di eldavidinho
Si torna in campo. In questi giorni di pausa, i temi trattati sono stati i record di questa Juve, gli Oscar di Tuttosport, gli elogi a trascinatori quali Pirlo, Marchisio, Vidal e Conte. Si è trattato ancora l’addio di Alessandro Del Piero come uno dei momenti più struggenti dell’annata bianconera. Col senno del poi Agnelli avrebbe potuto “perdonare” Del Piero per qualche uscita a vuoto, come il video in cui annunciava di esser disposto a firmare in bianco, per non dover giustificare un addio che, guardando i numeri e il campo, non avrebbe avuto senso. Col senno del poi, Del Piero avrebbe però potuto e dovuto attendere le scelte societarie e non mettere alle corde Agnelli proprio con quel video. Opportunismo? Atto d’amore? Ci saranno sempre due partiti distinti, quello degli incondizionati delpieristi e quello degli scettici, che ragionano secondo le logiche(o illogiche) societarie, nonostante siano queste a prevalere sempre, alla fine. Perché Del Piero sapeva benissimo che a scegliere sarebbe stata comunque la società. Ai retroscena e ai pettegolezzi che vorrebbero Del Piero contro Conte(quando, invece, con Capello sarebbe stato addirittura in tribuna ma in quel caso era la società ad opporsi spesso al mister) e Del Piero presunto “strumentalizzatore” dei morti dell’Heysel per motivare il suo “no” al Liverpool quest’estate, non do retta. Son voci. Dispiace per la stagione che sta disputando il suo Sidney che potrebbe far riflettere e tornare in auge qualche malpensante sempre pronto a trarre conclusioni rinfacciabili.
Dicevamo. Sono stati ripercorsi anche i momento delle partite più belle, quelle della svolta: Palermo-Juve ed il sorpasso definitivo in classifica ai danni del Milan appeso al gol di Muntari, l’andata di Champions a Londra contro il Chelsea e il ritorno, a Torino, nel capolavoro finale. Si è parlato di mercato. Di Peluso accasatosi alla Juve. Non un fenomeno né un Campione ma un giocatore funzionale al modulo, utile al gruppo come i vari Giaccherini, Padoin, Pepe e voluto da Conte per la fascia sinistra, a causa dell’infortunio di Chiellini e la partenza di Asamoah in coppa d’Africa. E la partita Llorente che il Bilbao ha deciso di giocare a carte scoperte. Col comunicato apparso sul sito ufficiale della squadra spagnola in cui si legge che la Juve sta trattando col giocatore il passaggio in bianconero, il Bilbao ha esercitato un proprio diritto, nel rispetto delle regole, ma non ricordo comunicati precedenti di questo genere a mercato in corso. Cerca di aprire un’asta e fare uno sgarbo alla Juventus che già dalla scorsa estate ha un’accordo di massima col giocatore o vuole fare uno sgarbo al giocatore, tenendolo in panchina(e non facendogli giocare neanche la Champions con la Juve) a costo di ricavarci comunque niente a Giugno? Il presidente del Bilbao, Urrutia, è un uomo che spesso va contro le logiche del mercato. Quella del comunicato potrebbe anche essere una semplice mossa “politica” per dimostrare ai tifosi chi è il vero “traditore” della storia dato che il Bilbao ha già rifiutato una nostra offerta l’estate scorsa. In scadenza di contratto il 30 giugno 2013, infatti, Llorente dall’1 febbraio potrà firmare con una nuova squadra, trasferirsi a costo zero e già allenarsi con la Juve. Quindi Urrutia non lo sfrutterebbe nemmeno i mesi rimasti. Resta da capire se, a questo punto, la Juve lo vorrà già da Gennaio per evitare qualsiasi rischio di prezzo, compromesso ed evitare che sfugga da sotto il naso un giocatore virtualmente suo, trattando il difficile acquisto(seppur a pochi milioni) col Bilbao, o attendere la fine del mercato invernale per accordarsi SOLO col giocatore a Febbraio e averlo pronto per Giugno. È probabile che la Juve lo stia trattando per averlo subito ma il Bilbao si opporrà fermamente.
Poi Bocchetti o Astori come altro rinforzo in difesa, la partenza mai tanto certa di Marrone e di Lichtsteiner al Psg, il fantamercato di Tuttosport che spesso si scatena, in riferimento a Drogba e Sanchez, il nuovo Chiellini prenotato per Giugno: Dória, difensore brasiliano classe 1994 del Botafogo. Difensore centrale, ma sa giocare anche a sinistra, grande fiscità, buona tecnica, ottimo sia nel colpo di testa che negli anticipi, difensore che avanza palla al piede e ha buona visione di gioco. L’unico difetto è che non ha molta velocità, normale visto il fisico (1,88 x 82 kg).
E ancora le lamentele dell’Inter che, in virtù della squalifica di Ranocchia dopo la partita persa con la Lazio, ha visto una disparità di trattamento nei confronti della squadra rispetto agli ormai famosissimi fatti di Catania-Juve in cui io vidi solo un’aggressione verbale e giornalisticamente sleale verso il mister Angelo Alessio in conferenza stampa. Handanovic e Nagatomo che credono nello Scudetto, Juan Jesus addirittura nel Triplete, Milito, dall’altro della sua esperienza, è parso il più realista: resta l’obiettivo Champions. E i fatti né unici né rari di Busto Arsizio. Semplicemente figura comune di questa Italia.
Si è parlato ancora della Juve di Capello. Io direi di finirla d‘intervistare Capello e di paragonare ripetutamente questa Juve alla sua. È controproducente e non si migliora affatto così. Il Tuttosport ha parlato ancora di uno scontro avvenuto tra Agnelli e Abete. Il primo non reputa funzionante il sistema, il secondo sì. E poi il mister che ha parlato anche la sere della vigilia di Natale rilasciando un’intervista conclusiva, di fine anno, a Sky, nello speciale NataleConTe(soliti giochi di parole col cognome del mister, naturalmente). Ed una riflessione. Non impazzirei veder giocare la Juve nel Boxing Day. Le vacanze son vacanze, per tutti. Non ne faccio una questione di addetti ai lavori perché i giocatori comunque continuano ad allenarsi ma una questione di tifo. A Natale niente tifo. C‘è tutto l‘anno per farlo e per esserci come sostenitori. Il calcio è si passione, ma seguire la propria squadra comporta anche perdita di tempo, fatica per chi non si limita alla partita stessa. Penso che il Natale vada passato serenamente in famiglia, senza calcio. È improbabile giocare a Santo Stefano e a Capodanno. Il calcio ci propone ritmi serrati già tutto l‘anno, è giusto che non lo faccia anche nel periodo natalizio.
Come per tutti i ritorni in campo che si presentano dopo le feste natalizie ogni anno, si è parlato poco anche di Juve-Sampdoria. Lo scorso anno, a Lecce, faticammo e ne uscimmo vincitori grazie ad un guizzo di Matri. Due anni fa, il tracollo per 4-1, in casa, contro il Parma, con doppietta di Giovinco e pazzia di Felipe Melo. Nella stagione 2009/10 ancora contro il Parma ma al Tardini, vittoria per 2-1 con Ferrara ancora in panchina e gol di Salihamidzic e Castellini(aut.). Nel 2008/09, con in panchina Ranieri, Del Piero risolse la sfida interna contro il Siena e nel 2007/08, la sfida al Massimino contro il Catania, su rigore.
La Juventus ha vinto solo uno degli ultimi otto confronti di campionato con la Sampdoria; sei i pareggi, un successo dei blucerchiati in questo parziale. In casa la Juventus è comunque imbattuta con la Samp da cinque incontri (due vittorie, tre pareggi). Dopo la sconfitta col Milan, i bianconeri hanno ottenuto quattro successi consecutivi, segnando complessivamente 10 reti. In casa la Vecchia Signora non subisce gol da tre partite: allo 0-0 con la Lazio sono seguite due vittorie per 3-0 contro Torino e Atalanta. ,La Sampdoria è reduce da tre sconfitte consecutive, ed ha raccolto un solo punto nelle ultime quattro giornate di campionato. I blucerchiati hanno raccolto due soli punti nelle ultime sette gare esterne, e hanno perso cinque delle ultime sei. In queste ultime sei trasferte i doriani hanno sempre subito almeno due reti. La Juventus è la squadra che ha segnato più gol (80) e che ne ha subiti meno (20) nel 2012 in Serie A. Sono 282 i tiri effettuati dai bianconeri in questo campionato – un primato stagionale. La Samp è la squadra che ha subito più gol dal dischetto in questa Serie A (quattro), la Juve quella che ne ha sbagliati di più (tre). La Sampdoria è una delle uniche tre squadre di questa Serie A contro cui Giovinco non ha ancora segnato in campionato. Enzo Maresca ha già segnato tre gol in 13 presenze stagionali in Serie A con la maglia della Samp, ma non ha mai trovato la rete contro la sua ex squadra.
Bianconeri ancora privi di Chiellini, Pepe e Bendtner; contro la Sampdoria inoltre saranno assenti lo squalificato Lichtsteiner ed Asamoah, impegnato in Coppa d’Africa: sugli esterni agiranno pertanto Isla e De Ceglie. Emergenza portieri per la Sampdoria: Romero e Da Costa, infatti, sono in forte dubbio per il match contro i bianconeri, in preallarme Berni. I blucerchiati devono inoltre rinunciare allo squalificato Soriano ed a Maresca: il centrocampista ha infatti rimediato una lesione muscolare al polpaccio destro che lo renderà indisponibile per circa 3-4 settimane. Delio Rossi potrebbe affidarsi al 3-5-2 col reintegro di Palombo nell’11 titolare, nel ruolo di centrale difensivo supportato ai lati da Gastaldello e Costa.
Sarà Paolo Valeri l’arbitro di Juventus-Sampdoria, ultima gara del girone di andata della Serie A, in programma domenica 6 gennaio, alle 15.00, allo Juventus Stadium. Per il fischietto romano sarà la dodicesima direzione di gara con i bianconeri e il bilancio finora parla di cinque vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. Valeri ha già diretto la Juventus in questa stagione, lo scorso 2 settembre, nella gara vinta al “Friuli” sull’Udinese per 4-1. Domenica Valeri sarà coadiuvato dagli assistenti Di Fiore e Costanzo e dagli arbitri d’area Celi e Ostinelli. Quarto ufficiale sarà il signor Bianchi. Arbitra Sampdoria e Juve per la terza volta dopo il 3-3 del 2007/08 e lo 0-0 del 2010/11 a Genova.
“Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve
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