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Torino-Juventus Domenica 29 settembre 2013 – Stadio Olimpico – vivere il derby a Torino

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Scritto da Cinzia Fresia

Dopo il Chievo ecco il Toro … così inseriamo un altro tassello nel puzzle “brutte bestie”; dopo la discussa vittoria contro la formazione veronese, incontriamo il terribile Toro, motivato solo ed esclusivamente a fare del male alla Juve, non importa come. I nostri dovranno fare attenzione alla compagine torinista che punterà a colpire i nostri uomini migliori.

Il Torino è stato alcuni tornei fa, penalizzato  duramente; in vantaggio contro il Milan, l’arbitro concesse ai rossoneri un dubbio rigore e un impedimento alla richiesta di un cambio che ipoteticamente poteva mantenere la vittoria sul match, ed invece no, l’arbitro colto un pretesto per concedere un rigore,  fece pareggiare il Milan e va bene così. Memori di questo episodio, troveremo un Torino ancora più incattivito e vittimista del solito,  e Cerci, l’antijuventino per antonomasia  ha già lanciato il suo anatema dichiarandoci già sconfitti.

Coraggio ragazzi, leviamoci questo dente ed occhi aperti! Marchisio il nostro uomo “derby” è caldo come un “boiler”, e vuole le vittorie anche quest’anno.   Dovrà essere quella di Conte una formazione sicuramente difensiva ma aggressiva al punto tale da bloccare qualunque iniziativa avversaria, ed attenzione a non cadere nelle trappole delle provocazioni, il cartellino giallo è in agguato, e di diffidati ne abbiamo in quantità.

Coraggio ragazzi .. possiamo farcela!

 

 

L’importante è vincere ..non importa come

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Scritto da Cinzia Fresia

Questa sera, Romeo (Conte) ha faticato a far breccia nel cuore della sua Giulietta (la Juve)  effettuando come al solito i cambi in ritardo per cercare di rimediare un risultato che grazie agli avversari abbiamo aggiustato. Perché non possiamo fasciarci gli occhi di prosciutto, e al di là del gol annullato, si è giocato proprio male. Sarà stata la stanchezza, sarà stata la salsa pearà rimasta sullo stomaco, ma questa  Juventus di Conte sta facendo uno strano percorso, è vero che l’anno scorso aveva una mezza rivale, e forse è stato tutto più semplice.  Devo dire che sono sinceramene sorpresa. Il Chievo si conosce, non è la meteora Sassuolo, in serie a per caso, che una volta perde 7  a 0 con una squadra, e con un’altra migliore pareggia, non avendo niente da perdere, tutto di guadagnato. Il Chievo è diverso, entrata in serie A, ha capito come funziona, mettendosi  esattamente a metà, non vincerà mai niente se non qualche partita, ma va bene così, basta salvarsi e restare in serie A, e ci riescono puntualmente tutti gli anni,  ed è nota  l’insidiosa modalità di una squadra che sorprende sempre e che sa anticipare le tattiche altrui molto bene.

Dopo i primi venti minuti di gioco, confesso che mi stava venendo “la bolla al naso”,  una serie di azioni blande, effettuate senza molta convinzione da ambo le parti, ma poi, dopo un “dai che ti ridai” ..al 28mo ..eccolo ..gol! 1 a 0 ..per loro .. ma di  nuovo? Il fatto è che se offriamo il fianco debole gli avversari chiunque essi siano si buttano a pesce, eppure non l’abbiamo capito. Il pareggio di Quagliarella arriverà come la manna dal cielo, ma tante le imprecisioni  dei  nostri attaccanti che abbiamo rischiato di fallire anche quello.

Semmai vincessimo nuovamente lo scudetto, qualcuno ci ricorderà sempre del gol ingiustamente annullato, io non ho idea del perché e per come, sta di fatto che questo gruppo arbitrale ne ha fatte una peggio dell’altra, ovvio che noi Juventus essendo ancora “macchiati dal peccato originale” appena viene commessa un’irregolarità si pensa sempre al peggio. Considero la risposta di Conte quella giusta, cioè, che l’arbitro come  toglie,  dà e questo riguarda tutte le squadre, vedi Milan ecc. ecc. infatti il Chievo non ha insistito più di tanto su questa storia.

Ma parliamo della partita, quella giocata, al di là del risultato. La Juve è stata brutta, bruttissima. A parte l’ottima prestazione di Quagliarella, il migliore in campo per noi, gli altri si trascinavano, qualche bella giocata, troppi palloni persi, imprecisioni sotto porta, errori di tutti i tipi, tant’è che se non accadeva l’autogol .. chissà .. la squadra non esisteva quasi, Conte insiste con Isla che non prende una mazza, anche Pirlo, che fino a ieri era l’ossatura della Juve non è come due anni fa. La difesa prende troppi gol, ed è frequente che la squadra si trovi a dover rimontare, non serve avere la laurea per capire che qualcosa non va, il nuovo acquisto Ogbonna non sembra completamente nel ruolo, non è molto veloce, e quando è alle prese con un attaccante un po’ energico spesso soccombe. Comunque si è vinto, meno male, un po’ di fieno in cascina male non fa. Ma non si può andare avanti  così,  tra poco si incontreranno le più forti, sperando che a qualcuno venga in mente qualcosa.

Al posto dell’allenatore

Mi duole dirlo, per me è completamente insufficiente, abbiamo rischiato di perdere, comprendendo la necessità della rotazione, disapprovo la formazione, che non ha funzionato, insistere con Isla è diabolico, inserire per 10 minuti Vidal e Tevez, non è servito a nulla. Magari farli giocare tutto l’intero tempo forse non sarebbe stata una cattiva idea.

Questa volta è andata bene, la partita è stata risolta dall’arbitro inetto e dagli avversari: grazie, ma questa insolita fortuna non durerà, sarà bene concentrarci per  poterci riscattare, o comunque essere meno pasticcioni, perché quest’anno gli altri ci sono, se i Veronesi del Chievo hanno anticipato  ed intercettato tutte le azioni, la Roma e il Napoli che ci faranno?

 

 

Juventus-Verona Hellas – 22.09.13 – Torino Juventus stadium

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Scritto da Cinzia Fresia

Ancora tramortiti dalla delusione Copenaghen, rieccoci nuovamente in performance con il Verona Hellas, rientrato in serie A,  a Torino. E’ difficile fare previsioni nella condizione in cui versiamo, l’istinto vedrebbe una bella vittoria, ma la situazione chiama cautela. D’altronde il Verona attualmente è ad un punto di scarto dalla Juve, e la scorsa settimana ha vinto contro il Sassuolo. Per noi che attualmente facciamo fatica, anche un incontro sulla carta facile facile potrebbe diventare un incubo più che con l’Inter.
Vedremo come Conte affronterà la partita e soprattutto con chi. Tempi duri a parte, la Juventus non dovrebbe avere problemi contro la formazione scaligera e se il buon senso ci accompagna dovremo assistere ad un altro trionfo in quel di Torino. Augurandocelo vivamente, la Juventus dovrà stare attenta alla determinazione di una squadra che reduce dalla serie B, ha tutta l’intenzione di non ritornarci, senza guardare in faccia nessuno.
Il match è stato assegnato all’arbitro Bergonzi per noi Juventini una vecchia conoscenza, ponendoci in modo positivo, speriamo in una bella vittoria che ci farà dimenticare i dolori europei.

Copenaghen-Juventus (Champions league)Parken Stadium – “E Conte non urla più”

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Scritto da Cinzia Fresia

Dopo aver visto questa tristezza di partita, mi sono calata nei supporter che, poveretti, hanno preso un freddo micidiale per assistere ad uno spettacolo a dir poco deprimente, mi è dispiaciuto per loro e  per ciò che hanno speso, a veder fallire 11 palle gol, era meglio stare a casa.

Penso di aver visto una delle partite peggiori non da inizio stagione ma dell’era Conte, mi sorprendo sinceramente anche se forse qualche sentore poteva esserci, considerata  la partita di sabato. Ma contro l’Inter è stata un’altro tipo di Juve,  e comunque il Copenaghen, una  squadra  assemblata della terza media,  per un colpo di fortuna ma soprattutto di errore nostro è passata in vantaggio.  Potevamo vincere? Si doveva stravincere, dopo essersi scrollata “le ragnatele” del primo tempo,   il gioco l’ha fatto la Juve. In 45 minuti di gol se ne potevano fare, invece il nulla, tranne per Quagliarella il quale ha deciso che era per lui venuto il tempo per segnare. Eh meno male, il rischio di perdere era autentico.

Ma che succede? Non abbiamo bisogno di eminenti giornalisti per accorgerci che qualcosa non quadra, è vero che alcuni  sono in infermeria, ma non è una scusante. Conte non urla più, osserva svagato, depresso e triste. Con un filo di voce si è presentato ai microfoni di sky, biascicando alcune giustificazioni senza particolari  convinzioni. Anche stasera i cambi hanno lasciato a desiderare, ma probabilmente non sarebbe servito far debuttare un Llorente se si sbagliano 11 ipotetici gol. Esaminando la partita, la Juventus è andata in campo senza il minimo entusiasmo, sembravano al supermercato, o al bar davanti al cappuccino e la brioche, fate voi,  ovvio che, il Copenaghen  per mediocre che fosse, da furbo ci ha messo non solo in difficoltà, ci ha fatto ballare per 45 minuti. Certo il secondo tempo è stato nostro, anche se mi vergogno a dirlo poichè  fallire 11 tiri è da squadretta di frazione, nemmeno di paese. Mi aspettavo di vedere la Juventus che ha sfidato la Lazio, che l’ha punita e zittita infliggendole 4 gol e  non mi direte che il Copenaghen sia  più forte della Lazio. Qualcosa non va, forse per Conte l’idillio si sta spegnendo, non è possibile attribuire la debolezza della Juve, per la partenza di Matri e Giaccherini, ma convenite che non è la stessa dell’anno scorso.  Ogbonna è un gran bravo ragazzo ma  tecnicamente non è adeguato a sostituire Barzagli,  colonna portante della difesa, Tevez, è il giocatore che sta giocando meglio attualmente insieme a Vidal,  non è un top player, è in gamba non lo si mette  in dubbio, ma un top player davanti alla porta non sbaglia.

Al posto dell’allenatore

Stasera mi sarei messa le mani nei capelli, perchè non era la squadra che eravamo abituati a vedere, quindi inserire questo o quello non cambiava molto, una cosa è certa, che Conte ha un debole per gli scarsi e  inserire Isla e Giovinco non l’ho capito, lui dice che essendo i danesi uomini molto alti, non si doveva rispondere con giocatori dalle stesse caratteristiche, questa è la giustificazione poco credibile un po’ campata per aria, come si dice qui da noi, va detto che non si è nascosto dietro ad un dito, ammettendo che non va bene  sbagliare 11 tiri.  Da quando Llorente è arrivato qui avrà giocato 2 minuti, è lampante che il nostro allenatore poco gradisce questa presenza desiderata da altri e non da lui. E’ comunque sbagliato non farlo giocare mai.

Tutti i nodi saltano al pettine, anche un cieco si sta accorgendo che Conte non è più in armonia con l’ambiente.

Sperando che tutto si aggiusti e che questa brutta figura non la ripeteremo più, lecchiamoci le ferite che domenica c’è il Verona, che è un po’ di più del Copenaghen.

 

 
 

Inter-Juventus 14.09.2013 Stadio Meazza – Milano ” le palle perse”

 

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Scritto da Cinzia Fresia

Come da previsioni, il pareggio è stato  il risultato più probabile, sono dispiaciuta dell’incontro che ho appena visto e soprattutto dello schieramento per niente  indovinato. Antonio Conte in preda ad un attacco di “Contite acuta” ha concorso per non vincere la partita. Si sapeva che Vucinic non fosse  nella condizione ottimale ancora reduce dalla botta presa in nazionale, e metterlo al posto di un altro attaccante è sembrato un azzardo incomprensibile  e obiettivamente poco intelligente. In più il montenegrino ha “dormito” fino alla sostituzione sbagliando più di una volta.

A volte Conte non si capisce cos’abbia  in testa, il rischio di perdere la partita si è corso e tanto,  l’Inter ha giocato bene i primi trenta minuti del primo tempo mentre  la Juve era in difficoltà anche psicologica, non riusciva a ragionare, dopo si è ripresa imponendo un briciolo di gioco ma senza impegnarsi più di tanto. Anche Pogba e Pirlo hanno effettuato una prestazione non conforme alle loro solite.

In questa giornata gli errori individuali si sono sprecati, l’ultimo clamoroso  di Isla, entrato in campo non si sa bene perchè, fallendo  la possibilità di andare in vantaggio e conquistare la vittoria.

Allora, capisco Conte abbia le sue simpatie, e comprendo anche  fosse arrabbiato con Lichsteiner per l’ammonizione, ma si era messo a giocare bene, cambiarlo con uno il cui rendimento è molto basso per punirlo,  mi induce a pensare che qualcosa mi sfugga della psicologia di Conte e del suo modo di gestire la squadra. L’obiettivo è quello di vincere sempre, e non penso che con Isla, Padoin e in ultimo Quagliarella, già sverso di suo ci si potesse arrivare. Non è più l’Inter dell’anno scorso in mano ad un giovanotto, Mazzarri odio a parte nei confronti della Juve non è proprio l’ultimo arrivato, e ce l’ha messa tutta.

Ma l’Inter pensando di avere la vittoria già in cassaforte, non ha fatto i conti con Vidal, al 73mo Icardi ci ha  gelato segnando e portando il vantaggio l’Inter, azione che ci ha tolto le parole di bocca, sollevando  molta preoccupazione circa la rimonta,  visto l’andazzo degli attaccanti della Juve non proprio in partita, ma quando c’è una crisi, l’uomo giusto è proprio  Vidal, il quale ha risposto al 75mo regalandoci il pareggio con una di quelle reti  “mozzafiato”.

E’ a questo punto che l’Inter ha perso lucidità e non è più riuscita a segnare per tornare in vantaggio, la Juventus ci ha provato a vincere, la  mancata  convinzione ha prodotto troppe   azioni  confuse e errori inutili.

Al posto dell’allenatore

Mi spiace dirlo ma questa volta attribuisco al 50 per cento la responsabilità di questo pareggio a Conte, formazione scorretta, tolleranza di Vucinic eccessiva, il quale dormiva, si trascinava, non doveva giocare, e cambi dell’ultima parte pressochè inutili. Cosa ha visto il nostro allenatore stasera  non lo so, una Juventus forse reattiva ma se alle prime difficoltà si gioca così, sarà dura proseguire anche  in Champions, che peraltro inizia già martedì .

E’ spiacevole un risultato così, contro la “nemica n.ro 1” è stato un peccato aver lasciato troppo spazio all’Inter e averle permesso di essere  pericolosa, il gol subito è stata colpa nostra, sembra che il recidivo Icardi perseveri quando ci incontra a lasciarci un suo ricordo.  Certo è solo l’inizio di campionato e tanta acqua deve passare sotto i ponti, ma se a inizio campionato facciamo così fatica con le squadre “toste” come staremo fra tre mesi?

 

Sampdoria-Juventus (24.8.13) Stadio Marassi-Genova –

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Scritto da Cinzia Fresia

E quale miglior inizio incontrare colei che l’anno scorso ci castigò per ben 2 volte, persino l’ultima di campionato. Sappiamo che atmosfera  da “cena a lume di candela” troviamo quando ci rechiamo a Genova, sia per l’una che l’altra fazione, c’è sempre un prima, dopo e durante, e a complicarci la vita si è messa anche un’improvvisa precipitazione novembrina. Si è iniziato con una bella “gatta” da pelare, ma questa volta il castigo lo abbiamo inflitto noi, che freschi di allenamento abbiamo vinto la partita, faticando è vero,  ma pur sempre si è vinto.

Lo dico subito che mi aspettavo di vedere di più, da una squadra fresca di allenamento e neo acquisti. Ritengo siano andati come al solito, il fatto che Tevez abbia realizzato il gol è un buon segnale per il giocatore che dimostra buona volontà e precisione, ma chi ha confermato un buon stato di forma fisico e mentale, è Pogba. Il gol per essere onesti lo siglerei Pogba-Pogba/Tevez, il francese sta uscendo fuori mostrando  di essere un talento al di fuori della media, ci auguriamo che vada avanti ma soprattutto che non venga massacrato, viste le continue botte che riceve addirittura agli occhi. La partita è iniziata da parte della Juve sotto tono e in confusione, certo la pioggia non era il massimo in un campo avverso come quello di Genova, però, l’avversario a parte un numero imprecisato di simulazioni e falli di tutti i tipi non era un gran che, quindi la Juve ha difeso bene la sua porta, ha pasticciato come al solito in attacco alcune volte,  trovando poi  la quadra al momento di un’azione precisa ed intelligente che ha portato all’unico gol valido in tutta la partita. Sempre in affanno e impreciso Vucinic, claudicante Vidal, molto bene Asamoha. Nella media Pirlo che comunque ha disputato un buon incontro coordinando il centro campo.

Pochi scossoni ed emozioni in questo inizio di campionato, tre punti importanti da mettere da parte utili nei  periodi di vacche magre. Attualmente c’è poco da commentare, la prima di campionato dice tutto e niente, mi sarebbe piaciuto constatare i progressi dell’ attacco, in fondo la Sampdoria era tutto meno che inattaccabile, Buffon è stato impegnato una volta o due massimo. Staremo a vedere cosa succederà prossimamente, se mi devo basare sul risultato di sabato penso che tanto ancora si deve fare e che Tevez sia un bravo giocatore, e non aggiungerei altro,  auguriamoci che  Conte utilizzi le sue “zampate” per stupirci, più avanti.

Comunque le inseguitrici della Juve hanno vinto tutte meno il Milan, che sbigottito ha perso contro il Verona (boh!) con questa base i pronostici andranno fatti più avanti, intanto sabato ci aspetta la Lazio con il dente avvelenato per la sconfitta della Supercoppa e vedremo cosa succederà.
In positivo la Juventus ha cominciato a togliersi uno dei tanti denti doloranti, togliersi dai piedi la Samp con una vittoria è motivo di festeggiare.

Al posto dell’allenatore

La formazione andava anche bene, tanto i soliti pasticcetti in fase di attacco non li può risolvere solo Tevez, ciò che non ho capito, è stato l’inserimento di Giovinco e Llorente, entrati insieme, sembravano l’articolo il, a fare quasi nulla. Potrebbe essere l’ennesima perdita di tempo ma tuttavia lo avrei fatto un secondo prima, almeno per provare a guadagnarsi una seconda chance.

Ma va bene lo stesso, non è il momento per lamentarci con questa bella vittoria. Conte sa di poter fare affidamento sui suoi e noi godiamoci gli spettacoli.

 

L’estate calda americana della Juve

Scritto da Cinzia Fresia

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Non ho avuto l’onore di assistere ad una partita di questo torneo d’oltreoceano dei nostri, avendo solo i canali sky, se non le sintesi ed i commenti su pc, giornali e altri mezzi di informazione. Valutando l’attuale, le cose ci stanno andando maluccio, non penso che l’Everton e il Galaxy siano quei “squadroni” che possono fermare le nostre che  non sono un gran che rispetto le spagnole o le tedesche di questi ultimi anni, ma sono sempre di gradini superiori alle colleghe a stelle a strisce.

E invece no. Pare che le statunitensi si siano ben distinte e affondato i nostri giocatori  piuttosto affaticati e se mi consentite confusi, e il campionato non è ancora cominciato.  Eppure, non è cambiato un gran che .. l’arrivo di Tevez e Llorrente avrebbero dovuto fare la differenza circa il nostro attacco, spesso claudicante in questo campionato e totalmente insufficiente in champions, pare invece che i due non brillino e facciano una gran fatica a muoversi, soprattutto Llorente la cui lentezza è piuttosto evidente.

Preparazione atletica eccessiva? Tattica di Antonio Conte per non svelare le sue carte? oppure?

Potrebbe essere tutto e il contrario di tutto, d’altronde Conte è molto abile a “nascondersi” per togliersi per un po’ i “nemici” di dosso, d’altronde a me  come penso anche a voi, sarà passata l’idea che questo torneo-vacanza in America sia più per loro che per noi. E’ come se l’Europa stia facendo divertire l’America  che nel  foot ball è inesistente , e sappiamo quanti tifosi italo americani siano entusiasti dei nostri giocatori, e come al Galaxy non sembri vero di aver battuto la Juve, cosa da festeggiare per una settimana intera.

Tutte queste vicende “estive” rafforzano la mia opinione che in estate non succede mai nulla di serio, a parte qualche episodio di calcio mercato, le cose sono state già decise prima, il bla-bla-bla alimenta la carta stampata e la fa vendere. D’altronde calcio e mezzi di informazione è un matrimonio che nel bene o nel male deve funzionare 12 mesi all’anno. In realtà il bello deve arrivare e puntualmente il 25 di agosto ci sarà la prima campionato, e per noi non sarà un inizio facile, incontreremo la terribile Sampdoria, e più che sperare che Tevez e Llorente vengano fulminati sulla via di Damasco, non possiamo fare altro.

Nel frattempo però, l’Ogbonna sembra andare meglio di tutti. Più semplice per lui, in quanto già coinvolto nel campionato italiano, ha solo cambiato maglia e destinazione di allenamento (stipendio) per il resto tutto uguale, compagni di lavoro che conosce .. D’altronde Conte lo ha sempre rincorso per anni, eccolo qua. Come tutti gli ex granata passati alla Juve è stato accusato di tradimento, lo supererà se non lo ha già fatto, i tifosi della Juve gli vogliono già molto bene e non rimpiangerà sicuramente l’altra parte della città. In fondo, tutti abbiamo il diritto di migliorare la nostra posizione anche economica se ne abbiamo le possibilità.

In attesa che il campionato cominci, a Conte dovranno venire delle idee, perchè se è vero che la Juventus parta da favorita (spero non perchè ha vinto la scorsa stagione) quel simpaticone del Napoli e altrettanto il Milan si sono attrezzati, con l’Inter e la Roma che non staranno a guardare.

Buon caldo agosto a tutti!

 

 

Juventus: Ragione e sentimento

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Scritto da Cinzia Fresia

Stiamo vivendo un momento interlocutorio, si parla, si dice, si mormora, si promette, si ritrae, i risultati tardano ad arrivare, i giornali hanno parlato per molte settimane di Higuain con un piede nella Juve, ma niente da fare l’ex del Real Madrid non troverà casa a Torino.

E’ vero,  è materia che fa vendere i giornali ora che il campionato è andato a “dormire”, la  carta stampata si  scatena  farneticando una sequenza di nomi che resteranno nel mondo delle idee giornalistiche e forse nei desideri dei tifosi. Ma d’altronde la Juve non ha mai detto niente di ufficiale, fino ad   oggi ed ecco un annuncio:  la trattativa con Tevez è riuscita, l’ex bomber del Manchester city è arrivato a Torino per sostenere le visite e ufficializzare la sua investitura.

La Confederation cup sta finendo, e Antonio Conte fresco di matrimonio si troverà a fare i “conti” con gli Juventini ammaccati e affaticati, reduci da questo torneo estivo,  un titolo curioso di alcuni “tutto sport” fa, parlava di Pavel Nedved al posto di Marotta, in effetti il Ds non si può dire brilli di luce propria in fatto di calcio mercato, scarsi gli affari e pochi soprattutto gli uomini necessari alla Juventus, è vero che Antonio Conte è un prestigiatore in fatto di allenamento, sappiamo quanto sia abile  ai tirare fuori linfa da una rapa,  ma come tutte le brave persone non bisogna approfittarne,  da professionista quale è, molto  ambizioso,  non disdegnerebbe  una volta nella sua vita Juventina breve o lunga che sarà, partorire un progetto con un campione vero, vorrà quella soddisfazione che va cercando da quando fa  l’allenatore, Pavel Nedved: un nome, una garanzia, legatissimo in una profonda e leale amicizia nei confronti della famiglia di Umberto Agnelli, sarebbe probabilmente l’uomo giusto al momento giusto. Da anni si è messo in “aspettativa” per arrivare al posto ambito non solo da lui ma da tutti i tifosi, un uomo dai trascorsi calcistici leggendari che ha voluto la Juventus per realizzarsi da  calciatore e forse un giorno da dirigente, ma come tutte le persone di valore sanno aspettare, Nedved non è fuggito quando la Juventus è ingiustamente scivolata in B, quando è stata infangata dall’indecente inchiesta di calciopoli,  Nedved nonostante i richiami delle “sirene” è rimasto qui, a Torino, ad aspettare  tempi migliori quelli  attuali, però ..  sarà stato il Tuttosport o il fiato sul collo di Nedved che improvvisamente e come per magia et voila …ecco uscire dal cilindro Carlito Tevez, siamo tutti senza parole .. e chi se lo aspettava? Chi ..sotto il “solleone” (si fa per dire) di giugno non avrà commentato negativamente i “rumors” circa il nostro calciomercato?

La notizia di oggi cambia tutto, come volevasi dimostrare è bastato il titolo di un giornale ed una figura minacciosa già con le mani sulla scrivania che si è materializzato in pochi giorni quel top player o presunto tale,   che ci  si aspettava,  o comunque ciò che Conte stava inseguendo. Con questo non significa che abbiamo finito, mancano ancora tanti nomi all’appello e il prossimo probabile  potrebbe essere  Ogbonna, difensore attivo al Torino a cui Conte dà la caccia da tempo immemore.

Questa volta i giornali hanno fatto un buon servizio a noi della Juve, la minaccia di Nedved ha fatto “pedalare” il ds Marotta concludendo la trattativa che interessava Conte e soprattutto i tifosi.

Ora vedremo cosa succederà, a questo punto il mercato diventa rovente! Incrociamo le dita ragazzi perchè il Tevez con tutto il rispetto funzioni, che non si metta ” in pensione” come hanno fatto i precedenti , e ci regali tanti gol ma soprattutto ci faccia brillare in Champions. Tanto in Juventus ci stanno già  tenendo molto a questo signore, assegnandogli  la “mitica maglia numero 10”, sì proprio quella ..di Alex Del Piero.

Si conclude perciò il dilemma 10 o non 10, nessun italiano ma nessun’altro giocatore della Juve, nemmeno Pirlo che poteva portarla non tanto per i trascorsi  precedenti, ma per quella parità di carriera che poteva consentirgli di indossarla senza sentirsi usurpatore, invece no. E’ stata data o forse meglio dire accettata da uno che è appena arrivato e di cui sappiamo solo le speranze.  E’ stato giusto? Forse sì o forse no. Questo clima intorno al nostro capitano ancora nel cuore, fa male .. perchè continuiamo a non capire il motivo di così tanto odio per lui .. e vorremo sapere. Ma l’acquisizione del numero 10 a Tevez mette tutti a tacere e i paragoni saranno evitati e poi 10 oggi, è diventato solo un numero, quindi non più importante.

Allora complimenti al nostro Ds e soprattutto Benvenuto a Carlito Tevez e che ci stupisca con i suoi gol ..

 

 

“Perche’ io valgo”

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scritto da Luna23

 

E’ cosi che recitava un verso  pubblicitario di un noto shampoo per capelli, di una multinazionale che aveva scelto una celebre top model per consigliarlo alle donne con autostima quanto la sua, qui pero non parliamo di prodotti nemmeno di donne, ma di uomini, uno in particolare che e’ Antonio Conte. La Juventus ha vinto l’ultimo scudetto grazie a lui, la sua abilita’ ha consentito ad una squadra mediamente forte di vincere con un notevole margine sopra le altre, lasciando gli avversari a bocca aperta.

Cominciando dall’inizio per Conte e’ stata una pessima annata, i suoi nemici e quelli della Juve hanno cercato di annientarlo, il sistema giudiziario lo ha condannato con un processo improprio probabilmente ingiusto ed irregolare, le emittenti televisive ed i loro inadeguati commentatori lo hanno braccato violando ogni domenica la sua privacy, i suoi nemici lo hanno insultato, ridicolizzato e messo al bando da una classe arbitrale inadempiente e di parte, poco ci mancava che lo mettessero su una pira a dargli fuoco. Ma come tutte le persone forti e consapevoli del proprio valore si e’ rialzato ed e’andato avanti, con la sua societa’ che non ha mai messo in discussione il suo operato Conte oggi e’ un uomo vincente non solo sul campo ma nella vita.

In queste condizioni e’ riuscito a vincere anticipatamente lo scudetto e a portare tre le prime 8 squadre in Europa la Juventus, non faceva paura la Juventus, faceva paura lui.

La Juventus ha vinto perché’ …

Senza dubbio per Antonio Conte, e per il centro campo che attualmente e’ il piu forte in Italia, nonostante il rendimento discontinuo di Pirlo, Paul Pogba e Arturo Vidal hanno preso le redini della squadra mantenendone l’assoluto primato, nonostante l’ attacco che ha deciso di piantarci in asso nel momento più delicato della stagione. Anche la difesa e’ stata solida ma non sempre perfetta, l’assenza prolungata di Chiellini si è fatta sentire, la bravura del tecnico salentino, quella di valorizzare le doti anche di chi non e’ un genio del calcio e’ stata la risposta giusta ed i nostri nemici devono farsene una ragione.

Come abbiamo detto in precedenza l’attacco e’ stato deludente, soprattutto per i tifosi carichi di aspettative,  e con qualche responsabilità del tecnico che ha insistito con fissazioni destinate a fallire. La percentuale dei gol segnati dai nostri bomber e’ stata inaspettatamente bassa, a parte qualche impennata momentanea, gli attaccanti hanno incrociato le gambe e ai centrocampisti e’ toccato sopperire alle loro mancanze.

La bravura organizzativa di Conte ha fatto si che a saper mescolare “le carte” se ne esce vincenti.

Gli avversari hanno perso perché …

Premettendo che la Juventus non fosse imbattibile, i nostri avversari sono nell’ istante in cui la Juve ha offerto il suo fianco debole, precipitati in un flop micidiale, mai come quest’anno s’e’ visto così tanto fumo e nulla arrosto, a partire dal Napoli, che troppo “Cavaniforme” ha perso l’occasione per rimontare la Juve, stessa cosa per il Milan “Balottellizzato”  super favorito e protetto dagli arbitri, stava colando a picco a causa di un allenatore dai limiti evidenti e troppo polemico per tirare fuori la sua squadra dalla spirale perdente. Inter e Roma quest’anno mai pervenuti la Forentina con un tecnico esordiente, agile e scattante non e’ riuscita ad essere la vera avversaria della Juve, per la giovinezza e inesperienza del suo tecnico. In crescita ma non ancora maturo.

Vedremo cosa succederà la prossima stagione, Conte vorra’ vincere la Champions inoltre allo scudetto numero tre, se il campionato sara’ impresa fattibile, la champions invece no. Il centrocampo forte non bastera’, servono attaccanti e uno sguardo alla difesa andrebbe dato, perché Barzagli non e’ nel fiore degli anni e potebbe essere improbabile che ripeta una stagione come quella appena passata.  Pensiamo anche agli avversari, i quali vorranno tornare competitivi. Il Napoli ha assunto Benitez e l’Inter Mazzarri, insomma normale amministrazione, intanto archiviato il campionato i giri di valzer del mercato affollano le pagine dei giornali si parla di Jovetic, di Higuain, per noi, speriamo solo che arrivi qualcuno di utile e che i Bendtner o gli Anelka siano acqua passata.

Nel frattempo pare che i dissapori tra “nemici  e Juventus” si siano smorzati, Mazzarri l’odiatore, il nemico numero 1 di Conte e della Juve, rea di avergli soffiato la super coppa e tante altre cose, sembra abbiano firmato una piccola tregua almeno mediatica, si sa .. La Juventus e’ una grande societa’ e come tale e’ in grado di superare i momenti difficili mettendo tante pietre sopra alle brutte cose. Perche’ al ” guadagno” non si comanda e oggi e tempo di grandi affari.

 

 

 

 

 

 

 

Domenica 5 maggio 2013 – Juventus- Palermo Juventus stadium Torino … E Torino gridò …Juventus!

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Scritto da Luna23

Oggi, alle ore 15 a Torino, la Juventus ha vinto contro il Palermo 1 a 0 e ha consegnato nelle mani di Antonio Conte lo scudetto n.ro 31 per noi, il ventinovesimo per il resto del mondo. Il Palermo non ha potuto nulla contro una Juve che oggi voleva festeggiare con i suoi tifosi questo titolo tribolato e faticosamente conquistato da  Antonio Conte vero artefice di questa conquista.

La partita con il Palermo non era determinante, certamente insidiosa come con tutte le ultime in classifica, ma un’eventuale sconfitta non avrebbe cambiato nulla se non rimandare la festa   di pochi  giorni, ma un Palermo così sofferente, privo di gioco e di tattica contro una Juventus al settimo cielo non ha contrastato quella che era una vittoria  annunciata e molto desiderata. Il Palermo ha subito l’attacco della Juve è stata costretta nella sua metà campo quasi sempre, solo un paio di occasioni rimediate facilmente da Buffon, la Juve dalla sua ha confezionato azioni degne di nota sfortunatamente non concluse, anche questa volta è mancato il gol su azione che avrebbe coronato la chiusura della partita che ci ha portato  il tricolore. Il rigore procurato da Vucinic e  realizzato da Vidal, uomo rivelazione di quest’anno, sbloccherà il ritmo diventando più intenso, il tentativo di rimonta da parte degli avversari non  riuscirà ma per noi non avrebbe variato la nostra sorte, quella vincente, questa volta è veramente finita.

Conte è raggiante, ha voglia di sorridere, entra in campo con in braccio la figlia e il simbolo dello scudetto n.31, è un uomo che ha vinto ma che ha tanto sofferto. La Juventus è stata stoica ha saputo sopportare tutti gli impedimenti e le negatività di un’annata che vedeva degli avversari senza scrupoli,  che in modo imprevedibile sono crollati, la Juventus è riuscita ad arrivare fino ad un certo livello in champions, ma qui in Italia nulla da fare è stata implacabile. Conte ha vinto perchè ha  costruito  una squadra i cui componenti hanno saputo rendere a turno al momento giusto, e non un gruppo  intorno ad un giocatore trainante. Questo è stato il segreto di Conte. Mentre mentre stiamo brindando, si pensa già al prossimo anno e alla Champions, il nostro allenatore  vuole di più, desidera portare la Juventus sul  tetto d’Europa, per farlo occorrono cambiamenti, ora la stampa si scatenerà con fanta-notizie vere o presunte, già ci sono delle voci di un possibile allontanamento di Conte medesimo, smentite peraltro dal Direttore Sportivo Marotta, e di un valzer di stelle, stelline e di ex, probabilmente solo chiacchiere per far vendere i giornali, ma se vogliamo essere competitivi in Europa per sfidare quelle società di altissimo livello, bisogna essere attrezzati. Anche se mancano ancora alcune giornate alla fine del campionato, mi manca già  .. Non ha fatto mancare la sua presenza Alessandro Del Piero, le sue congratulazioni sono arrivate puntuali:  parole stupende per tutti, tifosi, società e colleghi.

Ma ora ..godiamoci la festa e che stasera non finisca mai.

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