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RICCHIUTI 146. RICCHIUTI FINALE.

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Questo è l’ultimo ”Ricchiuti”.

Devo dire che non è stato un fulmine a ciel sereno. Me lo aspettavo prima o poi. Sarà perchè conosco Enzo e so che non è mai banale neppure negli addii. Così come non è stato mai banale in tutte le puntate di questa rubrica. Così come questa rubirca è inizata, senza un preavviso, così chiude. Ci prendiamo una pausa a tempo indeterminato. Vediamo quando Enzo avrà voglia di ricominciarla e se ne avrà voglia. La rubrica chiude per volontà di Enzo che, appunto, ha voglia di prendersi una pausa. Io d’altronde come tutti i ricchiutisti non mi ero stancato di ascoltarlo, anzi tutte le volte che lo risento ci trovo qualcosa di nuovo. D’altronde non puoi stancarti di sentire gli assoli di Jimmy Page , ti puo’ piacere o no, questo si, ma se sei un suo fans lo ascolteresti per ore. Così come non puoi stancarti di ammirare un quadro di Caravaggio con i suoi angoli chiari e quelli oscuri. Ecco Enzo è così. Folle e dannato. E’ come George Best. Non il migliore in assoluto, ma il migliore fuori concorso. Ci sono quelli troppo bravi per stare alle regole del gioco degli altri. Ma d’altronde in 146 puntate di cose ne abbiamo dette per cui va bene così. Per ora.

Sulla nostra amicizia posso dire questo: Io e te siamo come Tex Willer e Kit Carson. Siamo diversissimi ma amiamo le stesse cose. Tu per me sei il mio unico maestro riconosciuto. Proprio come Kit lo è per Tex. Ora Tex si fa un po’ di avventure da solo ma quando avrò bisogno, proprio come nel fumetto, Kit Carson correrà al mio fianco. Perchè tu sei il mio pard Enzo. Qualcuno dice che ”pard” in slang americano volesse dire socio. Non so se se l’è inventato Bonelli o è proprio così. Vasco in una strofa delle sue innumerevoli canzoni dice: ”La vita non è facile … ma a volte basta un complice … è tutto è già più semplice…”. Alla prossima Enzo.

 

1- La Juve oggi.

Come quella di ieri. Un eterno esame ma senza patemi. Molti giudicano il mondo Juve come il Polo Nord. Un posto terrestre ma al contempo non raggiungibile. Un ghiacciaio di vittorie mai festeggiate col calore. Ma il caldo scioglierebbe la tensione. E l’obiettivo, conservarsi irraggiungibili, è l’unica cosa che conta.

2 – Agnelli,Marotta,Allegri.

Agnelli è uno che sembrava Obama. Era accolto il suo nome come la grande speranza. Non voglio dire l’abbia delusa, non dico neanche che sia questo gran calibro. Forse è arrivato giovane e comunque limitato dal suo essere uno stipendio più che un padrone. Non credo sia cambiato granché, la strategia Juve continua ad essere dettata dagli avvocati e gli avvocati amano gli accordi non le vittorie. Riguardo il campo, felice l’intuizione di appoggiarsi a Conte e ad Allegri per il dopo Conte. Riguardo il fuori dal campo, come politico è zero. Parla spaziale a una platea di pane e formaggio, fa il primo della classe bacchettando con accuse di povertà e arretratezza proprio quelli che dovrebbero votarlo. Non ha speranze, ora pare voglia aprire a Lotito ma sarà difficile si fidino di lui. Meglio Marchionne.
Marotta, a me mai piaciuto. E’ un contabile. Ce ne sono di bravi uguale e che costano meno. Non è uomo di campo, non sa distinguere un calciatore da un altro, ha una tendenza irresistibile a fare gaffe. E a darsi delle arie. Non ce lo vedo direttore generale, Marotta se compra una partita gli vendono un paio di calci d’angolo. E poi è un cagasotto, quando Conte sfuriava lui scappava. I dg che amo io hanno il porto d’armi e sono gli allenatori a darsela.
Allegri, la risposta intelligente a una domanda. Come consolidiamo il primato raggiunto con un dispendio di energie nervose fisiche agonistiche insostenibile sui periodi medi e dunque inadatto a una grande squadra ? Ecco Allegri. Non è un vate, manco vuole esserlo. Ha dato tanta libertà: la differenza è se hai liberato Tevez o Dybala.

3 – Conte,Conte-Juve,Conte-Nazionale.

Come giocatore lo reputavo uno un po’ meglio di Di Livio. Un gregario con qualche lusso, non impazzivo per lui, era un po’ più di niente. Allenatore, è stato il valore aggiunto come pochi. Quello stronzo mi ha coinvolto a livello emotivo, capisco quelli che oggi lo odiano, avrei potuto anche io. Ma non lo odio affatto. Ero al San Paolo, la sera del secondo tempo in cui si è trasformato da tappetaro imbonitore cazzaro in predestinato. Lì s’è capito tutto, questo improponibile sgraziato trucido coi capelli falsi era davvero il migliore di tutti. Per me può tornare anche domattina, la stima intellettuale nel suo lavoro è intatta e il trasporto emotivo idem. Non importa abbia addosso il profumo della Nazionale o del compromesso storico coi suoi nostri carnefici. Lo sappiamo tutti bene quanto Conte e la Nazionale siano solo una parentesi, a mio avviso pure vincente. Riguardo i compromessi, ne abbiamo uno come presidente.

4 – Gli ultimi due Capitani Del Piero e Buffon.

Del Piero lo vedo sempre sorridente, vuol fare il Presidente di tutti. Sono sicuro piacerebbe e annoierebbe da buon grand’uomo. Non sono sicuro gli converrebbe esporsi, potrebbero trovargli scheletri nell’armadio di natura personale. Come calciatore l’ho visto sempre bene, prima molto talento poi molto intelligente. Ero delpierista ma con gli occhi aperti, quando faceva cagare lo ammettevo senza pietà e la sera della finale degli Europei in Olanda l’ho criticato anch’io. Buffon ? Sembra Zoff ormai. Ha la stessa voce pure. Buffon come Del Piero l’ho visto nascere, come Zoff mai discusso.

5 – Moggi e Farsopoli.

Luciano Moggi ha rappresentato gran parte del mio interesse al calcio dato che lo seguo dal 1982. Come Andreotti, ha avuto seguaci ovunque, in tutti gli schieramenti. A pochi è riuscito questo nel calcio. A Sivori, a Maradona forse. Come dirigente solo a lui e a Italo Allodi. Ma ad Allodi volevano bene i giornalisti. A Moggi vuol bene la gente. Su Calciopoli ho dato, è un argomento oramai ai limiti del chissenefrega.

6 – Enzo Ricchiuti.

Ricchiuti è uno che sa scrivere. Ma è anche uno che non m’ha fatto guadagnare una lira. Invidio i ricchiutisti che non debbono conviverci. Lo amano come me ma poi ognuno nel suo letto. Spero diventi un marchio: una di quelle cose che non si capisce un cazzo ma restano di moda.

7 – La tua esperienza al nostro Blog.

Un interrogatorio. Il blog è molto calcio centrato in modo tradizionale e questa scena del dialogo tra la persona normale e il matto dell’ultimo piano o la strega che dice stravaganze era davvero un pugno nell’occhio. Però ha funzionato, ricordava un po’ Dario Fo a Canzonissima. E’ durata più di lui.

8 – Davide Peschechera (Eldavidinho)

Davide è uno di questi ragazzi come Capuano o altri, giovani che hanno iniziato a leggermi molto giovani. Il merito del punk è stato far prendere coraggio ai ragazzi, dai suonate, non fatevi impressionare dalla grande tecnica, dalla grande merda. In un certo senso credo di averli invogliati a prendere la chitarra. O a resistere dal posarla. O forse guardavano solo le donne nude dei miei blog. Quando ci saranno altre generazioni, Davide Peschechera saprà spaccargli la chitarra in testa.

9 – Cinzia Fresia.

Boh. Mi sembra sia quella che ogni tanto fa i sondaggi. C’è un ruolo vacante in generale sia che si tratti di web che di altro. L’opinionista donna e cattiva. La Selvaggia Lucarelli che riconfermi l’antico adagio, il calcio non è sport per signore. Per fare questo devi avere competenza e taglio di capelli e Cinzia Fresia a quanto pare ce l’ha. Una volta su Giornalettismo suggerii a Maria Teresa Mura di non scrivere i temini. Le ragazze oggi fanno bene a occuparsi di calcio. Devono soltanto evitare il lieto fine. Devono mettere i voti.

10 – Io.

La cosa che più mi piacerebbe in assoluto è il rientro ufficiale di Luciano Moggi nel calcio italiano. Per quell’epoca ci vorrebbe uno scritto pulito, onesto, che trascini i cuori. Che esprima vendetta e giustizia in una pietanza appassionata e alla portata delle tasche di tutti. Una Campovolo moggiana e anche universale delle persone perbene. Potresti farla solo tu, gli altri chi più chi meno non riuscirebbero a urlare contro il cielo come intendo io senza che il cielo si annoi o se la prenda a male. Riconsegnare Moggi alla storia della gente normale è roba da Springsteen. Non è lavoro mio. Non è la mia realtà. I Little Steven per quell’epoca staranno in qualche serie dei Soprano.

 

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Domenica 8 novembre 2015 Empoli-Juventus ore 15 Stadio Castellani – Empoli

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Di nuovo in campo, in trasferta ad Empoli.
Questa annata transitoria della Juventus non permette di effettuare credibili pronostici, in teoria gli uomini di Allegri non dovrebbero avere problemi ad affrontare la squadra toscana, in pratica i problemi potrebbero esserci come dimostrato in questi mesi. Ci sono buone probabilità che il tecnico conceda fiducia a Hernanes per impostare il gioco, inoltre al blocco difensivo più che collaudato.
La coppia in attacco possibile potrebbe essere Dybala e Mandzukic. Tra i convocati a sorpresa c’è anche Khedira reduce dall’ennesimo infortunio, presenza che ci colma di dubbi considerata la fragilità del giocatore e la predisposizione nel farsi male, ci auguriamo che Allegri ci pensi prima di metterlo in campo, la squadra ha un estremo bisogno di lui e delle sue funzioni, ma serve che si riprenda definitivamente, per essere veramente utile alla squadra.

Non facciamoci male

voti-inter-juventus-gazzetta-dello-sport_350409Scritto da Cinzia Fresia

E’ inutile dire che lo scontro diretto tra Juve e Inter sia stata una delusione.

Non vorrei essere troppo critica o dare l’immagine di quella a cui non va bene niente, ma la partita di ieri sembrava più un aperitivo preso in centro che un super match di quelli che tengono incollati al televisore.

Non si può dire abbiano giocato male, ma non si può pareggiare una partita con una squadra ancora in formazione, fallendo una valanga di occasioni da gol, e  continuare con la solita giustificazione che la squadra non è ben amalgamata, perchè  non è più  una scusa credibile, e considerare il migliore in campo Barzagli, cioè l’uomo chiave della difesa: lunga vita a lui, sia  abbastanza significativo che l’attacco associato al centro campo latita.

Analizzando la tecnica di gioco, si osserva che fanno tutto bene fino alla fase realizzativa dove si puntualmente si perdono,  dal concepimento dell’azione fino ad arrivare in area perdendosi poi  in fase realizzativa,  e lì c’è ben poco da fare se anche i centro campisti non segnano, non possiamo certo sperare che la difesa faccia tutto.

E poi, la smetterei di fare promesse o creare false aspettative come dichiarare traguardi raggiunti in una certa data,  allo stato attuale meglio non esporsi per evitare pessime figure.

Ho anche letto sul web e giornali le immense critiche a Pogba, che il giocatore non sia al top è ormai una certezza, che a volte si perde in campo anche, però, ho notato che i suoi compagni non lo supportano molto, forse il regista non è il suo ruolo, magari non rientra nel suo carattere  o i tempi non sono ancora maturi, sta di fatto che Paul non riesce ad essere di supporto alla squadra.

Comunque anche se si parla di scudetto, o altro del genere, Allegri non sorride, e fa bene perchè non c’è niente da ridere, se non sperare di uscire fuori da questa crisi e tentare di raggiungere almeno la  qualificazione in champions, diversamente se non si svegliano sarà dura ..

Inter-Juve 0-0: una partitaccia

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Articolo di Alessandro Magno

Inter-Juve di Domenica sera: una partitaccia. Non so quanti mila Paesi c’erano collegati nel mondo ma credo alla fine avranno quasi tutti cambiato canale. La partita è stata di una noia mortale senza quasi occasioni da gol. Ci siamo divisi la posta e un tempo per parte. I gialli sono toccati tutti a noi, le proteste, da buoni piagnoni, tutte a loro. In tutto questo, sono emersi in tutta la loro negatività Melo e Pogba. Il nostro in estate ce l’han cambiato non c è altra spiegazione. Il vero Pogba è rinchiuso in una cantina con una maschera di ferro addosso. Felipe Melo è la “demenza” fatta a giocatore. Solo lui graziato per un fallo da secondo giallo può applaudire platealmente l’arbitro che non l’ha espulso. Gli piace interagire con il suo pubblico. Ci divertiremo appena le cose gli gireranno male. Fortuna uno così non è più da noi. Esce dopo non aver combinato nulla di sottolineabile fra una mezza standing ovation dei suoi. Direi l’uomo giusto al posto giusto.

Sulla partita c’è veramente poco da dire. L’Inter è una squadra pessima che neppure quest’anno andrà in Champions. Si trovano in quella posizione per un caso fortuito. Un armata Brancaleone di mediocri randellatori. Se viene un mal di pancia a Icardi e Jovetic (e a questo gliene vengono) questi non fanno gol neppure al Caltagirone. Non so come Mancini, che è stato giocatore di classe e talento, alleni tutti questi zappatori messi insieme. La Juventus invece mi è sembrata ancora convalescente. Detto che si gioca ormai sempre in 10 per l’assenza di Pogba, sembra sempre che manchi qualcosa. A volte ci si smarrisce come nel primo tempo e riusciamo a far sentire tutti forti come è capitato con Udinese e Chievo, altre volte invece la squadra è tanto bella quanto inconcludente. Si fanno azioni tanto pregevoli quanto estemporanee che puntualmente si risolvono con un nulla di fatto. Davanti si sbagliano gol a secchi e questo non è mai un bene. Tuttavia si intuisce che ci sono delle grosse potenzialità inespresse nei singoli e nell’intera rosa. Allegri non osa. Per lui basta che giochi Evra e tutto è al suo posto. Allegri pazienta. Se non avessimo perso 7 punti in casa da fessi lo capirei. Così lo capisco un po’ meno. Siamo nella parte destra della classifica. Ad un punto alla volta campa cavallo… Si potrebbe pure morire di pazienza.

Uno spiraglio di luce

KhediraScritto da Cinzia Fresia

Abbiamo detto vittoria, e vittoria è stata.

Un pessimo inizio  non ha offuscato l’obiettivo che la Juventus si era prefissato, quello della vittoria a tutti i costi. La squadra sapeva di non potersi permettere di fallire, e alla fine con la forza di volontà ed una coppia di giovani e splendidi attaccanti è riuscita, con un risultato netto: 3-1, che non fa discutere.

E’ stata una partita che ha impegnato la  Juventus caduta   in errore già al 5 minuto,  Nonostante i numerosi tentativi di pareggio, sempre falliti,  l’occasione si presenterà al 33mo quando Morata lasciato solo, non ha avuto dubbi centrando la porta, e siamo sul 1-1.  Dopo questo gol la squadra ha cominciato a crederci ed è accaduta un’immediata reazione,   a portarci in vantaggio sarà un rigore concesso per un intervento falloso su Morata, realizzato secondo le indicazioni di Allegri da Dybala, il terzo gol arriverà al 63mo da un colpo di testa di Sami Khedira, l’atleta atteso e reduce da un lungo infortunio, non delude.

Possiamo dire che la Juventus nonostante una brutta partenza sia  riuscita a raddrizzare il risultato, che non era facile considerati i trascorsi, molto bene Cuadrado, Hernanes e Khedira, brava la giovanissima coppia in attacco, Dybala e Morata, la quale ha dimostrato maturità e freddezza anche nella fase critica della partita, al contrario una difesa disattenta che con la collaborazione del portiere mette in difficoltà la squadra, praticamente da subito subendo un gol  evitabile.

Partita sostanzialmente finita bene, tenendo presente che il Bologna è stato ben poca cosa. A  parte l’errore al 5, la Juventus ha sempre dominato, martellando gli avversari di azioni e tiri in porta continui, poco ha potuto fare il Bologna dotato di scarsa inventiva e fantasia, che buttandola sulla violenza ha rimediato un rigore a sfavore compromettendo irrimediabilmente la gara.

Ma  la preoccupazione è su Pogba, che non riesce a giocare come gli anni precedenti, questa involuzione prosegue e lascia il pubblico alquanto perplesso,  non tira mai,  spesso non sa che cosa fare, e in ultimo, perde tempo cincischiando con il pallone,  che alla fine glielo portano via. Sicuramente un “fuori programma” che Allegri non si aspettava, in quanto  non si capisce il perchè,  se si tratta di un momento di crisi  o se il giocatore sia stato sopravalutato e la sua efficienza  sia condizionata dalla presenza o meno di altri colleghi di una certa caratura.

Immagino che rientri tra gli obiettivi di Allegri, quello di recuperare le funzioni  di questo giocatore la cui abilità di gioco dimostrata negli anni passati  manca  all’assetto di questa nuova Juventus, inzialmente  costruita intorno a lui.

Al contrario possiamo rilevare quanto Hernanes cominci ad ambientarsi e lo stesso possiamo dire di Khedira, anche se non ancora  al massimo della forma, ha dimostrato tutto il suo valore.

Ora la Juventus deve continuare con questo ritmo anche con le squadre più in forma, e dimostrare di non essere forte solo in Champions, i ragazzi ci credono e la possibilità di un recupero la si vede  possibile.

 

 

 

Juventus-Bologna 4 ottobre 2015 ore 18,00 – Juventus Stadium Torino

Juventus-Bologna 2015scritto da Cinzia Fresia

Dopo la conferma di mercoledì scorso cioè   la vittoria in  Champions contro il Siviglia, la Juventus riparte carica di aspettative per il prossimo turno in campionato, che la vedrà domani  a ricevere in casa propria  il Bologna,  squadra ostica e ultimamente molto nemica.

Allegri conferma la presenza di Khedira  così detto  in conferenza stampa, la situazione della squadra non è buona, dopo Caceres fuori rosa, ecco che accade l’inaspettato:  un  tempestivo  intervento  al cuore per  aritmia cardiaca minore  a Stephan Lichtsteiner,  che lo terrà fuori dal campo almeno 30gg. Tutto ciò  impone al tecnico toscano una gestione oculata e parsimoniosa delle forze alquanto ridotte in campo. Allegri e la sua Juventus, devono vincere, non solo per un recupero punti ma per tenere alto l’interesse in campionato e quindi  essere credibili. Un’ ulteriore  sconfitta sarebbe rovinosa, creerebbe imbarazzo  e comprometterebbe sempre di più la  posizione in Campionato.

Mercoledì oltre alla vittoria abbiamo rilevato un segnale positivo  tra i giocatori, forse la presenza di Khedira, o  interventi esterni hanno fatto sì di vedere meno insofferenza tra i giocatori ed una  maggiore collaborazione, siamo consapevoli come non sia semplice ed immediato l’ambientamento  anche per dei professionisti.

 

 

Pagelle Juventus – Siviglia.

 

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Di Alessandro Magno

 

Buffon 6 praticamente inoperoso

Barzagli 7 si reinventa terzino  alla sua età e non è poco tuttosommato con ottimi risultati

Bonucci 6,5 Ordinaria amministrazione loro davanti non pungono. Lui si guarda bene dal non strafare.

Chiellini 6,5 Dietro non concede nulla e spinge piu di Evra.

Evra 6,5 Partita indubbiamente positiva ma crossa pochissimo (mi pare una sola volta) spinge anche meno. Si limita a fare l’essenziale anche se lo fa bene. A me da l’impressione di uno che si “conservi”molto. E’ un peccato perchè mi pare che da quella parte si potrebbe affondare di piu’.

Hernanes 7 mezzo voto in più di incoraggiamento. E’ sembrato comunque un altro giocatore rispetto a Napoli.

Pogba 6,5 Senza infamia e senza lode ma lo preferisco cosi a giocare con i compagni piuttosto che a cercare inutili numeri da circo.Quando diventerà più concreto potrà tornare a fare il giocoliere con risultati migliori di quelli visti finora.

Khedira 8 Migliore in campo. Fa subito capire a tutti che è un giocatore di altissimo livello. Si prende praticamente la squadra sulle spalle. Bene. Speriamo duri e speriamo che lo sappiano centellinare a dovere Riperderlo sarebbe gravissimo.

Cuadrado 7 In questo momento indispensabile e inprescindibile. Salta sempre il suo, ha gran corsa e tiro. In questo momento gli manca solo il gol. Se ne mangia uno colossale

Morata 7 Il ragazzo ha una marcia in piu e si vede. Bel gol. Ottima prestazione.

Dybala 6,5 Gran sacrificio li da solo a prendere botte. Io lo vedo meglio come seconda punta. Fare il centravanti alla Juve e in Europa non è uguale a farlo nel Palermo e lui per me non ha il fisico per fare la prima punta da noi. Ottimo l’assist per Zaza sul secondo gol.

Alex Sandro sv Entrato da interno di centrocampo mi sembra una stranezza di Allegri.

Zaza 7 In tempo per fare un gol di potenza e prepotenza

Allegri 7 Quando vinci hai sempre ragione. Azzecca le scelte sia di Khedira titolare che di Barzagli terzino. Becca pure Zaza bomber.

Arbitro 6,5 Partita corretta non vede un rigore su Khedira ma sull ‘ azione mi pare imballato.

Juventus-Siviglia mercoledi 30 settembre 2015 ore 20,45 Juventus Stadium -Torino champions League

imageScritto da Cinzia Fresia

Domani sera alle 20.45, la Juventus incontrerà allo Juventus Stadium per la prima volta come sfida ufficiale, il Siviglia,  per la Champions League, facendo i conti con i numerosi giocatori infortunati, il tecnico Allegri dovra’ affrontare la partita con le poche forze cui  dispone, ridotte veramente ai minimi termini. Dopo l’annuncio dell’indisponibilita’ di Caceres da parte della Societa’, la quale  avrebbe preso le distanze dal giocatore, dopo l’incidente stradale avvenuto la scorsa notte,   Allegri, potrebbe optare per un “3 -5 – 2” inserendo Hernanes come regista di un centro campo ipoteticamemte formato da Evra, Pogba, Pereyra e Cuadrado, e puntare sulla giovanissima coppia  Dybala e Morata in attacco, lasciando la difesa al trio piu’ che collaudato Chiellini, Bonucci e Barzagli.

La rosa  per Allegri si riduce in quanto Anche Lemina e Sturaro non sembrano completamente in forma. L’ultima sconfitta in Champions risale alla finale persa a Berlino, e con una buona dose di ottimismo e di entusiasmo la Juventus potrebbe fare piu’ che bene, la vittoria sarebbe  importantissima per l’umore non solo dei giocatori, ma della societa’ certamente scontenta circa l’andamento della squadra in campionato, tuttavia se la squadra recupera l’equilibrio  che l’ha contraddistinta tutta la scorsa stagione, e seguendo l’allenatore, potrebbero decisamente farcela, anche incontrando una squadra determinata intenzionata a non fare sconti o regali.

 

 

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di Enzo Ricchiuti

 

Cosa non ha funzionato a Napoli?

Probabilmente che il Napoli s’è sistemato più corto e intenso di noi. Noi s’aveva un progetto tattico, linea di passaggio al centro tenendo gli esterni bassi per evitare gli esterni loro. Non è riuscito per una serie di motivi (anche agonistici), poi alla fine è stato inutile cambiare.

Se dovesse saltare Allegri : Capello, Lippi, Ancelotti, Spalletti , Mazzarri, Klopp (tutti attualmente liberi).

Capello. Fossi Capello non verrei mai alla Juve di adesso.

Sagan campione del mondo e la gara degli italiani?

Chi non ha il talento non se lo può dare.

Napoli-Juventus – È crisi vera

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Articolo di Alessandro Magno

 

Napoli-Juventus. Bruttissima Juventus ieri sera al San Paolo di Napoli. Contro un Napoli non trascendentale la Juve è riuscita a sbagliare di tutto. La squadra che a detta del suo allenatore aveva un crisi di risultati ma non di gioco ha evidenziato invece gravissimi limiti proprio su quest’ultimo fattore. Non un passaggio di prima, non uno scambio fra i giocatori. E’ sembrata francamente una banda di solisti. Nel caos totale si è salvato il solo Lemina che è sembrato un giocatore di calcio. E in parte i subentrati Morata e Cuadrado.

Non mi è piaciuto l’uscire sorridente dell’allenatore dal campo e neppure il dichiararsi non preoccupato nelle interviste post-gara. La situazione è bruttissima e siamo quindicesimi scavalcati in classifica anche da Genoa e Udinese con dietro solo Empoli, Verona e le neopromosse Bologna, Carpi e Frosinone. Con 5 punti in 6 gare a una media di nemmeno un punto a partita siamo in perfetta media retrocessione. Quindi non ci trovo nulla da ridere e nemmeno da stare sereni e distesi. I discorsi sui carri, sui vincitori, sul fino alla fine, francamente li trovo infantili. Nessuno si dissocia dal tifare e seguire la squadra men che meno io. Nessuno ha piacere di buttare la croce su questo o quello o fare il tifo contro. Ma non possiamo esimerci dal dire che non c’è quasi nulla che funziona e che pure in un anno sfortunato o sabbatico la Juventus non può e non deve avere questa classifica. Non voglio fare lo jettatore ma ho visto in passato squadre attrezzate al minimo per fare l’Uefa retrocedere in serie B quando si sono trovate invischiate in una situazione che non conoscevano a fondo. Mi viene in mente la Fiorentina di Battistuta ed Effenberg (capitano della Germania). Mi viene in mente la Sampdoria di Cassano e Pazzini in anni più recenti. Non siamo ancora a quei livelli, siamo solo alla sesta giornata e c’è tutto il tempo per venirne fuori ma non è certo rimandando a domani che la situazione migliorerà. Bisogna venirne fuori al più presto.

Tutto questo è bene dirlo è colpa in primis della dirigenza e non può essere che così. Siamo pronti ad applaudire quando si prende Tevez a poco o Pirlo gratis. Siamo tutti pronti a toglierci il cappello ad aver scoperto Pogba (quello degli anni scorsi). Così è giusto dire dove si è sbagliato e non è questione di simpatie ma è mera cronaca. Se si prende un Alex Sandro 25 milioni di euro e non gioca se si prende un Hernanes l’ultimo giorno di mercato quando si è inseguito altri giocatori se si prende Khedira per rimpiazzare Vidal è evidente che se i risultati sono questi si sono fatti degli errori. Se prendi Zaza e regali Llorente per risparmiare uno stipendio quando per l’italiano hai speso 18 milioni e non è più forte dello spagnolo. Se dai in prestito Coman e quello va in Germania e fa sfaceli se compri Cuadrado e il tuo mister non sa come lo deve utilizzare. Mi pare si sia sbagliato al minimo qualcosina. Mi pare si sia peccato molto di presunzione smantellando una squadra a cuor leggero che a detta di tutti era un giocattolo perfetto. Idem il discorso per Allegri. Non abbiamo mai fatto i conti sulle traverse sui pali o sui rigori negati. La Juventus quella che conosco io anche con la primavera in campo deve fare 9 punti in casa contro Udinese, Chievo e Frosinone. Ne abbiamo fatti 2. La smetta di cambiare formazione ogni secondo mi sembra Ferrara in quell’annata che non riusciva a capire come doveva utilizzare Diego. Trovi un modulo funzionale e definitivo e un 11 titolare e insista su quello e inizi a fare punti.

Sarò qui a seguire la mia amata Juve continuasse a fare ancora più schifo di quello che sta facendo, ma non chiedetemi di dire che va tutto bene perché tutto bene non va. Non ho fatto sconti mai a nessuno né a Lippi o a Ferrara, né a Deschamps o Conte. L’anno scorso quello che è stato è stato. Ormai è andato. I trofei sono in bacheca fanno parte del passato. E’ oggi che conta. Siamo la Juve non ci siamo mai guardati indietro. La battaglia più importante è sempre la prossima.

 

 

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