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Considerazioni su Juve – Genoa e Lazio – Juve annessi e connessi.

Avessimo avuto il minimo sindacale dagli arbitri, staremmo tranquilli in campionato ed in finale di coppitalia.La tranquillità è sempre possibile, siamo sempre i più forti almeno per quest’anno. Dipende però soltanto da noi. Purtroppo.

Le ultime interviste e conferenze stampa di Conte.

Mi sembra abbastanza sovraesposto. Non so quanto reggerà. E quanto pagherà per tutto questo. Spero che la presidenza gli dia una mano. La presidenza.

Anelka, Peluso e il calcio mercato di riparazione.

A rigor di logica s’è tappato quantitativamente dei buchi. S’è fatto volume.  C’è una scena del film “Napoli milionaria”: al medico portano pozioni per i calli ed il latte delle partorienti per curare un problema polmonare. Alle rimostranze del medico gli si dice “Ma dottore, su, con la sua abilità…”. Ecco. Mi sembra che a Conte stiano facendo la stessa cosa. Uno come lui meriterebbe strumenti migliori. Minimo, una clinica all’avanguardia.

La Mafia del calcio ha ottenuto ciò che voleva

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Articolo scritto da Alessandro Magno

L’ho scritto una settimana fa, probabilmente anche in anticipo su tutti. A Roma volevano una finale di coppa Italia Lazio-Roma e avrebbero fatto di tutto per ottenerla. Ci hanno mandato un altro sestetto arbitrale che non se la sentiva. Il rigore su Vucinic nei primi minuti è un altro rigore netto, solare, sacrosanto, indiscutibile. E’ un poco la fotocopia del rigore che diedero al Napoli in finale contro di noi. Mi pare addirittura questo pure un poco più evidente. E così ci hanno mandato un altro sestetto ad hoc. Complimenti! Sarebbe ora che il Presidente Agnelli si facesse sentire nelle stanze dei bottoni perché così è un evidente stillicidio. 5-6 rigori negati nelle ultime due partite di cui 2 come detto, enormi, fanno sì che ci venga più di un sospetto. L’anno scorso se vi ricordate fu anche così, la questione arbitraggi-sconci ebbe fine dopo un Genoa-Juventus finita in parità, dove non ci fischiarono un paio di rigori e ci annullarono un gol valido di Pepe per fuorigioco inesistente. La questione ebbe termine in quanto forse passarono tutti i limiti di decenza , ammesso che ne abbiano mai avuti, e soprattutto perché a quel punto lo scudetto al Milan sembrava cosa fatta. Come dire: il loro l’avevano fatto alla grande ormai; salvo poi il suicidio del Milan nelle partite finali del Campionato. Ho la netta sensazione che voglian favorire il Napoli nella lotta scudetto e un anticipo si è avuto negli episodi evidentemente dissonanti di Domenica scorsa in Juve- Genoa e Parma-Napoli, quindi occorre fare molta molta attenzione e soprattutto sperare che il Napoli non tenga un grande ritmo e magari aspiri al suicidio.

Sulla partita di coppa che posso dire. Non è normale noi non si segni mai di testa e i nostri avversari di testa ne fan due, non è normale tenere la palla 60 minuti e tirare poco così. Non è normale neppure che gli altri in due partite fan 3 gol con 4 tiri in porta e noi ne facciamo 2 con 15. Non capisco questa coppia assurda che piace tanto a Conte ovvero Giovinco-Vucinic quelli che io ho battezzato ”la strana-coppia”, due che son così bravi a costruire e così poco bravi a concretizzare. Non sono Iniesta-Messi Conte, quando cacchio te lo metti in testa? Infatti siamo diventati nettamente più pericolosi con Quagliarella in campo. E torno a ripetere non è questione di tecnica ma di movimenti. Il buco dove si inserisce Vidal per pareggiare lo crea Quagliarella che va a saltare su quella palla anche se non la prende. Avete mai visto saltare Vucinic e Giovinco in tutta la partita? Certo anche un poco perché non arrivano i cross ma è anche perché quei movimenti da punte centrali non li hanno. Sono mesi che ripetiamo le stesse cose. Peluso? Ma porca la miseriaccia ladra, ma io non ho niente contro questo ragazzo, ma vi sembra da Juve? Ogni volta che entra prendiamo gol dal lato suo. Ma è 1-90 e si fa uccellare di testa? Raga ma non ci mettiamo anche del nostro però. Ma andiam a prendere Peluso e Anelka (ammesso che arrivi che ho pure brutte sensazioni su questo). Ma ci rafforziamo con giocatori finiti o da squadre di seconda fascia? Anche la formazione iniziale. Io capisco che la coppa Italia è l’ultimo dei nostri obbiettivi però ormai siamo li manca questa partita e poi un altra, troppe riserve in campo Conte. A questo punto non era meglio uscire un paio di turni fa? E per concludere Storari. E’ sempre stato un bravo secondo non lo nego, però su un cross da calcio d’angolo che finisce al limite dell’aria piccola , non si può stare in porta la palla si va a prendere in uscita. Almeno si prova.

La cosa più bella della serata rimane dunque la presa per i fondelli del nostro mister a quelli della Rai. Lui non può sapere, visto che era in campo, che hanno fatto al solito una telecronaca di parte. Che al secondo gol della Lazio hanno esultato ma nemmeno fosse Zuliani quando segnano i nostri. Che durante la partita in entrambi i rigori negati ci hanno messo moltissimi minuti prima di pronunciare le parole ”c’è rigore per la Juve”, nemmeno stessero invocando il Diavolo, che prima hanno omesso di fare vedere un dei due rigori su Giovinco e poi nel post partita i rigori son diventati uno per parte omettendone un altro (cioè entrambi quelli su Seba) e che al solito ha dovuto richiedere Conte la visione di questi. Quindi la presa per il culo per cui sul primo Vucinic è da simulazione in quanto si tuffa e Marchetti prende la palla, quello su Klose è rigore netto ”ma che dici si butta scherzi è colpito con violenza”? … e che sugli ultimi due Giovinco è da espulsione in quanto non può prendere così in giro l’arbitro, con evidente imbarazzo dei conduttori, è una perla del nostro grandissimo mister che come uomo è veramente fantastico. Uno Juventino vero. Peccato sia solo.

 

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Lazio Juventus 2-1 Sintesi (coppa Italia)

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Prepartita Lazio-Juve, come se niente fosse.

semifinale ritorno coppa italia lazio juve 1

Articolo a firma di Eldavidinho

Poche ore dopo la partita contro il Genoa la Juventus è già tornata in campo. La stangata da parte del Giudice Sporivo Tosel era ampiamente prevedibile: 2 giornate a Bonucci, 1 giornata a Chiellini, 2 giornate a Conte e inibizione fino al 18/2 per Marotta. Il pareggio contro i rossoblu ha lasciato l’amaro in bocca ma il modo migliore per smaltire la delusione è focalizzare l’attenzione sul prossimo obiettivo. Un obiettivo delicato e importante: la semifinale di ritorno contro la Lazio, a Roma. Si partirà dall’1-1 dell’andata, altro risultato andato stretto alla squadra di Conte, che ha tutte le intenzione, dopo i due pareggi consecutivi, di tornare alla vittoria e centrare l’accesso alla finale. La Juve ha iniziato a preparare l’appuntamento già domenica mattina. Anche in casa Lazio E’ iniziata la missione Juventus. Certi i rientri di due tenori come Hernanes e Mauri, utilizzati da Petkovic contro il Chievo con il misurino. Una mossa studiata: il tecnico biancoceleste crede nella finalissima. Brutte notizie per Conte, che non recupera Pirlo e perde Marchisio per influenza. Bocciato Quagliarella, al suo posto Giovinco. Nella Lazio ancora fuori Klose, con Floccari che è pronto a sostituirlo.

Queste dovrebbero essere le formazioni: Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Dias, Biava, Radu; Ledesma; Candreva, Hernanes, Mauri; Gonzalez; Floccari. A disposizione: Bizzarri, Ciani, Cavanda, Stankevicius, Scaloni, Kozak, Rozzi, Klose. Juve (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Caceres; Isla, Vidal, Pogba, Giaccherini, Padoin; Giovinco, Vucinic. A disposizione: Buffon, Caceres, Lichtsteiner, Marrone, Quagliarella, Vidal, Matri.
4 sconfitte, altrettanti pareggi e 2 vittorie: è questo il bilancio della Juve a Roma negli incontri di Coppa Italia con la Lazio. La prima volta le due formazioni si affrontano il 14 settembre 1958 e i biancocelesti vincono 2-0 grazie al secondo tempo, dove si registrano le reti decisive di Tozzi e Fumagalli. Le altre bocciature per i bianconeri sono datate 2000 (2-1, con rete di Del Piero in mezzo a quelle dell’ex Boksic e di Simeone); 2004 (doppietta di Fiore nella finale d’andata, in un’edizione che si aggiudicherà la Lazio allenata da Roberto Mancini); 2009 (2-1: Pandev e Rocchi a ribaltare il gol di Marchionni, una sconfitta amara anche perché a Iaquinta venne annullato un gol per posizione di fuorigioco assolutamente inesistente). I 4 pareggi hanno visto questi punteggi: 0-0 nel 1974; 1-1 nel 1983-84 (un botta e risposta nel giro di 60 secondi a inizio ripresa: autogol di Boniek e risposta di Cabrini di testa su invito dalla sinistra di Paolo Rossi). Stesso risultato si verifica 4 anni dopo: la Lazio si porta in vantaggio subito con l’ex Galderisi. Nella seconda frazione di gioco è Mauro a infilare il portiere Martina. Infine, nel 1998, Lazio-Juventus è esattamente come oggi la semifinale di ritorno. A fare la differenza è Nedved, all’epoca in forza alla squadra capitolina. Dopo il gol di Fonseca, Pavel segna una doppietta nel giro di 4 minuti. L’autogol di Favalli nei minuti di recupero modifica il risultato ma non il verdetto, ad andare in finale sono i padroni di casa. I due successi della Juventus si verificano in epoche diverse. Il primo è datato 1987 e sono il giovanissimo Buso e Serena a determinare lo 0-2. Decisamente più importante è il match della semifinale d’andata del 1995: la partita viene decisa da Ravanelli ed è un risultato importante in quella che è l’ultima edizione di Coppa Italia vinta dalla Juventus.

Sarà Luca Banti l’arbitro di Lazio-Juventus, semifinale di ritorno di Coppa Italia in programma martedì alle 20.45 all’Olimpico di Roma. Per il fischietto livornese sarà la 16° direzione di gara con i bianconeri e i precedenti parlano di 11 vittorie della Juventus, due pareggio e due sconfitte. Banti ha arbitrato già due partite di Coppa Italia con la Juve, uscita vincente in entrambi i casi con identico punteggio: 3-0. Si tratta delle sfide contro Catania e Roma, entrambi disputato a gennaio, la prima nel 2009, la seconda nel 2012. In questa stagione Banti ha diretto due volte i bianconeri, nelle goleade contro Pescara, 6-1, e Udinese, 4-0, questa recentissima e datata 19 gennaio. Martedì all’Olimpico Banti sarà coadiuvato dagli assistenti Marzaloni e Cariolato. Quarto uomo sarà il signor Giannoccaro. Forza Juve.

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Prepartita Juve-Genoa, continuiamo su questa strada.

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Articolo a firma di eldavidinho

Con la notizia che da Luglio Llorente sarà ufficialmente un giocatore bianconero per i prossimi 4 anni e con l’arrivo di Nicolas Anelka alla Juve, gratis, per i prossimi 6 mesi a 200.000 euro netti più bonus con opzione per il prossimo anno(altri 200mila alla 12a partita, 200mila in caso di vittoria Scudetto e 300mila vittoria della Champions League) affinchè tamponi la crisi di gol delle punte attuali, la Juve cerca in campionato di continuare sulla strada intrapresa contro l’Udinese. L’arrivo di Anelka non è stato ben accetto da parte dei tifosi bianconeri che di certo si sarebbero aspettati una punta di prospettiva come Lisandro Lopez, vicino nei giorni scorsi, o sicuramente più giovane e talentuosa. Anelka negli ultimi 6 mesi, nella pallida avventura  allo Shangai, non ha di certo giocato ad alti livelli né ha brillato, risultando un giocatore nella piena fase discendente della sua carriera. A lui non resta altro che smentirci e smentire tutti coloro che, alla notizia dell’arrivo di Anelka, sono tornati a chiedersi perché sono stati fatti partire con tanta leggerezza Trezeguet e Del Piero. Acquisto che è parso senza logica né senso, da parte della dirigenza. Ed è la mancanza di programmazione nella ricerca del tanto agognato bomber-top player che infastidisce i tifosi. Lecito farsi certe domande. Non è detto che Anelka escludi anche l’arrivo di Lopez ma a questo punto pare improbabile. Altra opportunità a basso costo, di quelle che Marotta non si lascia sfuggire mai. Perplessità, quelle dei tifosi, derivanti anche dal punto di vista tattico, essendo maturato e cresciuto Anelka, negli ultimi anni, come seconda punta di movimento, in grado di svariare su tutto il fronte d’attacco partendo addirittura dalla linea dei centrocampisti per dar supporto alla squadra. Non proprio un bomber, insomma. Però. Boh? Sino ad ora che attaccante arrivato alla Juve non abbiamo mai criticato? Nessuno. Dunque lasciamo che parli il campo. Sia chiaro che si critica la mossa societaria per i motivi già elencati sopra ma non è detto che il giocatore, paradossalmente, non possa rivelarsi utile(come chiunque). Però il punto è che #Anelka, per quanto possa rivelarsi utile, non sembra rappresentare un valore aggiuntivo per la squadra. Il livello qualitativo dell’attacco, con i vari Elia, Bendtner, Borriello e ora Anelka, non si è alzato.

I precedenti in campionato tra Juventus e Genoa parlano nettamente a favore dei bianconeri, con 35 vittorie (alle quali va aggiunto il 3-1 del 2006/07 in serie B), otto pareggi e solo due successi degli ospiti. L’ultimo successo dei padroni di casa è di due stagioni fa, quando la Juve allenata da Del Neri (mister del Genoa fino a domenica scorsa) superò per 3-2 la formazione ligure, guidata da Davide Ballardini, neoallenatore del Grifone. Fu una gara avvincente, con due autoreti (Bonucci e Rossi) nel primo tempo, il momentaneo vantaggio di Floro Flores nella ripresa e il capovolgimento del risultato a opera di Matri e di Toni. I punteggi più verificatisi nella storia sono il 2-0 e il 3-1, capitati in sette circostanze. Non mancano però risultati eclatanti, come il 7-0 del 1965 e l’8-1 del 1933/34, a confermare un dato costante nel tempo: quando le due squadre si affrontano non mancano i gol in grande quantità. Anche l’ultimo Juventus-Genoa, del resto, si è concluso 2-2 e risale al girone d’andata dello scorso campionato.

Il bilancio del Genoa in trasferta, per un totale di otto punti guadagnati su 17, è di due vittorie(contro Lazio e Atalanta), due pareggi(contro Udinese e Inter) e sei sconfitte(contro Catania, Milan, Siena, Sampdoria, Pescara e Cagliari). Altri numeri sono invece contraddittori: i rossoblu hanno segnato solo sette gol su 21, dimostrando grande sterilità offensiva. Contemporaneamente, è curioso che lontano da Genova la squadra abbia incassato solo 13 reti a fronte delle 21 di Marassi. A fine girone d’andata la squadra di Del Neri era virtualmente salva.  A Ballardini è stata affidata una situazione che la vede a tre punti dalla quartultima.

Sono due stranieri gli unici giocatori del Genoa che hanno disputato tutti i 21 incontri di campionato: il francese Frey e lo svedese Granqvist. Due finora gli espulsi: Moretti (giocatore che ha raccolto anche più ammonizioni) e Seymour (che ha lasciato in settimana la squadra per approdare al Chievo). I goleador della squadra sono Immobile e Borriello con cinque reti a testa. Seguono Jankovic con tre, Kucka e Bertolacci con due, Merkel, Said, Granqvist e Pisano con uno.

I bianconeri recuperano Bonucci e Quagliarella per la sfida interna contro il Genoa. Il difensore sarà regolarmente in campo al fianco di Barzagli e Caceres, mentre Pogba verrà confermato in cabina di regia con Vidal e Marchisio interni. Quagliarella è favorito su Matri (leggermente influenzato) per affiancare Vucinic in avanti.

Ballardini sembra orientato ad affidarsi al 4-3-1-2 con Bertolacci sulla trequarti a supporto del tandem Immobile-Borriello. L’alternativa è rappresentata dal 4-4-2 con l’innesto di Antonelli sulla corsia mancina di centrocampo. Sulla fascia difensiva destra rientra dal 1’ Pisano, Sampirisi si riaccomoderà in panchina. Unici indisponibili Jankovic e Vargas.

Per Juventus-Genoa, anticipo della 3ª giornata di ritorno di Serie A, è stato designato l’arbitro Marco Guida di Torre Annunziata. Il direttore di gara campano torna allo Juventus Stadium a distanza di poco più di un mese dalla sfida di Coppa Italia vinta dai bianconeri con il Cagliari lo scorso 12 dicembre. La gara con i sardi è stata la quarta in assoluto dei bianconeri con Guida. Il bilancio è di tre vittorie e un pareggio. Curioso che la prima di queste quattro sfide sia stato proprio un Juventus-Genoa, quello del 10 aprile 2011 all’Olimpico. Un 3-2 che rappresenta l’ultimo successo casalingo contro il liguri. Sabato sera, i guardalinee saranno Fabio Pietro Galloni e Matteo Passeri. Il quarto uomo sarà Francesco Altomare. Gli assistenti d’area saranno Andrea Romeo e Gennaro Palazzino. Forza Juve.

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Juventus lazio. Un pari dovuto a  sfortuna,  Marchetti, cosa?

Abbiamo avuto le nostre occasioni. L’arbitro non ci ha agevolato le cose. Sarebbe bastato dare il rigore e staremmo già in finale. Gli abbiamo concesso qualcosa e loro hanno capitalizzato. La classica partita all’italiana con una squadra che cerca anche male di proporre e l’altra che sa chiudersi bene e giocare con maggior sicurezza di risulta: in mezzo, arbitro ed episodi a fare peso. Bisogna stare attenti alla finale di Coppa quest’anno. C’è una discreta voglia di fare il derby e regalare soldi e punti a chi comanda nel calcio (Lotito) e a Roma (Baldini).

Immagino tu sia contento per il rinnovo di Buffon, personalmente però seppure nella contentezza per Gigi,  mi ha provocato grande amarezza sentire dal Presidente parole che per Del Piero  non sono state pronunciate, e mi riferisco soprattutto a : ” Buffon sa che la Juve è casa sua e qui troverà sempre le porte aperte”. Che mi dici?

Sono onorato di essere un tifoso di Buffon. Del Piero ? Non puoi avere ambizioni presidenziali con un presidente giovane come Agnelli. Non ti permetterà nemmeno di pensarlo.

Non ci occupiamo mai di politica se la politica non si occupa di noi. Hai sentito il neo candidato ed ex PM Ingroia? Ha detto che l’Inter è esempio di legalità e hanno fatto bene a togliere gli scudetti alla Juventus che ne ha pure troppi. Secondo questo qua dovremmo averne 22 o 23 come dice Zeman. A me pare un poco scarso soprattutto come magistrato a dire una cosa del genere. Il tuo pensiero?

Da uno che ha preso per buono un dossier di documenti fatti a colpi di scanner, non prendo per buono nemmeno il buongiorno.

Martedì 22 gennaio 2013 Juventus-Lazio Semifinale Coppa Italia Juventus Stadium- Torino “Ecco cosa succede a non chiudere le partite”

Juventus FC v S.S. Lazio - TIM Cup

Scritto da Luna23

 

E’ pieno lo Juventus stadium in  questo gelido martedì sera di gennaio, gli Juventini ormai non possono prescindere dalla loro squadra del cuore che va sostenuta anche in un torneo secondario com’è la coppa Italia, le coreografie sono fantastiche e le telecamere indugiano sugli spettatori, i tifosi sono allegri, ridono e cantano, e canta anche lei, Donna Allegra Agnelli, mamma del nostro presidente e  soprattutto grande tifosa: appassionnata, è la prima a coinvolgersi nei cori, negli applausi, nel tripudio generale .. una presenza rassicurante la sua.

Si può dire che questa partita è stata giocata dal  63 mo in poi,  quando un gol effettuato da un imprevedibile Peluso, difensore neo acquisto, ha sbloccato un match che fino a quel momento aveva visto la Juventus tentare senza riuscirci di andare in gol. Tutto sommato la formazione delle riserve di domenica scorsa stava funzionando, ha giocato nella globalità della partita sempre bene, purtroppo ..c’è sempre un però, per una partita giocata alla grande, come contro l’Udinese sabato scorso, la successiva si chiude   senza l’happy end , nessuno dei nostri Peluso a parte, è riuscito a battere la piovra Marchetti che le ha parate come sempre tutte. Meriti  portiere a parte, l’attacco della Juventus ha le sue responsabilità:  dopo l’1 a 0, la formazione ha collezionato una serie di errori di cui 3 gol falliti a porta vuota, mettiamo anche il rigore negato su Vucinic atterrato in malo modo da Biava che Damato fa finta di non vedere,  stasera tra Vidal e Matri .. le occasioni da gol le abbiamo proprio buttate.

Peccato perchè si è giocato bene, ho visto finalmente Isla un po’ meglio delle altre volte, e non riesco a trovare difetti a nessuno se non questa tragica inconcludenza in area. E c’è ben poco da aggiungere dicendo che ci mancano le punte che sappiano interpretare e finalizzare quello che è un lavoro da grande squadra. Anche Storari ha una parte di responsabilità insieme ai difensori per il pareggio laziale. E’ “solo” la coppa Italia, ma farsi rimontare così, fa arrabbiare.

Al posto dell’allenatore  tra indisponibili, acciaccati e squalificati, Conte ha tirato fuori dal suo cilindro una squadra che mi è piaciuta lo stesso,  ha saputo contenere il pressing della Lazio  che non dimentichiamo è tra le più forti di questo attuale campionato, di contro  le sostituzioni non hanno migliorato l’assetto, nel caso specifico di De Ceglie che ha lasciato troppo libero Mauri consentendogli di segnare. Vucinic e Pogba il cui ruolo è quello di alzare il ritmo cercando di rimediare ad un match caduto in crisi,  non hanno fatto la differenza, e l’avversario nelle sue possibilità ha segnato.

Sebbene ci ritengano la squadra più forte del campionato, siamo sempre alla ricerca di un assestamento, le prestazioni sono al massimo e la volta dopo sprofondano al  minimo,  senza un perchè. Mi viene da pensare che l’impatto psicologico nel calcio sia un fattore davvero importante, e le aspettative di Conte aumentano l’ansia da prestazione.

Comunque, niente di male, andremo a Roma per vincere se si vorrà continuare, nel frattempo sabato c’è il Genoa che ci aspetta, squadra ostica che può giocarci brutti scherzi, quindi è bene tenere gli occhi aperti e non sedersi troppo sugli allori, potrebbero riservare delle spine!

 

Juventus-Lazio e il commento Rai: come ti manipolo la telecronaca

 

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Articolo di Alessandro Magno

Sulla partita di coppa Italia c’e’ poco da dire una Juve parecchio incerottata se l’e’ cavata egregiamente contro una Lazio quasi titolare a eccezione di Klose e Diaz. La partita e’ stata a senso unico e Marchetti ancora una volta e’ uscito come migliore in campo.
Questa volta non mi sento di dire che abbiamo sprecato perche’ davvero parliamo di una squadra bis. Isla e Peluso (nonostante il gol) ad esempio mi sembrano ancora molto fuori dal contesto. Il risultato di 1-1 alla fine e’  palesemente ingiusto, la Juve meritava ampiamente la vittoria, ma siccome nel calcio ha ragione chi segna, accettiamo il verdetto del campo.
Avremmo qualche cosa da ridire con i vertici federali sul fatto che Mauri giochi e non sia ancora stato giudicato, ma questa e’ storia vecchia.

E veniamo al commento Rai. Intanto del fatto che Mauri giochi sub-judice nessun accenno.
Gia’ durante la partita sembrano abbastanza orientati pro -Lazio nonostante sia una partita a senso unico dove la Lazio si e’ difesa per tutto il tempo. Non sono neppure capaci di dire chiaramente che Hernanes ha fatto una prova oscena ad esempio. Forse hanno paura che qualcuno a Roma si offenda. Mauri viene graziato un paio di volte (forse anche tre) per stop di mani volontari ma anche qui i commentatori Rai sorvolano. Non c’e’ un regolamento che parla di cartellino giallo per falli di mano di questo tipo?
Sul gol della Juve c’e’ un fallo di Peluso sul difensore. Il nostro forse e’ bravo a schiacciare prima il laziale e poi a mollarlo quando e’ in volo, fatto sta che l’arbitro non se ne avvede e convalida. In Inghilterra per una roba cosi’ ti ridono in faccia ma son sincero, in Italia se te lo fischiano ci puo’ stare.
7-8-9, 12 replay e commentatori abbastanza convinti che il gol e’ da annullare. Ci puo’ stare sono io il primo a dirlo e l’ho gia’ detto. Sul palo che prende Vidal in seguito c’e’ un intervento in scivolata del difensore che forse anticipa Vidal forse no, chissa’? Questo replay e’ la prima cosa che si perdono, non verra’ mostrato mai, nemmeno mezza volta, ne’ prima ne’ dopo ne’ durante la partita. Magari il difensore anticipa Vidal veramente ma avremmo avuto il piacere di averne conferma da qualche immagine. Piu’ avanti c’e’ un rigore grosso come un elefante su Vucinic. Anche questo mostrato velocemente un paio di volte e nessun commentatore Rai che riesce a dire che e’ rigore. Neppure che: “ci poteva stare”.

Ma il meglio avviene nelle interviste post partita. Intanto si va a prendere un immagine di Marchetti che ancora mima il fallo di Peluso e mi chiedo (e ci si chiede) come mai non si va a cercare Vucinic con le telecamere che magari al gioco dei mimi vuol partecipare pure lui. Prima grande manipolazione, mi vien da dire. Ho persino il sospetto che Marchetti faccia questa sceneggiata cinematografica perche’ si accorge della telecamera che lo riprende. Ormai i calciatori le sanno usare bene le telecamere e sanno riconoscere quando sono accese. Mi sbagliero? Mmmm, chissa’?

Nella disamina poi viene ribadito che la Lazio meritava il pari e anche su questo francamente c’e’ da ridire. Certo ha segnato un gol, ma farlo passare per un pari meritato mi pare toppo. C’e’ un Cerqueti addirittura raggiante come se avessero vinto. Insomma professionalita’ sotto zero.
A Petkovic viene chiesto poi chiaramente un giudizio sul gol da annullare e viene fatto rivedere altre milletrecento volte. Il mister laziale a onor del vero, evita la piangina (non s’e’ ancora italianizzato cosi’ tanto evidentemente), ma i commentatori sono dinuovo tutti concordi che il gol era da annullare.
Fanno partire la sintesi. Il rigore di Vucinic e’ completamente sparito. Esautorato. Figurati se si degnano di chiedere a Petkovic se l’ha visto?
Arriva Conte ai microfoni,  del rigore su Vucinic ancora nessuna traccia e nessuna domanda. Gli fanno vedere giustamente per la miliardesima volta il gol di Peluso.
Il mister dice che son cose che capitano in area e giustamente (dico io), reclama di rivedere il rigore su Vucinic. Ragazzi credetemi. Parole dei commentatori: “lo andiamo a cercare”. Incredibile! Se l’erano pure perso!
Dopo circa un quarto d’ora ancora questo replay non arriva, e mi  voglio complimentare di questo con l’autore del montaggio della sintesi. Poi, finalmente arriva. Alleluia! Alleluia!
Rivediamo un paio di volte, giusto un paio non di piu. Viene chiesto a Conte che cosa ne pensa. A Conte?
Il mister fa capire che e’ evidentemente rigore. Del giudizio dei commentatori Rai nulla. Nemmeno l’ombra. Nessuno si esprime a riguardo. Eppure e’ evidente.
Finisce l’intervista e si fanno altre chiacchiere fra loro, fanno ripartire un altra sintesi dove il rigore su Vucinic non viene mostrato. Comunque, non l’hanno inserito neppure in questa.
Viene da chiedersi se tutto questo e’ corretto,  se e’ giusto pagare un canone per avere un servizio cosi’ osceno. Mi chiedo se in Rai quando si guardano in faccia uno con l’altro non si vergognino neppure un poco.

Juventus – Lazio 1-1

http://www.metacafe.com/watch/yt-EQi3UjAtZ-c/

Prepartita Lazio-Juve, POG-BOOM!

FBL-ITA-CUP-JUVENTUS-AC MILAN

Articolo a firma di eldavidinho

4-0 la prima Juve di campionato senza Pirlo e Marchisio. E la mini, presunta crisi, cacciata via. La Juve gioca un’ottima gara contro l’Udinese, crea parecchio, ma nel primo tempo pecca un po’ di cinismo e fatica a sbloccare il punteggio. Poi trova la classe sfrontata di un predestinato: Paul Pogba. La Juve si rialza e vince. Di prepotenza, con forza e convinzione. vittoria netta, fortificata poi dai gol di Matri e Vucinic. Ma prima della doppietta dell’ex Manchester, i bianconeri avevano palesato gli stessi difetti di sempre: tanta corsa, tante occasioni, zero palloni buttati in rete. A volte i bianconeri sono parsi un po’ troppo leziosi, con Vidal Giaccherini e Vucinic. Solito difetto che probabilmente, nelle ultime settimane difficili, si è ingigantito parendo più evidente ma che in realtà abbiamo da sempre, con la partita che avremmo dovuto chiudere già nel primo tempo e senza un colpo di genio di rara bellezza del francese. Quello che è mancato è stata la necessaria precisione nell’ultimo passaggio e un po’ di cattiveria sotto porta. Come sempre. Solito canovaccio. Dopo le solite occasioni sprecate nel primo tempo, nel secondo l‘Udinese ha cominciato ad impensierirci, con la squadra stanca gìà alla mezzora. Ma ho visto una squadra che ha comunque reagito bene rispetto alle ultime uscite e in settimana ha lavorato bene, senza lasciarsi distrarre da voci e questioni esterne allo spogliatoio. Tuttavia, i bianconeri hanno giocato ad un ritmo molto alto lasciando pochi spazi all’Udinese. Padroni del campo, in fin dei conti. Lo ha ammesso anche il mister dell’Udinese, Guidolin, a fine partita. La chiave della partita porta il nome di Pogba. Una combinazione di tecnica, istinto, irrazionalità, talento, classe, forza e quant’altro esplosa tutta in due destri micidiali. Un pizzico di follia dettata dai 19 anni e dalla sfrontatezza che non ha mai nascosto. Spensieratezza, naturalezza, pazzia. Doppietta con due eurogol dalla distanza che hanno infuocato e surriscaldato le tribune e le curve dello Juventus Stadium. Gol da fuori area, a 100 km/h, frutto dell’invenzione dei singoli che non si vedevano da tanto tempo da queste parti. Non a caso la Juve difetta proprio nel realizzare gol da fuori area o di testa, provenienti da cross o calci d’angolo.  Sperando che denaro e ambizione non lo rovinino. Bisognerà tenere a bada le voglie del suo procuratore. Ma questo si sapeva già. Raiola va gestito e con lui bisognerà temporeggiare. Si dovrà puntare sulla volontà del giocatore di crescere ancora qui e diventare perno di questa squadra. È normale che, attualmente, Pogba non possa giocare titolare: è giovane e discontinuo, inesperto, spesso si “perde” con la squadra, come a Parma, altre volte è molle. Marchisio e Vidal no, sono indispensabili. Hanno tracciato, con Pirlo, la strada verso uno scudetto vinto da imbattuti. Non si possono sostituire da un giorno all’altro. Tutto questo senza tralasciare il fatto che, potenzialmente, ha tutte le carte in regola per poter diventare un leader. Pogba impressiona perché sa giocare a calcio e usa sempre il cervello con grande freddezza e personalità. Restare umili sarà la prossima sfida. Pogba è un diamante grezzo in cui si sfaccettano istinto, classe e genio. E poi c’è l’inedita coppia Vucinic-Matri che, per una serata, è stata davvero prolifica: due gol e 1 assist, in due, in metà tempo. Non mi sarei aspettato mai un‘intesa così prolifica da parte loro. Forse, in fatto di numeri, meglio di qualsiasi altra coppia. La Juve ha superato i problemi legati ai richiami di preparazione e ha ripreso a correre. Matri è parso tonico, il ritorno di Vucinic, finalmente lasciato in pace(in parte…) dal suo tendine d’Achille, ha fatto molto nella fluidità dell’attacco. Non si allena, ma fa un gol e un assist. Nonostante il 4-0, non bisogna sbilanciarsi troppo. Martedì abbiamo la Lazio e sarà difficilissima. Sarà un match che testerà ancora a livello fisico e mentale, a distanza di pochi giorni, questa squadra tornata a vincere, macinare gioco e convincere.

Contro la Lazio, reduce dal pareggio in campionato ottenuto sabato pomeriggio sul campo del Palermo, 4 successi, 2 pareggi e 3 sconfitte: è questo il bilancio degli incontri disputati a Torino tra Juventus e Lazio in Coppa Italia. Il primo precedente risale al 27 settembre 1942. I bianconeri vengono eliminati perdendo 2-3, nonostante per ben due volte Ventimiglia porti in vantaggio la Juve. Nel 1960 la squadra di casa accede alla finale proprio battendo sonoramente i capitolini. Un 3-0 che sa d’impresa perché dopo il primo tempo, chiuso in avanti di un gol per effetto del rigore calciato da Cervato, la ripresa vede la Juve giocare in inferiorità numerica per l’infortunio di Sivori. Ciononostante, Lojodice e Charles chiudono la sfida prima dell’ora di gioco. I bianconeri saranno poi bravissimi nel superare la Fiorentina ai tempi supplementari nella finale disputata a San Siro. Identico risultato si verifica nel 1974, con Bettega autore di una doppietta e Causio in rete per il sigillo conclusivo. Dopo uno 0-0 nel 1987 (epoca Marchesi), le due squadre si ritrovano nel 1995 nella semifinale di ritorno. La Juve si guadagna l’accesso alla finale con un 2-1: dopo l’autogol di Paulo Sousa, va in rete Marocchi e chiude i giochi un rigore trasformato da Baggio. E’ questa l’ultima edizione vinta dalla Juventus, la nona Coppa Italia messa in bacheca. Nel 1998 è di nuovo semifinale. Al Delle Alpi si gioca l’andata ed è un ex juventino, il croato Boksic, a decidere la gara. La Lazio accederà poi alla finale, che la vedrà primeggiare sul Milan. Due anni dopo, nei quarti d’andata, Zidane, Conte e Kovacevic sono implacabili in un primo tempo che rasenta la perfezione. I piani però vengono complicati dalla ripresa, dove un rigore di Ravanelli e un gol di Mancini fissano il risultato sul 3-2 e aprono prospettive nuove alla Lazio, che saprà cogliere nell’appuntamento successivo e che la vedrà, infine, conquistare la coppa. Nel 2004 la Lazio vince il trofeo proprio a Torino. I biancocelesti si presentano forti di due gol maturati all’Olimpico. Trezeguet e Del Piero riescono a pareggiare i conti, ma Corradi e Fiore firmeranno un pareggio che significa conquista della Coppa Italia. Infine, l’ultimo appuntamento è del 22 aprile 2009. Ancora una volta è a Torino che si stacca il biglietto per la finale. La Juve perde, il gol di Del Piero arriva troppo tardi, quando Zarate e Kolarov hanno già messo in cassaforte la qualificazione. Ed è questa la quarta volta (su 5 complessive) che la Lazio riuscirà ad aggiudicarsi la manifestazione dopo avere incrociato la Juventus sulla sua strada.

Capitolo formazione. Nella Lazio, da valutare la condizione di qualche giocatore: “Konko, Klose, Radu, Stankevicius, ci sono diversi dubbi. Giocherà solo chi è al 100%”. Lo ha detto Petkovic. Nella Juve, “Pirlo non ci sarà sicuramente. Marchisio dovrebbe farcela. Giovinco quasi sicuramente non ce la fa e Vucinic è da valutare bene”. C’è dunque un solo attaccante, nella Juventus, sicuro di giocare: Alessandro Matri. Con Vucinic da dosare a causa dell’infiammazione alla caviglia, Quagliarella, Giovinco e Bendner infortunati, Conte non ha alternative. Non si esclude una soluzione a sorpresa con Giaccherini o il primavera Beltrame seconda punta. Parola del mister.

Per Juventus-Lazio, semifinale d’andata della Coppa Italia Tim Cup, è stato designato l’arbitro Antonio Damato di Barletta. Il direttore di gara pugliese trova i bianconeri per la terza volta in questa stagione dopo le gare di campionato con Napoli (2-0) e Cagliari (3-1 sul neutro di Parma). Ma Damato ritrova anche Juventus e Lazio insieme dopo il precedente di Serie A della scorsa stagione, sempre giocato allo Juventus Stadium e vinto 2-1 dalla squadra di Conte. In totale le gare sono 17 con un bilancio di 10 vittorie, due pareggi e cinque sconfitte. Negativo il computo in Coppa Italia, con due sconfitte in altrettante gare, con l’Inter nel 2010 e con la Roma nel 2011 (a segno andò però Mirko Vucinic). Allo Juventus Stadium, domani sera, gli assistenti saranno Riccardo Di Fiore e Claudio La Rocca. Il quarto uomo sarà Marco Guida. Forza Juve.

Rubrica “Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve 

 

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