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FISCHI PER (I) “FIASCHI”, E & UNO 0-0 DAI MILLE VOLTI.

FISCHI PER (I) “FIASCHI”, E & UNO 0-0 DAI MILLE VOLTI.

Partiamo dalla fine? No, partiamo dall’inizio… Parliamo di Chievo – Juventus & dintorni.. La partita di domenica, nascondeva molte insidie, alcune certezze, qualche conferma è un pò di interrogativi. Un mix, che negli anni passati, ci ha portato a ripetuti crolli.

Sono anni (nel dopo-farsopoli), che alla ripresa del campionato, che sia una sosta per le nazionali, che sia la sosta delle vacanze di Natale (beati loro che le fanno), che sia pure un semplice picnic, la Juventus, stecca la partita! Antonio (Conte), l’aveva detto… “non sbaglieremo l’approccio”, e così è stato. Però di “chiacchere”, in questi anni, ne abbiamo sentite tante, troppe. Quindi era lecito, avere dubbi.. Molte insidie, appunto.. 14 ragazzi, rientrati dalle proprie Nazionali, potevano essere stanchi e acciaccati. Squadra che vede molti (troppi, a mio avviso) elementi nuovi, pochi allenamenti in vista della trasferta, in quel di Verona, e (finalmente), un modo di stare in campo, fatto di pressing, possesso palla e schemi, tagli e inserimenti, ma che ha bisogno di stare insieme durante la settimana (pensavamo noi).

“Squadra che vince, non si cambia”, e Antonio, rispolvera il 4-2-3-1, o 4-1-4-1, o 4-3-3, o 4-5-1, chiamatelo come meglio credete, ma, rispolvera Bocucci e Barzagli, al centro della difesa, Chiellini (rinato) sulla sinistra, il “motorino svizzero” sulla destra ,il trio Marchisio, Pirlo, Vidal, a centrocampo, Pepe e Krasic, sugli esterni, e Vucinic, terminale offensivo, e (ovviamente) Buffon in porta. L’11 che ha asfaltato due settimane fa i Campioni d’Italia! Questo 11, o meglio, questo “schema”, secondo me è quello che meglio si addice alle caratteristiche della rosa bianconera, e che garantisce più equilibrio in ogni fase di gioco. Questa squadra, sta insieme da soli 3 mesi, eppure, i meccanismi son quasi perfettamente oliati, come giocassero insieme da anni! Insidie, quindi, “soffocate” dalle certezze, di una squadra che ha dato segnali importanti 15 giorni fà.. Oggi, si è vista una squadra autoritaria, in campo, che correva, pressava, e, che ha cercato il gol dal 1° al 94°+1 minuto. Poche sbavature dietro, un po imprecisa davanti, e (molto) arruffata sulla destra, ma sempre quadrata, e senza dar segnali di cedimento.

Arruffata a destra, si, ma ci arrivamo dopo, perchè merita un capitolo a se.

Mettiamo da parte, i “pregi & difetti”, i “si ma”, gli “eh ma”, gli “ecco, te l’avevo detto”.. Che ci piaccia o no (cit.), ricordiamoci bene, da dove veniamo, e quello che abbiamo detto (più o meno, tutti, o al limite, in tanti), fino a qualche mese fa, a “mercato chiuso”. Perchè, questa è la realtà!!

(1)Siamo (2) la (3) Juve, son 3 parole fini a se stesse, in questo momento.

Perchè quì, la gente, ha memoria corta.

Questa è una squadra, ed anche una società, che si era persa, e che, doveva ritrovarsi in tutto!!

Il cammino è lungo, ma, finalmente, son state messe le basi, per tornare a pensare, quello che la storia ci impone! E questo, lo penso dalla partita-folle di Catania!

Veniamo al dunque, visto che la partita l’abbiamo vista tutti, e poi, “siamo tutti cittì”.

Fischi per (i) “fiaschi”, o meglio per l’arruffato di sinistra. Milos Krasic.

IO, non risparmio mai critiche , chiunque esso sia. Non “ho sentimenti” (cit.), per nessun calciatore, e sono stato “innamorato” per motivi diversi, solo di Zizou, e Montero e Davids, e Pavel, nella mia “carriera di tifoso”.

Scirea, ero troppo piccolo, Platinì pure, Del Piero, è troppo scontato, e Boniek, non lo sopporto (tiè!!!). etc. etc. etc.

Milos, da 10 mesi a questa parte, non ne azzecca una. Fatica a rientrare. Quando deve venire incontro, scatta, e viceversa. Stringe quando dovrebbe fare il contrario e viceversa, tira quando deve passare (vedi Catania), e passa, quando dovrebbe “sfondare” vedi oggi. Insomma, stà sbagliando tutto quello che c’è da sbagliare.

Sono d’accordo, e sono il primo, e ripeto, il primo a dirlo!

Il mio pensiero, è che Milos, (ancora) non si adatti ad un gioco armonico, fatto di passaggi, sovrapposizioni, tagli e movimento senza palla. Però sono fortemente convinto che, Milos ha delle qualità che sono uniche in rosa, e per tanto, dev’essere messo in condizione di…

Milos è un giocatore velocissimo, che nello spazio, diventa devastante, con i suoi pregi e difetti, ma, capace di spaccare una difesa.

Domenica, quando è stato sostituito, ci sono stati molti fischi, da parte di chi dovrebbe sostenerlo (sempre). I fischi, non fanno altro che peggiorare la sua situazione! Non portano a nulla di buono. Il ragazzo, ci mette sempre tutto in campo! Corre e da l’anima! Suda e onora la maglia SEMPRE! e non merita i fischi. Non stiamo parlando ne di un giocatore che se ne frega, ne di uno che va a p*****e la notte, e ne di altro! Stiamo parlando di un ragazzo, che stà vivendo una situazione diversa dal calcio Russo, e diversa dal calcio di Del Neri “palla a Milos e speriamo che…”

Tantè, che la scorsa stagione, proprio in questo periodo, si diceva, che la juve era Krasic dipendente.

Se il ragazzo, continua a scendere in campo, è perchè Antonio ritiene che sia meritevole, per impegno ed anche perchè ha qualità che sono importanti! Se così non fosse, statene certi, con Conte, il campo, lo vedrebbe dalla tribuna!

Ora si parla di “panchina per Milos”… Panchina, che sà di bocciatura! Il mio pensiero, è che Milos, non meriti la “bocciatura”.. Anche se questo “cozza”, con quello che succede in campo.

Facciamo un passo indietro: Bonucci! Bonucci, è stato messo sul mercato l’estate scorsa, messo in panchina da Conte e fischiato (ingiustamente), non appena appoggiava un tacchetto sul campo. Complice l’involuzione (?) di Chiellini centrale, i problemi sulla sinistra difensiva (De Ceglie, Grosso), Leonardo è stato rimesso al centro della difesa titolare, dalla partita col Milan, spostando Chiellini sulla fascia! Risultato? Bonucci e Barzagli, formano una coppia ben assortita, Chiellini si è ritrovato, e la difesa è imbattuta (subiti solo 2 tiri in porta, in 180″).

Conte è stato bravo (e fortunato), Bonucci è tornato al centro del progetto (e personalmente, son convinto che è un’ottimo giocatore), e Chiellini, rinato sulla sinistra, son convinto, tornerà “Il Chiello” che tutti ricordiamo, anche da centrale.

(certo, ne per l’uno, ne per l’altro, stiamo parlando di “un Cannavaro” eh)

Ora per Conte, si alza il livello. Deve ritrovare il Krasic, di 12 mesi fa! Antonio è bravo, ed è anche fortunato. Un po di panchina, senza dar adito a bocciature, qualche situazione favorevole, per mettere Milos in campo e 2/3 spezzoni da 7 in pagella, con qualche assist è qualche gol. Ne son certo, a Bonucci e Chiellini, si aggiungerà presto anche Krasic! Perchè Milos, è un’alternativa importante, in questa squadra.. (e ve lo scrive uno, che non le manda certo a dire, e che s’infuria, davanti alla TV, o seduto (?) in tribuna).

Non difendiamo ad oltranza! Però (io per primo), BASTA FISCHI, perchè non c’è motivo per farlo!

Ora, molto è cambiato.

I mille volti (del titolo).

Quali?

Del Piero in panchina? Nessuno fiata

Unica punta? Nessuno fiata

Chiellini a sinista? Nessuno fiata

Storari 0 minuti? Nessuno fiata

Quagliarella in tribuna? Nessuno fiata

E poi c’è Andrea, che con calciopoli…..

E poi Blanc se n’è andato e non ritorna più…

E poi c’è l’interista chiaccherone, salvo con la prescrizione…

Insomma: se da Torino nessuno fiata, e nessuna polemica, dalle tribune, e dalle tastiere, nessuno fischi! Perchè “nessuno” è il motivo.

Antonio, pensaci tù!

PS. Scusate il ritardo

 

Andrea Zito

Questa Juve con due uomini in meno…

Chievo – Juventus era una partita da vincere assolutamente e non si è vinto.
Non siamo nuovi a questo, è capitato già in un altro paio di occasioni di perdere l’attimo.
Conte a fine partita si è detto contento dell’approccio che ha avuto la sua squadra e su questo nulla da eccepire, meno quando ha lasciato intendere che è contento di come ha giocato la squadra. La squadra ha giocato per vincere, ma non ha giocato bene.
Mi pare assodato che abbiamo difficoltà con squadre che si chiudono e ripartano, e il modulo a una punta non aiuta a scardinare le difese di questo tipo di squadre. Come mi pare assodato che abbiamo difficoltà con squadre che marcano a uomo Pirlo, l’unico in questo momento dotato di fantasia in un gruppo (quello in campo) che ne ha veramente poca, anche se ha grande grinta e dinamismo.
Vucinic per ora ci ha fatto vedere belle intenzioni ma ha sparato quasi solo a salve.
Tutte queste considerazioni già note ai più rientrano nella normale maturazione di una squadra che è nata da poco ed è figlia di quelle squadre bruttissime e incomplete che son state le Juventus degli ultimi anni (soprattutto degli ultimi due).
Niente di trascendentale o che Conte non sappia già. Con alcune squadre bisognerà tornare alle due punte e presto occorrerà cercare un alternativa di gioco a Pirlo. L’ingresso di una punta al fianco di Vucinic è facile prevederlo già dalla prossima partita, mentre la ricerca spasmodica del gioco sulle fasce che in verità latita ancora molto, è il segno che Conte sa già dove intervenire.
E’ difficile accettare a cuor leggero che quelli di Verona son altri due punti persi e l’ennesima occasione sprecata ma purtroppo la situazione è questa e non si può pensare che il tutto si potesse risolvere in sei partite o dopo una bella vittoria contro il Milan.
Quello che è mancato tanto a Verona, è che la Juventus ha giocato con due uomini in meno. C’è un caso Krasic abbastanza evidente e non credo si possa accusare Conte di non avergli dato delle opportunità , ma non si può nemmeno scendere in campo undici contro dieci per scelta tecnica.
Mi auguro che Conte riesca a trovare le parole giuste per farlo sedere in panchina sereno e per farlo lavorare in settimana perché il giocatore va assolutamente recuperato pero’ in campo è giusto che ci vada chi è più pronto.
L’altro uomo in meno purtroppo Conte lo può trovare solo in casa perché a mio parere è lo Juventus Stadium. La Juve attuale ci mette cuore e grinta ma in trasferta ha vinto risicato contro il Siena, pareggiato con Catania e Chievo e in tutte e tre le partite ha trovato delle difficoltà enormi, e questo nonostante l’approccio giusto di cui parla Conte.
Questo sarà un grosso problema per il futuro prossimo.
In attesa che questa Juve cresca, aspettiamoci due Juventus una da casa e una da trasferta.
In attesa che questa Juve cresca, prepariamoci a dare una grossa mano ai nostri ragazzi all’interno della nostra casa .
Lo Juventus Stadium.

Alessandro Magno per Juvemania.it

L’ingrediente giusto.

“L’anno prossimo ripartiremo pensando a questa stagione, che sarà assolutamente da non ripetere. Gli errori commessi ci torneranno utili. Dovremo metterci più entusiasmo, più cattiveria e più cuore”. Queste parole le ha pronunciate Alessandro Del Piero al termine di Juve-Napoli dello scorso anno, presentandosi ai microfoni nel post partita al posto del mister Delneri, licenziato durante la settimana che avrebbe portato all’ultimo ed insignificante match di campionato proprio contro il Napoli. Ma in quella intervista a colpire furono, più che le parole di circostanza e assolutamente inopportune seppur rituali, lo sguardo afflitto ma consapevole. Consapevole di aver appena concluso un’altra stagione storicamente disastrosa.

Alla fine di quel campionato, erano più fatti gli juventini che la Juve. Quest’ultima, era da rifondare da zero ancora una volta. Gli juventini, invece, si stavano riformando mentalmente (e ciò, non mi scorderò mai di dirlo, anche grazie alla lotta sul web di Calciopoli) e temprando nello spirito. Ma il dubbio che ci si poneva rimase e continuerà a rimanere: bisogna rifare, dopo il 2006, prima la Juve o gli juventini?

E rifondazione, comunque, è stata, in fin dei conti, perché Conte ha preteso, come i suoi predecessori, tanti acquisti, mirati, ma questa volta mirati in maniera diversa, in un altro senso. Ha fatto storie per avere gli esterni che più gli garbassero e non esterni nel solo senso tecnico della parola. I ‘suoi’ esterni avrebbero dovuto avere qualcosa in più degli altri. Compagni di squadra ed esterni altrui.

Vincere subito o costruire una squadra vincente nel futuro? Comprare giovani promesse ora facendone un giusto mix con un piccolo gruppo di senatori oppure acquistare giocatori già affermati ed abituati a vincere? È questo il dilemma che affligge ormai da anni tutto l’ambiente juventino e che lo perseguita come una maledizione, a partire dai tifosi, a finire con gli stessi dirigenti. In questi anni di tentativi se ne sono fatti tanti: Ranieri, Ferrara, Zaccheroni, Delneri sono stati buoni allenatori ma non di altissimo livello, responsabili di squadre costruite con l’intento di vincere (o per lo meno di seguire un progetto vincente) per rivelarsi poi compagini deboli mentalmente, deleterie tecnicamente o inadeguate tatticamente. Basti pensare alla Juve brasiliana che si voleva costuire con Ferrara (disorganizzata e presuntuosa) oppure alla Juve ‘operaia’ che si è voluta affidare a Delneri (troppo al di sotto delle aspettative che ruotano intorno alla Juve). Le colpe vanno spartite come ovvio ma bisogna fare una netta distinzione tra un progetto a breve termine ed uno a medio-lungo termine: in questi anni si è avuta la sensazione che si volesse costruire una squadra per il futuro (dando uno sguardo al bilancio e al fair-play finanziario) ma, con essa, annessi gli stessi obiettivi di tentar di vincere. Subito. Non si è voluto tener conto delle reali potenzialità delle Juve che hanno dovuto sopportare un fardello più grosso di loro. Si è chiesto a giocatori mediocri di vincere con la sola scusa che in squadra ci fossero ancora giocatori abituati a farlo (per poi cedere anche buona parte di loro nella scorsa finestra estiva).

È stato ingaggiato Conte, un allenatore al pari dei suoi predecessori, forse con un pizzico in più di carisma; quel carisma al quale tutti noi ci appelliamo e nel quale riponiamo, oramai, tutte le nostre speranze. Ma bastera? Conte è l’allenatore giusto che porta alla vittoria con il suo carisma giocatori affermati oppure è un allenatore che fa del carisma la sua arma migliore perché i veri allenatori sono quelli tatticamente intelligenti e ‘cattivi’?

Di esempi ne vorrei citare due: Capello ai tempi della Juve e il trio Schuster – Juande Ramos – Pellegrini ai tempi del Real. Il primo era un allenatore affermato con giocatori affermati, acquistati per vincere immediatamente: Vieira, Ibra, Emerson. I tre erano allenatori bravi ma non ancora affermati ad alti livelli che hanno allenato giocatori come Raul, Casillas, C. Ronaldo.

Un altro esempio è quello di Lippi, allenatore che all’epoca della sua Juve non era ancora affermato proprio come la squadra che allenava ma che riuscì a creare un giusto mix.

Serve una bella dose di autostima a questa squadra purchè non diventi arroganza. Non possiamo permettercela in questo momento. Soprattutto, non bisogna fare errori tattici ma avere idee chiare. Delneri ha perso per questo, non proprio per altro. Lo spogliatoio era dalla sua ma ha avuto paura di utilizzare i propri uomini nei momenti decisivi. Si è dimostrato troppo integralista pur tentando di smuovere il suo 4-4-2 nelle ultime uscite. Troppo tardi.

Sempre nelle ultime interviste concesse, ricorderete che qualche sassolino il tecnico di Aquileia ha tentato di toglierselo: “Rifarei tutto, non ho colpe…Nessuno può insegnarmi calcio…l’organico era quello che era” oppure  “Brutta annata? Forse si pretendeva troppo”. Vado all’Atalanta? No, alle Maldive. È difficile vincere subito e cambiare molto, le due cose non sono abbinabili almeno qui alla Juve» Lo stesso Chiellini ha ammesso che “non siamo mai stati una squadra” nonostante lo spogliatoio fosse sempre stato unito a favore del tecnico. Evidentemente, il gruppo era unito e si piaceva  caratterialmente ma, in campo, i valori non erano gli stessi. Troppo al di sotto della media per incollare pezzi di squadra troppo diversi tra loro.

Non so più come giudicare le conferenze dei neo allenatori della Juve perchè sino ad oggi hanno fallito tutti
pur facendo conferenze decenti. A parte Ranieri. Conte è sembrato visibilmente emozionato nella conferenza di presentazione, è stato pacato e ha giusto “intrattenuto” i giornalisti prendendoli in giro come ormai si usa fare davanti ai microfoni. Dalle sue parole non è trapelato quasi nulla.

Bando alle ciance è inutile chiedere di stare zitti e lavorare, piuttosto chiediamo solo di portarci ad una compattezza di gruppo che il resto poi viene da sè! Che sia subito pronto per vincere o che non lo sia questo non importa, se c’è compattezza, la vittoria arriva sicura sia per il gruppo esperto, sia per quello meno esperto, inaspettatamente invece che abitualmente, ma arriva anche per loro.

Chissà cosa starà pensando Conte in questo momento: hanno chiamato ad allenare me perché ho vinto tutto con questa maglia e devo abituare questi giocatori a farlo oppure, pure io come loro, sono una scommessa come allenatore e insieme a questi giocatori dobbiamo insorgere dall’anonimato?

Di certo Conte non ha atteso per chiarire la situazione, lo ha fatto coi fatti: l’attuale primato in classifica, il gioco attraverso il quale siamo arrivati ai primi ottimi risultati ed il potenziale ancora inespresso di alcuni giocatori che potrebbero tornare utili nel corso della stagione o nei momenti di difficoltà attesta che la squadra è stata costruita ancora una volta in prospettiva futura, ma con una mentalità differente. Più qualità che quantità.

17 tiri a due. Questo il resoconto di Juve-Milan ma la grande squadra non fa tutti quei tiri per segnare. Non voglio guastare la festa ma non siamo ancora belli e cresciuti. Il gol doveva arrivare nel primo tempo a tutti i costi e non è arrivato. Giaccherini che crea, così come Pepe, Vucinic, Pirlo, Vidal, Marchisio… ad un tratto si piacevano contro il Milan, si sentivano belli e hanno preferito non segnare nel primo tempo. Sbagliatissimo. È l’unica critica da fare a questa squadra, per ora.

Marchisio che se la rideva, dopo il secondo gol, sapeva di beffa. Veramente. Ed ha fatto bene a prenderla a ridere, significa che era consapevole di averla fatta grossa. Quando scalfisci per 80 minuti una squadra e segni al 92esimo la definitiva resa, la risata è l’esultanza migliore. È liberatoria, più di quella con rabbia e soddisfazione. Fa bene ridere.

Un altro, invece, ha pianto. Con Ibra, l’ultimo in ordine di tempo ad aver ammesso la nostra superiorità, il quadro è completo. Questa partita ha fatto fare persino una riflessione un po’ malinconica, a Ibra, sul suo futuro. Top. Se la Juve fa questo effetto ora che non è tornata ancora la Juve, chissà in futuro che potere torneremo ad avere. Oltre che sul campo, nella testa dei calciatori avversari.

E ora il Chievo, nella città del pandoro e della squadra simpatica del campionato per i molti anni di militanza ma sempre insidiosa e rognosa d’affrontare nel “campo di patate” del Bentegodi. Lì ci abbiamo lasciato spesso la pelle o qualche punto in classifica pesante come un macigno. Torna Del Piero, sperando che segni ancora di punizione. Come tre anni fa. All’epoca noi eravamo come il campo ma c’era Del Piero che rendeva tutto più bello.

eldavidinho94

 

La lunga strada di Antonio Conte.

Sono tante le cose che devo dire riguardo a ieri sera che non so se ho spazio e capacità di sintesi per dirle tutte in un articolo.

Innanzitutto lo stadio. Ieri ho avuto il mio battesimo nel nuovo impianto. E’ una cosa senza senso. Uno spettacolo nello spettacolo. E’ un colpo d’occhio degno delle aspettative di chi ci entra dentro per la prima volta come è capitato a me ieri sera. Un ‘’acustica’’ da cattedrale. Per la prima volta sento tutto uno stadio cantare e sostenere la squadra, non accadeva ne al Delle Alpi ne al Comunale, dove lo ‘’show’’ era peculiaritàdelle curve . Ieri ho visto uno stadio che è tutto una curva e sono sicuro che l’assedio all’arma bianca in inferiorità numerica è stato dettato soprattutto da noi tifosi dagli spalti. Penso sia un piacere per i giocatori avere un pubblico cosi vicino e caloroso.

Veniamo all’arbitro. Dire che è stato un disastro è un eufemismo. Non amo fare della ‘’piangina’’ e non amo lamentarmi dell’arbitro ma ieri Gava ne ha fatte di tutti i colori. Se potete vedere la sintesi della partita si vede chiaramente come l’arbitro ieri  è stato in totale confusione mentale oltretutto in una partita facilissima da arbitrare. Due episodi si vedono bene in tv. Sul nostro gol si avvicina a Pirlo per dirgli che fischia lui quando nessuno gli ha chiesto nulla , roba da arbitro di quarta categoria , mente sull’espulsione di Vucinic prima gli si avvicina con mano ”minacciosa” al taschino , poi cambia opinione facendo un gesto plateale con le mani come a dire ‘’questo è l’ultimo che fai non ne fare più ‘’ dopo cambia idea ancora (su richiesta della squadra bolognese) ed espelle Vucinic tra l’altro con un rosso diretto, roba da schizofrenia allo stato pure. Oltretutto il signor Gava ha dispensato per tutto l’incontro ammonizioni a senso unico consentendo però a Gillet di perdere un paio di minuti per ogni rimessa dal fondo, roba che solo il portiere bolognese da se ha perso 10 minuti. Per lui nemmeno un richiamo verbale.

La Juventus.

Ieri ho rivisto finalmente una Juve arrabbiata . Ho rivisto finalmente lo spirito di chi vuole emergere dalla mediocrità. Ho visto non buttare via la palla al novantaquattressimo minuto per l’ennesima perdita di tempo bolognese e ho visto Bonucci partire dalla panchina per andare a difendere i suoi compagni di squadra mentre si accendeva una rissa. Nonostante per giornali e televisioni Bonucci dovrebbe esser uno di quelli che si lamenta. Ho visto Pepe andare a saltare sull’ultimo pallone utile all’ultimo minuto e farsi male, come ho visto Pirlo dare lezioni di calcio e spettacolo, giocare come in una bolla d’aria, contro avversari e arbitro che non lo tutelava per niente. Ho visto Pirlo andare a battere i  calci d’angolo e raccogliere l’ovazione dei tifosi. Ho visto lo stesso Pirlo chiedere l’aiuto dei tifosi. A Milano lo stanno già rimpiangendo . Dio salvi Andrea Pirlo.

I singoli.

De Ceglie deve darsi una svegliata, ogni pallone fra i suoi piedi è un attacco di panico per lui e per tutto lo stadio. Abbiamo subito due gol uno dal Parma e uno ieri e in entrambi c’è il suo zampino. Non basta esser un bravo ragazzo volenteroso per esser il terzino della Juve. Cheillini gioca abbastanza bene ed è anche propositivo ma non può perdersi Portanova su un calcio d’angolo, proprio lui che del corpo a corpo è capo scuola e proprio Portanova che con tutto rispetto non è Rooney. Krasic ieri ha dato segni di risveglio e un paio di volte ha messo in difficoltà Gillet ma deve imparare al più presto quanto misura un campo di calcio perché non può portarsi sempre la palla oltre il fondo e oltretutto certi gol vanno segnati se no poi gli avversari trovano il gol e siamo qui a parlare di un pari invece che di una vittoria. La palla che gli ha servito Pirlo da solo davanti al portiere andava buttata in rete senza ‘’se’’ e senza ‘’ma’’.

Vucinic! Vucinic è genio e sregolatezza e la bella e la cattiva notizia di ieri sera . E’ evidente che ha un potenziale incredibile . Il gol è da centravanti di razza . C’è fiuto , cattiveria , prontezza e precisione, potenza balistica. Se avesse la testa di Klose sarebbe uno degli attaccanti più forti del mondo , ma non è tedesco purtroppo. Spero vivamente che la società lo multi per fargli capire che un campione deve anche sapersi controllare . Ieri in undici contro dieci vincevamo facile e invece.…

Mi chiedo :’’ dopo aver preso già un ammonizione per proteste è il caso di andare a fare un intervento da dietro in scivolata e a metà campo nei minuti di recupero del primo tempo?’’. Vorrei che Contegli facesse questa domanda e mi piacerebbe sentire la risposta di Mirko.

Chiudo raccontandovi un aneddoto. Ieri sera sono andato a vedere la partita con due miei amici rispettivamente di Rimini e di Riccione. Io ho la fortuna di abitare a meno di 20 km dallo stadio. Un po di coda in tangenziale e tutto passa , ma questi ragazzi si son fatti ( e si fanno) 900 km andata e ritorno per andarsi a vedere la Juve . Non male ! E c’è pure chi ne fa di più. Tutto questo amore , per andare a vedere la Juve giocare come ieri sera e magari pareggiare ma avendoci provato fino all’ultimo respiro. Perché può capitare pure di non vincere però bisogna imparare a onorare la maglia che si porta.  Sempre . Nedved diceva :’’ Non tutti hanno gli attributi per portare la maglia della Juventus”. Direi che i ragazzi visti ieri sera in campo, stanno imparando

Ieri i miei amici non erano contenti del risultato come non lo ero io ma della Juve vista si .

Per concludere , la squadra cresce e con lei lo spirito combattivo. Ci sono ancora molti errori dei singoli che vanno sistemati. Contepredica lavoro e prudenza e ha dichiarato che la strada è ancora lunga.  Non importa , aspetteremo.  L’importante è che finalmente , dopo tanto, si ha la sensazione di esser sulla strada giusta.

 

IL walzer di Pirlo

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Alessandro Magno per  Juvemania.it

La vittoria che ci voleva.

Ieri non e’ stata una bella Juve e nemmeno una bella partita da vedere. La Juve di una settimana prima sembrava ben altra cosa a fronte di un Siena che non e’ meglio del Parma. Il gioco non e’ stato spumeggiante e alcune scelte di Conte, come l’insistere sulle fasce con Giaccherini e Pepe , lasciando ancora Elia e Krasic in panchina mi son apparse inopportune o quantomeno discutibili. Questo occorre dirlo per non farsi condizionare dal risultato ed e’ facile immagginare il giudizio dell’opinione pubblica (ma anche di molti tifosi) in caso di zero a zero.
Vucinic ieri  poi e’ stato cosi’ irritante da lasciar senza fiato.Un giocatore di tanta classe non puo giocare con quella sufficienza con cui ha giocato ieri, caraccollando per il campo e sbagliando passaggi che nemmeno nella Juve Allievi sbagliano. Torino non e’ Roma e gli Juventini non sono i Romanisti, lo impari presto. Fortuna vuole che proprio lui si  risvegli dal torpore, con un bel colpo di biliardo proprio sull’azione del gol, riscattando cosi almeno in parte  una prestazione da peggiore in campo. Il tutto proprio alcuni secondi prima che il mister lo sostituisca. Segni di un destino amico di Conte? Puo essere ce lo auguriamo tutti.
Contro il Siena non si e’ vinto con il gioco come vuole mister Conte ma comunque si e’ vinto che e’ l’unica cosa che conta.Fatta questa premessa devo dire che bisogna esser molto contenti di questa vittoria. Come detto nonostante il gioco ancora non c’e’ la ricerca di questo e’ evidente. Finche’ le gambe reggono la juve cerca di operare un pressing molto alto in fase dIfensiva cosi come la ricerca del possesso palla diventa per Conte e la squadra la priorita’ assoluta. Ho l’impressione che a Conte prema tenere molto lontani dalla nostra meta’ campo gli avversari,  un concetto non male secondo me.
Gli anni scorsi, in un passato recente, con altri mister, un idea cosi evidente di “sistema di gioco” non si era mai vista.
Matri (complimenti a lui per la zampata degna del miglior Trezeguet) ha dichiarato che partite come quella di ieri l’anno scorso si perdevano. Forse è presto per questo tipo di similitudini perche’ anche l’anno scorso partimmo anche bene. Sicuramente La Juve a Siena e’ apparsa piu compatta rischiando davvero pochissimo se non su qualche tiro da lontano e con la prima contro il Parma sono due partite che si rischia cosi poco.
Ecco , questa e’ una piacevole abitudune che vorremmmo si perpetrasse.
La vittoria risicata per certi versi puo esser un toccasana. Ci costringe a volare basso. Tutti. tifosi e giocatori.Le facili esaltazioni, i momenti di facile gloria lasciamoli agli altri, Napoletani in primis. Restiamo sereni e concentrati ,ricordiamoci che fummo noi l’anno scorso a vincere 2-1 (a Milano) contro i futuri campioni d’italia.
Sappiamo come e’ finita.
Peggio molto peggio sarebbe stato vincere di nuovo a mani basse, con il grande rischio di montarsi la testa e credersi fenomeni.
Son due anni che arriviamo settimi e i peggiori casini son arrivati, in entrambe le annate, quando si e’ iniziato a parlare di scudetto.
C’e’ una “freddura” che si racconta a proposito di Conte da quando e’ arrivato a Torino , si dice che il mister sia cosi’ ossessionato dal lavoro che risponde “bisogna lavorare” a qualsiasi domanda. Pure se gli si chiede l’ora. Bene. Continuiamo cosi. Questa e’ la strada giusta.

Alessandro Magno per Juvemania.it

Juventus – Parma 4-1

 

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Rieccoci qua … forse qualcosa è cambiato

Ancora emozionati dalla cerimonia di apertura del nuovo stadio, che la nostra squadra ci ha regalato la prima grande vittoria netta e sul campo, senza rigori, fortune o  presunte regalie , niente da discutere, un 4 a 1 che sarebbe dovuto essere un 6 anche 7 se Matri non sbagliava un gol a porta vuota.

E’ d’obbligo non montarsi la testa, il Parma di questa domenica era il fantasma di se stessa l’anno scorso, oggi,  abbiamo visto scendere il campo 11 giocatori lucidi e non i soliti 4 o 5, diversamente  inquadrati.

Questa volta non abbiamo sentito le solite lamentazioni: sul caldo, sull’orario, che è la prima di campionato, che non siamo ancora entrati nell’ottica, che adesso vedremo di cosa siamo capaci, che i nuovi non si sono ancora integrati, che i vecchi sono già stanchi, che è la prima di campionato che volete di più?, in questi anni il repertorio delle scuse si è davvero sprecato, oggi finalmente abbiamo rotto questa triste tradizione che speriamo duri.  Conte ha rieducato la squadra a lavorare con l’obiettivo di vincere  fino allo scadere dell’ultimo minuto di recupero, i tre reparti sono in sintonia e non giocano ognuno  per contro proprio,  nonostante qualche incertezza in area sono stati segnati 4 gol su azione e questo la dice tanto.

Non possiamo che sperare di continuare così, il mercato non ha soddisfatto completamente le nostre aspettative  e probabilmente  manca ancora quel top player che tanto aspettiamo, ma nel frattempo  l’ossatura se funziona ci darà soddisfazioni e divertimento, non avvertiremo  più la sensazione di presa in giro che ci ha accompagnato fino adesso, siamo disposti a crescere con Conte, non solo uno Juventino ma un uomo intelligente, che non si nasconde dietro ad un dito, che le défaillance non solo le vede, le ammette trovando una soluzione,  ha dichiarato altresì di non essere stato contento dell’errore di De Ceglie a partita finita, certo eravamo sopra di 4  gol e il rigore ha dato un contentino al Parma, ma con un risultato diverso  avrebbe potuto compromettere la vittoria, cià che non vorremmo più rivedere quest’anno: la rimonta degli avversari.

Non è cambiato invece  l’arbitraggio,  sempre ed evidente contro di noi, non è una mania persecutoria,  però, un rigore negato, un gol regolare annullato ed un cartellino rosso alla prima di campionato mi sembra un bel debutto che ne dite?

Chissà a fine campionato  cosa ci potremmo  aspettare ..certo che se giochiamo così, nemmeno l’arbitro  più efferato ci potrà scalfire. D’altronde questa è la dura realtà, e noi dobbiamo essere migliori degli altri per poter andare avanti. E questo Conte l’ha capito da un pezzo.

Luna23

Inaugurazione JUVENTUS STADIUM

L’inaugurazione.

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le parole del presidente Andrea Agnelli

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Del Piero – Boniperti

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Marotta ancora pochi giorni per stupirci!

Non amo parlare di calcio mercato è un argomento fumoso , troppe volte campioni arrivati in pompa magna deludono o semisconosciuti si scoprano fenomeni. Troppo difficile per noi semplici tifosi indovinare chi realmente arriva e chi parte , in un turbinio di nomi , che ovviamente servono solo a riempire i giornali. Devo dire che no, l’argomento proprio non mi appassiona , preferisco parlare del calcio giocato .

Ci sono persone però che sono preposte a occuparsi di calcio mercato e queste persone, che percepiscono lauti stipendi e non sono semplici tifosi come noi, devono darci delle sicurezze. Sono loro gli esperti.

Uno di questi è, o dovrebbe essere, Marotta.

A Giugno di quest’anno Marotta ,con mio grande stupore, è stato riconfermato nel ruolo di direttore sportivo della Juventus. La società con questa mossa ha scaricato tutta la responsabilità della disfatta dell’anno scorso su Del Neri , un Mister certamente non esente da colpe ma per lo meno a mio giudizio, corresponsabile con Marotta della scelta dei giocatori che componevano la rosa. Tuttavia non è di questo che voglio parlarvi, la società ha deciso di dare un’altra opportunità a Marotta e non sta a noi dire ora se ha fatto bene o male, lo vedremo con il tempo. Quello di cui voglio parlare sono le parole con cui Marotta ha inaugurato questa sessione di mercato, che ricordo molto bene.

Le sue parole ,che a suo tempo mi colpirono molto, possono essenzialmente riassumersi in due frasi :

‘’Prenderemo quei 2-3 top player che servono alla Juve’’.

‘’L’anno scorso abbiamo lavorato sulla quantità ora dobbiamo lavorare sulla qualità della rosa che deve aumentare’’.

Ora sulla prima frase , ritengo che di top player forse ne è arrivato uno solo e cioè Pirlo e sottolineo ‘’forse’’ perché nessuno mette in dubbio cosa è stato Pirlo in passato ,il problema è vedere se è ancora quello di un tempo. Non sono top player ne Vucinic ne Lichesteiner, entrambi due validissimi giocatori, ma non cosi affermati da potersi definire tali. Oltretutto che il Milan ci abbia dato Pirlo a costo zero e si sia andato a prendere Aquilani più giovane, con soli 6 milioni , mentre a noi ne chiedevano 15 e disposto persino ad abbassarsi lo stipendio , mi sa tanto di fregatura. Insomma dei 2-3 top player ne è arrivato forse uno.

Sulla seconda frase mi vengono ancora più dubbi. ‘’lavorare per aumentare la qualità della rosa’’! Sinceramente non penso che questi tre buoni acquisti citati sopra migliorano di tantissimo la qualità della rosa. Migliorano abbastanza , ma non sensibilmente. Ribery , Robben tanto per dire due nomi a caso , miglioravano sensibilmente la qualità, in due ti han portato un Bayern a una finale di Champions. Aguero , forse Rossi ,sembravano avere quelle qualità. Ma Giaccherini è più forte di Giovinco? Io non credo. Zigler è più forte di De Ceglie? …….e Pazienza? ………………..e si che ce ne vuole di pazienza.

Sembra che Marotta dopo un buon inizio di calcio mercato dove ha preso giocatori abbastanza da Juve si sia fatto prendere dalla sua solita mania di fare mercato e cioè prendere di tutto un po, come a dire:’’ nell’insieme di tanti qualcuno buono capiterà’’. Francamente è lo stesso errore che si è fatto l’anno scorso ed è un ragionamento da squadra provinciale che ogni anno è costretta a cambiare mezza rosa  per un motivo o per un altro.

Ultima riflessione sul centrale di difesa. Conte ne ha bisogno , non gradisce troppo Bonucci e Barzagli lo ritiene un buon rincalzo. Quando glielo diamo, l’ultimo giorno utile? Iniziamo il campionato con un giocatore che magari non ha sostenuto nemmeno un paio di amichevoli con il suo nuovo reparto? Oppure non lo prendiamo proprio e facciamo come l ‘anno scorso che consegnarono a Del Neri una squadra incompleta per poi andare a cercare di riparare a Gennaio?.

In conclusione Il mio giudizio sul calcio mercato della Juventus è che è stata fatta una buona squadra, non buonissima ma buona. Si poteva fare meglio però e si doveva fare meglio. Ho scritto questo articolo proprio perché si può ancora fare di meglio visto che il mercato è ancora aperto. Chissà che illumino Marotta. La rosa di oggi ha ancora delle lacune evidenti. Terzino sinistro (entrambi non eccellenti), sostituto di Pirlo assente (se si fa male, e mi gratto , giochiamo con Vidal Marchisio o magari Pazienza), mancanza di un centrale che sappia comandare la difesa.

Mancano ancora pochi giorni alla fine del calcio mercato: ‘’ Marotta stupiscimi!’’

Io per ora continuo a fidarmi solo di Conte e Del Piero.

 

Alessandro Magno per Juvemania.it

Pubblicità Trofeo Berlusconi.

Amici bianconeri, sto inviando questo messaggio a tutti coloro che seguono le vicende calcistiche della Juventus ma soprattutto quelle extracalcistiche riguardanti il tema scottante di Farsopoli. In tutti questi anni ci siamo persino documentati in ambito giuridico delle “regole” che hanno punito ingiustamente la nostra squadra del cuore e siamo abbastanza preparati per poter seguire e studiare le carte dei processi di cui puntualmente ci forniamo.

Avrete sicuramente visto in tv la pubblicità del trofeo Berlusconi che riporta 27 scudetti per la Juventus invece di 29. Francamente qualcosa di assurdo, pubblicità giusta sulla carta ma errata nella sostanza. Mi chiedevo, allora: non si potrebbe scrivere una lettera a Mediaset o fare una querela? Oppure non c’è una legge o qualcosa del genere che recita che, processi e procedimenti in corso, non è possibile trasmettere in tv pubblicità così dettagliate e nello specifico? La pubblicità è stata impostata male, non avrebbero dovuto presentare tutti i trofei se non c’è la certezza della verità effettiva su di essi!!!

Grazie per l’attenzione. Peschechera Davide.

Eldavidinho94

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