1- Franco Leonetti giornalista, scrittore, opinionista e vice-direttore della trasmissione Forza Juve di Rete7 che va di rimando su Sky al canale 825 People Tv, editorialista in passato per Calcio Gp e autore di romanzi e cos’altro?
Diciamo che alcuni capisaldi della mia vita professionale sono già stati illustrati esaurientemente dalla domanda. Sono un grande appassionato e cultore di musica, in special modo di rock e hard rock, svolgo l’attività di collaboratore e recensore di dischi per un portale specializzato, attività con la quale mi sono approcciato al giornalismo dando via alla mia carriera. Scrivo anche come giornalista generico, quindi non solo di calcio e Juve ma anche di altri argomenti attinenti all’attualità, amo il cinema e tanti altri sport. E ovviamente mi dedico molto alla lettura, non sono restrittivo in ambito di tematiche ma sono inflessibile sulla qualità della stesura e dello stile di chi scrive. Se non mi aggrada, se non mi stimola, il libro finisce quasi intonso nel dimenticatoio.
2 – Sono a conoscenza del romanzo che hai scritto ”Linea d’ossigeno”, te l’ho anche pubblicizzato su Facebook ma non l’ho letto (potevi mandarmene una copia eh eh), mi dici di che cosa parla e perchè dovrei acquistarlo?
Ahahah..grazie per la pubblicità che mi hai regalato su Facebook, ne avessi avuto ancora una copia disponibile te lo avrei inviato, ovviamente. Linea D’Ossigeno al momento, in attesa di ristamparlo con un editore serio che creda nel progetto, è fuori catalogo e quindi di difficilissima reperibilità ma si trovano tantissimi spunti e letture sul web. Il tema narrante è semplice: un ultratrentenne, grazie ad alcuni dettagli esterni, entra in possesso di elementi che mettono in bilico il suo equilibrio e lo sprofondano in una crisi pesante. L’avvilimento si manifesta tanto improvviso, quanto devastante, e lo costringe a considerare radicali mutamenti da operare al più presto. La sola via di salvezza è abbandonare repentinamente tutto ciò che ha, l’unica soluzione è l’evasione da una realtà divenuta asfissiante. Tra ricordi, considerazioni e risentimenti, partirà per un viaggio verso una meta non propriamente conforme a chi vuol ritrovarsi: Ibiza. In un ambiente paradossale, impastato di musica dance e rock violento, popolato da gente bizzarra e fuori dalle righe, vivrà esperienze lontane dal suo normale status. Perché comprarlo? Ci sono tremila motivi per farlo, ovvero il numero di copie vendute dal libro. Le critiche sono state tutte ottime e la cosa mi ha inorgoglito. Chi ama uno stile di scrittura serrata, attanagliata dalle problematiche della società stressata di oggi, chi vuole sperare in un’esistenza diversa fatta, non di sogni e ipotesi, ma di realtà tangibili e in eterna evoluzione, potrà ritrovarsi nelle esperienze citate nel mio romanzo.
3 – Stai lavorando ad altri libri?
La seconda opera è prontissima ed è una raccolta di 18 racconti, sempre ambientata in questa nostra era di quotidianità difficile e caleidoscopica, con messaggi positivi e altri di riflessione profonda. Ho ricevuto alcune offerte che non ho ritenuto adeguate, quindi attenderò qualche editore che voglia fare le cose per bene. Spero arrivi presto.
4 – Ti piacerebbe scrivere di calcio o preferisci scindere la questione sport dalla letteratura?
A prescindere, non mi sono mai privato di nessuna esperienza lavorativa, tutto serve, tutto aiuta a crescere dal punto di vista professionale e delle passioni. Perché le mie passioni, dopo tanti sacrifici immani, sono divenute il mio lavoro. Se accadrà scriverò volentieri anche pubblicazioni basate sul, calcio, chiaramente rispetto ad un romanzo, sintassi, lessico e attitudini assumono forme diverse.
5 – Come nasce Franco la tua passione per la Juventus?
“Il colpevole” di tutto ciò è stato mio padre che a 5 anni mi ha portato per la prima volta allo stadio, lì è nato il sentimento indistruttibile per i colori bianconeri. Poi ho cominciato a giocare attivamente a pallone, ho fatto la trafila nelle giovanili della Juventus, giocando anche a buoni livelli, il calcio è la Vecchia Signora sono amori impossibili da tradire!
6 – Quindi mi dici a quale giocatore e a quale Juventus del passato ti senti più legato?
Beh certamente Anastasi. Con mia sorella ci mettevamo la maglia bianconera e ci cimentavamo in mega partite in cortile, lei era Furino, io Anastasi. E’ stato il mio primo eroe pallonaro, soppiantato più avanti da Bettega.
7 – Giocatore preferito di oggi?
Ho visto giocare schiere di fuoriclasse che mi hanno fatto strabuzzare gli occhi, ma al contempo ho sempre amato i gregari, i portatori d’acqua, senza i quali, una grande squadra non può esistere. Del Piero, a mio parere, è il più grande calciatore che abbia mai indossato la maglia della Juventus, non solo per i suoi colpi straordinari, ma per i numeri delle statistiche che sono tutti dalla sua parte e testimoniano, qualità, longevità e abbattimento di tutti i record precedenti. Una leggenda vivente il capitano.
8 – Quindi delpierista?
Ovviamente si, come accennavo qui sopra.
9 – Gli rinnoveresti il contratto o è giusto interrompere qui (per quanto riguarda il calcio giocato)?
L’accordo siglato da lui e il Presidente, circa un anno fa, parla chiaro. Questa sarà la sua ultima stagione con la casacca juventina e ritengo sia giusto così. So che fa male al cuore, ma il tempo non risparmia nessuno, nemmeno chi ha avuto un destino divino come Alex. Arriva un momento in cui bisogna saper dire basta e appendere la passione sul campo in bacheca. So che lui vuole ancora giocare, gli ricordo ciò che fece Platini, un atto magistrale. Smettere appena dopo il massimo fulgore raggiunto in carriera.
10 – Tua opinione sul Presidente Andrea Agnelli?
Un Presidente appassionato, primo tifoso della nostra Juve, un giovane virgulto cresciuto alla corte di insostituibili personaggi del mondo del calcio, dai quali ha appreso regole importanti. Il suo unico scopo ed obiettivo è quello di riportare la Juventus ai vecchi fasti, sono certo che ce la farà. Stima immensa nei confronti del Presidente!
11- E su Antonio Conte?
Beh Antonio Conte è l’anima di questa squadra. Con la sua venuta tutto è cambiato nello spogliatoio, nelle motivazioni e nella testa dei giocatori, ma non è solo un grandioso motivatore, ma anche un allenatore preparatissimo, moderno, camaleontico e perfetto per questa società. Ha dimostrato di essere il più bravo in questo campionato, alla faccia di chi lo accusava in estate, senza conoscerlo, di poca flessibilità tattica e di talebanismo calcistico. Ha smentito tutti, soprattutto chi lo conosceva poco, per lui vorrei, nella nostra squadra, un destino alla Ferguson.
12 – Ci conosciamo da tempo e spesso abbiamo discusso su Facebook delle campagne acquisti della Juventus e ti ho trovato sempre estremamente positivo nel confronti di Marotta. Lo sei ancora e sopratutto ritieni ancora che questa Juve possa arrivare bene fino in fondo? Ti va riconosciuto che questa estate eri uno dei più entusiasti.
Sono sempre stato positivo nei confronti di acquisti funzionali al progetto squadra che potessero elevare il tasso di qualità. Se si supererà il momento attuale di leggero calo fisico, dovuto al fatto che questo gruppo deve andare sempre a cento allora per dare dimostrazione di superiorità, credo si arriverà fino in fondo. Non dimentichiamo lo scintillante gioco mostrato sino ad ora. La Juve ha una dimensione europea a livello di personalità e comando delle operazioni sul campo. Chiaro che se si approderà in Champions serviranno tre giocatori nuovi di grande spessore internazionale, uno in ogni reparto. Starà a Marotta reperirli sul mercato.
13 – Di recente ti ho visto in trasmissione bacchettare Biscardi per gli sproloqui dell’avvocato Taormina, non mi sembravi molto soddisfatto delle sue giustificazioni. Come è andata in seguito al processo, Taormina è stato un poco ”limitato”, o ha dato di matto come han fatto un pò tutti i milanisti dopo Milan Juventus di campionato? Perdonami ma il processo di Biscardi io non lo guardo proprio.
Io ho smesso tanti anni fa di seguire quel circo fatto a programma, sono in linea con te. A Biscardi ho mosso molti rilievi salaci inchiodandolo alle sue responsabilità come direttore e responsabile del programma incriminato, lui lascia spazio a quel personaggio, sempre pronto a sputare veleno sulla Juventus, accuse gratuite, immotivate che non trovano riscontro sul campo: tutto ridicolo, insensato e senza nessuna cifra tecnica, solamente atti pretestuosi e infamanti. Alle mie rimostranze ha risposto con diplomazia e qualche tentennamento, gli ho fatto notare che quelle non erano risposte adeguate e soddisfacenti, ma Biscardi è quello da sempre. Almeno duale e con più verità nel taschino. Mi hanno riferito che la solita solfa da parte di Taormina va avanti imperterrita, spero che la società decida di adire a vie legali. Io, nel mio piccolo, ho fatto ciò che ritenevo giusto fare per prendere le difese e salvaguardare l’onore del popolo bianconero.
14 – Cosa ne pensi di Milan Juventus e delle polemiche che ne sono seguite?
Il potere del Milan è sempre lo stesso da sempre e questo i tifosi devono capirlo. Finche i rossoneri hanno ricevuto favori arbitrali, penso ai gol viziati da off side a Lecce, ai rigori generosi a favore contro Catania e Cesena con tuffi palesi di Robinho e Boateng e il mani in area di Seedorf non comminato a Bologna, tutto andava benissimo, al primo torto subito, peraltro macroscopico, Galliani sì è vestito da ultras, ha violato espressamente il regolamento, scendendo negli spogliatoi , tentando di farsi giustizia sommaria. Lo stile del Milan è sempre stato questo.
15 – Comunque ci sarebbero molte persone che si dovrebbero dare una calmata non solo Taormina. Carlo Pellegatti pare sia stato querelato da Conte che non pare abbia accettato le scuse del giorno dopo. In verità non son sembrate molto sincere neppure a me.
Scuse non sincere e soprattutto dettate dal fatto che, a mia opinione, il tifoso Pellegatti pensa davvero quelle brutte cose di Conte. A prescindere dal microfono chiuso o aperto lui quelle cose le ha dette perché le pensava, con quella cattiveria e protervia che la diretta ha mostrato. Ora si prenda le sue responsabilità. Andrebbe subito sospeso dalla sua azienda e dall’Ordine dei Giornalisti. E’ un fatto gravissimo che non può essere tollerato.
16 – Galliani invece non dovrebbe scusarsi con la Juventus e Conte , per esser sceso nel tunnel degli spogliatoi nel bel mezzo dell’intervallo ed essersi lasciato andare a insulti verso l’arbitro e il nostro mister? Fra l’altro lui e il suo braccio destro Ramaccioni son stati sanzionati dalla Federazione quindi la cosa è anche provata. Mi chiedo e ti chiedo se l’avesse fatto un dirigente Juve un’azione di questa?
Mi attendevo una punizione esemplare invece è giunta la classica presa in giro da parte degli ordini giudicanti. Si apre un pericoloso precedente, da oggi ogni dirigente sa che trasgredire le norme del calcio costerà pochissimo in termini di punizione e squalifica. Ha senso tutto ciò? Ovviamente no. Ma questo è il Palazzo del calcio in Italia. da riformare subito, anzi siamo in ritardo di anni. Chiaro che se le azioni del “Signor Arroganza” Galliani fossero state attuate da un nostro dirigente, sarebbero scattate subito le interpellanze parlamentari e la condanna alla gogna, mentre se lo fa il Milan va tutto bene. Ma in fondo che ci si aspetta da media e istituzioni che ancora oggi disdegnano le verità effettive, rese pubbliche su Calciopoli? Ci sono entità televisive e giornalistiche che insistono nel dire che Moggi rinchiuse nello spogliatoio Paparesta, anche dopo una sentenza del tribunale che ha attestato l’episodio come falso e mai accaduto. Benvenuti nel sistema calcio italiano: da rabbrividire per lo schifo.
17 – Ha fatto bene Buffon a rispondere in modo sincero che non se la sarebbe sentita di aiutare l’arbitro qualora glielo avesse chiesto o avrebbe fatto meglio a rispondere affermativamente (anche senza poi pensarlo realmente)?
La tempesta mediatica scatenata su Buffon e le sue parole, oneste e sincere, è a dir poco indegna e vergognosa. Dimostra ancor di più, per l’ennesima volta, che nel calcio non si vuole udire la verità genuina ma solo ipocrisie e falsità travestite da concetti finto moralisti. Vomitevole sentire certe dichiarazioni, a partire dal designatore Nicchi , fino ad arrivare a media faziosi e di parte.
18 – Che arbitraggi di aspetti da qui a fine anno per Milan e Juventus?
Mi attendo direzioni di gara attente, precise e soprattutto morali ed eque. Se si deve pensare ad arbitri in malafede, beh meglio chiudere il baraccone del calcio da domani. Non avrebbe più senso.
19 – Chi vincerà lo scudetto e chi vincerà la coppa Italia?
Mi piacerebbe fosse una bella accoppiata a tinte bianconere. La Coppa Italia non la si porta a casa da molto, troppo tempo, sarebbe un bell’obiettivo da centrare, per mettere la prima stelletta d’argento, mentre il campionato rimane una voglia eterna nel dna Juve. Per il prossimo anno che ne dite di una maglia con tre stelle sul petto e una d’argento?
20 – C’è qualcosa che non ti ho chiesto e di cui avresti avuto il piacere di parlare?
Va bene così , Antonio Conte ha già aperto un ciclo vincente, a prescindere se si alzerà o no, un trofeo sin da questa stagione. Lui ha la mentalità giusta per fare cose incredibili e per riportare la Juventus ai livelli che le competono. A patto di farlo lavorare tranquillo nel suo laboratorio di spogliatoio, protetto dai dirigenti e spalleggiato dalla società in alcune scelte tecniche in merito a calciatori e nuovi arrivi. Il Mister va tutelato e protetto, e allora ci divertiremo per il prossimo decennio.
Ciao e grazie per la tua disponibilità ed amicizia Franco alla prossima.
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