiere ha resistito per lungo tempo e solo un colpo di genio del nostro ‘’principino’’ Marchisio ha consentito di fare breccia in quel fortino. Come spesso accade in questo genere di partite poi, è bastato un gol per vincere, e dopo di quello se ne potevano fare altri dieci. L’assenza di Pirlo devo dire è stata ben supportata dalla squadra; Pazienza non ci ha fatto rimpiangere il titolare, giocando con ordine e costanza, facendosi trovare pronto negli appoggi per i compagni e badando molto al sodo. In pratica, dimostrando una grossa intelligenza, ha fatto il Pazienza e non il Pirlo. Fin qui tutto bene, la difesa non ha avuto particolari patemi e Buffon è stato spettatore non pagante. Cos’è che non ha funzionato bene allora domenica nel gioco di Conte? Iniziamo parlando dell’attacco. Matri è stato la fotocopia sbiadita del gran giocatore che tutti noi conosciamo ed apprezziamo ogni domenica. Essendo ad oggi l’unico centravanti che abbiamo in squadra (almeno utilizzato), se ‘’manca’’ in campo si nota eccome. Forse per sopperire a questo difetto occorrerebbe portare almeno in panchina un altra punta (Luca Toni) rinunciando a  un ala  (Krasic o Giaccherini) tenendo presente anche, che l’esterno alto alla Pepe lo possono fare sia Quagliarella sia Del Piero. Devo dire che altre volte Conte ha utilizzato come centravanti Vucinic e che in questa partita il montenegrino è dovuto uscire a causa di un infortunio alla coscia quando non stava giocando male. Resta evidente come bisogna rendere  partecipi alla nostra causa più giocatori possibili allargando il numero dei titolari, e questo Conte lo sa visto che nella conferenza stampa post-partita lo ha confermato. Per questo dico, menomale che arriva la Coppa Italia dove necessariamente bisogna provare delle alternative e far giocare quelli meno utilizzati fino ad ora. Altra cosa che non ha funzionato nel gioco d’attacco di domenica è la fase aerea. Nell’unico cross messo in modo decente in area, Pepe è andato vicinissimo al gol. Durante la partita, non so se per merito del Cesena o demerito nostro, i cross sono stati pochissimi e pessimi; persino nei calci d’angolo si è cercato di utilizzare degli schemi alquanto improbabili piuttosto che scodellare la palla in mezzo per la testa di qualcuno. Trovo questo alquanto strano visto che sugli angoli saltatori ne abbiamo, Chiellini e Bonucci su tutti. Un altro neo è stata la velocità della manovra. Non è un caso che il gol sia arrivato su un intuizione di Marchisio che ha stoppato a seguire, saltando così in un solo tocco il suo marcatore. Spesso facciamo troppi tocchi, siamo troppo lenti nelle ripartenze e facciamo in modo che la squadra avversaria abbia tutto il tempo per schierarsi in difesa. Molte volte quando la palla è già sulla fascia a Chiellini o Lichestenier, si preferisce ripartire da dietro ridando la palla a Bonucci o Barzagli. Non sempre questo è un pregio, molte  volte permette agli avversari di riorganizzarsi come detto. Dalle dichiarazioni di Conte nel post partita si evince anche che il nostro mister è stato tentato più volte di sostituire uno dei due centrali di difesa in favore di un giocatore più offensivo e questa è un’altra considerazione che mi pare assai sensata, perché contro squadre che si difendono in otto e attaccano in due è abbastanza ‘’sprecato’’ giocare a quattro dietro.  Sia chiaro, sono molto contento della prestazione della Juventus di domenica, anche se magari leggendomi non pare cosi. Siamo passati in pochi mesi dal subire “squadrette” come Catania e Chievo che l’anno scorso venivano a fare il bello e il cattivo tempo qui a Torino, a imporre il nostro gioco su ogni campo e a giocare per vincere sempre; con determinazione e grinta come non si vedeva da tempo e come anche domenica è stato. E’ evidente a tutti che i ragazzi si sono impegnati tantissimo anche contro il Cesena. Purtroppo ho la sensazione che contro squadre che la partita “non se la giocano” questa Juve abbia delle difficoltà, quindi credo che il mister su questo debba riflettere e lavorare. Fortuna che a Conte il  lavoro non spaventa. Ultima considerazione sull’arbitraggio e sul giudizio dei “media”. L’arbitraggio è stato assolutamente penalizzante per la Juventus. Tutt’altro che casalingo. Non tanto negli episodi , quanto nel fatto che ha consentito al Cesena di picchiare indisturbato per tutta la partita. Il rigore ci può tranquillamente stare al di là di quello che ne pensa Paparesta . C’è un danno procurato evidente. Se Antonioli non abbatte Giaccherini, il nostro calciatore va in porta. Sull’espulsione possiamo anche eccepire visto che il portiere non si può smaterializzare, ma sul rigore non vedo scandali. Oltretutto al Milan quest’anno ne hanno dati di peggiori e arrivano anche con una certa frequenza. Per quanto riguarda il capitolo espulsioni mancano alcuni cartellini gialli, a Mutu , Guana e Rossi, che almeno per questi ultimi due sarebbero potuti diventati altrettanti cartellini rossi per somma di ammonizioni. Incredibile poi il mancato doppio giallo a Rossi  per un fallo al limite su Chiellini e soprattutto per il calcio in faccia a Del Piero (8 punti di sutura). C’è anche qualcuno che ha obbiettato sui cartellini rossi dati ai giocatori della Roma nella partita contro la  Fiorentina, mica per altro… Perché la Roma è la nostra prossima avversaria. In verità quei cartellini sono tutti sacrosanti, ma evidentemente iniziamo nuovamente a dare fastidio e ad essere antipatici.
Meglio cosi. Siamo Amici di Nessuno e ci piace così.

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