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10 domande per voi …

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 Scritto da Luna23

Oramai  non ci sono più dubbi  che la vendetta incomba su di noi, se domenica avevamo legittimi sospetti,  oggi c’è la conferma, abbiamo  un nemico senza scrupoli, che sta agendo in modo lampante e alla luce del sole e vuole con ogni mezzo, lecito e non,  toglierci dalla corsa al campionato, tutto questo con la benedizione della Lega.

Sembra essere tornati ai fatti del 2006,  vittime di una  congiura che  non ci ha mai lasciato e oggi forse è anche peggio.

Stiamo sopportando di tutto: Torti arbitrali al limite del paradossale, provvedimenti disciplinari vergognosi pretestuosi,  insulti insopportabili contro il nostro presidente e proprietà .. non so cosa possa ancora accadere .. perché non so voi, ma io sono al limite della sopportazione e quando si tira troppo la corda ..poi si spezza.

Abbiamo la possibilità di dire la nostra, almeno per ora .. esprimete la vostra opinione, ecco  10 domande per voi …

1-Alla luce dei nuovi accadimenti, quelli che stanno caratterizzando la débacle Juventina, cosa pensi oggettivamente del calcio italiano? Quindi dell’operato della Lega e del Coni?

 

2-Potresti esprimere un parere circa il comportamento dell’Arbitro Guida in occasione della partita di sabato 26 gennaio?

 

3-Secondo te, il crimine organizzato si è introdotto ad influenzare l’andamento della classe arbitrale e del campionato?

 

4-Hai un’idea su come mai la Juventus sia sempre e costantemente nel mirino e capro espiatorio delle malefatte altrui?

 

 

5-Per quale ragione la nostra squadra nella sua interezza , Proprietà,  Presidenza, Dirigenza, e  Allenatore, non sono minimamente rispettati, maltrattati e non considerati se non per farle del  male?

 

6-Secondo te, gli insulti e dichiarazioni in diretta contro il nostro Presidente andavano sanzionate?

 

 

7-Gli ultimi provvedimenti contro la Juve, sono stati effettuati  a tuo avviso per favorire il Napoli soprattutto, e le altre che seguono a nostro scapito?

 

 

8-Potrà questa situazione influire in Champions league?

 

 

9-Secondo te, cosa può fare la società Juventus e anche noi tifosi per combattere il potere di un palazzo avverso, il cui comportamento scorretto permane favorendo le cattiverie sia della classe arbitrale che delle altre società?

 

10-Sarebbe forse ora di “cambiare aria”, e lasciare questa Italia calcistica che non ci merita?

 

 

 

 

Martedì 22 gennaio 2013 Juventus-Lazio Semifinale Coppa Italia Juventus Stadium- Torino “Ecco cosa succede a non chiudere le partite”

Juventus FC v S.S. Lazio - TIM Cup

Scritto da Luna23

 

E’ pieno lo Juventus stadium in  questo gelido martedì sera di gennaio, gli Juventini ormai non possono prescindere dalla loro squadra del cuore che va sostenuta anche in un torneo secondario com’è la coppa Italia, le coreografie sono fantastiche e le telecamere indugiano sugli spettatori, i tifosi sono allegri, ridono e cantano, e canta anche lei, Donna Allegra Agnelli, mamma del nostro presidente e  soprattutto grande tifosa: appassionnata, è la prima a coinvolgersi nei cori, negli applausi, nel tripudio generale .. una presenza rassicurante la sua.

Si può dire che questa partita è stata giocata dal  63 mo in poi,  quando un gol effettuato da un imprevedibile Peluso, difensore neo acquisto, ha sbloccato un match che fino a quel momento aveva visto la Juventus tentare senza riuscirci di andare in gol. Tutto sommato la formazione delle riserve di domenica scorsa stava funzionando, ha giocato nella globalità della partita sempre bene, purtroppo ..c’è sempre un però, per una partita giocata alla grande, come contro l’Udinese sabato scorso, la successiva si chiude   senza l’happy end , nessuno dei nostri Peluso a parte, è riuscito a battere la piovra Marchetti che le ha parate come sempre tutte. Meriti  portiere a parte, l’attacco della Juventus ha le sue responsabilità:  dopo l’1 a 0, la formazione ha collezionato una serie di errori di cui 3 gol falliti a porta vuota, mettiamo anche il rigore negato su Vucinic atterrato in malo modo da Biava che Damato fa finta di non vedere,  stasera tra Vidal e Matri .. le occasioni da gol le abbiamo proprio buttate.

Peccato perchè si è giocato bene, ho visto finalmente Isla un po’ meglio delle altre volte, e non riesco a trovare difetti a nessuno se non questa tragica inconcludenza in area. E c’è ben poco da aggiungere dicendo che ci mancano le punte che sappiano interpretare e finalizzare quello che è un lavoro da grande squadra. Anche Storari ha una parte di responsabilità insieme ai difensori per il pareggio laziale. E’ “solo” la coppa Italia, ma farsi rimontare così, fa arrabbiare.

Al posto dell’allenatore  tra indisponibili, acciaccati e squalificati, Conte ha tirato fuori dal suo cilindro una squadra che mi è piaciuta lo stesso,  ha saputo contenere il pressing della Lazio  che non dimentichiamo è tra le più forti di questo attuale campionato, di contro  le sostituzioni non hanno migliorato l’assetto, nel caso specifico di De Ceglie che ha lasciato troppo libero Mauri consentendogli di segnare. Vucinic e Pogba il cui ruolo è quello di alzare il ritmo cercando di rimediare ad un match caduto in crisi,  non hanno fatto la differenza, e l’avversario nelle sue possibilità ha segnato.

Sebbene ci ritengano la squadra più forte del campionato, siamo sempre alla ricerca di un assestamento, le prestazioni sono al massimo e la volta dopo sprofondano al  minimo,  senza un perchè. Mi viene da pensare che l’impatto psicologico nel calcio sia un fattore davvero importante, e le aspettative di Conte aumentano l’ansia da prestazione.

Comunque, niente di male, andremo a Roma per vincere se si vorrà continuare, nel frattempo sabato c’è il Genoa che ci aspetta, squadra ostica che può giocarci brutti scherzi, quindi è bene tenere gli occhi aperti e non sedersi troppo sugli allori, potrebbero riservare delle spine!

 

Sabato 19 gennaio 2013 Juventus – Udinese 4-0 Juventus stadium – Torino

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Scritto da Luna23

 

Ci voleva l’Udinese per dimostrare al mondo intero che sappiamo fare gol, e che gol! Al termine del primo tempo non immaginavo che il match finisse cosi, vi confesso che ho temuto la rimonta, , d’altronde i friulani formano una delle squadre piu’ forti del nostro campionato, organizzata e ben allenata. E’ stata travolta dalla Juventus, desiderosa di dimenticare le punizioni delle partite precedenti.

Adesso sappiamo che anche senza Pirlo, Marchisio e Asamoha, si può .. basta sapersi organizzare e soprattutto tirare in porta. Vi dirò’ che alla fine del primo tempo ero scettica, fino a quel momento avevamo sprecato come al solito le occasioni a porta semi vuota, la prima rete di Pogba, splendida ha sicuramente dato una scossa. Così bisogna tirare, forte .. dritta al cuore dell’avversario.
Ci voleva la grinta e forza di un ragazzo di 19 anni per tirare fuori l’orgoglio e recuperare la fiducia.

Ecco, al rientro ho visto una Juventus che diversa non ha perso la testa, mettendosi a ragionare ne sono usciti altri tre gol, persino Matri, che aveva sbagliato moltissimo ha realizzato una spledida rete, e mi ha fatto molto piacere rivederlo in quello che è sempre stato il suo ruolo. A partita finita, si era davvero tutti molto felici, a casa e allo stadio. A me la formazione di ieri è piaciuta moltissimo, anche senza alcuni titolari ha brillato di luce propria, e l’assenza della  “chioccia” Pirlo qualche volta fa bene, i ragazzi ritrovano il controllo della propria creatività e si ricordano di avere un cervello.

Spero che Conte abbia capito che Vucinic gioca meglio senza Giovinco, e vice versa, come abbiamo scritto in precedenza fino all’esasperazione.  Non vanno d’accordo. In campo e sono io personalmente convinta, avendo avuto diversi rimandi, anche fuori. C’è abbastanza per capirlo ed evitare che i due si auto annullino mettendo a rischio la partita. Quando Giovinco è uscito, Vucinic si è svegliato , ricamando alcuni assist importanti tra cui quello a Matri e andando persino in gol.  Ma la star di questo incontro è stata Pogba, protagonista assoluto ha il  merito di aver sbloccato il risultato con una rete formidabile .. che si è ripetuta poco dopo. Grandissimo ..

Due parole vorrei spenderle per l’allenatore Guidolin, sinceramente rammaricato e triste per una sconfitta a suo dire evitabile. Mi ha colpito, perchè non ha tirato in ballo nessuno se non se stesso e le sue responsabilità, non ha coinvolto l’arbitro o altre perturbazioni occulte. Stava quasi piangendo, per lui era un giorno speciale era arrivato alla sua 500ma panchina e voleva fare bella figura con il suo pubblico, seppur consapevole che la Juve ha risorse e che sarebbe stato non semplice batterla, ma forse non si aspettava di prendere 4 gol, e mi ha fatto tenerezza. E’ la prima volta che mi capita di vedere un uomo deluso dai suoi uomini, che si preoccupava del pubblico e della brutta figura rimediata a Torino, gli avrei dato una “pacca” sulla spalla dicendogli ..”provaci ancora …”

Mettiamo in cassaforte un pezzettino in più, il calvario di Gennaio è a metà, ci aspettano ancora molti incontri e come sempre non possiamo sbagliare ..

Domenica 9 dicembre 2012 Palermo-Juventus – Stadio Renzo Barbera – Piove grandine sulla Juve!

 

Articolo scritto da Luna23

 

Finalmente di nuovo Antonio Conte al suo posto, cioè in panchina, mi è mancata la sua facciona con gli occhi spalancati, il suo gesticolare, l’ agitarsi, le  imprecazioni, e le esultanze. Dopo aver chiuso con la sua squalifica, Antonio è diventato un personaggio, oggi  si è guadagnato persino una “Conte cam” ed una spassosissima imitazione in tv .  Comunque nuovamente rieccolo qua.

Inizia Conte con un match insidioso e fastidioso, contro  il Palermo, una squadra di bassa classifica ma che quando possibile e specialmente contro di noi si esprime ai massimi livelli, per complicare giocavamo in un campo, quello dello stadio Barbera, ridotto in uno stato petoso dalle precipitazioni settimanali. Nonostante tutto, la Juventus è riuscita ad imporsi con un solo ma prezioso 1-0.

Durante il primo tempo non è successo niente di particolare se non i soliti errori di gol errati a porta quasi vuota, la gara a tratti era un po’ noiosa, il Palermo pericoloso in un paio di occasioni, manteneva un certo equilibrio che obiettivamente ci ha messo in difficoltà, chiudevano tutti gli spazi e la leggerezza in area non ci ben disponeva per il secondo tempo in cui avremmo dovuto recuperare e andare in gol. Avendo perduto dei punti dalle sconfitte con le squadre di Milano, la Juventus  non deve solo darsi da fare ..di più. Il secondo tempo inizia ed è tutta un’altra musica, la Juventus è come si svegliasse  dal sonno precedente,   prendendo  le redini della partita, il gol finalmente arriverà, questa volta l’artefice è Vucinic la cui intesa con Lichtsteiner confezionerà i 3 punti per l’ennesima anche se sofferta vittoria. Dopo di che, ci saranno svariati tentativi di raddoppio di cui l’ultimo:  Bonucci davanti Ujikani solo, perde miseramente la palla rimediando anche un giallo per simulazione. In totale gli ammoniti sono stati tre, non ci voleva, intanto non si capisce perchè il difensore non abbia tirato, si è tenuto il pallone volendo tentare un dribbling che gli è stato fatale.

Ecco, questo ultimo atto riconduce ad una strana riflessione, è come se i ragazzi della Juve non fossero in grado di risolvere le cose facili e subentri l’ansia da prestazione quando si trovano faccia a faccia con il portiere, li ho visti davvero tutti, Matri per primo ma non è solo lui, Vucinic, Bonucci ..  Alla domanda effettuata a Conte a proposito di questo dato, ormai evidente sotto gli occhi di tutti, la risposta è stata che ” più che tirare ..” e ha ragione anche lui, non servono tattiche particolari se non sangue freddo, distacco e motivazione, d’altronde con un risultato di 1 a 0 un pareggio al recupero non è così impossibile. Rimane un po’ questo il dubbio di una Juve senza dubbio forte ma che cade in tranelli davvero elementari.

Al posto dell’allenatore In questa fase, la Juventus ha funzionato quasi da subito, giusta la scelta di inserire Pogba, che ha dato sprint alle azioni contrastando gli avversari, dispiacere per Matri, penso sia una sofferenza anche per Conte medesimo, veder bloccato questo ex bomber, che commette errori su errori.

Quando finalmente l’arbitro ha fischiato, sembrava di aver giocato in Siberia e non a Palermo, il tempo meteorologico non ha risparmiato nulla, nemmeno la grandine! Si torna a casa con tre punti in più, appuntamento la prossima domenica con l’Atalanta!

Bentornato campionato …


di Luna23

Confessate che non vedevate l’ora che ricominciasse?

E puntuale come un orologio svizzero, il 25 di agosto 2012 alle ore 20.45 che la Juventus scenderà in campo per affrontare il Parma.

Possiamo dire che, durante queste vacanze siamo stati molto occupati, ad assistere agli Europei, alle Olimpiadi e soprattutto a seguire le vicende giudiziarie di Antonio Conte e del suo vice Angelo Alessio.

Come tutti ormai al corrente, la condanna è stata riconfermata, niente ha potuto il rinnovato team di avvocati e il sostegno della Juventus, che non ha mai abbandonato il suo collaboratore, definito da entrambi i cugini Elkann-Agnelli “uno di famiglia” e, altresì importante, ritenuto sempre innocente.

Non si comincia nel migliore dei modi, me ne rendo conto, anche se, tutto sommato questa storia mi fa sorridere.

Con l’obiettivo di colpire la Juve per toglierla di torno, a causa forse di una vendetta meditata durante una miserabile partita a Milano, che ci troviamo con il sig. Massimo Carrera in panchina, che al di là di tutto, si sta già facendo valere e promette importanti risultati.

Niente di male, andremo avanti anche così, perché  Conte c’è, per quest’anno non lo vedremo sbracciarsi, urlare, agitarsi .. anche da dietro le quinte  la Juve resterà  sempre la sua.

E noi de  ilblogdialessandromagno ci saremo e non ci perderemo nulla di questa entusiasmante e grande stagione, vi faremo compagnia e vi invitiamo ad intervenire facendo sentire la vostra voce di persone e tifosi, non perdetevi le nostre disamine, le interviste, le riflessioni, e non fateci mancare i vostri commenti ..

Un grazie a voi tutti per la partecipazione e sostegno da parte di tutto lo staff!

Staff il Blog di Alessandro Magno.

 

Dichiarazione di Andrea Agnelli. 22 agosto 2012

da www.Juventus.com

L’odierna sentenza della Corte di Giustizia Federale conferma i peggiori sospetti sulla vicenda che ha coinvolto Antonio Conte, per fatti asseritamente avvenuti quando egli era tesserato per altra società. Per molti mesi ho osservato questa situazione con incredulità, accompagnata da un crescente sconcerto, per una giustizia sportiva che somiglia sempre di più ad una caccia alle streghe. Oggi la misura è colma: in presenza di una vittoria giuridica lampante, cioè il proscioglimento per l’omessa denuncia di Novara-Siena che ha fatto emergere le contraddizioni e le ritrattazioni ad orologeria di un “pentito” interessato solamente a sgravare la sua posizione personale, si è deciso di uccidere la logica e di applicare in modo arbitrario una sanzione addirittura raddoppiata.

In sostanza dopo mesi e mesi in cui abbiamo sentito tale Filippo Carobbio raccontare che il suo allenatore avrebbe addirittura invitato a pareggiare una partita nel corso di una riunione tecnica, oggi si scopre la totale innocenza di Antonio Conte su quell’episodio, ma ci si rifugia nella seconda contestazione (Albinoleffe – Siena) per applicare la stessa pena del primo grado, con buona pace della verità, dell’aritmetica e della giustizia. Quella vera.

Per mesi ho dovuto sentire le lezioni, provenienti da membri delle istituzioni e illustri opinionisti, che invitavano alla fiducia in un sistema di giustizia sportiva che, in assenza di prove riscontrate, si accontenta di celebrare processi sommari con tempi asimmetrici, caso per caso, filone per filone, forse persona per persona o peggio società per società, e con modalità barbare che non trovano cittadinanza in democrazia. Non solo: questo sistema brandisce dapprima il patteggiamento come facile via d’uscita in spregio al sentimento di giustizia del singolo, salvo poi rifiutarlo immotivatamente.

Ribadisco il mio pieno sostegno personale e quello della Juventus ad Antonio Conte e ad Angelo Alessio, che si trovano a lottare contro tale sistema, che deve essere riformato dalle sue fondamenta. Confido che gli organi di giustizia del C.O.N.I. , cui con urgenza si farà ricorso, sappiano porre rimedio a questa profonda ingiustizia, che tra l’altro ha creato e crea un danno anche alla società, che dovrà fare in questo senso le sue opportune valutazioni e quantificazioni.

Antonio Conte, come già più volte ribadito è e sarà l’allenatore della Juventus, che dopo aver vinto la Supercoppa Italiana meritatamente, suscitando nuove invidie e risvegliando vecchi “anti-juventini” militanti, si appresta ad affrontare compatta una stagione impegnativa in Campionato, in Champions League e in Coppa Italia.

Chi pensa che le vicende giudiziarie di questa estate possano condizionare la nostra stagione, ha fatto male i suoi conti.

Organizziamoci – Al fianco di Conte e degli altri bianconeri deferiti da Palazzi

I deferimenti emessi dal Procuratore Federale Stefano Palazzi nell’ambito dell’inchiesta “Scommessopoli” nei confronti di Antonio Conte, del suo vice Angelo Alessio e del collaboratore di campo Cristian Stellini oltre che dei calciatori Simone Pepe e Leonardo Bonucci, all’epoca dei fatti in altre società, non hanno lasciato indifferenti la società che, nelle parole del Presidente Andrea Agnelli e del dg Marotta, si è subito schierata al fianco dei propri tesserati.
Anche noi di “Organizziamoci”, che fino ad oggi non ci siamo mai volutamente espressi riguardo questa vicenda, riteniamo sia arrivato il momento opportuno per fare un po’ di chiarezza.
Come nel 2006, col passare del tempo, nei giudizi dei media e delle testate giornalistiche, sembra che in questo processo, in cui i colpevoli sono ben altri, i grandi accusati siano Antonio Conte e gli altri bianconeri coinvolti, che occupano in posizione fissa le prime pagine dei giornali. La Federazione certamente ha più volte dimostrato di essere incompetente su altre vicende meno che su quelle che possano danneggiare la Juventus e i suoi tesserati e non può che spingere verso una condanna degli juventini coinvolti, visti i rapporti tutt’altro che buoni (ricordiamo che è sempre pendente una richiesta di risarcimento danni di 444 milioni di euro da parte della Juventus per la questione Calciopoli) con la Vecchia Signora nel periodo post Farsopoli. Sono senz’altro da leggere sotto quest’ottica i deferimenti emessi da Palazzi per Conte e gli altri bianconeri coinvolti.
In particolare è curiosa la situazione del tecnico bianconero, che si è cercato a tutti i costi di far entrare in questa vicenda e di mettere alla gogna mediatica negli ultimi mesi, a partire dallo scorso campionato con la Juve in piena lotta scudetto. Per molti aspetti questa vicenda ci ricorda la farsa andata in scena nel 2006, ma stavolta, ne siamo certi, non la daremo vinta ai nostri detrattori. Per vari motivi. Primo fra tutti la presa di posizione forte e decisa che è arrivata dalla società, con Andrea Agnelli che ha chiaramente detto che non intende lasciare soli Conte e gli altri bianconeri deferiti, posizione ribadita da Marotta e, udite udite, anche da John Elkann, che sei anni fa si era detto vicino all’allenatore (che allora era Fabio Capello) e ai giocatori, dimenticando i suoi dirigenti, che puntualmente venivano costretti alle dimissioni (e che forse gli faceva comodo far fuori per fare spazio a quel genio di J.C. Blanc, ma questa è un’altra storia). Un secondo motivo è l’esperienza pregressa da noi tifosi bianconeri in questi anni post Farsopoli: nel 2006 siamo stati investiti in pieno da uno tsunami e neanche ci rendevamo conto di cosa stesse succedendo. Adesso siamo vaccinati e abbiamo gli occhi ben aperti, pronti a vigilare su qualsiasi anomalia.
Dicevamo curiosa la posizione di Conte per il modo in cui è arrivato il deferimento dell’allenatore della Juventus.  In sostanza, a tirare in ballo l’allenatore bianconero è la dichiarazione dell’ormai famosissimo pentito Filippo Carobbio. Il giocatore, tra l’altro in cattivi rapporti col suo ex allenatore ai tempi del Siena per via del suo scarso utilizzo in campo e di un permesso non concesso da Conte a Carobbio in occasione della nascita della figlia, è il grande accusatore. Carobbio tira in ballo Conte per due gare: Novara-Siena in cui l’accordo sarebbe avvenuto in un’improbabile riunione tecnica prima della gara, alla presenza di tutti i giocatori che dunque, al pari del tecnico e del suo staff, sono potenziali indagati; Siena-Albinoleffe, dove non c’è neanche la certezza che Conte sapesse (come dire siamo alle comiche). Risultato: in entrambe le partite non ci sono riscontri sull’attendibilità della versione fornita dal pentito.
Due le possibilità per Palazzi: ritenere attendibile la versione di Carobbio, se corredata da altre testimonianze o da riscontri oggettivi, e in quel caso per Conte sarebbe scattato il deferimento per illecito sportivo. Oppure non credere alle parole di Carobbio, tra l’altro smentite da tutti gli altri testimoni dell’accusa, e non deferire Conte. Invece Palazzi si è inventato una improbabile quanto discutibile via di mezzo: il deferimento per omessa denuncia. E qui casca l’asino: se l’omessa denuncia scatta per quanti erano presenti alla riunione tecnica perché non colpisce anche gli altri giocatori del Siena?
E’ evidente come Palazzi non creda fedelmente alla ricostruzione di Carobbio ma lo ritenga comunque attendibile quando riferisce che l’attuale allenatore della Juventus era a conoscenza dei fatti, nonostante tutti gli altri interrogati abbiano smentito la sua versione.
Il dubbio è atroce: ma non sarà che la posizione di Antonio Conte ha un’aggravante non presente in nessun codice di giustizia sportiva ma che in Federazione è una sorta di legge non scritta, ovvero quella di essere il tecnico della Juventus?
L’unica cosa certa ad oggi è l’assoluta inattendibilità di Carobbio: il giocatore non disse nulla alla Procura di Cremona, ci ripensò successivamente quando venne sentito dalla Procura Federale, avendo l’interesse di diventare il pentito-collaboratore, colui che spara quanti più nomi sia possibile. E tanto più grosso è il nome, tanto maggiore è l’eco della notizia, tanto meglio è.
Quello a cui stiamo assistendo altro non sembra che un nuovo attacco, a sei anni di distanza, per i tifosi bianconeri. Con le modalità di sempre: zero prove, nessun riscontro oggettivo, tanti se e tanti ma. E’ per questo motivo che occorre oggi più che mai rimanere uniti ed alzare la voce, anche a costo di risultare sgarbati. Pronti a combattere una nuova battaglia, senza retrocedere nemmeno di un centimetro in un momento topico come quello che stiamo vivendo in questi giorni, pronti a nuove azioni volte a difendere il nome della Juventus in qualsiasi sede.
“Organizziamoci” c’è. Al fianco della Juventus, di Conte, di Alessio, di Stellini, di Pepe e di Bonucci. Abbiamo gli occhi ben aperti e restiamo sempre vigili, pronti a batterci contro chiunque si permetta anche solamente di fare illazioni contro la Juventus. Abbiamo impiegato sei anni per rialzarci ma adesso siamo tornati. E non permetteremo a nessuno di distruggerci di nuovo.

Redazione JuveCentral.it – Organizziamoci
“Organizziamoci” è seguito da : Juvenews.net, JuveCentral.it, Juvemania.it, CanaleJuve.it, NobiltàGobba.com, Il Blog di Alessandro Magno, Cronache Bianconere, La Divina Juventus, Juveforever.net, ForzaJuveblog.com e altri ancora. In passato nostre iniziative sono state riprese da Calcio GP, di Giancarlo Padovan, e dal sito Ju29ro.com.

#ioCONTEsto

di eldavidinho

Fanno discutere I deferimenti per il secondo filone dell’inchiesta sul Calcioscommesse inviati dal Procuratore Federale Palazzi alla Disciplinare che istruirà il “processo” della corte di giustizia federale il prossimo 2 agosto. Non che i tifosi bianconeri non s’aspettassero un deferimento per quanto riguarda Conte, Bonucci, Pepe(non me ne vogliano i due campioni d’Italia se parlerò poco di loro) e tutto lo staff del mister ma deferimenti con così tante incongruenze e buchi nell’inchiesta proprio no. Incongruenze palesate dalla lettura delle carte e degli atti divulgati da Palazzi. Pugno duro usato dal procuratore federale e rinvii a giudizio che ruotano tutti attorno alla credibilità che si dà ai grandi pentiti dello scandalo, Carobbio e Gervasoni in primis. Credibilità che anche la Figc di giorno in giorno perde visto l’ultimo inconveniente nel diffondere il documento pdf dei deferimenti: la stampa tutta ha parlato sin dall’inizio di una doppia omessa denuncia gravante su Conte per quanto riguarda le partite Albinoleffe-Siena e  Novara-Siena mentre il documento diffuso inizialmente e poi ”aggiornato” in seguito parlava di un solo deferimento per doppia omessa denuncia. Mistero tutto italiano sul perché la stampa debba essere così vicina alle procure e addirittura sapere in anticipo le notizie. Altro mistero perché si faccia confusione con documenti ufficiali che non debbano avere il minimo margine d’errore. Una correzione in corso d’opera che comunque tanto sa d’indecisione da parte degli organi giudicanti vista “l’altalena” che si evince tra le motivazioni di Palazzi per quanto riguarda l’uno o il presunto doppio deferimento di Conte. Per gli atti dei deferimenti contenuti all’interno delle motivazioni, il Siena deve rispondere per illecito sportivo di allenatore e tesserati, dunque non di omessa denuncia. Visto che Conte non risponderà di illecito ma di omessa denuncia, è solo un caso “l’errore di aggiornamento” del documento divulgato nella prima mattinata e anticipato dai giornali che hanno subito messo la pulce nell’orecchio dei lettori? Alla fine possiamo dire che il deferimento è doppio e l’impressione quella che sino alla fine si sia discusso di cosa deferire mister Conte: se illecito o semplice omessa denuncia e riguarda le due partite incriminate e precedentemente menzionate. Discorso di credibilità attorno al quale ruota anche il personaggio di Carobbio perché stando alle motivazioni di Palazzi, il Carobbio pentito e reo confesso, responsabile d’aver organizzato e partecipato a combine e quindi d’aver commesso illeciti, non è credibile tranne quando parla di Conte dove accusa, né confessa e né si autoaccusa. Sia per Novara-Siena che per Albinoleffe-Siena l’accusa di Carobbio è che Conte sapesse della combine e che l’avesse riferito ai giocatori nella riunione tecnica pre partita, a Novara per raggiungere un “over”, a Bergamo per “lasciare” la partita all’Albinoleffe. Nella partita di Novara, Carobbio non si auto-accusa della combine, ma il Procuratore non lo ritiene attendibile tanto da deferirlo per illecito sportivo. Essendo stato intercettato al telefono con Ilyevski e Gegic, cade persino la versione secondo la quale in queste due partite incriminate lui non avesse partecipato alla combine. Gli altri deferiti per illecito della partita di Novara sono Vitiello e  Larrondo, così come i tre calciatori del Novara Bertani, Drascek e Gheller, coloro i quali avrebbero alterato l’esito dell’incontro con Carobbio poco prima dell’inizio della partita. A scendere in campo furono solo Vitiello da una parte e Bertani dall’altra con Larrondo del Siena entrato a 15 minuti dalla fine. Ma Conte da chi ha saputo delle combine tra l’altro “accordate” dopo la riunione tecnica? E se è stata confermata la riunione tecnica, tutti i tesserati del Siena che hanno partecipato alla riunione tecnica perchè non sono stati deferiti? Che poi, tra l’altro, se si crede che Conte abbia parlato in riunione, che c’entra l’omessa denuncia? Omette qualcosa che dice egli stesso? La sensazione è che, sia a Novara che a Bergamo, c‘è accordo tra giocatori e non tra società. E Palazzi crede alle teorie di Carobbio quando parla di questi “accordi” (altrimenti non avrebbe deferito i 6 calciatori) e quando parla della riunione tecnica (altrimenti non avrebbe deferito l’intero staff di Conte). Se crede a Carobbio, dunque, come fa a non vederci un concordo d’illecito nelle parole di Conte alla squadra? Confusione. A Parer mio, l’obiettivo è quello d’indurre Conte al patteggiamento per rivalutare in automatico la posizione “incerta” di Carobbio.

A Bergamo, oltre a spuntare sempre il “teorema della riunione tecnica” (anche qui nessuno dei giocatori presenti alla riunione viene deferito tranne lo staff di Conte che, non si sa per quale motivo, avrebbe dovuto regalare la partita agli “amici per caso” dell’ Albinoleffe), Carobbio parla di una combine discussa in settimana in albergo. Poloni, vice di Mondonico all’ Albinoleffe, invece, parla di un accordo raggiunto solo pochi minuti prima della partita, come a Novara. Palazzi, comunque, non crede alla riunione in albergo altrimenti avrebbe dovuto deferire tutti i partecipanti effettivi ma deferisce Ruben GarliniDavide BombardiniDario PassoniLuigi Sala e proprio Mirko Poloni, presenti tutti nel recinto di gioco il giorno della partita. Per il Siena vengono deferiti lo stesso Carobbio, Fernando CoppolaClaudio TerziRoberto Vitiello, giocatori, Cristian Stellini, collaboratore tecnico di Conte. Ma se l’ipotesi è quella d’aver alterato l’esito della gara(con il solo Carobbio sceso in campo, tra l’altro) come è possibile che sia stato deferito il secondo di Mondonico e l’allenatore in prima fosse all’oscuro di tutto? E Conte in tutto questo cosa centra? Per Palazzi, poiché Conte non ha rapporti con gli zingari, né scommette né guadagna e dice ai suoi che “vincendo si sarebbe potuto superare l’Atalanta”, è punibile per non aver omesso(sempre come a Novara) ma non costituirebbe tutto ciò illecito. Come è arrivato allora Palazzi a formulare la richiesta di processo per Conte per non aver denunciato fatti riconducibili all’illecito sportivo stesso? V’incollo la motivazione ufficiale: “…la condotta tenuta dal tecnico – si legge nel deferimento – non lascia desumere con certezza l’apporto di un contributo causale idoneo e finalizzato all’alterazione della gara, efficiente rispetto all’accordo già raggiunto di cui Conte medesimo ha dato atto nel corso della riunione tecnica…”.

Conte, nel suo interrogatorio, ha smentito su tutta la linea le parole di Carobbio negando di aver parlato della partita Albinoleffe-Siena prima di Ascoli-Siena. Carobbio, passaggio importante da non tralasciare, è l’unico testimone ogni volta smentito da tutti. Anche se a sprazzi, quasi impossibile credergli.

Insomma la credibilità di Carobbio oltre ad essere minata da queste due partite prese in esame è evidente anche nelle partite Siena-Varese e Siena-Piacenza 2-3. Soprattutto nel confronto con la partita disputata contro il Varese è evidente la disparità di giudizio utilizzata con Conte e Mezzaroma, presidente del Siena prosciolto. Il pentito aveva riferito che un “personaggio non identificato vicino al Presidente Mezzaroma ” avrebbe detto a Carobbio e a Fernando Coppola di valutare la possibilità di perdere la partita”. Palazzi deferisce Pesoli e Gervasoni (che si sarebbero sentiti per valutare la disponibilità di Carrobbio a truccare il match anche se ricevettero una risposta di rifiuto) per illecito sportivo, Carrobbio per omessa denuncia. Palazzi cont9inua a non credere Carobbio ma a ritenerlo parte attiva nell’organizzazione delle combine e dunque “assolve” il presidente del Siena insieme all’ allenatore Antonio Conte che, si pensava, sarebbe stato raggiunto da un deferimento anche per questa partita. In questo modo salvo il presidente ed il Siena(che avrebbe rischiato la responsabilità diretta e la retrocessione) ma perché Carobbio non  avrebbe dovuto dire il vero? Perché ha mentito su tutto o quasi? Per acredine nei confronti del mister? Eppure, per gli inquirenti, Carobbio “non è stato mosso da alcun motivo di risentimento personale nei confronti del suo allenatore” ai tempi di Siena, nonostante qualcuno abbia potuto pensare all’ormai famosa “lite tra mogli”.

È evidente che l’obiettivo sia quello d’azzoppare Conte per rivalutare, ripeto, la posizione di credibilità di Carobbio. Purtroppo è risaputo quanto sia “rischioso” cadere tra le braghe della giustizia sportiva che ha metodi d’agire da “caccia alle streghe”. A cominciare dal “valore probatorio a prova di contraddizioni o smentite” delle accuse di Carobbio, passando per l’inversione dell’onere della prova che non esiste fino ad arrivare all’immediata esecutività della sentenze. Inutile scrollare la colpa ai tempi celeri da sostenere per garantire la regolarità dei campionati. È un tiro al bersaglio la giustizia sportiva. Trovato il capro espiatorio, tutto è in funzione(o non in funzione) dell’accusato che non dovrebbe essere neanche imputato essendoci già un reo confesso quale Carobbio al centro dell’attenzione. Non deve Bastare la frase di un pentito, o presunto tale, per rovinare la vita di una persona. Perché questa è la giustizia sportiva. Non è “sino a prova contraria” che si condannano le persone ma quando le prove ci sono, esistono, sono tangibili e riscontrabili. In questi giorni tutti i giornali si sono divertiti a scommettere(visto che siamo in tema) sulla pena che potrebbe subire Conte. Per il Corriere della Sera 6 mesi, per Repubblica 18 mesi, la Gazzetta addirittura ha parlato di 27 mesi. Mediaset 12 mesi, Radioradio 9; il Corriere dello Sport tra i 3 e 4 mesi. Insomma, qualcosa d’interessante di cui parlare in queste giornate di solleone. Ma il “criterio di continuazione” che si applica e non l’obbrobriosa “somma delle pene” farebbe pensare ad una squalifica di Conte che possa andare dai 6 ad un massimo di 12 mesi. Società e avv. Conte, De Renzis, s’incontreranno per decidere. Si punta a pochi mesi di squalifica con multa e riduzione della pena(patteggiamento) anche se, per alcuni, con i ricorsi si arriva alla stessa pena dei patteggiamenti. Il patteggiamento non è una pena congrua ma la rinuncia ad un diritto, quello della difesa. È questo il pensiero diffusosi in questi giorni tra i tifosi juventini del web nonostante la linea societaria possa essere quella, appunto, del patteggiamento per non incorrere in spiacevoli incidenti di percorso durante la stagione che sta per aprirsi e che rappresenta, per tutti noi, quella della riconferma e del ritorno in Champions. Inutile negare che con il patteggiamento si andrebbe ad intaccare persino l’integrità morale di una persona di sport come Conte, di un temperamento, una rigidità “dovuta” ed una “spinta motivazionale” fuori dal comune. Il processo comincia il 1Agosto. Le sentenze il 10, vigilia di Supercoppa. A tal proposito, sorge spontaneo un dubbio sul perché, in campo a Pechino, possano non scendere in campo deferiti “puniti” quali Conte, Bonucci e Pepe e deferiti “impuniti(o rimandati?) quali i giocatori del Napoli coinvolti nel calcioscommesse. Tra le comunicazioni della Procura federale, c’è la decisione di rinviare a settembre, ed aspettare il passaggio dell’estate, la valutazione delle posizioni di alcuni giocatori del Napoli (Gianello che ha tirato in ballo Cannavaro e Grava un poì come Masiello ha fatto con Bonucci e Pepe) che costituiscono un altro filone per motivi burocratici .

Per quanto riguarda Bonucci e Pepe, il primo è stato deferito per illecito ed il secondo per omessa denuncia ma entrambi coinvolti nella combine della gara Udinese-Bari 3-3 e menzionati da Andrea Masiello. La strada intrapresa da Bonucci non dovrebbe essere quella del patteggiamento che, comunque, gli avrebbe riservato in ogni caso uno sconto di pena minimo(da 3 a 2 anni). Pepe ancora non sa ma è quello, secondo me, meno “coraggioso” e con “meno dimestichezza”. Un cagnolino a confronto con la giustizia sportiva, ingiustamente tirato in mezzo quasi per caso per una Ferrari capitata in un discorso tra i due. Si tenga presente che Masiello è quello che, su 4 versioni, ne ha cambiate 5. Povero Bonucci, mi verrebbe da pensare, quando parlava del più e del meno con quel barzellettiere di Masiello.

Profilo Twitter: @eldavidinho

“Una splendida annata”. Rinnovo per Conte

In pochi avrebbero scommesso circa la  riuscita di Antonio Conte per la conquista di questo “amazing scudetto”.

Tornando indietro nel tempo, la nostra squadra accoglie il tecnico reduce da un settimo posto; contro ogni previsione un deludente Del Neri fallì miseramente una stagione ricca di aspettative e speranze, Conte ereditò una non squadra e relativa tifoseria con il morale sottoterra.

Il ritorno dello Juventino restituì prima di tutto l’entusiasmo e con il suo arrivo ridestò i sostenitori della Juventus.

Insieme ad Andrea Pirlo e pochi innesti più varie modifiche costruì la nuova Juventus senza Top Player, vincitrice dello scudetto quest’anno.

Ma com’è stato possibile?

E’  la domanda che ci poniamo tutti: Antonio Conte ha vinto perché?

L’arrivo di Andrea Pirlo ha fornito ciò che la Juventus necessitava dopo l’uscita di scena di Pavel Nedved: un  direttore di squadra, non lo conoscevo benissimo l’ex centro campista del Milan, se non di nome e poco il suo lavoro, in Juventus, oltre ad essersi ambientato da subito, ha preso le redini della situazione, non più giovanissimo, ma parecchio in forma ha sopportato tutte le partite comprese quelle di coppa Italia, sostenendo quasi sempre entrambi i tempi, la sua dote principale: la precisione e l’attitudine al comando, tant’è che ha suggerito tutto l’anno come muoversi ai suoi compagni, sopperendo gli sbagli di Vucinic, Bonucci e altri colleghi fuori forma durante il girone di andata, la fortuna è stata dalla nostra parte che non si è mai fatto male seriamente durante il viaggio verso lo scudetto, in ultimo un Barzagli sbocciato, ha completato il disegno, il difensore è stato per il suo settore superlativo, dirigendo la difesa ad ottimi livelli e dialogando con il centro campo alla perfezione.

La preparazione atletica è stato un altro punto a favore della Juventus, uno staff di preparatori atletici specializzati ha fatto la differenza, sebbene non tutti i giocatori ne abbiano  giovato fino alla fine, vedi Marchisio, il quale non ha mai recuperato completamente quella lucidità che lo ha contraddistinto nel girone di andata.

La mentalità vincente e un nuovo spirito di gruppo, ha fatto sì che un insieme di giocatori nella media con soli due fuoriclasse (Pirlo e Del Piero) arrivasse al traguardo, ormai abituati a vedere i nostri calciatori giocare da soli, ci ha stupito favorevolmente osservare quanto Conte sia stato abile a formare un gruppo unito e molto compatto, nel bene o nel male, dove chi offriva prestazioni all’altezza, copriva le mancanze dell’altro.

E’ stata una Juve eclettica ed imperfetta, quella di quest’anno. Dove i centro campisti e talvolta difensori hanno segnato più degli attaccanti, e Conte si è divertito anche a sperimentare, imponendo il suo punto di vista e insistendo anche con gli sbagli, immune alle critiche e con dichiarazioni al limite dello sprezzante “ faccio quello che voglio ..il tecnico sono io” ha avuto ragione.

Tra pareggite e arbitrite, non si è tirato indietro quando ha dovuto difendere la sua posizione e quella della Juventus nonostante il campionato stesse prendendo una pessima piega, e pagandone di persona le conseguenze.

Insomma, l’uomo di cui avevamo bisogno è arrivato, tra mille peripezie e inconvenienti, ha vinto, di soli quattro punto di scarto certo, ma il tricolore lo ha alzato lui e non il sig. Allegri, meno che meno il sig. Mazzarri.

Il Milan ha perso perché …due parole andrebbero spese per il nostro avversario, favoritissimo al titolo, che si autocelebrava vincitore già a metà campionato.

In effetti sembrava proprio così a tavolino: giocatori di livello superiore, squadra e tecnico già consolidati, una società con il coltello tra i denti: il Milan aveva tutti gli ingredienti per mangiare la torta a fine anno. Ma qualcosa non funzionò.

Sarà stata la Juventus che mieteva successi di settimana in settimana, o la squalifica dalla coppa Italia e Champions League, aggiungendo una preparazione atletica evidentemente errata, l’atmosfera creatasi fece sì che tutto lo staff milanista perse la testa, trasformando lo spogliatoio in un pollaio, tuttavia invece di mantenere la calma e lavorare sul recupero, il buon Allegri la buttò sulla bagarre, indignandosi contro tutto e tutti, in questo modo, la favorita al titolo si buttò la zappa sui piedi, il prendere coscienza che la stagione fosse ormai compromessa, giunse troppo tardi per poter pensare seriamente ad un recupero di campionato, in più, non vorrei sembrare presuntuosa, o insegnare come si allena al tecnico, (per carità) ma .. non si può costruire un gioco indicando ai centrocampisti esclusivamente di passare la palla ad Ibrahimovich, distinto quest’anno non solo per le sue doti di bomber.

Ed in mezzo alle feritoie milaniste che si è insinuata la Juventus, la quale zitta zitta, una vittoria dopo l’altra, ha strappato il tricolore di mano ai diretti avversari, lasciando Milano senza parole.

A Torino l’apoteosi continua, non crediamo ai nostri occhi e non vediamo l’ora che ricominci tutto ma sempre con lui ..Antonio Conte …
Ieri il ronnovo per altri 3 anni. Scontato.

Luna23

 

Doveva essere una passeggiata

Analizzando i numeri di Juventus  Cesena verrebbe da farsi l’idea che è stata una partita semplice. 20 tiri a 1, 10 angoli a 1, 79% di possesso palla a 21% in favore della Juventus. In realtà non è stato cosi, il muro eretto dai romagnoli davanti al loro portiere ha resistito per lungo tempo e solo un colpo di genio del nostro ‘’principino’’ Marchisio ha consentito di fare breccia in quel fortino. Come spesso accade in questo genere di partite poi, è bastato un gol per vincere, e dopo di quello se ne potevano fare altri dieci. L’assenza di Pirlo devo dire è stata ben supportata dalla squadra; Pazienza non ci ha fatto rimpiangere il titolare, giocando con ordine e costanza, facendosi trovare pronto negli appoggi per i compagni e badando molto al sodo. In pratica, dimostrando una grossa intelligenza, ha fatto il Pazienza e non il Pirlo. Fin qui tutto bene, la difesa non ha avuto particolari patemi e Buffon è stato spettatore non pagante. Cos’è che non ha funzionato bene allora domenica nel gioco di Conte? Iniziamo parlando dell’attacco. Matri è stato la fotocopia sbiadita del gran giocatore che tutti noi conosciamo ed apprezziamo ogni domenica. Essendo ad oggi l’unico centravanti che abbiamo in squadra (almeno utilizzato), se ‘’manca’’ in campo si nota eccome. Forse per sopperire a questo difetto occorrerebbe portare almeno in panchina un altra punta (Luca Toni) rinunciando a  un ala  (Krasic o Giaccherini) tenendo presente anche, che l’esterno alto alla Pepe lo possono fare sia Quagliarella sia Del Piero. Devo dire che altre volte Conte ha utilizzato come centravanti Vucinic e che in questa partita il montenegrino è dovuto uscire a causa di un infortunio alla coscia quando non stava giocando male. Resta evidente come bisogna rendere  partecipi alla nostra causa più giocatori possibili allargando il numero dei titolari, e questo Conte lo sa visto che nella conferenza stampa post-partita lo ha confermato. Per questo dico, menomale che arriva la Coppa Italia dove necessariamente bisogna provare delle alternative e far giocare quelli meno utilizzati fino ad ora. Altra cosa che non ha funzionato nel gioco d’attacco di domenica è la fase aerea. Nell’unico cross messo in modo decente in area, Pepe è andato vicinissimo al gol. Durante la partita, non so se per merito del Cesena o demerito nostro, i cross sono stati pochissimi e pessimi; persino nei calci d’angolo si è cercato di utilizzare degli schemi alquanto improbabili piuttosto che scodellare la palla in mezzo per la testa di qualcuno. Trovo questo alquanto strano visto che sugli angoli saltatori ne abbiamo, Chiellini e Bonucci su tutti. Un altro neo è stata la velocità della manovra. Non è un caso che il gol sia arrivato su un intuizione di Marchisio che ha stoppato a seguire, saltando così in un solo tocco il suo marcatore. Spesso facciamo troppi tocchi, siamo troppo lenti nelle ripartenze e facciamo in modo che la squadra avversaria abbia tutto il tempo per schierarsi in difesa. Molte volte quando la palla è già sulla fascia a Chiellini o Lichestenier, si preferisce ripartire da dietro ridando la palla a Bonucci o Barzagli. Non sempre questo è un pregio, molte  volte permette agli avversari di riorganizzarsi come detto. Dalle dichiarazioni di Conte nel post partita si evince anche che il nostro mister è stato tentato più volte di sostituire uno dei due centrali di difesa in favore di un giocatore più offensivo e questa è un’altra considerazione che mi pare assai sensata, perché contro squadre che si difendono in otto e attaccano in due è abbastanza ‘’sprecato’’ giocare a quattro dietro.  Sia chiaro, sono molto contento della prestazione della Juventus di domenica, anche se magari leggendomi non pare cosi. Siamo passati in pochi mesi dal subire “squadrette” come Catania e Chievo che l’anno scorso venivano a fare il bello e il cattivo tempo qui a Torino, a imporre il nostro gioco su ogni campo e a giocare per vincere sempre; con determinazione e grinta come non si vedeva da tempo e come anche domenica è stato. E’ evidente a tutti che i ragazzi si sono impegnati tantissimo anche contro il Cesena. Purtroppo ho la sensazione che contro squadre che la partita “non se la giocano” questa Juve abbia delle difficoltà, quindi credo che il mister su questo debba riflettere e lavorare. Fortuna che a Conte il  lavoro non spaventa. Ultima considerazione sull’arbitraggio e sul giudizio dei “media”. L’arbitraggio è stato assolutamente penalizzante per la Juventus. Tutt’altro che casalingo. Non tanto negli episodi , quanto nel fatto che ha consentito al Cesena di picchiare indisturbato per tutta la partita. Il rigore ci può tranquillamente stare al di là di quello che ne pensa Paparesta . C’è un danno procurato evidente. Se Antonioli non abbatte Giaccherini, il nostro calciatore va in porta. Sull’espulsione possiamo anche eccepire visto che il portiere non si può smaterializzare, ma sul rigore non vedo scandali. Oltretutto al Milan quest’anno ne hanno dati di peggiori e arrivano anche con una certa frequenza. Per quanto riguarda il capitolo espulsioni mancano alcuni cartellini gialli, a Mutu , Guana e Rossi, che almeno per questi ultimi due sarebbero potuti diventati altrettanti cartellini rossi per somma di ammonizioni. Incredibile poi il mancato doppio giallo a Rossi  per un fallo al limite su Chiellini e soprattutto per il calcio in faccia a Del Piero (8 punti di sutura). C’è anche qualcuno che ha obbiettato sui cartellini rossi dati ai giocatori della Roma nella partita contro la  Fiorentina, mica per altro… Perché la Roma è la nostra prossima avversaria. In verità quei cartellini sono tutti sacrosanti, ma evidentemente iniziamo nuovamente a dare fastidio e ad essere antipatici.
Meglio cosi. Siamo Amici di Nessuno e ci piace così.

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